12° REGGIMENTO BERSAGLIERI

(BATTAGLIONI XXI, XXIII, XXXVI

E XII CICLISTI)


12º Reggimento bersaglieri
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Descrizione generale
Attiva 16 settembre 1883 - 1942
                      1992 - 2005

12° REGGIMENTO BERSAGLIERI - DISCIOLTO


Il 12° Reggimento bersaglieri è stata un'unità militare del Regio Esercito e dell'Esercito Italiano.

Victoria Nobis Vita"

Costituito in Verona il 16 settembre 1883 con reparti a livello battaglione preesistenti, il 12° bersaglieri conosce il battesimo del fuoco in Eritrea (1885-96).

Quindi fornisce circa 1.000 uomini al corpo di spedizione in Libia per la guerra del 1911-12.

Lo ritroviamo nella 15-18 impegnato lungo il fronte isontino e nella vittoriosa battaglia finale di Vittorio Veneto.
Partecipa alla campagna del 1935-1936 contro l'Etiopia e nel 1939 è in Albania con un battaglione.

Successivamente, opera alla Fronte Alpina occidentale e nel 1941 partecipa alle operazioni per l'occupazione della Jugoslavia. Assegnato alla Divisione Corazzata "Littorio" (133°) viene inviato in Africa Settentrionale dove, dopo la battaglia di El-Alamein, è sciolto l'8 dicembre del 1942.
Il 1° ottobre del 1975, a Tauriano (PN) si costituisce il 23° battaglione Bersaglieri "Castel di Borgo" al quale viene assegnata bandiera e tradizioni del 12° reggimento.

Il reparto, allora inquadrato nella Brigata corazzata "Mameli", partecipa dall'ottobre 1983 al gennaio 1984 alla Missione di Pace in Libano.

Trasferito dal 1° Aprile 1991 alla Brigata corazzata "Ariete", il Battaglione viene quindi ridislocato il 31 Marzo del 1992 da Tauriano (PN) in Sicilia, con sede in Trapani, alle dipendenze della Brigata "Aosta".

Il 2 settembre 1992 il 12° Reggimento si ricostituisce nella sede siciliana prendendo alle sue dipendenze il 23° Battaglione b. "Castel di Borgo".

Negli anni 1992-94 è responsabile operativo dei reparti dislocati nella provincia di Trapani per l'operazione di Ordine Pubblico" Vespri Siciliani".

Il 15 aprile 2005 viene soppresso e sostituito nella sede dal ricostituito 6° reggimento bersaglieri.

La Bandiera del Reggimento è decorata di un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro al Valor Militare, 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare ed una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito.

La festa del reggimento, come per tutti i reggimenti bersaglieri, cade il 18 giugno, anniversario della costituzione della specialità (1836).


STORIA DEL REGGIMENTO


 

Sede del reggimento in pace: Milano.

Distretti di reclutamento: Alessandria, Barletta, Belluno, Nola, Orvieto, 
                    Parma, Pinerolo, Vercelli, Vicenza.

Distretti di mobilitazione: Bari, Barletta, Foggia, Lecce, Milano, Taranto, 
                      Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria.

 

ANNO 1915.

 

     Alla fine di marzo, il reggimento è inviato in zona di radunata.

Il 20 maggio è dislocato nei dintorni di S. Pietro al Natisone fra Oculis, Stupinizza, Azzida, Clenia e di lì, nello stesso giorno, si porta a Cepletischis. Fa parte della divisione speciale bersaglieri (VI corpo d'armata).

Il 24 passa il confine e si disloca fra Luico, Perati, Ploh e Pik; è alla dipendenza dell'8a divisione col compito di cooperare colla brigata Modena alla occupazione di Libussina.
     Il 26, il reggimento scende per Golobi ad Osteria all'Isonzo, mentre due compagnie (7a ed 8a) del suo XXXVI battaglione, passato il fiume su di un ponte di circostanza, occupano Kamno.

Un nuovo ordine fa retrocedere il reggimento a Luico, ma, essendo ormai giunto a Mlinsko, vi pernotta ed il 27 ritorna a Luico in riserva di settore.
     Il 1° giugno, i battaglioni XXIII e XXXVI col comando di reggimento, si portano a Idersko passano l'Isonzo e si raccolgono a Selisce per concorrere, con due battaglioni dell' 89° fanteria e col battaglione alpini Pinerolo, all'attacco del Mrzli. Questa azione deve essere concomitante con altra diretta verso Sleme - Planina.
     Il XXI resta a Luico.
     Per l'esecuzione dell'azione principale contro il Mrzli, i due battaglioni bersaglieri puntano in primo tempo verso la q. 1188, mentre quello dell' 89° si schiera a Volarje, per sorvegliare la valle dell'Isonzo in quel tratto.

Il XXIII in testa, seguito dal XXXVI e dal IV/89°, raggiunta la citata quota, sosta al coperto in attesa dell'avanzata dell'altra colonna agente per l'alto, verso lo Sleme e verso la colletta fra lo Sleme ed il Mrzli.

Il nemico, profittando di una pausa della nostra artiglieria, fatta allo scopo di facilitare l'avanzata delle ondate d'attacco, corona il ciglio dell'angolo morto nel quale erano i battaglioni XXIII e XXXVI. S'impegna un vivace duello di fucileria che produce rilevanti perdite d'ambo le parti, mentre il battaglione alpini Pinerolo aggira la destra della linea nemica e sorprende il presidio di una trincea.
     All'alba del 2 giugno bersaglieri ed alpini riprendono l'attacco, agendo i primi frontalmente ed i secondi insistendo nella loro manovra aggirante.
     Il nemico, premuto in tal modo, retrocede su di una seconda posizione dinanzi alla quale si apre una larga dolina avente quasi 300 morti di diametro. I battaglioni lo incalzano, il XXIII di fronte e il XXXVI tentando aggirarne la sinistra colle compagnie 7e 8a, ma il tentativo è reso vano dalle difficoltà del terreno.

Intanto il IV/89° accorre al combattimento ed il I/89° da Volarje spinge avanti due compagnie.

Concetto del comando è quello di attendere la notte per riprendere l'azione, ma il XXIII battaglione, verso le 11, ritiene opportuno lanciare all'assalto due sue compagnie ed il suo esempio è seguito dal XXXVI.
     Il nemico, protetto dalle sue solide posizioni, non cede ed il risultato non è pari allo slancio degli attaccanti. Cade sul campo il comandante del XXIII battaglione ed è gravemente ferito quello del 12° bersaglieri, che comanda la colonna operante contro il Mrzli.
     Il mattino del 3, il reggimento ritorna sulle posizioni provvisoriamente abbandonate.

L'indomani il XXIII, sostituito da un riparto del 41° fanteria, passa in riserva dietro il XXXVI.

Alle ore 12, i due battaglioni hanno ordine di riprendere l'attacco, ma anche questa volta l'eroico sforzo è frustrato e cade sul campo il comandante del XXXVI.
     Le perdite di questi quattro giorni di combattimento sono per i due battaglioni di 358 bersaglieri fra cui 14 ufficiali.
     Intanto il XXI rimasto, a Luico, riceve, il giorno 1° giugno, ordine dal comando della brigata Salerno di concorrere all'azione sulla destra dell'Isonzo, avanzando per il Kolovrat a mezza costa fino a Foni e collegandosi col 90° fanteria nel fondo valle.

Il 2 il battaglione, assolto brillantemente il detto compito, rientra a Luico.
     Il 5 giugno, tutto il 12° bersaglieri si porta a Svina per riordinarsi e riposare, il suo valore è sanzionato nella medaglia d'argento che gli verrà più tardi conferita.
     Il 3 luglio, destinato con la brigata Verona quale riserva del IV corpo d'armata, si porta a nord di Kamno presso q. 300.

