MILANO

BATTAGLIA DI NATALE 2023


LA SEZIONE DI MILANO “LUCIANO MANARA”

LE BATTAGLIE DI NATALE IN RUSSIA 1941/1942

DOMENICA 17 DICEMBRE 2023

PRESSO LA SCUOLA MILITARE TEULIE’ DI MILANO

 

IN CORSO ITALIA, 58 - INGRESSO VIA BURIGOZZO

Ore    8,30        Ammassamento presso la Chiesa di San Celso (C.so Italia 37);

Ore    9,00        Santa Messa officiata dal Cappellano Militare Don Giovanni Mizzi;

Ore    9,55        Parata e sfilata della Fanfara, dalla Chiesa alla Scuola accompagnata dagli invitati;

Ore    10,00     Inizio cerimonia con la deposizione di una Corona ai Caduti;

Ore    10,30      Aula Magna della Scuola: celebrazione del Ricordo con le Autorità;

Ore    11,30     Concerto della Fanfara;

 

Ore    12.00       Rinfresco e scambio degli auguri.

 


SCUOLA MILITARE "TEULIÉ


La Sede

Fondata a Milano nel 1802 sotto Napoleone Bonaparte, la Scuola Militare “Teulié”, nei suoi due secoli di storia, ha perseguito l’ambizioso progetto pedagogico di dare ai propri allievi una formazione globale, in cui i valori morali sono la base su cui si incardinano la preparazione culturale, fisica e caratteriale. Dalle sue aule sono usciti non solo comandanti valorosi, ma soprattutto uomini di cultura, politici, capitani d’industria, professionisti e diplomatici, alcuni dei quali sono entrati nella storia, accomunati da una visione della vita incentrata sul dovere e sull’onore.

Si ricordano, tra gli allievi, l’Ingegnere Enrico FORLANINI (cui è intitolato l’Aeroporto di Linate), il Generale Raffaele CADORNA, Emanuele di SAVOIA, il Senatore e Ministro Enrico CAVIGLIA ed ancora, tra gli insegnanti, Silvio PELLICO ed Ugo FOSCOLO.


Chiusa a seguito degli eventi bellici, la “Teulié” ha riavviato i propri corsi nel 1996 perseguendo la “mission” di formare la classe dirigente del domani. In tal senso l’Istituto si configura oggi come “college” statale d’èlite, nel quale sono attivati i trienni del Liceo Classico e del Liceo Scientifico. Alle attività scolastiche ordinarie si affiancano corsi pomeridiani supplementari di Lingua Inglese, Francese e Spagnola, corsi di Informatica, di Primo Soccorso, di Topografia e di Orientamento. Un corso interno ed il successivo esame, tenuto dai competenti organi militari, consente il conseguimento della patente per la guida delle autovetture già all'età di 17 anni.

La formazione didattica è completata dalla partecipazione attiva a conferenze e tavole rotonde, a concerti e rappresentazioni teatrali e trova massima realizzazione nei numerosi viaggi di Istruzione condotti in armonia ai programmi scolastici. Le discipline sportive praticate dagli allievi spaziano dal nuoto alla scherma, dall'equitazione all'atletica leggera, dal judo e karate alla pallavolo e pallacanestro, per terminare con il tiro sportivo, il canottaggio e lo sci.

La disciplina militare è cornice e presupposto alla vita dell’allievo all'interno dell’Istituto.

 

Alla Scuola possono accedere da tutta Italia, a seguito di un concorso pubblico particolarmente selettivo, i ragazzi e le ragazze che abbiano terminato positivamente il biennio del Liceo Classico o Scientifico. Conseguito il Diploma di Maturità presso la “Teulié”, buona parte degli allievi si orienta a proseguire i propri studi a Milano frequentando - con ottimi esiti - principalmente l’Università Bocconi, il Politecnico di Milano, l’Università Cattolica e l’Università Vita-Salute San Raffaele. Altri decidono, invece, di proseguire la propria carriera militare accedendo alle relative Accademie. Oggi la Scuola emerge nel panorama vasto e qualificato dei licei di Milano come un Istituto di primo piano in grado di trasmettere ai propri studenti non solo una eccellente preparazione culturale ma anche, e soprattutto, dei forti valori morali e civili. La Scuola Militare persegue gli obiettivi che si prefigge attraverso:

  • lo svolgimento dei programmi del triennio finale del Liceo Classico e Scientifico;
  • l’istruzione militare tendente a fornire agli Allievi una metodologia per la risoluzione dei problemi;
  • l’attività culturale tendente ad ampliare le conoscenze dell’individuo;
  • l’attività ginnico - sportiva, quale mezzo per il potenziamento fisico e la formazione caratteriale e la crescita nei giovani frequentatori della fiducia nelle proprie potenzialità individuali;
  • l’azione educativa del quadro permanente e del corpo docente tendente all’acquisizione, da parte degli Allievi, di autonomia di pensiero, chiarezza di espressione, capacità di sintesi, senso di responsabilità, lealtà e fiducia in se stessi.

I Compiti

 

  • “favorire il processo di formazione morale, culturale e fisico degli Allievi affinché questi, mediante un codice di comportamento ispirato alle regole militari siano in grado di affrontare con successo la vita sia in ambito militare sia civile” (fonte : regolamento delle scuole militari dell’esercito ed. 1998);
  • “curare la formazione culturale, morale, spirituale e fisica dei frequentatori perseguendo lo svolgimento dei programmi scolastici, educando il fisico ed il carattere attraverso le attività sportive ed una efficace azione formativa” (fonte: TT.OO 23/03/99);
  • “…diffondere nel paese la cultura militare attraverso un’ottima offerta formativa di standard europeo stimolando l’insegnamento della 2^ lingua straniera …..” (fonte: linee guida di SMD – ed. 2008).

Come raggiungere la Scuola Militare

 

La Scuola Militare Teulié è situata a Milano in Corso Italia, 58 – Zona Vigentina.

E’ facilmente raggiungibile dalla Stazione Centrale con la Metropolitana linea Gialla fermata Missori.

Proseguendo poi con le linee di superficie jumbotram “15” direzione “Rozzano” fermata Corso Italia /via Lusardi.

Oppure con mezzi propri Tangenziale Ovest, uscita SS n. 412 (Val Tidone) direzione Milano Centro.


Per qualsiasi informazione scrivi a:
Scuola Militare Teuliè Corso Italia 58 – 20122 MILANO
oppure contattaci allo 02 58310276 int.0641- fax 02 58310704;
segrdid@scuolami.esercito.difesa.it


SANTUARIO DI SANTA MARIA DEI MIRACOLI PRESSO SAN CELSO


Santa Maria presso San Celso (nome completo Santa Maria dei Miracoli presso San Celso)

è un antico santuario di Milano, posto in corso Italia al civico 37.

È affiancato dall'antica chiesa di San Celso.

Basilica minore dal 1950[1], rappresenta un notevole esempio dell'Architettura rinascimentale a Milano; la sua facciata è un capolavoro del manierismo italiano.

Configurazione strutturale: Si trova in fondo ad un giardino chiuso, con una facciata arretrata rispetto all'originaria, che ne ripete lo stile originario, incorporando alcuni elementi, come il portale centrale e gli architravi dei portali minori.

L'interno, a cui si accede da una porta sulla navata destra del santuario adiacente, si presenta a tre navate, ma solo le parti retrostanti della chiesa non sono state manomesse.

Nel giardino sono conservate tracce delle parti demolite dell'antica chiesa e i sarcofagi del cimitero cristiano

Epoca di costruzione: sec. VIII - metà sec. XIX

AutoriCanonica, Luigi, costruzione facciata

Descrizione

La basilichetta benedettina di S. Celso risulta nota, almeno dall'VIII sec., in località "ad tres moros"( i tre mori), dove già Sant'Ambrogio aveva scoperto, presso un cimitero, i corpi dei martiri Nazaro e Celso.
Nel X sec., si principiano i lavori per la fondazione del monastero di San Celso: il vescovo in carica, Landolfo da Carcano, rientrato in Milano, dopo una insurrezione, decide subito di far gettare la prima pietra per la nuova chiesa e di farsi preparare qui il sacello.

