6° REGGIMENTO BERSAGLIERI

(BATTAGLIONI VI, XIII, XIX E VI CICLISTI)


6º Reggimento bersaglieri - Wikipedia

6° Reggimento Bersaglieri - Esercito Italiano

6° Reggimento Bersaglieri - Esercito Italiano

 

Attiva 18 aprile 1861 - 1943
1992 - 2002
2005 - oggi

 



Il 6º Reggimento bersaglieri è un'unità militare dell'Esercito Italiano di stanza a Trapani, nella Caserma Luigi Giannettino ed è inquadrato nella

Brigata Meccanizzata "Aosta".

Il motto del reggimento è "...e vincere bisogna".

 

Costituito il 16 aprile 1861 a Capua con i battaglioni dal XXVIII al XXXIII, amplia i suoi ranghi fino a contare otto battaglioni e, nel dicembre 1865 cambia numerazione in 4° Reggimento Bersaglieri.

Si ricostituisce il 1° gennaio 1871 ad Ancona con quattro battaglioni veterani delle Campagne per l'Indipedenza, il VI, il XIII, il XIX ed il XXI, tutti provenienti dal 1° Reggimento.

Perso di forza il XXI, rinumerati in I, II e III gli altri battaglioni, concorre alla formazione di reparti inquadrati nelle Campagne di Eritrea.

Impegnato con oltre mille uomini in libia nel 1911-12, affronta la Grande Guerra con le fila completate da un battaglione ciclisti.

In linea nel '15 nella Conca di Plezzo, sul Carso nel '16, sull'Isonzo, il Vodice, la Bainsizza nel '17, il Reggimento chiude la Prima Guerra Mondiale sul Sasso Rosso nel 1918.

Riordinato nel 1923 in Reggimento Ciclisti, mantiene in vita il VI e il XIII Battaglione.

Impiegato al completo nella guerra di Spagna, il Reggimento opera inquadrato nella Divisione Celere "Emanuele Filiberto Testa di Ferro" in Jugoslavia, Bosnia e Croazia, quindi con la "Pricipe Amedeo duca d'Aosta" parte nel 1942 per il fronte Russo.

Rientrato in Italia con due Medaglie d'Oro alla Bandiera ad aprile del '43, il 1° luglio 1943 diviene 6° Reggimento Bersaglieri Motorizzato.

Si scioglie l'8 settembre 1943 a seguito dell'Armistizio.

Il 1° ottobre 1969 si ricostituisce il VI Battaglione Bersaglieri inquadrato nel 22° Reggimento Fanteria Corazzata "Cremona" alle dipedenze del quale resta fino al 20 ottobre 1975.

Sciolto il Reggimento per effetto della ristrutturazione del 1975 il Battaglione con sede in Torino assume la denominazione di 6° Battaglione Bersaglieri "Palestro" ed è inquadrato nella 3^Brigata Meccanizzata "Goito" della Divisione "Centauro".
Il Battaglione nell'ambito della ristrutturazione del 1985 viene posto in posizione "Quadro" e quindi soppresso il 31 maggio 1991.

Il 16 settembre 1992, si ricostituisce il 6° Reggimento Bersaglieri sul 6° Battaglione Bersaglieri "Palestro" in Solbiate Olona, per trasformazione del preesistente 10" Battaglione Bersaglieri "Bezzecca".

Il Reggimento ha partecipato alle operazioni all'estero ed in patria he hanno visto impegnata la Forza Armata.

Progressivamente ridotto nei quadri nella sede di Bologna, si ricostituisce nella sede di Trapani il 15 aprile 2005 per ridenominazione del preesistente 12° reggimento bersaglieri

"...e vincere bisogna"

Reggimento bersaglieri si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione bersaglieri, pedina operativa dell'unità.

Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Trapani.
La Bandiera di Guerra è decorata di un Ordine Militare d'Italia, due Medaglie d'Oro al Valor Militare una d'Argento al Valore dell'Esercito e quattro di Bronzo al Valor Militare.

La festa del reggimento, come per tutti i reggimenti bersaglieri, cade il 18 giugno, anniversario della costituzione della specialità (1836).

LO STEMMA

 

Scudo: Partito d'argento e d'azzurro, il primo alla Torre di S. Martino al naturale; ilsecondo alla fascia d'argento caricata da una stella d'azzurro ed accompagnata in capo da due sciabole d'oro in decusse (Custoza) ed in punta da un fiume in fascia ondato d'argento.

Il tutto abbassato ad un capo d'oroal quartier franco d'azzurro caricato del tridente bizantino d'Ucraina d'oro.

Ornamenti esteriori: sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri, annodati nella corona scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda ai lati dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore.

Nastro dai colori dell'Ordine Militare d'Italia accollato alla punta dello scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto, il motto
"...e vincere bisogna".

IL MEDAGLIERE

 

Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918) (All'Arma di Fanteria).

Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 31 dicembre 1948
"Salda e forte unità di guerra, già temprata in mesi di aspra lotta su altro fronte, si prodigava nella dura campagna di Russia con lo stesso ardore e la stessa fede che formarono la sua gloria nelle precedenti guerre d’Italia.

Balzato dalla linea difensiva aspramente contesa, ma sempre inviolata, all’audace offensiva, si impossessava con sanguinosa battaglia del centro fortificato di Twnowka, aprendo il passo alla conquista del ricco bacino minerario di Krasnij Lutsch.

Passato, con rapida, leggendaria marcia, dal Donez al Don ,dava il suo ponte e decisivo contributo alla battaglia per la conquista di una munitissima testa di ponte nemica, annientando il nemico annidato in un settore particolarmente difficile ed insidioso.

Chiamato in altro settore, dove minacciose masse russe erano riuscite a passare sulla destra del Don, con eroici contrattacchi e con tenacissima resistenza arrestava definitivamente l’avversario, rendendo vani ripetuti sfondamenti fatti dal nemico con mezzi e forze assolutamente preponderanti.

Fronte Russo. (Orlowo - Iwanowka - Bokowo Antrazit - Bobrowski - quota 224- Jagodnyj - quota 208) - febbraio Settembre 1942

Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 26 maggio 1956
Magnifico Reggimento Bersaglieri durante la campagna in Russia già duramente provato e copertosi di gloria, stremato nelle sue file, ma non domo, compì atti prodigiosi nella tormentata manovra di ripiegamento delle truppe della A.R.MI.R. segnando, dal Don al Dnieper, con copioso sangue le tappe di una lotta epica. in nobile gara di eroismo e di sacrificio con altre truppe: avanguardia arditissima in cruenti puntate controffensive, temeraria ed implacabile retroguardia, in durissimi combattimenti di arresto contrastò passo a passo il procedere baldanzoso di forti colonne corazzate nemiche, rompendone più volte l'accerchiamento con mezzi ed armi di gran lunga inferiori in numero ed efficacia. Sorretto da una disperata volontà di resistenza, benché sopraffatto dalle travolgenti forze avversarie, dopo aver perduto circa il 70% dei suoi effettivi chiuse combattendo per ultimo, sulle sponde del Dnieper, il tragico ciclo operativo, ammirato dagli alleati a fianco dei quali validamente si batteva, tenendo ovunque alto il nome dei soldati d'italia e sempre fedele alle nobili tradizioni del Corpo".
Fronte russo, fiume Don, fiume Dnieper, 17 dicembre 1942 - 20 febbraio 1943.

Medaglia d' Argento al Valor dell'Esercito
Decreto 17 marzo 1995
Inquadrato nelle forze del contingente italiano impegnato in Somalia per le operazioni di soccorso e protezioni alla popolazione, nonostante le oggettive difficoltà ambientali, si prodigava con totale dedizione ed elevata professionalità nella delicatissima e pericolosa missione.

Operando in condizioni estreme di sicurezza, i suoi uomini hanno sempre confermato sia in attività di controllo del territorio, sia in azioni di rastrellamento per la ricerca d’armi sia in operazioni anti banditismo e/o scorte a convogli umanitari, sia infine durante le fasi di abbandono delle posizioni di Belet Wein e Bulo Burti, elevate capacità operative, altissimo senso del dovere e coraggio non comune. Più volte coinvolte in conflitti a fuoco, le sue unità reagivano sempre con efficacia, dimostrando in ogni circostanza la capacità di discriminare e graduare le reazioni del proprio personale evitando così inutili spargimenti di sangue.