E' alla dipendenza dell'8a divisione ed il 5 si schiera in linea fra Sleme - Planina e Sleme nel seguente modo: il XXI nelle trincee dello Sleme al posto dei battaglioni alpini Ivrea ed Aosta;

il XXXVI anche in riserva a Kosina Planina al posto del "Cividale";

il XXXVI anche in riserva a Kohinja Planina.

Il 24 il XXI è inviato a M. Pleca e l'indomani è spostato alla colletta del Kozliak a disposizione del gruppo alpini "A", quale rincalzo delle truppe operanti.

Vi permane fino al 13 agosto, allorchè è inviato nella trincea ai piedi dello Sleme, ove è raggiunto dal XXIII.

Il reggimento concorre all'attacco del M. Sleme, puntando su q. 1487 ed evitando un aggiramento della sinistra da Sleme Planina e Leskovca Planina.

L'azione ha inizio il 14 e vi concorrono i battaglioni XXI e XXXVI.
     Cessata la preparazione d'artiglieria, la prima linea (due plotoni della terza compagnia, esploratori e zappatori reggimentali) muove all'attacco, ma è arrestata da un violento fuoco di artiglieria e di mitragliatrici.

Avanza anche la seconda linea (il resto del XXI) ma è anch'essa fatta bersaglio allo stesso tiro ed uguale sorte tocca alla terza ondata costituita dal XXXVI battaglione, il cui comandante cade sul campo mentre avanza, noncurante di una prima ferita.

A sera i reparti hanno ordine di ripiegare sulla posizione di partenza.

Intanto il XXIII è fatto accorrere in rinforzo ed il 15 agosto riprende l'attacco, ma con esito parimenti negativo.

L'indomani al reggimento è affidato il compito di protezione del fianco sinistro delle truppe operanti, compito che assolve durante i giorni 16 e 17.

Le sue perdite nei quattro giorni di combattimento ammontano a 22 ufficiali e 667 gregari.

La sua condotta, già nota per le azioni del giugno, gli frutta la concessione della medaglia d'argento al valore.
     Il 30 agosto il reggimento, sostituito da un battaglione del 42° fanteria, si porta a Smast e l'indomani raggiunge i valloncelli retrostanti ad Osteria, ove attende al suo riordinamento.

Esso ripassa alla deipendenza della divisione speciale bersaglieri.

Il 10 settembre, il XXIII battaglione si porta sul pendio sud - ovest di Poljanica, mentre il XXXVI raggiunge Cezsoca in rincalzo del 9° bersaglieri.

Il 19 settembre, il 12° sostituisce il 6° e schiera i battaglioni XXI e XXIII nelle trincee dinanzi a Plezzo, tenendo il XXXVI in riserva fino al 21, nel qual giorno ritorna a Cezsoca e vi permane fino al 3 ottobre.
     Il 18 sono riprese le operazioni nella conca di Plezzo; il reggimento deve operare verso il Ravelnik (q. 498) e verso Jablenica, subordinando la sua azione a quella del 9° bersaglieri, operante contro il Piccolo Javorcek.
     Fino alla fine di ottobre, i riparti spiegano una vivace attività di pattuglie, senza conseguire alcun vantaggio territoriale a causa delle difficoltà incontrate nell'avanzata dalle unità laterali.

Il 9 novembre il reggimento si trasferisce a Serpenizza, quale riserva divisionale.
     L'11, il XXXVI battaglione è inviato a Log di Cezsoca alla dipendenza del 9° bersaglieri e il 15 ne sostituisce il XXX agli avamposti sulla destra dello Slatenik potok.
     Il 18, i battaglioni XXI e XXIII rilevano due riparti del 6° bersaglieri nel settore di Ravelnik.
     Nella notte sul 23, il XXXVI che ha partecipato ad una azione dimostrativa, svolta il 19 sulle pendici del piccolo Javorcek, si porta a Za Verzeljnom, come riserva di brigata.
     In tale località si trasferisce il 29, anche il XXI battaglione.
     L'11 dicembre, il XXIII è inviato a Serpenizza.

Nei giorni 22 e 23 il 12° reggimento sostituisce il 6° nel settore Piccolo Javorcek - Jablenica.

ANNO 1916.

     Il 27 gennaio, il nemico, dopo intensa preparazione di artiglieria, pronunzia tre violenti attacchi al Piccolo Javorcek nel settore tenuto dal XXIII battaglione, ma è sempre respinto, con perdite.
     Il battaglione alla fine di febbraio concorre col 16° bersaglieri alla riconquista di Pal Piccolo ed alla difesa di Passo Cavallo. Alla metà di febbraio il reggimento costituisce, col 6°, la I brigata bersaglieri (1).

     (1) Per il seguito vedere la I brigata bersaglieri.
 

BATTAGLIONE CICLISTI.

ANNO 1915.

     Partito fin dal 27 marzo da Milano per la zona di radunata, il XII battaglione ciclisti è a Buttrio all'inizio delle ostilità, quale riserva della 11a divisione.

Il 24 maggio giunge a Cormons e di lì spinge pattuglie in ricognizione verso Podgora, Mainizza e Gradisca.

Il 2 giugno occupa S. Lorenzo di Mossa; il 5 è inviato a Vipulzano, l'8 a Cerovo Dol, per concorrere all'azione che, truppe della 11a divisione compiono contro il Grafenberg.

Lo svolgimento dell'operazione non richiede il diretto intervento del battaglione che permane a Cerovo fino al 18 luglio.

Il 19 è inviato a Gradiscutta ed il 23 si porta nelle trincee del Podgora alla dipendenza della brigata Re.

Il 15 agosto, sostituito in linea, è inviato a riposo a Medana.

Il 18 è trasferto a S. Vito al Torre, a disposizione del comando dell'XI corpo d'armata.

Il 7 novembre si porta a Romans, il 26 a Tapogliano ed il 24 dicembre a Viscone.

ANNO 1916.

 

     Fino al 18 maggio, il XII battaglione resta a Viscone e di lì invia periodicamente delle pattuglie in ricognizione verso il M. S. Michele.

Il 19, destinato sull'altopiano di Asiago, parte alla volta di Cittadella, ove giunge l'indomani.

Il 21 si reca a Vicenza, il 22 fra M. Corno e M. Bertiago ed il 24, lasciate le biciclette a Case Giardini, si porta in linea a Bocchetta Portule, mentre è in pieno svolgimento l'offensiva austriaca nel Trentino.

Per sventare una minaccia di aggiramento, il battaglione si raccoglie, il 25, al rifugio di Cima Dodici. L'indomani ha l'ordine di coprire il ripiegamento della brigata Lombardia e di portarsi poi in val di Nos, lasciando un distaccamento al suddetto rifugio, allo scopo di ritardare l'avanzata nemica.

Assolto tale compito, il battaglione, il 27, si trasferisce a Gallio e poi a Rigolo.

Il 28 ritorna in val di Nos, per proteggere lo sfilamento delle brigate Lombardia e Catanzaro; riprende le biciclette a Gallio e si traferisce a Mosca.
     Il 30 è destinato in rinforzo del 223° fanteria operante contro Cima Echar, ma la sera dello stesso giorno ritorna a Mosca per recarsi il 31 a Zaibena.
     Il 2 giugno prosegue per Malga Melaghetto, ove schiera in linea due compagnie di fronte allo Stenfle. Il 3 va di nuovo a Zaibena e vi permane fino all'8, allorchè ritorna a Malga Melaghetto per sostituire, il 10, il 224° fanteria nelle trincee da Portecche a Zaibena.

Il 19 giugno occupa un tratto di terreno fronteggiante le posizioni nemiche fra Zaibena ed il Buso.

