11° REGGIMENTO BERSAGLIERI

(Battaglioni XV, XXVII, XXXIII, XXXIX e XI Ciclisti)


11º Reggimento bersaglieri - Wikipedia

Descrizione generale
Attivo

16 settembre 1883 - 9 settembre 1943
30 settembre 1992 

oggi


11° Reggimento Bersaglieri - Esercito Italiano

Parte di
Reparti dipendenti
  • Comando di Reggimento
  • Compagnia Comando e Supporto Logistico "Sciara Sciat"
  • CoA mil ITA btg bersaglieri 11.png 11º Battaglione bersaglieri "Caprera"
    • 1ª Compagnia fucilieri "Jamiano"
    • 2ª Compagnia fucilieri "San Michele"
    • 3ª Compagnia fucilieri "Nasiriyya"
    • Compagnia supporto manovra "Assaba


L'11º Reggimento bersaglieri è un'unità dell'Esercito Italiano di stanza a Orcenico Superiore e inquadrato nella 132ª Brigata corazzata "Ariete"

"Quis ultra?"

Reggimento bersaglieri si compone di un comando di reggimento, una compagnia di supporto logistico e un battaglione bersaglieri, pedina operativa dell'unità.

Alimentato con personale volontario, il reggimento è di stanza a Orcenico Superiore di Zoppola (PN).
La Bandiera di Guerra del reggimento è decorata di un Ordine Militare d'Italia, una Medaglia d'Oro, una d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare.

La festa del reggimento, come per tutti i reggimenti bersaglieri, cade il 18 giugno, anniversario della costituzione della specialità (1836).

Il 16 settembre 1883 viene costituito in Caserta l'11° Reggimento Bersaglieri.
L'11° Reggimento è impegnato fino all'11 febbraio 1916 nell'ambito delle divisioni di fanteria, successivamente è inquadrato nella II Brigata Bersaglieri affiancato prima dal 9° Reggimento poi, dal 6 novembre 1916, dal 7° Reggimento.

Dal 10 maggio 1923 il reggimento è trasformato in ciclisti e tale rimarrà sino al 1936.
Dal 1° febbraio 1938 l'11 Bersaglieri è inquadrato nella Divisione Celere "Eugenio di Savoia" (1^) unitamente ai Reggimenti di Cavalleria "Piemonte Reale" e "Cavalleggeri Saluzzo" e 1° Artiglieria Celere, nonchè al 1° Gruppo Carri Leggeri "San Giusto".

Con tale grande unità prende parte al secondo conflitto mondiale nel corso del quale tuttavia cambia più volte dipendenza.
L'11° Bersaglieri è sciolto l'8 settembre 1943, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio, in territorio Jugloslavo (Dalmazia).

Con la ristrutturazione dell'Esercito il 1° novembre 1975, in Aviano, viene costituito il 27° Battaglione Bersaglieri "Jamiano", per trasformazione del preesistente XXXVIII battaglione b. del disciolto 132° Reggimento Carri.

Assegnato alla 132^ Brigata corazzata "Manin" riceve la Bandiera e le tradizioni di valore dell'11° Reggimento Bersaglieri.

Nell'ambito del riordinamento della Forza Armata il battaglione perde la propria autonomia il 29 settembre 1992 ed il giorno successivo è inquadrato nell'11° Reggimento Bersaglieri che si ricostituisce in Aviano (PN), viene successivamente trasferito nell'attuale sede di Orcenico Superiore.

Il 18 aprile del 1997 il 27° battaglione è sostituito dall'11° battaglione bersaglieri che come segno tradizionale di appartenenza al disciolto 182° reggimento fanteria corazzata "Garibaldi" continua a portare la cravatta rossa.

LO STEMMA

 

Scudo: 

partito; il primo d'argento alla colonna spezzata su basamento, al naturale, accostata in capo da due silfi di rosso;

il secondo d'azzurro ad un monte all'italiana d'oro di tre cime uscenti dalla punta, sormontato da due gemelle pure d'oro, ondate, poste in fascia.

Il tutto abbassato ad un capo d'oro caricato del quartier franco d'azzurro alla palma fruttata d'oro (Tripoli), radicata su campagna verde.

Ornamenti esteriori: 

sullo scudo corona turrita d'oro, accompagnata sotto da nastri annodati nella corona, scendenti e svolazzanti in sbarra e in banda al lato dello scudo, rappresentativi delle ricompense al Valore.

Nastro dai colori dell'Ordine Militare d'Italia accollato alla punta dello scudo con l'insegna pendente al centro.

Sotto lo scudo su lista bifida d'oro, svolazzante, con la concavità rivolta verso l'alto,

il motto "Quis ultra?".