La fierezza, l’orgoglio e la certezza di portare vitale soccorso umanitario ad una popolazione disperata e la necessità di ridare ordine ad un paese martoriato dalla guerra civile sono state le motivazioni che hanno contraddistinto l’operato.

Chiarissimo esempio di soldato che ha dato lustro all’Esercito Italiano, facendogli riscuotere unanime ammirazioni dalle Forze Armate Internazionali impiegate in Somalia.

Somalia 30 novembre 1993 - 24 Febbraio 1994

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 27 maggio 1859
Per essersi distinto al passaggio della Sesia e nelle operazioni successive su Palestro e Borgo Vercelli. 21 mag. 1859 22- 25 mag. 1859 (Al VI Btg.)

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 30 settembre 1862
Perché diede prova di valore e di sagacia militare (fatto d’arme di Aspromonte).

Settembre 1862 (Al VI Btg.)

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 6 dicembre 1866
Per la valorosa ed intrepida condotta tenuta al fatto d’armi di Custoza. 24 giu. 1866 (Al XIII Btg.)

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 29 ottobre 1922
Sotto violento fuoco attraversava l’Isonzo, irrompendo nelle trincee nemiche ed in quattro giornate di aspra lotta validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della vittoria.

Malgrado le forti perdite subite, manteneva tenacemente le posizioni conquistate, resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici. Si distinse per slancio e ardimento nella riconquista di una importante posizione.

Bainsizza 16-20 agosto 1917.


12° REGGIMENTO BERSAGLIERI - DISCIOLTO


12º Reggimento bersaglieri
Descrizione generale
Attiva 16 settembre 1883 - 1942
                      1992 - 2005

Il 12° Reggimento bersaglieri è stata un'unità militare del Regio Esercito 

e dell' Esercito Italiano.

Costituito in Verona il 16 settembre 1883 con reparti a livello battaglione preesistenti, il 12° bersaglieri conosce il battesimo del fuoco in Eritrea (1885-96).

Quindi fornisce circa 1.000 uomini al corpo di spedizione in Libia per la guerra del 1911-12.

Lo ritroviamo nella 15-18 impegnato lungo il fronte isontino e nella vittoriosa battaglia finale di Vittorio Veneto.
Partecipa alla campagna del 1935-1936 contro l'Etiopia e nel 1939 è in Albania con un battaglione.

Successivamente, opera alla Fronte Alpina occidentale e nel 1941 partecipa alle operazioni per l'occupazione della Jugoslavia.

Assegnato alla Divisione Corazzata "Littorio" (133°) viene inviato in Africa Settentrionale dove, dopo la battaglia di El-Alamein, è sciolto l'8 dicembre del 1942.
Il 1° ottobre del 1975, a Tauriano (PN) si costituisce il 23° battaglione Bersaglieri "Castel di Borgo" al quale viene assegnata bandiera e tradizioni del 12° reggimento.

Il reparto, allora inquadrato nella Brigata corazzata "Mameli", partecipa dall'ottobre 1983 al gennaio 1984 alla Missione di Pace in Libano.

Trasferito dal 1° Aprile 1991 alla Brigata corazzata "Ariete", il Battaglione viene quindi ridislocato il 31 Marzo del 1992 da Tauriano (PN) in Sicilia, con sede in Trapani, alle dipendenze della Brigata "Aosta". Il 2 settembre 1992 il 12° Reggimento si ricostituisce nella sede siciliana prendendo alle sue dipendenze il 23° Battaglione b. "Castel di Borgo".

Negli anni 1992-94 è responsabile operativo dei reparti dislocati nella provincia di Trapani per l'operazione di Ordine Pubblico" Vespri Siciliani".

Il 15 aprile 2005 viene soppresso e sostituito nella sede dal ricostituito 6° reggimento bersaglieri.

La Bandiera del Reggimento è decorata di un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro al Valor Militare, 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare ed una Medaglia d'Argento al Valore dell'Esercito.

La festa del reggimento, come per tutti i reggimenti bersaglieri, cade il 18 giugno, anniversario della costituzione della specialità (1836).


STORIA DEL REGGIMENTO


 

 
 

 Sede del reggimento in pace: Bologna.

Distretti di reclutamento: Bergamo, Caltanissetta, Casale, Perugia, Salerno, Teramo, Treviso.

Distretti di mobilitazione: Bologna, Forlì, Pesaro, Ravenna, Sacile.

 

ANNO 1915.

     Dalla sede di pace il reggimento è inviato, fin dal 16 settembre 1914, ad Aviano. Dal 15 al 19 marzo 1915 si trasferisce nella zona fra Torreano, Campeglio e Faedis ed il 20 maggio in quella fra Canebola, S. Antonio, M. Joànaz e la Bocchetta di Masarolis.

E' assegnato alla divisione speciale B.
     Iniziatesi le ostilità, il 24 maggio, passa il confine nei pressi di Robedisce; occupa Lonc, che il nemico ha sgombrato e raggiunge il Veliki Hrib, puntando poi verso Stanovisce.

Il 25 occupa Caporetto, trovato anch'esso sgombro; il 26, il XIII battaglione si disloca fra Drezenca e Volnik ed il 27 il VI raggiunge Ravna; il XIX è alla dipendenza del comando della divisione.

Il 30, la 3a compagnia del VI rinforzata da una del battaglione alpini Susa, tenta di occupare M. Vrsic, ma, fatta segno a viva reazione avversaria, scende sul Planina Za Kraju.

Il 31 maggio M. Vrsic è conquistato dai battaglioni alpini Susa e Val Pellice, a rincalzo dei quali agiscono le compagnie 1a e 4a del VI che vi permangono di presidio, rafforzandolo e resistendo ai contrattacchi del nemico. I battaglioni si dislocano: il VI al M. Vrsic, il XIII ed il XIX al Na Krogu. Il nemico, per la valle dello Slatenik e per il costone del Lipnik, tenta di prendere il M. Vrsic, ma ne è sempre respinto.
     Il 12 giugno il reggimento, sostituito da riparti alpini, si porta a Ternova.

Ritorna in linea il 27, dislocando il XIX battaglione dalla cresta di M. Vrsic a q. 1270, il XIII da tale quota a quella 1772, il VI in riserva, con due compagnie sulle alture soprastanti Planina Za Plecani ed una fra queste e Planina Za Kraju. Il 6 luglio il VI sostituisce il XIII, questo è a sua volta rilevato il 16 dal XIX.

Si esercita soltanto attività di pattuglie.

Il 19, i gruppi alpini "A" e "B" iniziano una azione, già fissata per il 12 e poi rimandata a causa della pioggia, contro le posizioni avversarie del Veliki Lemez, dello Smogar, di Luznica e del Mrzli; ad essa il 6° concorre con azione di pattuglie.

I battaglioni si alternano in linea fino al 14 agosto, allorchè si riprende l'azione offensiva.
     Sono in trincea il VI ed il XIII; al primo di essi è affidata l'occupazione delle posizioni avversarie sul versante occidentale del M. Vrsic dominanti la q. 1317, compito da assolvere in concomitanza ad un'azione svolta da un battaglione del 157° contro il Lipnik.

Questo riparto, però, incontra forti ostacoli nell'avanzata, sì che il VI può progredire appena fino alla prima trincea avversaria detta "dei Morti" ed iniziare l'assalto di un munito trincerone detto "Osservatorio Austriaco", ma il tentativo è frustrato dalla reazione avversaria e dallo scatenarsi di un violento temporale.

Il mattino del 15, l'azione è ripresa e l'obbiettivo è raggiunto dal battaglione, coadiuvato dalla 42a compagnia alpini, da riparti del 157° fanteria e del XXX bersaglieri del 9° reggimento, operanti alla sua destra.