Il 23, rilevato in linea dal 17° fanteria, è inviato in val Bella quale riserva della brigata Ivrea.
     Il 25, si porta nelle trincee di q. 1312, distaccando un plotone allo Stenfle ed uno al Sisemol;

il 26 scende a Marostica ed il 28 parte in bicicletta per Campi di Mezzavia.

Il 2 luglio è trasferito in val Campomulo, il 4 in val Miela a Case Lorenzoni e l'8 a Mori di Sasso, alla diretta dipendenza del comando truppe altopiani.
     Il 9 agosto è inviato a Castelfranco Veneto per via ordinaria e l'11 ad Udine per ferrovia, da dove prosegue per S. Lorenzo di Mossa, passando alla dipendenza della 3a divisione di cavalleria.

Il 13 si porta a Villanova dell'Judrio e di lì raggiunge Boschini assieme alla V brigata di cavalleria;

passa l'Isonzo e sosta nei boschi di Peteano. La sera dello stesso giorno ritorna a S. Lorenzo di Mossa.
     Il 14 è di nuovo a Peteano, il 15 ancora a S. Lorenzo e poi a Merna (46divisione), ove si schiera sulla Vertojbizza ed il 18 respinge un violento attacco nemico.
     Il 21 agosto è inviato a Ciprianisce, quale riserva divisionale ed è adibito a lavori di trinceramenti.

Vi permane fino all'11 settembre, allorchè è inviato a Corona, passando alla dipendenza della 12a divisione.

Il 10 ottobre, il battaglione si porta nelle trincee di Vertojba Inferiore, ma il 12 rientra a Corona, da dove è inviato a Merna, con l'ordine di sfondare le difese nemiche sulla strada Merna - Biglia.

Mentre si accinge a spingere le prime pattuglie, l'ordine è sospeso ed il battaglione, il 13, rientra a Corona, sostandovi fino al 30.

Il 31 ritorna a Merna, ove rileva un riparto del 12° fanteria nelle trincee sul Vippacco e vi resta fino al 23 novembre, nel qual giorno è inviato a riposo a S. Lorenzo di Manzano.
     Fino dal 9 novembre è passato alla dipendenza della 46a divisione.
     Il 4 dicembre è inviato a Basagliapenta ed il 15 a Bizzozero (Varese), ove sono uniti tutti i battaglioni bersaglieri ciclisti.

ANNO 1917.

 

     Fino al 30 aprile, il battaglione attende, nella zona di Varese, al proprio riordinamento.

Il 12 maggio è inviato a Subida ed il 24 a Dobbia, a disposizione del comando del VII corpo d'armata.

Il 25 si porta a Selz, destinato a costituire, assieme ai battaglioni IV, V e VII, il II gruppo di ciclisti, che il 26 maggio è nel settore di Jamiano in rincalzo alla II brigata bersaglieri.

Il XII ciclisti è in riserva a q. 144 ed il 1° giugno è inviato a Bertiolo, il 7 a Bassano, l'8 ad Osteria di Granezza (30a divisione).

Dopo essere stato impegnato in lavori di trinceramenti e di collegamento, è trasferito il 3 luglio a Conegliano, il 6 ad Orgnano, il 14 a S. Fior di Sotto ed il 16 agosto a S. Maria di Sclaunicco, ove rimane fino al 24 agosto alla dipendenza del Comando Supremo.

Il giorno seguente, passato alla 2a divisione di cavalleria, unitamente al V e X ciclisti, accantona a Gorenje Plje, in attesa di essere impiegato unitamente a riparti di cavalleria sull'altopiano della Bainsizza; il 27 si trasferisce a Vrh. Il 1° settembre si sposta nella zona Premariacco - Manzano, sostando tra Leproso e Paderno ed il 3 torna a S. Maria di Sclaunicco.
     Il 12 settembre ritorna alla dipendenza del Comando Supremo ed il 15 settembre, per via ordinaria, parte alla volta di Conegliano, per portarsi nella zona di Feltre.

In seguito si sposta a Crespano Veneto, ove resta fino al 24 ottobre, formando con il V, il IX e il X battaglione il II gruppo ciclisti.

Il 25 parte per Orcenigo, Il 27 è a Palmanova, il 28 a Viscone ed il 29 a Villanova di Monte Fortin. In questa località viene impiegato per proteggere la ritirata di altri riparti; combattendo ripiega verso Medea e Sclaunicco, giungendo il 30 a Codroipo.

Passa con i pochi superstiti il Tagliamento al ponte di Madrisio e raggiunge, sempre a contatto del nemico, Orcenigo ed il 4 novembre S. Fior di Sotto.

In tal giorno è inviato a S. Quirino a disposizione della 3a divisione di cavalleria.

Nella notte sul 5 è schierato sul Cellina nel tratto Vivaro - Basaldella, col compito di trattenere il nemico fino a che le nostre truppe, dislocate sul Meduna, non abbiano ultimato il ripiegamento.
     Per le rilevanti perdite subite, il battaglione deve ripiegare ad ovest di Vivaro, sostando in una nuova posizione sulla sinistra del Cellina a protezione dell'ala destra della 3a divisione di cavalleria.

Appena ultimato il ripiegamento di essa, sopraggiungono le prime pattuglie nemiche colle quali il battaglione d'impegna e resiste fino a che l'aumento di forze dell'avversario e la minaccia di un aggiramento sul fianco destro lo consigliano a ripiegare.

Passa a guado il Cellina, oppone una nuova resistenza sulla sponda destra e poi ripiega prima a S. Quirino, poi a Roveredo ed infine a Castel d'Aviano.

Il 6 continua il ripiegamento verso Polcenigo, quando un uovo ordine lo rimanda ad Aviano, ma sulla strada Budoia - Aviano si scontra con pattuglie nemiche che impediscono ogni progresso; il battaglione ritorna a Polcenigo.
     Il 7 prosegue per Caneva, per provvedere alla difesa del paese; sostiene l'urto di riparti austriaci a S. Vendemiano e si dirige, l'8, verso Conegliano.

Il 9 passa il Piave al ponte della Priula e l'indomani si porta a Castagnola di Treviso.

Il 13 novembre è trasferito a Ramon di Loria, il 17 a S. Giacomo di Bassano, il 3 a Tezze di Bassano, l'8 a Scandolara, il 9 a Quinto di Treviso, il 16 a S. Angelo di Treviso e, finalmente, il 28 a Bocca di Callalta.

ANNO 1918.

 

     Il 5 gennaio il battaglione, che fa parte prima del IV e poi del I gruppo bersaglieri ciclisti, rileva il IV ciclisti, in linea a nord di Ponte di Piave.

Il 6 febbraio è inviato a Casier, a riposo.

Nei primi giorni di aprile, destinato a far parte della difesa costiera del lago di Garda, si riunisce a Lazise, ove attende ad un servizio di pattuglie lungo la costa da Peschiera a Punta S. Vigilio.

Il 30 maggio parte per via ordinaria per Vicenza; il 1° giugno prosegue per Biban di Treviso, alla dipendenza della 23a divisione.

Il 15 giugno, inizio dell'offensiva austriaca, il battaglione si porta al caposaldo Molinetto e poi sull'argine Regio del Piave.

All'alba del 16 vi giunge il nemico e prende d'infilata i riparti ivi schierati.

Due plotoni ciclisti, assieme a nuclei arditi, tentano di ricacciare l'invasore e dapprima vi riescono, ma un successivo attacco li obbliga a ripiegare sulla linea di partenza.

Il 18 l'avversario riprende un violento bombordamento, poi muove all'assalto, ma è arrestato dinanzi alle nostre difese passive.

Insiste nei suoi tentativi e raggiunge il caposaldo Molinetto in modo da battere alle spalle i difensori dell'argine. Riparti bersaglieri muovono per tre volte all'attacco, costringendo alla resa alcuni nuclei nemici, ma nuovi rinforzi e nuovi attacchi costringono i nostri riparti a ripiegare, dopo una nuova accanita resistenza, fino all'argine di S. Marco, ove i superstiti si irrigidiscono in una strenua difesa. E' ferito il comandante del XII.