IL MEDAGLIERE

 

Ordine Militare d'Italia
Decreto 5 giugno 1920
Nei duri cimenti della guerra, nella tormentata trincea o nell'aspra battaglia,conobbe ogni limite di sacrificio e di ardimento; audace e tenace , domò infaticabilmente i luoghi e le fortune, consacrando con sangue fecondo la romana virtù dei figli d'Italia (1915 - 1918) (All'Arma di Fanteria).

Medaglia d'Oro al Valor Militare
Decreto 12 novembre 1911
sotto Per essersi particolarmente distino per prove di mirabile valore e di esemplare fermezza nel fatto d'arme del 23 ottobre davanti a Tripoli.

Medaglia d'Argento al Valor Militare
Decreto 12 novembre 1911
In combattimento o in trincea fu costante esempio di valore, di tenacia, di saldezza. con slancio irresistibile, superare le munite trincee avversarie, conquistava di primo balzo le posizioni di Jamiano dando efficace contributo alla conquista della linea Flondar.

Richiamo in linea dopo due giorni per fronteggiare un violentissimo attacco nemico, si gettava ancora nella lotta con audacia e abnegazione sublimi (novembre 1916 giugno 1917).

Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Decreto 12 novembre 1911
Per la bella prova di valore data dai battaglioni XXVII e XXXIII nel combattimento del 23 marzo 1913 ad Assaba.

Croce di Guerra al Valor Militare
Decreto 8 aprile 2008
Reggimento bersaglieri della Brigata Ariete partecipava alla missione "Antica Babilonia 3" in Iraq inquadrato nell'Italian Joint Task Force.

In tale contesto operava in una terra caratterizzata da persistenti conflittualità, oggettive difficoltà ambientali e in situazioni costantemente cariche di forti tensioni e diffusa instabilità.

In particolare, a seguito di disordini in altri settori, la situazione in An Nasiriya degenerava in violente manifestazioni che, sfociate nell'occupazione dei tre ponti sul fiume Eufrate e in un crescendo di atti intimidatori e ostili, impedivano lo svolgersi delle attività vitali della città.

In tale difficile e complesso contesto il reggimento riceveva il compito di intervenire per riconquistare i ponti e riprendere il controllo della città con un'operazione che sin dai momenti iniziali si rivelava delicata e pericolosa.

Non appena raggiunti i ponti, l'unita' veniva sottoposta a reiterate ed intense azioni di fuoco da parte di gruppi di guerriglieri appostati ovunque a difesa. Sprezzante del pericolo, il reggimento reagiva con determinazione e coraggio costringendo, dopo oltre tredici ore di combattimenti, gli elementi ostili ad abbandonare le posizioni e riacquisendo il controllo dei ponti

.L'operazione veniva unanimemente apprezzata anche per la sua efficacia e la capacità di limitare, nonostante i prolungati e cruenti combattimenti, i danni collaterali nei riguardi della popolazione innocente.

Straordinario esempio di unità coesa e fortemente motivata, che nella circostanza ha confermato indiscussa perizia professionale, coraggio, saldezza morale e chiarissime virtù militari elevando, grazie al valore dimostrato, il prestigio delle Forze Armate Italiane (Tallil -Iraq-, 6 aprile 2004).


STORIA DEL REGGIMENTO


  

ANNO 1915.

 

     Alla fine di marzo, il reggimento lascia la sede di pace per trasferirsi nella zona di radunata fra Nimis ed Attimis. All'inizio delle ostilità è sui monti delle Zuffine fra Subit, Jauer, M. Kripia e M. Cavallo, alla dipendenza della divisione speciale bersaglieri.
     Passa il Natisone il 24 maggio, occupa Bergogna e si porta a Stanovisce.

Il 27 è a Saga e il 30 è schierato fra il Polounik, il Baban, Jama Planina e lo Stol.

Fino al 12 agosto i battaglioni alternano le proprie compagnie sulle posizioni di prima linea e mentre provvedono ai necessari lavori di trinceramento, svolgono un'attiva azione di pattuglie, allo scopo di molestare il nemico e di ricercare i punti più vulnerabili della sua sistemazione difensiva.
     Il 14 agosto, iniziandosi un'azione offensiva contro la fronte Plezzo - Javorcek - q. 1317 - Golobar Planina, il reggimento ha il compito di occupare il tratto: Poljanica - Podturo - Podklopce.

Gli obbiettivi sono raggiunti ed il 20 l'avanzata prosegue fino a Pluzne, Na Radelje, Cezsoca.

Dopo nuove ricognizioni, il 23 l'azione continua verso la fronte Ravnilaz - Ravna.

Agiscono col reggimento riparti della brigata Aosta, alla cui dipendenza passa temporaneamente l'11° bersaglieri. Il XXVII battaglione arriva quasi all'altezza di Plezzo ed ivi è arrestato da micidiale fuoco di fucileria proveniente dal M. Rombon e dal M. Ravelnik;

il XXXII, che avanza nel terreno scoperto compreso fra la rotabile Saga - Plezzo e l' Isonzo, è preso sotto il tiro di artiglieria partente dallo Svinjak e da Kal, che gli ritarda la marcia e lo obbliga a sostare e raffozzarsi ad un centinaio di metri da Dvor.