La 7a e 9a compagnia si spingono fino a 300 metri dalle trincee nemiche dette "bassa" e di "angolo", site sul versante occidentale del M. Vrsic, nel vallone dello Slatenik. Sono catturati 33 prigionieri, armi e materiale ed il battaglione subisce la perdita di 88 gregari.
     Il 16, le compagnie 7a e 9a, rinforzate da una del XIII, raggiungono i loro obbiettivi, che il nemico ha da poco sgombrato, soffrendo la perdita di altri 70 gregari.

Verso sera, il VI procedendo nell'attacco, urta contro riparti nemici avanzanti e li volge in fuga, portandosi fin presso la q. 1371.
     Il reggimento è posto alla dipendenza della brigata Liguria (33a divisione).

Il 20 agosto, i riparti schierati sul M. Vrsic occupano, dopo accanita lotta, una nuova trincea; i bersaglieri vi perdono 3 ufficiali e 86 gregari.
     L'azione continua il 23, la divisione speciale bersaglieri opera contro la q. 1317 ed i battaglioni XIII e XIX devono avanzare, il primo per la sinistra dello Slatenik potok ed il secondo lungo le pendici nord-ovest del M. Vrsic.
     La marcia è lenta per le asperità del terreno, che favoriscono l'intensa attività del nemico.

Fra il 6 e il 7 settembre il 6° bersaglieri, sostituito dall'11°, è inviato nella conca di Plezzo, passando alla dipendenza della brigata Aosta.

Il giorno 10 il VI battaglione ne sostituisce uno del 5° fanteria nelle trincee di fronte a Ravelnik, il XIII è in rincalzo nella conca di Plezzo, il XIX a Za Verzeljnom, a disposizione della brigata Aosta.
     Il reggimento deve agire dimostrativamente verso Ravelnik, in modo da agevolare l'avanzata ai riparti laterali. L'azione ha inizio l'11 e prosegue i giorni successivi.

Il 16, quattro compagnie (1a, 3a, 5a e 6a) puntano al Ravelnik, ma devono sostare a 300 metri dai reticolati avversari, a causa della intensa reazione e delle perdite sofferte (3 ufficiali e 93 bersaglieri), che consigliano di sostituire, con la 4a, la 3a e la 5maggiormente provate.
     Il 17 l'attacco è ripreso: sono inviate in rinforzo le compagnie 8a e 9a del XIX battaglione; il 18 i riparti impegnati si slanciano verso le posizioni avversarie, ma la speciale configurazione del terreno consente al nemico di reagire e di sorprendere alle spalle gli attaccanti, obbligando il reggimento a retrocedere sulle posizioni di partenza, dopo aver sofferto molte perdite (117 fra morti e feriti e 350 dispersi).
     Il 19 è inviato in riserva a Za Verzeljnom il XIII con due compagnie (4a e 5a) e l'indomani tutto il reggimento, sostituito dal 12° bersaglieri, si porta ad Osteria.

Il 23 settembre il VI ed il XIII si trasferiscono a nord di Saga, per essere adibiti a lavori di rafforzamento di quella stretta. Il 12 ottobre il 6°, coi battaglioni XIII e XIX, è dislocato per lavori tra Pluzne e Za Verzeljnom; il VI si trasferisce a Log di Cezsoca, distaccando mezza compagnia a Jama Planina per scorta all'artiglieria.
     Il XIX è inviato, il 19, al piccolo Rombon, ove schiera la 7a compagnia cogli alpini, disloca una compagnia e mezza in riserva e l'altra mezza a Goricica Planina per lavori.
     Dopo un'intensa preparazione di artiglieria, la divisione speciale bersaglieri riprende l'operazione per cui al XIX battaglione è commesso l'ordine di tener fermo il nemico ed impedirgli di effettuare spostamenti verso i settori contro i quali si sferrerà l'attacco principale.

Il 25 ottobre, il VI si porta a nord di Pluzne e nella notte sul 29 il XIX è inviato a Serpenizza a sostituirvi un riparto del 12° bersaglieri.

La sera dell'8 novembre i battaglioni XIII e XIX, col comando di reggimento, sono destinati in prima linea, al posto del 12° bersaglieri, nel settore di Ravelnik, che si estende dalla strada Plezzo - Chiusa di Plezzo all'Isonzo.

Il 10, il VI si trasferisce a Za Verzeljnom e, nello stesso giorno, il reggimento riprende le azioni dimostrative coll'invio di numerose pattuglie.

Il 18 novembre ritorna in riserva a Serpenizza coi battaglioni VI e XIII, per riportarsi in linea il 28, nel settore Piccolo Javorcek - Jablenica al posto del 9° bersaglieri.

Il 23 dicembre, sostituito dal 12° si reca in riposo a Serpenizza.       

 

ANNO 1916.

 

     Il 5 gennaio il XIII sostituisce il XXVIII del 9° nel sottosettore compreso fra le quote 700 e 900 (pendici occidentali del M. Cukla).
     Il giorno seguente tutto il 6° rileva il 9°, schierando quattro compagnie (1a, 3a, 7a, 9a) in prima linea e due (2a e 8a) in riserva.

I battaglioni si alternano nelle rispettive posizioni, mantenendo contegno offensivo, con l'invio frequente di pattuglie.

La sera del 22 gennaio, il reggimento attacca le antistanti posizioni, ma gli elementi avanzati riescono appena a toccare in qualche punto le difese accessorie del nemico, quando si scatena una violenta reazione, che li obbliga a ripiegare, dopo aver subito una sessantina di perdite, fra le quali due ufficiali.

Il 14 febbraio, la divisione speciale bersaglieri partecipa alle azioni per la ripresa del M. Cukla: il 6° vi concorre con azioni dimostrative dirette contro le posizioni a nord di M. Na Skali e contro Fornace.
     L'azione principale non ha esito favorevole ed il 15 il nemico contrattacca in diversi punti del settore, ma è sempre respinto con perdite, specie nel tratto di fronte tenuto dalla 5a compagnia.

 Il 25 febbraio il reggimento compie una nuova azione dimostrativa.

Il 2 marzo è sostituito dal 120° fanteria e si porta a riposo ad Homec (36a divisione).
     Intanto il 6° fin dalla metà di febbraio costituisce col 12° la I brigata bersaglieri (1).             

(1) Per il seguito vedere la I brigata bersaglieri.
 

BATTAGLIONE CICLISTI.

ANNO 1915.

     Assegnato, quale truppa suppletiva al VI corpo d'armata, il battaglione, al principio delle ostilità, è dislocato a Percotto.

Inizia una serie di ricognizioni sulla destra dell'Isonzo, verso M. Fortin, Peuma, Grafenberg e Podgora.

Il 7 giugno, assieme al IX ciclisti, tenta l'occupazione di Lucinico e di Campagna, ma il nemico reagisce in modo tale da obbligare i battaglioni a ripiegare a Capriva.

Il 9 essi ritentano la prova, ma il nemico è sempre vigile.

Il 23 giugno, il VI corpo d'armata riprende l'azione ed al VI battaglione, in riserva a Vipulzano, è dato ordine di puntare su Osteria al Ponte, al momento in cui le fanterie delle divisioni 11a e 12a muoveranno all'attacco e, possibilmente, di agire sul rovescio delle posizioni nemiche.

L'azione però è arrestata su tutta la fronte dalla efficienza delle difese passive avversarie e dal violento fuoco di sbarramento.

Il 30 è ripreso l'attacco contro il M. Sabotino ed il battaglione, appiedato, vi concorre assieme a riparti della brigata Napoli (4a divisione), ma la pioggia dirotta impedisce ogni movimento.

Il 7 luglio è inviato a S. Martino di Quisca alla dipendenza della 4a divisione, colla quale opera verso le posizioni di Peuma e di Oslavia.

Il 31 agosto si trasferisce ad Oleis (VI corpo d'armata) e vi permane fino al 17 ottobre, allorchè è inviato a Brazzano. Il 26 si porta a Medana ed il 2 novembre a Cerovo Dol a disposizione del comando dell'11a divisione, che lo invia, l'indomani, a S. Floriano, mentre ferve la battaglia di Oslavia.