Il 19 il battaglione si porta al caposaldo di casa Perisiol e l'indomani per Cavrié è inviato a Carbonera, da dove prosegue per Cà Calion, in rinforzo al II battaglione del 121° fanteria.
     Il 21 ritorna a Cavrié ed il 22 a Carbonera, destinato a far parte di uno speciale gruppo tattico (Col Corselli).
     Il 23 parte per S. Biagio di Callalta, per incalzare il nemico in ritirata e giunge fino a Bocca di Callalta.

Le sue perdite, dal 15 al 24 giugno, ammontano a 15 ufficiali e 323 bersaglieri ed il suo brillante contegno è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo.

La notte sul 26 il battaglione ha ordine di costituire, assieme agli altri del gruppo, una testa di ponte sulla sinistra del fiume, a Ponte di Piave.

Il XII, a nuclei, raggiunge, con imbarcazioni, l'isolotto Rolando e qualche pattuglia tocca la riva sinistra.

 Il nemico, che non ha distrurbato l'azione per catturarne gli attori, apre all'improvviso un violento fuoco allo scopo di inibire il ritorno delle imbarcazioni, che vengono distrutte; i superstiti, parte cadono (fra loro il comandante del nucleo principale, capitano Ferrari) e parte riescono, con ogni stento, a raggiungere la nostra sponda su di una imbarcazione spinta in acqua da altri quattro valorosi che rifiutano sdegnosamente la resa imposta del nemico.
     Il 26 giugno il battaglione è ritirato a Biban, dopo aver riscosso meritati elogi dalle superiori autorità.
     Dopo un periodo di riordinamento e di lavori di rafforzamento e dopo un altro turno di trincea a Saletto, dal 26 agosto al 14 settembre, il 15 il battaglione è a S. Giuseppe di Treviso.

Il 15 ottobre è trasferito a Scaltenigo, ove sosta fino al 24, nel qual giorno è inviato a Porcellengo, a disposizione della 1a divisione di cavalleria, colle quale, il 29, muove alla volta di Visnadello, passa il Piave e sosta fra Mareno di Piave e Tezze.

Il 30 prosegue per Pianzano e per S. Pietro di Cordignano; il 31 passa la Livenza e spinge pattuglie a Polcenigo. Il 1° novembre ha ordine di spostarsi verso la zona Carnia per coprire, assieme ad altri riparti celeri, il fianco destro dell'8a armata ed intercettare al nemico la linea di ritirata della val Fella.

La sera dello stesso giorno raggiunge Vittorio Veneto, il 2, con marcia forzata, si porta, per Aviano, Montereale e S. Leonardo, a Maniago.
     Il 3 passa il Meduna e, per Travesio e Lestans, raggiunge Pinzano al Tagliamento e di lì spinge una compagnia alla occupazione di Flagogna, ove il nemico resiste, ma la compagnia guada, sotto il fuoco di fucileria, il torrente Arzino e raggiunge l'obiettivo.
     Il 4, il battaglione punta da Vito d'Asio su Forgaria, passa il ponte di Braulins, portando lo scompiglio in una colonna nemica diretta a Gemona.

Lasciata poi una compagnia a guardia del predetto ponte, il XII, colle altre due prosegue per Alesso e Tolmezzo, ne cattura il presidio e continua la marcia per Amaro, inviando una compagnia a Stazione per la Carnia, in rinforzo al V ciclisti.
     In tal dislocazione ha notizia dell'armistizio "Badoglio".

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D' ARGENTO.

Al Reggimento:

     “Allo Sleme il XXI battaglione ed al Mrzli i battaglioni XXIII e XXXVI, in ripetuti attacchi contro le ben difese trincee nemiche, fra inenarrabili difficoltà e dure privazioni, per più giorni seppero lottare strenuamente dando magnifico esempio di slancio, di saldezza e di disciplina (1 - 4 giugno - 14 agosto 1915".

 (Boll. Uff. anno 1917, disp. 1).

MEDAGLIA DI BRONZO.

Al Reggimento:

     “Sotto violento fuoco attraversava l'Isonzo irrompendo nelle trincee nemiche, in quattro giornate di aspra lotta validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della Vittoria".
"Malgrado le forti perdite subite manteneva tenacemente le posizioni conquistate resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici (Bainsizza, 16 - 20 agosto 1917)."
"Si distinse per slancio e ardimento nella riconquista di una importante posizione (Globocach, 25 ottobre 1917)".

(Boll. Uff. anno 1922, disp. 68).

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

Reggimento.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 824 (26 agosto 1917, ore 13).

     "La battaglia incomincia a rivelarsi nella grandiosità delle sue linee.
     L'azione a nord di Gorizia dal 19 in poi può così riassumersi:
     Le valorose truppe della 2a Armata, gettati 14 ponti sotto il fuoco nemico, varcavano l'Isonzo nella notte sul 19 e procedevano all'attacco dell'altopiano di Bainsizza.

Puntando decisamente sulla fonte Jelenik - Vrh, aggiravano le tre linee difensive nemiche del Semmer, del Kobilek e di Madoni, ivi annodantisi, e contemporaneamente attaccavano le stesse linee anche di fronte e le rompevano malgrado l'ostinatissima difesa del nemico.
     Conseguenza dell'ardita manovra fu la caduta di M. Santo.
     Le truppe dell'Armata continuano ora ad avanzare verso il margine orientale dell'altopiano di Bainsizza incalzando il nemico che oppone vivacissima resistenza con forti nuclei di mitragliatrici e di artiglierie leggere.
     Nei combattimenti dal 19 al 23 si sono fra tutti distinti per valore ed ardire: le brigate Livorno (33° - 34°), Udine (95° - 96°), Firenze (127° - 128°), Tortona (257° - 258°), Elba (261° - 262°); il 279° reggimento fanteria (brigata Vicenza); la 1a e la 5a brigata bersaglieri (reggimento 6° e 12° - 4° e 21°); il 9° e 13° raggruppamento bombardieri; il II e IV battaglione pontieri del genio.
     Sul Carso la battaglia ha ieri momentaneamente sostato.

Nostre brevi avanzate rettificarono e condolidarono le posizioni conquistate; tentativi nemici di contrattacco fallirono sotto il nostro fuoco.
     I prigionieri finora affluiti ai campi di concentramento sommano a circa 600 ufficiali e 23.000 uomini di truppa. Il numero dei cannoni tolti al nemico è salito a 75, tra i quali due mortai da 305 e molti medi calibri. Abbiamo preso inoltre un gran numero di cavalli, un aeroplano intatto, molte bombarde e mitragliatrici ed ogni sorta di materiale, comprese parecchie autotrattrici cariche di munizioni.
     L'enorme difficoltà del vettovagliamento delle nostre truppe attraverso una zona priva di strade viene in parte superata mercè i grossi depositi di viveri abbandonati dal nemico nella sua ritirata".

                                                                                                                        Generale CADORNA.
   

 

 

BATTAGLIONE CICLISTI.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1125 (23 giugno 1918, ore 13).

     "Lungo la fronte di battaglia le nostre artiglierie continuano a battere intensamente l'avversario.

Sul Montello e sul Piave le fanterie, mantenendo ovunque forte pressione sul nemico, hanno eseguito nella giornata di ieri, con successo, piccoli colpi di mano ed azioni di pattuglie.

Ad occidente di Fagaré l'avversario tentò ritorni offensivi immediatamento repressi.
     Un riparto britannico con energia sorpresa irruppe nelle opposte linee a sud di Asiago e dopo vivace lotta, ucciso un centinaio di nemici, rientrò con 31 prigionieri ed una mitragliatrice.
     Gli aviatori nostri ed alleati proseguono con non diminuito ardore la lotta.

