L' Associazione Bersaglieri M.O. "Luigi Sbaiz" di Monfalcone massime al Bersaglieri della Provincia alla cerimonia del 14 Luglio 2023 con inzio alle ore !7.30, con ritrovo presso la Capella ungherese di Visintini, i comune di Doberdò.  

Simonit Gianfranco

Presidente 

Gruppo Speleologico Carsico

San Martino del Carso

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In ungherese si chiama ko-pjafa, è il monumento in legno dedicato ai soldati deceduti. Un kopjafa de-dicato ai caduti ungeresi morti sul pianoro di Doberdò del Lago nel corso della Prima Guerra mondiale sarà inaugu-rato venerdì in prossimità del-la Cappella ungherese in località Visintini.

La cerimonia, in program-ma alle 17.30, è organizzata dal Gruppo Speleologico Carsico di San Martino del Carso con la fondazione onlus per la ricerca sulla Grande Guer­ra Nagy Háború Kutatásáért Közhasznú Alapítvány di Bu­dapest e delle associazioni ci-vili ungheresi, guidate dal professor Márton Danku Ist-ván di Gödölló, che hanno realizzato il monumento ligneo.

Il kopjafa è stato eretto con la collaborazione del comune di Doberdò del Lago.

È stata proprio l’amministrazione municipale a mettere a disposizione il luogo della posa del monumento. Conosciuto in Italia come l’albero dei morti, il kopjafa è un simbolo tradizionale della Transilvania ungherese e, con le sue diverse tipologie di intagli eseguiti nel legno, racconta la vita della persona a cui era dedicato.

Originariamente usato co­me monumento funerario si è diffuso come segno commemorativo in generale, in parti-colare per ricordare - come in questo caso - i soldati ungheresi che persero la loro vita su questa parte del fronte e per lungo tempo sepolti nel vicino grande cimitero oggi ricordato dalla cappella ristrutturata una quindicina d’anni fa dalle associazioni ungheresi.

Quello che verrà inaugurato venerdì è il terzo kopjafa posizionato in questi ultimi anni dalle comunità unghere si sul fronte dell’Isonzo. Altri due sono stati posizionati tra Savogna e Sagrado: uno accanto al cimitero civile di San Michele del Carso, dove du-rante la Grande Guerra era presente un grande cimitero in cui erano stati sepolti i sol-dati deceduti negli scontri per la difesa del monte San Michele, il secondo a San Mar­tino del Carso per ricordare quanti persero la vita nella primavera del 1916 nelle lotte di mine sotterranee .

Interverranno alla cerimonia autorità civili e militari provenienti da Ungheria e Italia.