Il 13 novembre è a Pri Fabrisu ed il 15 ritorna a Medana, ancora alla diretta dipendenza del VI corpo d'armata, che lo rimanda, all'alba del 18, ad ovest di Cerovo Dol.
     Il 20 è destinato in rincalzo della briagata Pavia, operante contro la q. 133 di Oslavia.
     Concorre anch'esso a quelle azioni, subendo rilevanti perdite.

Ritorna poi ad Oleis per riordinarsi ed il 6 dicembre si porta a Buttrio.

 

ANNO 1916.

 

     Fino al 15 gennaio il battaglione è a Buttrio, intento al suo riordinamento.

In tale giorno è trasferito prima a Subida e poi a Valerisce, alla dipendenza della 27a divisione, che lo invia verso Oslavia, assieme ai battaglioni ciclisti II e IX, per cooperare alla riconquista di qualcuna delle posizioni riprese dal nemico. All'alba del 16, i tre battaglioni, affiancati, iniziano l'attacco, ma sono arrestati da un violento fuoco di artiglieria, che li obbliga a ripiegare in fondo al vallone di q. 115.
     Passati intanto alla dipendenza dell'11a divisione, ai ciclisti viene, nella stessa giornata, affidato il compito di riprendere la selletta di Oslavia; l'obbiettivo è raggiunto e solidamente rafforzato, ma il 24 gennaio il nemico, con un violento bombardamento li obbliga nuovamente a sgombrare.

Il 25, un contrattacco riporta i tre battaglioni alla selletta, che anche questa volta però deve essere abbandonata per la sempre crescente reazione nemica e per il mancato appoggio dei riparti laterali. Mentre i ciclisti si accingono ad un nuovo attacco, hanno ordine di ritornare a Buttrio, che raggiungono il 26.

L'11 marzo il VI si trasferisce a Manzano, ove riprende le sue esercitazioni fino al 27, nel quale giorno, per Subida, ritorna a Medana col II e col IX.
     Il 28 è spinto a Cerovo Dol, ma l'indomani, dopo essere stato rimandato a Manzano, è di nuovo richiamato a Subida. Il 30 ritorna a Manzano.
     Il 10 aprile è ancora inviato a Subida, ma per poche ore.

Il 29 si trasferisce a Valisella e di là distacca in linea, nella trincea del piano di Lucinico, la 11a compagnia e due plotoni della 10a, per rilevarvi riparti del II ciclisti; il resto del battaglione è impiegato in lavori stradali.
     Il 6 maggio le sue compagnie si sostituiscono nelle rispettive dislocazioni.

Il 13, il VI, rilevato dal IX, si porta a Manzano, per proseguire il 14 per Subida ed il 15 per Brazzano.
     Il 18 ritorna a Manzano per ripartire, nella stessa giornata, per Castelfranco Veneto, ove giunge il 19.

Il 20, continuando il trasferimento, giunge a Poleggia, il 21 a S. Stino, il 22 a Campiello e di lì, il 24, prosegue per M. Cucco, passando a disposizione del comando della 34a divisione.
     Partecipa, ivi, ad un attacco rigettando il nemico, ma l'indomani, contrattaccato violentemente, subisce molte perdite, compreso un rilevante numero di dispersi.

I superstiti sono riuniti a M. Mosciagh ed il 27 maggio inviati a Breganze, il 28 a Poleggia ed il 31 a Schiavon (28divisione). 

Il 3 giugno sono trasferiti a S. Caterina di Lusiana e l'8 rimandati a Schiavon.

Il 20 giugno il battaglione, che attende al suo riordinamento, ripassa alla diretta dipendenza del VI corpo d'armata.
     Dopo una breve permanenza a Fastro, è posto alla dipendenza della brigata Siena (51a divisione); ai primi di ottobre è a Selva, in Valsugana, adibito ai lavori stradali e di mascheramento.
     Nei giorni dal 10 al 13 ottobre, il battaglione rileva con due compagnie (11a e 12a) il II/31° in linea nella regione Mesole ed il 7 dicembre, sostituito a sua volta, si porta a Gobo Frana.                            

 

ANNO 1917.

 

     Fino al 29 aprile, il battaglione attende ad un periodo di esercitazioni ed allenamento nei pressi di S. Andrea. Destinato in altra zona, inizia il suo trasferimento ed il 2 maggio giunge a Pontida, il 3 a Desenzano, il 6 a Fontanive, il 7 a Porcia, ove permane fino al 10, a disposizione del Comando Supremo.

L'11 riparte per Orgnano, l'indomani per Villanova Judrio; ivi sosta fino al 19, per essere inviato, il giorno seguente, per Aquileja ad Oppacchiasella (31a divisione).
     E' in pieno svolgimento la battaglia sulla fronte Vodice - Timavo ed il VI ciclisti, posto alla dipendenza della brigata Cosenza, è raccolto, il 24 maggio, nelle trincee di q. 210 e poi schierato, a q. 219, sulla sinistra del 244° fanteria.
     Il 25, sferrato l'attacco, la "Cosenza", il 17° fanteria ed i ciclisti riescono a portarsi fino a 400 metri dalla q. 232 tenacemente presidiata.
     Il 26, il nemico, dopo violenta preparazione di artiglieria, muove al contrattacco, obbligando la sinistra del 244° ed una parte del battaglione ciclisti ad abbandonare un piccolo tratto di linea ad est di q. 220 (Korite), non sufficientemente riparata dal tiro.

Ma più tardi l'azione è ripresa e mentre il nemico tenta di avanzare profittando del temporaneo ripiegamento, è ricacciato dal battaglione di sinistra del 244°, dal VI ciclisti e da due del 17° fanteria, che riprendono la posizione e saldamente la rafforzano.

Il 27 l'azione è sospesa ed il battaglione è ritirato in seconda linea a Palichisce.
     Le sue perdite sono di 9 ufficiali e 244 gregari.
     Il 4 giugno è inviato a Pozzuolo del Friuli, da dove il 14 luglio, è trasferito, a Gajarine; ivi resta fino al 15 agosto. Il 16 si porta a Terenzano.

Il 12 settembre è a Conegliano per proseguire l'indomani, per Pian del Bosco.

Di lì, il 18, è trasferito in autocarri a Forcella Tesino, ma, dopo tre giorni, si reca, per via ordinaria, ad Arten e poi a Vas.

Ivi trovasi all'inizio dell'offensiva austro-tedesca, allorchè, il 25 ottobre, è inviato a Resiutta, alla dipendenza del comando della zona carnica. Nella stessa giornata, rinforzato da due plotoni mitragliatrici dell'VIII battaglione ciclisti, si porta a M. Plagna per impedire al nemico, già pervenuto a Borgo S. Giacomo, di avanzare.

Nel pomeriggio del 27 è trasferito prima a Venzone e poi a Casera Mucis, in rinforzo al I ciclisti.

Nella notte sul 28 il VI, con due compagnie e la compagnia mitragliatrici, inizia, mentre imperversa un furioso temporale, l'attacco contro forcella Mucis e forcella Campidello, distaccando pattuglie che, spinte innanzi per sondare l'entità delle forze nemiche, riescono a catturare alcuni prigionieri.
     Il mattino del 29, il nemico avanza e minaccia di aggirare il battaglione, che, coll'opera efficace della compagnia mitragliatrici, sventa il pericolo e ritarda l'avanzata degli attaccanti.

Nella notte, il VI ha ordine di ripiegare su Venzone, senza perdere il contatto col nemico, provvedendo alla sicurezza del ponte di Braulins e del fondo della valle Pozzolon, facile via di accesso al nemico.

La sera del 29, dopo aver assolto il compito affidatogli ed aver lasciato per ultimo la zona carnica, riceve ordine di portarsi a Trasaghis; il 31 raggiunge Maniago ed il 1° novembre S. Leonardo.

Nel pomeriggio del 2 è fatto proseguire prima per Solimbergo e poi per Sequals, col compito di spingere pattuglie a Valeriano, per riprendere contatto col nemico.

All'alba del 3, il battaglione si schiera lungo il torrente Lestans e si accinge a sbarrarne il ponte, quando un nuovo ordine lo rimanda a Sequals, donde si spinge a Solimbergo.