Ieri hanno eseguito anche grandi efficaci bombardamenti sulle immediate retrovie dell'avversario.

Dieci velivoli nemici vennero abbattuti. Il tenente Flavio Baracchini raggiunse la sua 29a vittoria.

Le perdite aeree subite dall'avversario dal giorno 15 assommano a 95 velivoli e 6 palloni frenati.
     Per il valoroso contegno tenuto nella battaglia meritano l'onore di speciale citazione il 111° fanteria (brigata Piacenza) che ha sostenuto con grande bravura sei giorni interi di asprissima lotta, le brigate Perugia (129° - 130°), ed Avellino (231° - 232°), i reggimenti di fanteria 41° (brigata Modena). 58° (brigata Abruzzi), 60° (brigata Calabria), 239° (brigata Pesaro), il I gruppo bersaglieri ciclisti (IV, V e XII battaglione), l'8°, il 41° ed il 51° reggimento artiglieria da campagna, le batterie da campagna 3a del 34° reggimento e 5a del 37°, la 14a batteria obici pesanti campali, la 462a batteria d'assedio, il 90° battaglione zappatori del Genio, la 1a squadriglia autoblindomitragliatrici.

Le sezioni fotoelettriche hanno reso utili servizi compiendo con abnegazione il loro dovere".

                                                                                                      Generale DIAZ    

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
N° Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

Reggimento.

1 Colonn. *Marzucco Nicola Napoli Osp. Milano 13-09-1915
2 Ten. Col. Negrotto Periele Genova Osp. d. C. 18 04-06-1915
3 Maggiore Dicenti Luigi Zagarolo Melette di Gallio 04-12-1917
4 Id. *Galiani Augusto Maddaloni Osp. Roma 24-06-1919
5 Id. Reali Gaetano Firenze M. Mrzli 04-06-1915
6 Capitano Angeloni Eugenio M. S. Savino Osp. d, C. 79 20-08-1917
7 Id. Antignano Giuseppe Napoli M. Vodice 31-05-1917
8 Id. Baccilliere Vincenzo Reggio Cal. Melette di Gallio 04-12-1917
9 Id. Cremona Antonio Monteleone Vippacco, q. 126 22-11-1916
10 Id. Guarda Stanislao Gambellara M. Vodice 23-05-1917
11 Id. Menichetti Virgilio Carrara M. Globokak 25-10-1917
12 Id. Minardi Massimo Bologna M. Sleme 14-08-1915
13 Id. Minotti Carlo Moncalvo M. Santo 25-05-1917
14 Id. Presti Giorgio Modica M. Peciuka 14-08-1915
15 Tenente Accorretti Alberto Ancona 84a Sez. Sanità 20-08-1917
16 Id. *Bortolotti Giuseppe Bologna Osp. Udine 26-10-1917
17 Id. Bossi Amedeo Cardano Veliki Hribach 12-10-1916
18 Id. Ceresole Valentino Bologna M. Sleme 28-08-1915
19 Id. Covini Eugenio Vesso Pradamano 29-10-1917
20 Id. Folli Filippo Perugia M. Globokak 25-10-1917
21 Id.  Larghini Guido Vicenza M. Vodice 08-02-1916
22  Id. Lo Casoio Giorgio Roma Vippacco 19-01-1917
23  Id.  *Lusito Angelo Molfetta Osp. Cividale 02-06-1915
24  Id. *Macera Alfredo Lecce nei Massi Anhovo 29-09-1917
25  Tenente Maifreni Guido Volterra Melette di Gallio 04-12-1917
26  Id.  Mancini Giuseppe Arezzo Osp. d. C. 159 05-12-1917
27  Id.  Martines Giuseppe Sortino Bodrez, q. 625 20-08-1917
28 Id. Martini Serafino Salicetto 37° Rep. Somegg. 30-05-19167
29  Id.  Moretti Pilade  Castiglione del Lago Vippacco, q. 126 18-11-1916
30 S. Ten. Rossi Amedeo Cardano al Campo Veliki Hribach 12-10-1916
31 Id. Carfagna Arnaldo Piperno M. Vodice 27-05-1917
32 Id Cavalletti Aldo Spezia M. Miela 06-12-1917
33 Id. Colletto Eugenio Pinerolo S. Giovanni Manzano 28-10-1917
34 Id. Cuzzi Fedele Lucca M. Mrzli 04-06-1915
35 Id. Fenini Giuseppe Casal Pusterlengo M. Vodice 28-05-1917
36 Id. Ferrari Giuseppe Ostiano Vippacco, q. 126 20-11-1916
37 Id. Fiumara Raffaele Rosarno Sez. Sanità Plezzo 02-11-1915
38 Id. Isastia Rodolfo Cagliari M. Mrzli 02-06-1915
39 Id. Larice Carlo Cremona 198a Sez. Sanità 08-02-1916
40 Id. Meschini Arnaldo Milano M. S. Michele 05-12-1915
41 Id. Mulattieri Angelo Viola Bodrez, q. 600 19-08-1917
42 Id. Nardini Pietro Venezia Veliki Hribach 12-10-1916
43 Id.  Paita Lino Galliano Calice al Coroviglio M. Vodice 25-05-1917
44 Id.   Porta Giuseppe Torino   Osp. Chir. 45 28-05-1917
45 Id.  Prestia Antonino Alì  M. Sleme 14-08-1915
46 Id. Preti Enrico La Maddalena Inf. Cimon 28-03-1916
47 Id. Romano Antonio Palermo M. Mrzli 02-06-1915
48 Id. Ruefe Placido Vercelli M. Mrzli 01-06-1915
49 Id. Rusconi Francesco Rezzago M. Semmer 20-08-1917
50 Id. Stagno Andreoli Giuseppe Palermo Osp. d. C. 0100 30-01-1918
51 Id. Volpes Terenzio Palermo M. Globocak 15-10-1917
52 S. Ten. Zenoni Erminio Milano M. Pecinka 01-11-1916
53 Aspirante Blasetti Gaetano Tagliacozzo Veliki Hribach 11-10-1916
54 Id. Crocicchia Giuseppe Capranica M. Miela 05-12-1917
55 Id. Gavina Francesco Voghera Melette di Fiore 04-12-1917
56 Id. Locatelli Carlo Milano M. Globocak 24-10-1917
57 Id. Palau Emanuele Livorno Veliki Hribach 16-10-1916
58 Id. Righetti Antonio Padova M. Vodice 23-05-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 Capitano Ciaprini Rinaldo Aquila Osp. Legnano 21-11-1917
2 Id. Troncone Giuseppe Milano Osp. Barletta 07-04-1917
3 S. Ten. Baiardi Bernardo Isnello Isnello 02-04-1918

Battaglione Ciclisti.

1 Capitano Bellone Santo Milano Saletto di Piave 18-06-1918
2 Id. Ferrari Augusto S. Fedele Ponte di Piave 26-06-1918
3 Tenente Baccarini Antonio Bologna Saletto di Piave 18-06-1918
4 Id. Conci Ettore Pavia Saletto di Piave 18-06-1918

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

REGGIMENTO.

     Sergente Maggiore CARLI GIUSEPPE, da Barletta (Bari):

     “In un critico combattimento, in cui era di estrema necessità l'occupare una posizione per proteggere il riordinamento di altre truppe e dar loro il tempo di riaversi da una sorpresa, con straordinario slancio, trascinando con l'esempio tutta la propria squadra, raggiunge, primo del prorpio plotone, l'appostamento indicato, furiosamente battuto dal tiro di mitragliatrici nemiche. Ferito gravemente per due volte, non cessò dall'incitare, con la voce e con gli atti, bersaglieri e graduati.