Ben presto le opere si bloccano per il rinvenimento delle spoglie del IV vescovo, Castriziano, subito traslato nella chiesa di S.Giovanni in Conca. Vengono usati per l'impresa materiali di riuso trovati in loco, come la stele mutilata, con i due sposi romani divenuta semicapitello.
Ne risulta un impianto a tre navate, ospitante le sole reliquie del martire Celso.
L'idea di giustapporre a questo antico nucleo una nuova e più grande chiesa, scaturisce dalla venerazione della vetusta immagine voluta da Ambrogio e per questo detta Madonna di Sant'Ambrogio, affrescata su una stele in nicchia, ancora visibile oggi (incorporata nell'altare monumentale eseguito nel XVI sec. da Martino Bassi sul pilastro di sinistra sotto la cupola), che diviene di grande popolarità all'inizio del XV sec., a seguito di eventi miracolosi.
Da una ricognizione del 1521, delle reliquie di S. Celso da parte dell'abate commendatario Pallavicino Visconti vescovo di Alessandria, poi implicato in una congiura anti-spagnola, conosciamo lo stato delle reliquie nella chiesa: sono rinvenuti, oltre al corpo di S. Celso, tre vasi con il sangue di S. Celso, le reliquie degli Apostoli e quelle delle vergini Fede, Speranza e Carità. Vengono riposte nell'altare maggiore di S. Celso che consisteva nel sarcofago romano del V sec., racchiuso in una vasca scavata di marmo con una finestrina.

Questo fi rinvenuto nel 1777, durante degli scavie presenta raffigurazioni del Vecchio e Nuovo Testamento. La fronte racconta in note essenziali tutta la vita di Gesù, dalla Nascita alla Resurrezione. Il rilievo basso, le figure longilinee, la distribuzione particolare delle figure e la loro peculiarità e carattere staccano questo sarcofago dagli altri noti contemporanei.
Nel 1818 vengono compiuti lavori di sistemazione in San Celso: per dare più luce all' adiacente Santuario, si demoliscono le prime campate di S. Celso che rimane in rovina fino al 1851 quando si fa la nuova facciata in stile romanico: la chiesa in tal modo veniva accorciata e si pensava una nuova facciata, ricostruita utilizzando alcuni frammenti del portale romanico (architravi, cariatidi, rilievi zoomorfi dello sguancio).Restano sul muro tracce delle campate demolite. Una parte dei capitelli (14 pezzi) vanno nella Villa Reale di Monza.

Notizie storiche

La chiesa insiste nell'area di un antico cimitero nel quale, prima della traslazione, erano stati sepolti i martiri Nazaro e Celso.

I dati sulle sue vicende edilizie sono assai scarsi.

Nel 992 l'arcivescovo Landolfo ii da Carcano vi fondò un monastero benedettino

. La basilica romanica sorse ad andamento longitudinale, a tre navate in rapporto 1:2, senza transetto, con abside unica semicircolare, internamente scandita, alla base del semicatino, da un fregio continuo ad archetti.

Nel 1430 il duca Filippo Maria Visconti promosse la costruzione, accanto alla basilica, di un piccolo edificio che conservava sull'altare un dipinto con la Madonna di sant'Ambrogio.

Alla fine del Quattrocento la fama dell'immagine, alla quale vennero attribuiti diversi miracoli, indusse ad un ampliamento del quale fu incaricato G.G. Dolcebuono (1493).
Nel Cinquecento il santuario fu ulteriormente ampliato e le due basiliche vennero così ad avere le fronti sostanzialmente allineate (quella di S. Celso venne rielaborata in forme barocche nel 1651), mentre al santuario venne anteposto un atrio quadriportico. Questo bipolarismo durò sino ai primi anni dell'Ottocento, quando, adducendo motivi di risanamento, si demolì la chiesa romanica sin quasi all'innesto del presbiterio
(due campate su tre della navata maggiore vennero sacrificate). Nel 1854 Luigi Canonica costruì la nuova facciata "in stile", recuperando il portale originario, a più risalti, con architrave istoriato della seconda metà del xii secolo.

Frammenti scultorei di età romanica (in particolare capitelli) e reperti archeologici di epoche diverse vennero immorsati nel muro di delimitazione sud del giardino antistante la chiesa.