Il nemico intanto, scendendo numeroso dalle circostanti colline, il giorno 5, ha sotto il suo tiro la strada Solimbergo - Sequals, minacciando in tal modo di bloccare il battaglione, che, con abile manovra ed attraversando a guado il Meduna, riesce a portarsi a Maniago, ma è subito dopo inviato a Fanna col compito di arrestare l'ulteriore avanzata dell'avversario.

Assolto tale compito, si ritira a S. Leonardo schierandosi sulla destra del Cellina.

Gli austriaci, forzato il passaggio del torrente a S. Foca, si stendono a semicerchio, tentando di sbarrare il passo per l'ulteriore ripiegamento verso la Livenza; ma anche questa volta è frustrato il loro tentativo ed il battaglione raggiunge il fiume, schierandosi, il 6, fra Sacile e Fiaschetti, ove permane tutto il giorno.

La sera si porta a Fornace per difendere il fianco destro di altri riparti ivi schierati; il 7 si reca a Vidor e di lì provvede a formare una linea di resistenza e ad inviare riparti in esplorazione tra Refrontolo e Susegana.

Il mattino del 9 i nuclei avanzati cominciano ad aver contatto colle prime pattuglie nemiche, che sono disperse, ma più tardi il presidio di Refrontolo, assalito in forze, è obbligato a retrocedere.

Il comandante e pochi altri militari, fatti prigionieri, riescono a sfuggire ed a raggiungere le nostre linee. Intanto, anche il presidio di Susegana è attaccato, ma riesce a sostenersi ed a ricacciare l'invasore.

Si stabilisce una linea di resistenza fra Pieve di Solighetto, Pieve di Soligo, Barbisano e S. Anna, che il nemico tenta di rompere, ma è respinto dal VI battaglione e da riparti di arditi, con violenti combattimenti.
     Con nuovi rinforzi sopraggiunti, il nemico riprende l'azione, obbligando i ciclisti a ripiegare combattendo, prima dalla linea: Farra di Soligo, Sernaglia, Falzè di Piave e poi sul torrente Raboso.
     Alle prime luci del 10 novembre l'avversario attacca con violenza Col S. Martino ed avanza su Colbertaldo, ove trovasi una compagnia del battaglione, che resiste fino all'estremo e poi ripiega, contendendo passo a passo il terreno.

Il resto del battaglione, impegnato a Moriago, si ritira anch'esso a Vidor, coll'ordine di rinforzare quella testa di ponte, occupata da riparti del 3° alpini. Dopo altri furiosi combattimenti, il battaglione si porta sulla destra del Piave e l'11 novembre si riunisce a Maser.

Il 16 si sposta a Cornuda e di lì prosegue per Curogna, ove è impegnato nella costruzione di una linea difensiva. Il 26, rilevato da un reparto alpino, si porta a Coste e vi permane fino alla fine del mese.
     Il 3 dicembre si trasferisce a Zerman, ivi continua il suo riordinamento fino al 19; poi si sposta a Cà Panno. Messo alla dipendenza del 17° reggimento bersaglieri, è inviato, il 29, nell'ansa di Cà Lunga - Cà del Negro a presidio delle trincee sul Sile, per sostituire i battaglioni bersaglieri LXIV e LXV.  

 

ANNO 1918.

 

     Il battaglione è nella zona di Cà Lunga fino al 14 gennaio, allorchè ritorna a Cà Panno.
     Il 26 sostituisce in linea il LXIV.
     Il 10 febbraio è trasferito a Mirano (Padova) ed il 5 marzo a Copparo (Ferrara) a disposizione della difesa del delta Padano. Il 21 è spostato ad Ariano Polesine, ove sosta fino al 16 maggio, allorchè viene dislocato lungo la riva del mare, a nord di Magnavacca e suddiviso in nuclei di resistenza.

Richiamato il 23 maggio ad Ariano Polesine, il 30 è inviato, per via ordinaria, a Meolo, per costituire, coi battaglioni III e IX, il IV gruppo ciclisti che, il 1° giugno, sostituisce il 13° bersaglieri nella trincea della testa di ponte di Capo Sile.
     Il 5 giugno è a S. Cipriano (Roncade) ed il 15 a Capo d'Argine (61divisione).

Partecipa alla battaglia del Piave, contrattaccando il 16, colla brigata Sassari, il nemico ad est della stazione della Fossetta di Losson. Il 17 si trasferisce a Cà Tron; il 18 combatte colla "Bisagno" a Cà Malipiero, a Cà Bellesine ed il 19 a Cà Rosa.
     Il 22 rientra a S. Cipriano e l'indomani si porta a Villa Maria, per un eventuale passaggio del Piave.
     Il 26 giugno a Saletto di Montagnana il battaglione si scioglie, fornendo, col suo personale, complementi pei riparti di assalto.                  

 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Al Reggimento:

     “Sotto violento fuoco attraversava l'Isonzo irrompendo nelle trincee nemiche, in quattro giornate di aspra lotta validamente concorreva, con slancio intrepido e fulgido valore, al conseguimento della Vittoria.
     Malgrado le forti perdite subite manteneva tenacemente le posizioni conquistate resistendo ai violenti e ripetuti contrattacchi nemici. (Bainsizza, 16 - 20 agosto 1917)
     Si distinse per slancio e ardimento nella riconquista di una importante posizione. (Globocach, 25 ottobre 1917)”.

(Boll. Uff. anno 1922, disp. 68).

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

Reggimento.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 824 (26 agosto 1917, ore 13).

     "La battaglia incomincia a rivelarsi nella grandiosità delle sue linee.
     L’azione a nord di Gorizia dal 19 in poi può così riassumersi:
     Le valorose truppe della 2a Armata, gettati 14 ponti sotto il fuoco nemico, varcavano l’Isonzo nella notte sul 19 e procedevano all’attacco dell’altopiano di Bainsizza.

Puntando decisamente sulla fronte Jelenik - Vrk, aggiravano le tre linee difensive nemiche del Semmer, del Kobilek e di Madoni, ivi annodantisi, e contemporaneamente attaccavano le stesse linee anche di fronte e le rompevano malgrado l’ostinatissima difesa del nemico.
     Conseguenza dell'ardita manovra fu la caduta di M. Santo.
     Le truppe dell’Armata continuano ora ad avanzare verso il margine orientale dell’altopiano di Bainsizza incalzando il nemico che oppone vivacissima resistenza con forti nuclei di mitragliatrici e di artiglierie leggere.
     Nei combattimenti dal 19 al 23 si sono fra tutti distinti per valore ed ardire: le brigate Livorno (33° e 34°), Udine (95°, 96°), Firenze (127°, 128°), Tortona (257°, 258°), Elba (261°, 262°); il 279° reggimento fanteria (brigata Vicenza); la 1a e la 5a brigata bersaglieri (reggimenti: 6° e 12° - 4° e 21°); il 9° e 13° raggruppamento bombardieri; il II e IV battaglione pontieri del genio.
     Sul Carso la battaglia ha ieri momentaneamente sostato.

Nostre brevi avanzate rettificarono e consolidarono le posizioni conquistate; tentativi nemici di contrattacco fallirono sotto il nostro fuoco.
     I prigionieri finora affluiti ai campi di concentramento sommano a circa 600 ufficiali e 23.000 uomini di truppa. Il numero dei cannoni tolti al nemico è salito a 75, tra i quali 2 mortai da 305 e molti medi calibri. Abbiamo preso inoltre un gran numero di cavalli, un aeroplano intatto, molte bombarde e mitragliatrici ed ogni sorta di materiale, comprese parecchie autotrattrici cariche di munizioni. 
     L'enorme difficoltà del vettovagliamento delle nostre truppe attraverso una zona priva di strade viene in parte superata mercè i grossi depositi di viveri abbandonati dal nemico nella sua ritirata".


                                                                                                                        Generale CADORNA.
   

 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

Reggimento.