Colpito ancora due volte, si trascinò con stoicismo e coraggio impareggiabili fino a pochi metri dal ciglio dell'appostamento, e quivi, fulgido esempio di tenacia, gridò le sue ultime parole ai dipendenti, che avrebbero voluto soccorrerlo: "Andate a sparare"; e gloriosamente spirò. - Monte Mrzli, 1 giugno 1915".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 4)

Soldato BUCCELLA GINO, da Trento:
     "Volontario di guerra, irredento, sempre animato da fervido amor di patria, esempio mirabile di costante valore, nell'assalto di una forte posizione che raggiungeva primo fra i primi, cadeva colpito a morte gridando: "viva Trento, viva l'Italia!".
     "Mentre veniva trasportato al posto di medicazione, incontrato un riparto di truppa che con la bandiera si dirigeva verso la linea di combattimento, fatti fermare i suoi portatori, volle essere avvicinato alla bandiera, che baciò ripetutamente gridando ancora: Viva l'Italia! e incitando i compagni a proseguire per vincere e liberare Trento, sua città natale. Poco dopo spirava. - Monte Sleme, 15 agosto 1915".
Sergente Maggiore MERLI SEVERINO, da Poggio Renatico (Ferrara):
     "Costante esempio di coraggio ed altissimo sentimento del dovere, sapeva infondere nei dipendenti lo slancio ed il vigore offensivo che lo animavano. Avute le gambe asportate da una granata nemica, con eccezionale forza d'animo e cosciente sublime spirito di sacrificio, chiedeva di non essere trasportato al posto di medicazione, dicendosi lieto di morire per la patria sul campo di battaglia, in mezzo ai suoi soldati. Fino agli ultimi istanti incitò i dipendenti a perseverare nella lotta e spirò dopo aver gridato: "Viva l'Italia". - Veliki Kribak, 12 ottobre 1916".

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 30).
 Tenente MAIFRENI GUIDO, da Volterra (Pisa):
      "Giovane ufficiale di provato valore, fu di fulgido esempio, per la calma e coraggio nel guidare la compagnia che comandava all'attacco di forte posizione nemica. Ferito una prima volta, rimaneva al proprio posto, ed animando i suoi bersaglieri, respingeva brillantemente e ripetutamente i furiosi contrattacchi avversari. Colpito di nuovo, e gravemente, continuava ad incitare i dipendenti e non cedeva un palmo di terreno, finchè, colpito mortalmente una terza volta, cadeva gloriosamente col nome d'Italia sulle labbra. - Melette di Gallio, 4 dicembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1922, disp. 61).
Tenente MANCINI GIUSEPPE, da Arezzo:
     "Alla testa del proprio reparto, incitando i suoi soldati con la parola e con l'esempio, li guidava all'assalto della linea nemica, sbaragliandone le piccole guardie, che costringeva ad asserragliersi entro una vicina baita. Cadutigli d'intorno la maggior parte dei suoi uomini, ritornava con rinnovata violenza ed indomabile tenacia all'assalto dell'improvvisato fortilizio, venendo a lotta corpo a corpo. Ferito a bruciapelo da un colpo di fucile all'addome, non volle cedere al nemico, che forte di numero, tentava la riscossa, ed in un supremo sforzo, animando con la voce i superstiti della compagnia, al grido di "Savoia!" li trascinava a nuovo assalto, impadronendosi delle contesa baita, annientandovi i difensori. Poco dopo, strappato a forza da i suoi soldati dal posto d'onore, spirava prima di giungere al posto di medicazione. Fulgido esempio di eroismo e delle più alte virtù militari. - Monte Miela, 4 - 5 dicembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 54).

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

VENTURI ALESSANDRO, capitano - cavaliere - Monte Semmer, 18 - 25 agosto 1917. 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Battaglioni XXI, XXIII e XXXVI: Ufficiali, n. 140 - Truppa, n. 86.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali, n. 10 - Truppa, n. 6.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Battaglioni XXI, XXXIII e XXXVI: Ufficiali e militari di truppa, n. 332.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali e militari di truppa, n. 25.

COMANDANTI DEL REGGIMENTO.

Colonnello DE ROSSI Eugenio, dal 24 maggio al 2 giugno 1915 (ferito).
Ten. Colonnello MARZUCCO Nicola, dal 5 giugno al 16 agosto 1915 (ferito).
Colonnello CECCHERINI Santi, dal 31 agosto 1915 al 10 marzo 1917.
Ten. Colonnello ROSSOTTI Alberto, dall' 11marzo al 14 giugno 1917. 
Ten. Colonnello FRIGERIO Pietro, dal 15 giugno al 4 dicembre 1917 (prigioniero).
Colonnello MELCHIORI Giacinto, dal 9 dicembre 1917 al 4 ottobre 1918. 
Colonnello RAGGIO Roberto, dal 30 ottobre 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

XXI° Battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Pozzoli Enrico 24/05/15 14/08/15  Ferito.
Ten. Col. Coralli Felice 30/08/15 10/09/15  
Capitano Rossi Carlo 11/09/15 08/11/16  
Maggiore Contrada Carlo 09/11/15 15/11/16  
Capitano Vagliasindi Pietro 16/11/16 10/01/17  
Id. Longo Stefano 11/01/17 24/05/17 Ferito. 
Id. Angeloni Eugenio 26/05/17 19/08/17 Cad. sul campo.
Maggiore Mannini Manno 29/09/17 05/11/17  
Id. Magistri Francesco 07/11/17 al termine della guerra.  

XXIII° Battaglione

Ten. Col. Negrotto Pericle 24/05/15 02/06/15 Cad. sul campo. 
Capitano Boffano Giovanni Batt. 03/06/15 05/07/15  
Id. Salinardi Ernesto 06/07/15 16/08/15 Ferito. 
Maggiore Carpentiero Nicola 29/08/15 13/12/15  
Id. Tappi Antonio 14/12/15 26/01/16  
Ten. Col. Monti Baldassarre 27/01/16 30/04/16  
Id. Pozzoli Enrico 10/05/16 04/06/16  
Maggiore Fabbri Regolo 19/06/16 02/11/16  
Id. Rossi Oscar 03/11/16 15/11/16  
Ten. Col. Rossotti Alberto 16/11/16 10/03/17  
Maggiore Poncini Provino 26/03/17 03/08/17  
Capitano Nico Balilla 06/08/17 19/08/17 Ferito.
Id. Venturi Alessandro 20/08/17 22/09/17 Ferito.
Id. Conte Giovanni 23/09/17 29/10/17 Ferito.
Id. Parisi Alessandro 07/11/17 16/11/17  
Maggiore Dicenti Luigi 17/11/17 04/12/17 Cad. sul campo.
Capitano Ranieri Gilberto 05/12/17 11/12/17  
Maggiore Punzo Nunzio 12/12/17 31/03/18  
Id. Parisi Alessandro 01/04/18 12/10/18  
Capitano Rossetti Domenico 15/10/18 al termine della guerra.  

XXXVI° Battaglione

Maggiore Reali Francesco 24/05/15 4/06/15  Cad. sul campo.
Capitano Corbi Francesco 06/06/15 07/07/15  
id. Minardi Massimo 08/07/15 14/08/15  Cad. sul campo.
Maggiore Vanin Vittorio 20/08/15 16/09/16  
Id. Rossi Carlo 17/09/16 30/10/17 Ferito e prigion.
Id. Angerami Antonio 07/11/17 al termine della guerra.  

Battaglione Ciclisti

Ten. Col. Natali Luigi Camillo 24/05/15 30/07/15  
Id. Paselli Alessandro 01/08/15 26/07/17  
Capitano Sirigatti Fernando 27/07/17 26/09/17  
Maggiore Bellotti Antonio 27/09/17 18/06/18 Prigioniero. 
Capitano Ferrari Augusto 19/06/18 26/06/18 Cad. sul campo.
Maggiore Moretti Umberto 28/06/18 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

REGGIMENTO.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 4 giugno (Luico - Perati - Kammo - Selisce - M. Mrzli).

Dal 5 luglio al 30 agosto (M. Nero - Luznica - M. Pleca - M. Sleme).

Dal 10 settembre all'8 novembre (Pressi Cezsoca - Pendio S. O. del Poljanica - Trincee Piccolo Javorcek - Conca di Plezzo - Conca di Ravelik - Slatenik potok).

Dal 18 novembre al 12 dicembre (Settore di Ravelnik - Settore Piccolo Javorcek - M. Rombon - [QQ. 700 - 900]).

Dal 24 al 31 dicembre (Settore Piccolo Javorcek - Jablenica).

 

 Anno 1916

 

Dal 1° gennaio al 28 febbraio (Settore del Piccolo Javorcek - Jablenica - Basso Slatenik).

Dal 19 marzo al 5 settembre (Zona Carnia [Settore But - Degano] - Pal Piccolo - Pal Grande - Passo Cavallo - M. Salinchiet - M. Zermula - Cul di Cretta - Stua di Ramas - Passo Pramosio - Pizzo Avostanis - Alto Fella [fondo val Seebach] - Alture Pittstal - Q. 1578 - Valle Raccolana - Valle Aupa - Scalini [q. 2001] - M. Cregnedùl - Sella Nevea).

Dal 11 al 21 ottobre (Veliki Hribach - Settore Pecinka).

Dal 29 ottobre al 3 novembre (Lokvica - M. Pecinka - QQ. 308 - 382).


Dal 16 novembre al 29 dicembre (Q. 126 del Vippacco - Q. 123 - Quota Pelata - Vippacco).

 

 Anno 1917

 

Dal 5 febbraio al 28 aprile (Trincee del settore di Liga - Gorenje Polje - Ravna - Krestenika - Gorenje Vas).

Dal 13 maggio al 27 giugno (Vallone di Nekovo - Bodrez - Debenje - Zagomila - M. Vodice - Q. 503 - Liga).

Dal 18 al 30 luglio (Rio Nekovo - Rio Gran Vas - Sperone di Kolenca e Q. 144 - Nekovo dolenje - Q. 444).

Dal 17 al 26 agosto (Battaglia della Bainsizza [Vallone di Nekovo - M. Semmer - M. Oscedrih]).

Dal 12 al 24 settembre (Trincee Urhovec - Kal - Q. 920 - Q. 725).

Dal 24 ottobre al 2 novembre (Globocak - Costone di Rog - Miscek - Korada - Senico - Mernicco - Valle Cosbana - Manzano - Pradamano - Talmassons - Bertiolo - Codroipo - Casarsa).

Dal 1° al 5 dicembre (Melette di Gallio - Val Miela - M. Miela = Linea Foza - Pubel - S. Francesco).

 

 Anno 1918


Dall' 11 febbraio al 14 aprile (Settore di val Frenzela - S. Francesco - Cima Cornone - Trincee Costa Alta).

Dal 25 aprile al 17 maggio (Settore di val Frenzela - M. S. Francesco).

Dal 4 al 22 giugno (Trincee di Pizzo Razea - Val Vecchia - Val Frenzela - S. Francesco).

Dal 14 agosto al 1° ottobre (Strada Imperiale - M. Trappola - M. Corno - Val di Foxi - Sogi).

Dal 30 ottobre al 4 novembre (Piave - Grave di Papadapoli - Rai - Codogno - Campomolino - C. Padovan - Livenza - Portobuffolè - S. Giovanni - Tagliamento - Udine [s. Caterina]).

 

 Anno 1915

 

Dal 5 giugno al 4 luglio (Svina).

Dal 31 agosto al 9 settembre (Smast - Pressi di Osteria).

Dal 9 al 17 novembre (Serpenizza).

Dal 13 al 23 dicembre (Serpenizza).

 

 

 





 Anno 1916

 

 

 Dal 29 febbraio al 18 marzo (Serpenizza - Luico - Cividale - Tolmezzo - Piano d'Arta - Zuglio - Formaso).

Dal 6 settembre al 10 ottobre (Chiusaforte - Saletto - Bevorchians - Stazione la Carnia - Palmanova - Villa Viola - Bosco Cappuccio).

Dal 22 al 28 ottobre (Vallone).

Dal 4 al 15 novembre (Villa Viola).

Dal 30 al 31 dicembre (Farra - Chiopris).










 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 4 febbraio (Chiopris - Percotto - Prepotto - Albana).

Dal 29 aprile al 12 maggio (Liga - Lovisce).

Dal 28 giugno al 17 luglio (Melina - Salamant - Bordon).

Dal 31 luglio al 16 agosto (Valle dello Judrio [tra Brescina e Britof]).

Dal 27 agosto all'11 settembre (Pressi di Nekovo e Canale - Gorenje Vas).

Dal 25 settembre al 23 ottobre (Anhovo).

Dal 3 al 30 novembre (Fiume - Puja Vazzola - Volpago - Marostica - Molvena - Villa Raspa - Mason - S. Giacomo di Lusiana - Valstagna).

Dal 5 al 31 dicembre (Col di Novanta - Campana - Chiuppano - Valdagno Marostica).

 

 Anno 1918


Dal 1° gennaio al 10 febbraio (Valdagno - Marostica - Mason - Campese).

Dal 15 al 24 aprile (Campese - Sarson - Angarano).

Dal 18 maggio al 3 luglio (Campese - C. le Mandre - C. Pirche - Oliero - C. Costellai).

Dal 23 giugno al 13 agosto (Oliero - M. Campolongo - Col Mattio - Campese - Nove - Gazzo - Bussolengo - Domegliara - Schio).

Dal 2 al 30 ottobre (Rustega - Valdagno - Contrada Straelle - Contrada Mason - Fossalunga - Arcade).

 

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

9

29 

Id.1916

9

18

2

13

Id. 1917

6

 

6

 

Id. 1918

5

10

4

25

TOTALI Mesi 26 e giorni 7 Mesi 15 e giorni 7

 BATTAGLIONE CICLISTI.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 10 giugno (Cormons - Langoris - Podgora - Mainizza - Gradisca - Vipulzano - Capriva - S. Lorenzo di Mossa - Morano - Grafemberg).

Dal 23 luglio al 14 agosto (Podgora).

 

 Anno 1916

 

 Dal 23 maggio al 25 giugno (Bocchette Portule - Cima Dodici - Gallio - Case Giardini - Cima Echar - Malga Mosca - Val Frenzela - Zaibena - Buso - Q. 1312).

Dal 13 agosto al 10 settembre (Pressi di Peteano - Merna - Vertojba - Ciprianisce).

5 ottobre (Ciglione di Savogna).

Dal 10 al 13 ottobre (Ciglione di Savogna - Vertojba inferiore - Merna).

Dal 31 ottobre al 22 novembre (Merna).





 Anno 1917

 

Dal 26  al 31 maggio (Settore di Jamiano).

Dal 29 ottobre al 9 novembre (Villanova di M. Fortin - Medea - Sclaunicco - Codroipo - Tagliamento [Ponte di Madrisio] - Orcenigo - S. Fior di Sotto - T. Cellina [tratto Vivaro - Basaldella] - S. Quirino - Roveredo - Castel d'Aviano - Polcenigo - Caneva - S. Vendemiano - Conegliano - Piave [Ponte della Priula]).








 Anno 1918

 

Dal 5 gennaio al 5 febbraio (Ponte di Piave).
 
Dal 15 al 25 giugno (Molinetto - Sette Casoni - Argine Regio - Argine S. Marco - Saletto - Caposaldo - Casa Perisiol - S. Biagio di Callalta - Bocca di Callalta - Ponte di Piave - Isolotto "Ronaldo").