1 Maggiore *Ressi di Cervia Arturo Rimini Osp. Tripoli 12-11-1915
2 Id. *Veglia Giovanni Majolo Saga Alta (per suicidio) 25-10-1915
3 Capitano *Capponi Pietro Roma In prigionia 05-01-1918
4 Id. Crocchi Gualtiero Campagnatico M. Vodice 24-05-1917
5 Id. Gaggiotti Orazio Roma M. Pecinka 01-11-1916
6 Id. *Madonna Mario Chieti Lago Trasimeno (inc. aviat.) 23-10-1917
7 Id. Trigona Salvatore Piazza Armerina Veliki Hribac 12-10-1916
8 Id. Vaeri Eduardo Lanciano Osp. d. c. 204, 18-12-1918
9 Tenente Borla Vittorio Forlì Vippacco q. 126, 18-11-1916
10 Id. *Bredice Antonio S. Marco la Catola In prigionia 15-01-1918
11 Id. Camizzi Gaetano Cianciana Veliki Hribac 12-10-1916
12 Id. *Coda Carlo .................. Valdagno 30-09-1918
13 Id. Colini Elio Sigillo M. Oscedrih 21-08-1917
14 Id. Delogu Quirico Bonnanaro Sez. San. Div.le 03-09-1915
15 Id. Marziani Pietro Sartirana M. Vodice 25-05-1917
16 Id. Rosiello Angelo Maruggio 52a Sez. San. 16-09-1917
17 Id. *Sodaro Loreto Vallelunga In prigionia 26-10-1917
18 S. Ten. Alberti Luigi Gattatico M. Vrsic 20-08-1915
19 Id. Angeli G. Battista Cividale M. Ravelnik 16-09-1915
20 Id. *Bagnolini Guerrino Roncofreddo Osp. Udine 13-09-1917
21 Id.  Bassi Lindo Felonica M. Oscedrih 21-08-1917
22  Id. Battilani Fernando (disp.) Torri in Sabina M. Badenecche 04-12-1917
23  Id.  Banti Pietro Fucecchio   M. Vrsic 14-08-1915
24  Id.  *Carlino Felice Napoli   In prigionia 19-09-1915
25  Id.  *Cimato Mario Teramo Id. 20-11-1917
26  Id.  Crescentini Alberto Bologna Globokak 25-10-1917
27  Id.  Crocchini Carlo Milano Q. 118, Carso 04-09-1915
28 Id. Cugini Umberto Bergamo M. Badenecche 04-12-1917 
29 Id. Ghersi Mario Siena Sez. San. Div.le 05-02-1916
30  Id. Gogoli Alfredo Firenze M. Vodice 24-05-1917
31 Id. Grego Giovanni Palermo M. Badenecche 04-12-1917
32 Id. Lezza Nicola Kampona (Romania) M. Vodice 28-05-1917
33 Id. Mantelli Maurizio Molfetta Id. 24-05-1917
34 Id. Montuori Spartaco Roma Anhovo 04-06-1916 
35 Id. Oglialoro Michele Leonforte M. Oscedrih 23-08-1917
36 Id. Onori Ercole Roma M. Pecinka, q. 308, 02-11-1916
37 Id. Pallotti Giacomo Bologna M. Badenecche 04-12-1917
38 Id. Piccone Mario Alessandria M. Vodice, q. 652, 24-05-1917
39 Id. Rinaldi Giorgio S. Lazzaro di Savona M. Pecinka 01-11-1916
40 Id. Rodi Giuseppe Lesa Ravnilaz 21-02-1916
41 Id. Sarti Mario Bologna Q. 503, 25-05-1917
42 Id. Siega Angelo Magnago Ravnilaz 11-01-1916
43 Id. Sissa Giulio Cremona M. Vrsic 01-09-1915
44 Id. Vannini Antonio Imola Osp. d. c. 0147, 16-10-1916
45 Id. Vianelli Cesare Sala Bolognese M. Vrsic, q. 1772, 10-07-1915
46 Id. Violi Virgilio Parma Q. 700, 24-01-1916
47 Aspir. Altarelli Mario Taranto Veliki Hribak 12-10-1916
48 Id. Amati Emilio Milano M. Vodice 27-05-1917
49 Id. Angelini Marco Pistoia Osp. Valdagno 18-12-1917
50 Id. Boari Alfredo Ferrara M. Pecinka 01-11-1916
51 Id. Borella Enrico Spezia 52a Sez. San. 01-11-1916
52 Id. Blasetti Gaetano Tagliacozzo Veliki Hribac 12-10-1916
53 Id. Ferri Giuliano Ferrara 52a Sez. San. 19-11-1916
54 Id. Lelli Aldo Cesena M. Pecinka 01-11-1916
55 Id. Minardi Nicola Terranova di Sicilia M. Vodice 25-05-1917
56 Id. Nola Francesco Napoli Osp. d. c. 060, 22-11-1916
57 Id. Pepe Carlo Civita Campomarana Q. 100, 16-11-1916
58 Id. Romano Giuseppe Este Vippacco 21-11-1916

Ufficiali morti per malattia.

1 S. Ten. Belloni Girolamo Milano Osp. Mestre 03-11-1917
2 Id. Francesconi Ferruccio Spezia Osp. Piacenza 26-11-1918

Battaglione Ciclisti.

1 Capitano Fornaci Gino Modena Oslavia 21-11-1915
2 Id.  Mino Luigi Varallo Sesia M. Cucco 25-05-1916
3 Tenente Angelone Francesco Roccaforte Fossalta di Piave 16-06-1918
4 Id. Maresi Umberto Bazzano Piave 17-06-1918
5 Id. Marrese Carlo Candela Pod Korite 25-05-1917
6 S. Ten. Coen Cesare Ancona Oslavia 24-01-1916
7 Id. Crotti Alessandro Calvenzano Id. 24-01-1916
8 Id. Gabrielli Enrico Roma S. Donà di Piave 16-06-1918
9 Id. Gennai Antonio Campiglia Hudi Log 25-05-1917
10 Id. Lotto Furio Padova Oslavia 24-01-1916
11 Id. Macchi Pietro S. Giorgio di Lomellina Id.
12 Id. Magnaghi Giovanni Milano Id. 
13 Id. Paolozzi Giuseppe Chiusi Vipulzano 04-12-1915
14 Id. Violi Erminio Parma M. Cucco 25-05-1916
15 Aspir. Boni Vittorio Como Oslavia 21-11-1915

Ufficiali morti per malattia.

1 Aspir. Porta Antonio Parma Osp. Mil. Parma 29-05-1916

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

BATTAGLIONE CICLISTI.

     Aspirante Ufficiale PALLOTTI GIACOMO:

     “In un momento criticissimo dell'azione, con raro ardire lanciavasi alla testa del suo plotone contro il nemico che irrompeva sulle nostre trincee. Dopo fiera lotta alla baionetta, riusciva a rioccupare la posizione perduta, che difendeva poi con eroismo e tenacia. Stando ritto sulla trincea animava i suoi soldati e raddoppiava le forze per far fronte al soverchiante numero di nemici finchè, colpito in fronte da palla nemica, cadeva gloriosamente sul campo. - Monte Badenecche, 4 dicembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1922, disp. 3)

     Sergente ROSSI FRANCESCO:

     "Distintosi in precedenti azioni e specialmente durante il ripiegamento la Piave, combatteva meravigliosamente, contribuendo a riconquistare una posizione perduta. Costretto poscia a ripiegare, ed avendo perduto il proprio capitano, si raccoglieva a disperata resistenza, incitando con la parola e l'esempio i pochi compagni superstiti, vicino al comandante, per salvare il quale faceva supremo olocausto della vita. Si spegneva serenamente col nome d'Italia sulle labbra. - Monte Tondarecar, 4 dicembre 1917".

(Boll. Uff., anno 1921, disp. 54)

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Battaglioni VI, XIII e XIX: Ufficiali, n. 77 - Truppa, n. 33.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali, n. 21 - Truppa, n. 9.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Battaglioni VI, XIII e XIX: Ufficiali e militari di truppa, n. 166.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali e militari di truppa, n. 37.

COMANDANTI DEL REGGIMENTO.