Dal 26 agosto al 14 settembre (TRincee di Saletto).

Dal 29 ottobre al 4 novembre (Moreno di Piave - Pinzano - Maniago - Forgaria - Castel Flagogna - Stazione per la Carnia).

 Anno 1915

Dal 11 giugno al 22 luglio (Cerovo Dol - Gradiscutta).

Dal 15 agosto al 31 dicembre (Medana - S. Vito al Torre - Romans - Tapogliano - Viscone).

 

 Anno 1916

 

Dal 1° gennaio al 22 maggio (Viscone - Latisana - Portogruaro - Motta di Livenza - Cittadella - Vicenza - Asiago - Tresché Conca).

Dal 26 giugno al 12 agosto (Marostica - Campi di Mezzavia - Val Campomulo - Val Miela - Case Lorenzoni - Mori di Sasso - Castelfranco Veneto - Udine - S. Lorenzo di Mossa).

Dall' 11 settembre al 4 ottobre (Corona).

Dal 6 al 9 ottobre (Corona).

Dal 14 al 30 settembre (Corona).

Dal 23 novembre al 31 dicembre (S. Lorenzo di Manzano - Basagliapenta - Bizzozero [Varesel]).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 25 maggio (Zona di Varese - Subida - Dobbia - Selz).

Dal 1° giugno al 28 ottobre (Bertiolo - Bassano - Osteria di Granezza - Conegliano - Orgnano - S. Fior di Sotto - S. Maria di Sclaunicco - Gorenje Polje - Vhr - Leproso e Paderno - Conegliano - Crespano Veneto - Orcenigo - Palmanova - Viscone).

Dal 10 novembre al 31 dicembre (Castagnole di Treviso - Ramon di loria - S. Giacomo di Possagno - Maser - Rossano - Tezze di Bassano - S. Angelo di Treviso - Bocca di Callalta).

 

 Anno 1918

 

Dal 1° al 4 gennaio (Bocca di Callalta).

Dal 6 febbraio al 14 giugno (Casier - Costa del Lago di Garda - Vicenza - Biban di Treviso).

Dal 26 giugno al 25 agosto (Biban).

Dal 15 settembre al 28 ottobre (S. Giuseppe di Treviso - Scaltenigo - Porcellengo - Visnadello).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

1

10

5

29

Id. 1916

2

29

9

2

Id. 1917

 

18

11

13

Id. 1918

2

9

7

26

TOTALI Mesi 7 e giorni 6 Mesi 34 e giorni 10
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA  REGGIMENTO BATTAGLIONE CICLISTI
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
ANNO 1915
Luico - Kammo - Selisce - M. Mrzli (24 maggio - 43 giugno)

6

9

/

104

392

33

 

 

 

 

 

 

M. Nero - Luznica - M. Pleca - M. Sleme (5 luglio - 30 agosto)

 4

28 

185 

647 

52 

 

 

 

 

 

 

Pressi Ceszoca - Pendici sud - ovest del Poljanica - Trincee del Piccolo Javorcek - Conca di Plezzo - Ravelnik - Slatenik potok - M. Rombon (10 settembre - 31 dicembre)

 2

11 

85 

203 

28 

 

 

 

 

 

 

Podgora - Mainizza - Gradisca - Vipulzano - Capriva - S. Lorenzo di Mossa - Moraro - Grafemberg - Podgora (24 maggio - 14 agosto)

 

 

 

 

 

 

 /

2

/

6

27

/

Totale anno 1915 12 48 1 374 1242 113 / 2 / 6 27 /
 
ANNO 1916
Settore Piccolo Javorcek - Jablenica - Basso Slatenik (1° gennaio - 28 febbraio)

3

3

1

27

54

3

 

 

 

 

 

 

Zona Carnia (10 marzo - 5 settembre)

2

2

/

20

97

2

 

 

 

 

 

 

 Veliki Hribach - Settore Pecinka (11 - 21 ottobre)

4

5

/

26

221

37

           
Lokvica - M. Peciuka - QQ. 308 - 382 (29 ottobre - 3 novembre)

1

 11

 /

56 

292

77

 

 

 

 

 

 

Q. 126 del Vippacco - Q. 123 - Quota Pelata Vippacco (16 novembre - 29 dicembre)

 4

 9

 /

49

175

61

 

 

 

 

 

 

Bocchette Portule - Cima Dodici - Gallio - Case Giardini - Cima Echar - Malga Mosca - Val Frenzela - Zaibena - Buso - Q. 1312 (23 maggio - 25 giugno)            

/

1

3

5

28

42

Pressi di Peteano - Merna - Vertojba - Ciprianisce - Ciglione di Savogna (13 agosto - 22 novembre)            

/

1

/

6

39

/

Totale anno 1916 14 33 1 188 839 180 / 2 3 11 67 42
 
ANNO 1917
Liga - Gorenje Polje - Ravna - Krestenica - Gorenje Vas (5 febbraio - 28 aprile)

/

1

/

1

23

/

 

 

 

 

 

 

Vallone di Nekovo - Bodrez - Debenje - Zagomila - M. Vodice - Q. 503 - Liga (13 maggio - 27 giugno)

8

18

3

106

676

200

 

 

 

 

 

 

Battaglia della Bainsizza - Vallone di Nekovo - M. Semmer - M. Oscedrih (17 - 26 agosto)

5

16

/

24

248

42

 

 

 

 

 

 

Urhovec - Kal - Q. 920 - Q. 725 (12 - 24 settembre)

/

4

/

9

103

/

 

 

 

 

 

 

Globocak - Costone di Rog - Miscek - Korada - Ripiegamento: Senico - Mernicco - Valle Cosbana - Manzano - Pradamano - Talmassons - Bertiolo - Codroipo - Casarea (24 ottobre - 2 novembre)

6

10

33

16

81

1454

 

 

 

 

 

 

Melette di Gallio - Val Miela - M. Miela - Linea Foza - Pubel - S. Francesco (1 - 5 dicembre)

7

8

37

188

812

670

           
Settore Jamiano (26 - 31 maggio)

 

 

   

 

 

 /

Ripiegamento: Villanova di M. Fortin - Piave (29 ottobre - 9 novembre)

 

 

 

 

 

 

 /

2

9

10

39

167

Totale anno 1917 26 57 73 344 1943 2366 / 2 9 11 45 167
 
ANNO 1918
Settore di Val Frenzela - M. S. Francesco - Cima Cornone - Trincee Costa Alta - Pizzo Razea (11 febbraio - 22 giugno)

 1

4

22

182 

12

 

 

 

 

 

 

Strada Imperiale - M. Trappola - M. Corno - Val di Foxi - Sogi (14 agosto - 1 ottobre)

 /

 /

 47

4

 

 

 

 

 

 

Trincee di Ponte di Piave (5 gennaio - 5 febbraio)            

/

1

/

7

16

/

Molinetto - Sette Casoni - Argini Regio e di S. Marco - Saletto - S. Biagio di Callalta - Ponte di Piave - Isolotto "Rolando" (15 - 25 giugno)            

4

9

4

25

81

217

Moreno di Piave - Pinzano - Maniago - Forgaria - Castel Flagogna (29 ottobre - 4 novembre)            

/

1

/

/

3

/

Totale anno 1918 1 7 28 229  16 4 11 4 32 100 217
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

12

48

1

375

1242

113

/

2

/

6

27

/

Id.16

14

33

1

188

839

180

/

2

3

11

67

42

Id.17

26

57

73

344

1943

2366

/

2

9

11

45

167

Id.18

1

 7

 /

 28

 229

 16

4

11

4

32

100

217

TOTALE GENERALE 53 145 75 934 4253 2675 4 17 16 60 239 426