Colonnello MILANI Giovanni Battista, dal 24 maggio al 26 giugno 1915.
Colonnello DI AICHELBURG Errardo, dal 10 luglio al 7 settembre 1915.
Colonnello SCOLARI Federico, dal 19 settembre 1915 all'8 gennaio 1916.
Colonnello CORALLI Felice, dal 27 gennaio al 12 novembre 1917.
Ten. Colonnello MANNINI Manno, dal 14 novembre 1917 al 5 febbraio 1918.
Ten. Colonnello PO Fernando, dal 6 febbraio al 14 aprile 1918.
Ten. Colonnello RONCA Arturo, dal 18 al 30 aprile 1918.
Ten. Colonnello PO Fernando, dal 1° maggio 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

VI° Battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Contrada Carlo 24/05/15 ...10/15  
Id. Russo Tommaso ...10/15 ...05/16  
Id. Mazza Alberto ...05/16 ...11/17  
Id. Po Fernando ...11/17 ....12/17  
Id. Provenzano Alfredo ...12/17 al termine della guerra.  

XIII° Battaglione

Maggiore Maradei Giuseppe ...05/15 ...09/15  
Id. Monti Amedeo ...09/15 ...11/16  
Id. Baldacconi Ottorino ...11/16 ...08/17  
Id. Rizzardi Mario ...08/17 ...12/17  
Id. Brunelli Giulio ...12/17 al termine della guerra.  

XIX° Battaglione

Ten. Col. Nasi Luigi ...05/15 ...07/15  
Maggiore D'Enrico Enrico ...07/15 ...10/16  
Id. Ottanelli Domenico ...10/16 ...04/18  
Id. Rej Giovanni ...04/18 al termine della guerra.  

Battaglione Ciclisti

Maggiore Rubino Nicola 24/05/15 ...12/15  
Id. Frigerio Pietro ...12/15 24/01/16  
Ten. Col. Rubino Nicola 25/01/16 25/05/16  
Maggiore Bosio Carlo 26/05/16 28/05/17  
Ten. Col. Ronca Alessandro 01/06/17 25/08/17   
Maggiore Sirigatti Fernando 26/08/17 24/06/18  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

REGGIMENTO.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio all'11 giugno (Lonc - Veliki Hrib - Stanovisce - Caporetto - Drezenca - Volnik - Ravna - M. Vrsic - Planina Za Kraju - Na Krogu).

Dal 27 giugno al 7 settembre (M. Vrsic e q. 1270 - Q. 1772 - Trincea dei Morti - Pressi di q. 1317).

Dal 10 al 19 settembre (Trincea di fronte al Ravelnik).

Dall'8 al 17 novembre (Settore di Ravelnik).

Dal 29 novembre al 23 dicembre (Piccolo Javorcek - Jablenica).

 

 Anno 1916

 

Dal 6 gennaio al 1° marzo (Pendici occidentali di M. Cukla [Sottosettore fra le quote 700 e 900]).

Dal 20 marzo al 7 settembre (Valle alto Fella - Cereschiatis - Glazzat - Studena alta - Sottosettore But - Degano - Casere Basse di Slenza - Casere Alte Poccet - Galleria S. Rocco - Q. 949 - St.li Tamarozi - Clap Forat - Q. 1120 - St.li Buric - Q. 800 - Q. 1126 - St.li Tamarozi - Pontebba).

Dal 12 al 14 ottobre (Q. 265 - Veliki Hribac).

Dal 22 ottobre al 2 novembre (Veliki Hribac - Pecinka - q. 308).

Dal 13 novembre al 28 dicembre (S. Grado di Merna - Q. 126 - Poggio Pelato - Settore di Raccogliano).

 

 Anno 1917

 

Dal 6 febbraio al 28 giugno (Settore S. Jakob - Liga - Kamenca - Gorenje Polje - Lozice - Golievo - Gorenje Vas - Val Grune - Zagomila - M. Vodice, q. 503 - Q. 611).

Dal 13 al 24 agosto (Ronzina - S. Veit - Q. 444 - Nekovo - Colenca - Q. 625 - Semmer - Fratta - Costone di Auzza - Conca di Vrh - Q. 800 e 856 dell'Oscedrih).

Dall'11 al 22 settembre (Verkorec).

Dal 24 ottobre al 5 novembre (Costone di Rog - Miscek - Zarscina - S. Andrat - Pradamano - Talmassons - Tagliamento).

Dal 23 novembre al 5 dicembre (Casere Melette Davanti - Melette di Gallio - M. Badenecche - M. Tondarecar). 

 

 Anno 1918

 

Dal 12 febbraio al 25 marzo (M. Cornone - Costa Alta - Col Moschin - Valle S. Francesco - Val Frenzela).

Dal 12 aprile al 24 maggio (Lora Alta - Valstagna - M. Cornone - Col Pian Grande).

Dal 3 giugno all'8 luglio (M. Cornone - Lora Alta).

Dal 12 agosto al 4 ottobre (Mattassone - C. Cumerlotti - Loner - Q. 900 - Q. 1300 - Sommele).

Dal 31 ottobre al 4 novembre (Livenza - Meduna - Portobuffolè - Cecchini - Vizzinis - Tagliamento - Pasian di Prato).

 Anno 1915

 

Dal 12 al 26 giugno (Ternova).

Dall'8 al 9 settembre (Conca di Plezzo).

Dal 20 settembre al 7 novembre (Osteria - Zona a nord di Saga - Zona fra Pluzne e Za Verzeljnom - Log di Cezsoca - Jama Planina - Serpenizza).

Dal 18 al 28 novembre (Serpenizza).

Dal 24 al 31 dicembre (Serpenizza).

 

 

 Anno 1916

 

 

 Dal 1° al 5 gennaio (Serpenizza).

Dal 2 al 19 marzo (Serpenizza - Luico - Cividale - Spilimbergo - Moggio).

Dall'8 settembre all'11 ottobre (Dogna - Chiusaforte - Palmanova - Villa Viola - Bosco Cappuccio - Vallone di Devetaki - Q. 187).

Dal 5 al 21 ottobre (Valloncello a nord della strada Q. 87 - 139).

Dal 3 al 12 novembre (Vallone di Devetaki - Villa Viola - Pressi di Sdraussina - Pendici ovest di Bosco Cappuccio).

Dal 29 al 31 dicembre (Farra - Chiopris).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 5 febbraio (Chiopris - Lauzacco - Persereano - Cortello - Prepotto).

Dal 29 giugno al 12 agosto (Fondo Valle Judrio [Molino di Podravna] - Hoscina - Salamant - Prepotto).

Dal 25 agosto al 10 settembre (Hoscina - Zona tra Canale e Morsko).

Dal 23 settembre al 23 ottobre (Krestenica - Miscek - Britof - Lovisce - Liga).

Dal 6 al 22 novembre (Vezzano - Selve - Mason [Vicenza] - Bassano - Valstagna - Ponte Miela).

Dal 6 al 31 dicembre (Oliero - Campolongo [Val Brenta] - Col d'Astiago - Conco - Valdagno - Maglio).

 

 Anno 1918

 

 Dal 1° gennaio all'11 febbraio (Maglio - Marostica - Campese).

Dal 26 marzo all'11 aprile (Campese).

Dal 25 maggio al 2 giugno (Campese).

Dal 9 luglio all'11 agosto (Campese - Nove - Grantorto - Parona - Corubbio - Castel Rollo - Negarine - Pedemonte - Domegliara - Schio).

Dal 5 al 30 ottobre (S. Leonardo - Favariego - Carpenedo di Vedelago - Camalò - Arcade - S. Polo).

 

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

4

15

2

23

Anno 1916

9

13

2

17

Anno 1917

6

10

5

20

Anno 1918

6

/

4

4

TOTALI Mesi 26 e giorni 8 Mesi 15 e giorni 4

 BATTAGLIONE CICLISTI.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

29 maggio (M. Fortin).

Dal 5 all'11 giugno (Cimitero di Lucinico - Campagna).

Dal 24 giugno al 30 agosto (Osteria di ponte di Gorizia - Oslavia - Peuma - Sabotino - Pri Fabrisu).

Dal 3 al 5 novembre (Oslavia).

Dal 20 al 29 novembre (Oslavia).

 

 

 

 Anno 1916

 

Dal 16 al 25 gennaio (Oslavia).

Dal 29 aprile al 12 maggio (Trincee di Villa Fausta [Gorizia]).

Dal 24 al 26 maggio (M. Meatta - M. Cucco - M. Mosciagh).

Dal 10 ottobre al 6 dicembre (Tre Case - M. Civaron).

 

 

 Anno 1917

 

Dal 24 al 27 maggio (Oppacchiasella - Q. 220 - Korite [Hudi Log]).

Dal 25 ottobre al 25 novembre (Ripiegamento: M. Plagna - Venzone - Casera Mucis - Forcella Campidello - Ponte di Braulins - Maniago - Sequals - Fanna - T. Cellina - Fornace - Sacile e Fiaschetti - Refrontolo - Susegana - Pieve di Solighetto - Barbisano - S. Anna - Torrente Raboso - Colbertaldo - Moriago - Maser - Curogna).

Dal 29 al 31 dicembre (Ansa di Cà Lunga [Piave]).

 

 Anno 1918

 

Dal 1° al 14 gennaio (Cà Lunga - Cà del Negro).
 
Dal 26 gennaio al 9 febbraio (Piave).

Dal 1° al 4 giugno (Capo Sile).

Dal 15 al 21 giugno (Capo d'Argine - Canale Fossetta - Fossalta di Piave).

 Anno 1915

Dal 24 al 28 maggio (Percotto - Dolegnano).

Dal 30 maggio al 4 giugno (Dolegnano).

Dal 12 al 23 giugno (Vipulzano - Blanchis).

Dal 31 agosto al 2 novembre (Oleis - Brazzano - Medana - Cerovo - Dol).

Dal 6 al 19 novembre (Medana - Ovest di Cerovo Dol).

Dal 30 novembre al 31 dicembre (Oleis - Buttrio).

 

 Anno 1916

 

Dal 1° al 15 gennaio (Buttrio).

Dal 26 gennaio al 28 aprile (Buttrio - Manzano - Medana - Subida - Valisella).

Dal 13 al 23 maggio (Manzano - Castelfranco Veneto - Poleggia [Asiago] - S. Sisto - Campiello).

Dal 27 maggio al 9 ottobre (Breganze - Poleggia [Asiago] - Schiavon - S. Caterina di Lusiana - Fastro).

Dal 7 al 31 dicembre (Gobo Frana).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 23 maggio (S. Andrea - Pontida - Desenzano - Fontaniva - Porcia - Orgnano - Villanova Judrio - Aquileja).

Dal 28 maggio al 24 ottobre (Palichisce - Pozzuolo del Friuli - Gajarine - Terenzano - Conegliano - Forcella Tesino - Arten - Vas).

Dal 26 novembre al 28 dicembre (Coste - Zerman - Cà Panno).

 

 

 

 Anno 1918

 

Dal 15 al 25 gennaio (Cà Panno).

Dal 10 febbraio al 31 maggio (Mirano [Padova] - Copparo [Ferrara] - Ariano Polesine - Nord di Magnavacca - Meolo).

Dal 5 al 14 giugno (S. Cipriano [Roncade]).

Dal 22 al 26 giugno (S. Cipriano - Villa Maria - Saletto di Montagnana).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

2

28

4

10

Anno 1916

2

24

9

6

Anno 1917

1

8

10

23

Anno 1918

1

7

4

18

TOTALI Mesi 8 e giorni 7 Mesi 28 e giorni 27
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA  REGGIMENTO BATTAGLIONE CICLISTI
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
ANNO 1915
M. Vrsic - Za Kraju - Q. 1270 - Q. 1772 - Trincea dei Morti - Pressi di q. 1371 (24 maggio - 7 settembre)

6

14

/

89

575

13

 

 

 

 

 

 

Conca di Plezzo - Trincee di fronte al Ravelnik (8 - 19 settembre)

1

5

2

39

294

86

 

 

 

 

 

 

Piccolo Rombon - Settori di Ravelnik e del Piccolo Javorcek - Jablenica (8 novembre - 23 dicembre)

/

2

/

7

19

9

           
M. Fortin - Lucinico - Podgora - Osteria "al Ponte" - Ponte di Gorizia - Linea Oslavia - Peuma - Sabotino - Pri Fabrisu (maggio - agosto)            

/

3

/

15

62

7

Oslavia (ottobre - dicembre)            

3

8

/

13

71

9

Totale anno 1915 7 21 2 135 888 108 3 11 / 28 133 16
 
ANNO 1916
Pendici occidentali del M. Cukla - Sottosettore Ravnilaz - Q. 700 - Q. 900 (6 gennaio - 1° marzo)

4

8

/

32

128

/

 

 

 

 

 

 

Valle alto Fella - Cereschiatis - M. Glazzat - Sottosettore But - Degano (20 marzo - 7 settembre)

2

2

/

15

331

14

 

 

 

 

 

 

Q. 265 - Veliki Hribac - Pecinka (12 - 14 ottobre)

4

28

1

76

173

68

           
Pecinka - Q. 308 (22 ottobre - 2 novembre)

17 

47 

426 

101 

 

 

 

 

 

 

S. Grado di Merna - Q. 126 - Poggio Pelato - Settore di Raccogliano (13 novembre - 28 dicembre)

16 

128 

314 

266 

 

 

 

 

 

 

Oslavia (9 - 25 gennaio)            

5

7

/

36

150

54

Monte Meatta - M. Cucco - M. Mosciagh (24 - 26 maggio)            

2

6

14

9

45

306

Totale anno 1916 21 71 6 298 1372 449 7 13 14 45 195 360
 
ANNO 1917
Settore S. Jakob - Liga - Kamenca - Gorenje Polie - Lozice - Golievo - Gorenje Vas - Val Grune - Zagomila (6 febbraio - 19 maggio)

/

2

/

2

15

/

 

 

 

 

 

 

M. Vodice - Q. 503 (20 - 30 maggio)

9

18

1

70

510

45

 

 

 

 

 

 

Battaglia della Bainsizza: Q. 300 del Semmer - Q. 625 - Fratta - Costone di Auzza - Conca di Vrh - QQ. 800 - 856 dell'Oscedrih (20 - 24 agosto)

3

21

1

47

406

116

 

 

 

 

 

 

Verkorec (11 - 22 settembre)

1

3

/

12

107

/

 

 

 

 

 

 

Costone di Rog - Miscek - Zarscina - Korada - S. Andrat. Ripiegamento: Pradamano - Talmassons - Tagliamento (24 ottobre - 5 novembre)

1

4

4

6

65

1136

 

 

 

 

 

 

M. Melette di Gallio - M. Badenecche - M. Tondarecar (23 novembre - 5 dicembre)

5

10

54

21

106

1635

           
Oppacchiasella - Q. 220 - Korite - Hudi Log (24 - 27 maggio)            

2

8

/

59

245

19

Ripiegamento: M. Plagna - Venzone - Forcella Campidello - Sequals - T. Cellina - Colbertaldo - Maser - Curogna (25 ottobre - 25 novembre)            

/

3

/

9

54

/

Totale anno 1917 19 58 60 158 1209 2932 2 11 / 68 299 19
 
ANNO 1918
M. Cornone - Costa Alta - Col Moschin - Valle di S. Francesco (12 febbraio - 25 marzo)

11 

75 

 

 

 

 

 

 

M. Cornone - Lora Alta (3 giugno - 8 luglio)

12 

95 

 

 

 

 

 

 

Offensiva di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre)

1

2

/

1

72

/

           
Capo d'Argine - Canale Fossetta - Fossalta di Piave (15 - 21 giugno)            

3

5

/

14

78

57

Totale anno 1918 14  24  242  3 5 / 14 78 57
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

7

21

2

135

888

108

3

11

/

28

133

16

Anno 1916

21

71

6

298

1372

449

7

13

14

45

195

360

Anno 1917

19

58

60

158

1209

2932 

2

11

/

68

299

19

Anno 1918

 1

14 

24 

242 

3

5

/

14

78

57

TOTALE GENERALE 48 164 68 615 3711 3490 15 40 14 155 705 452