Limitati progressi fanno, nel giorno 24, le ondate di attacco, a causa del terreno difficile e della reazione avversaria, che consigliano una sosta delle operazioni.

Il 6 settembre il comando del reggimento ed il XXXIII battaglione son inviati a Planina Za Kraju per sostituire il 6 bersaglieri.
     Il XXXIII rileva il XIX/6° sulle posizioni del Vrsic, mentre il XXXIX, già nella zona, ha rilevato il XIII/6° nel fondo valle dello Slatenik potok.
     Il giorno 7 settembre giunge nella nuova zona il XXVII che rileva il VI/6° in riserva.
     L'11, sono riprese le operazioni per il possesso completo della conca di Plezzo ed al reggimento è affidato l'attacco contro il costone del Vrsic ed il tricerone di q. 1317, procedendo, dal basso, per il sentiero del Golobar ed il ramo nord dello Slatenik potok e, dall'alto, per lo sperone del Vrsic.

I compiti sono così ripartiti:

i battaglioni XXVII e XXXIII dovranno occupare il Vrsic;

il XXXIX passerà lo Slatenik, guadagnando le falde dello Javorcek per puntare contro il trincerone di q. 1317.
     Cessata la preparazione di artiglieria, il XXXIII occupa il cocuzzolo del Vrsic, mentre gli altri due avanzano verso i rispettivi obbiettivi e si rafforzano, per parare eventuali contrattacchi.

Il giorno 16 l'azione prosegue e l'11° reggimento, rinforzato da un battaglione del 120° fanteria, da tre compagnie del 157° e da un riparto di alpini, ha il compito di occupare la fronte: cima dello Javarcek, q. 1317, Golobar, di impadronirsi delle comunicazioni dello Slatenik potok e di garantire il M. Polounik ed il Krasji Vrh da infiltrazioni di pattuglie nemiche.

Il XXXIII sostituisce il XXVII, mentre il XXXIX occupa un munito trinceramento sulle falde meridionali dello Javorcek, catturandone il presidio.
     Nei giorni seguenti, prosegue l'avanzata metodica fortemente ostacolata dal nemico, il quale riesce, il 19, con violento contrattacco, a riprendere il cocuzzolo del Vrsic, che resta poi sempre sotto il tiro del XXXIII battaglione.
     Il reggiemento, che ha perduto nelle ultime azioni 27 ufficiali e 781 gregari, tiene stretto contatto col nemico e rafforza le posizioni conquistate fino al 18 ottobre, allorchè l'azione è rispresa.
     Esso, che ha come obbiettivo la conquista dello Javorcek e della colletta del Golobar, nei giorni dal 18 al 20, agisce solo dimostrativamente;

il 21 muove all'attacco e, mentre riparti del XXXIX battaglione toccano le falde del costone "dei Pini", il XXVII è ostacolato dal vivo fuoco di artiglieria.

Altri tentativi di avanzata sono fatti il 22, ma con esito negativo.

Il 26 novembre una compagnia del XXXIX riesce a spingersi avanti verso il Piccolo Javorcek, ma, attaccata in forze dal nemico, il 28, deve ripiegare alquanto dalla posizione raggiunta.

 

ANNO 1916.

 

     Il reggimento è in linea nelle solite posizioni del settore Javorcek, ove resta fino al 24 gennaio, nel qual giorno inizia, col 9° bersaglieri, il cambio che termina il 26 e si porta a riposo in valle Isonzo, fra Serpenizza e Log di Cezsoca.
     L'11 febbraio è destinato a costituire, assieme al 9°, la II brigata bersaglieri (1).

     (1) Per il seguito vedere la II brigata bersaglieri.

 

 

BATTAGLIONE CICLISTI.

 

 ANNO  1915.

     All' apertura delle ostilità, il battaglione, che già trovasi a Palmanova, alla dipendenza della 1divisione di cavalleria, passa il confine e si dirige prima a Visco e poi a Ruda, staccando una compagnia (11a) al ponte di Villesse sul Torre.
     Il 25 si porta a Campolongo, mentre la 11compagnia raggiunge Tapogliano ed il 28 è tutto a Gradisca, ove sosta in avamposti a nord di Romans, compiendo puntate offensive verso l' Isonzo fino al 2 giugno, allorchè accantona in Romans.
     Il 7 è inviato a S. Lorenzo di Mossa e l'indomani al cimitero vecchio di Lucinico, prendendo posizione sulla destra dell' Isonzo.
     Il 10 è ritirato a Moraro, l'11 è a Gradisca (Cascina Viola), il 13 ancora a Romans, ove sosta fino al 30, riprendendo le ricognizioni verso le prime linee.
     Trasferitosi il 1° luglio a Sagrado, raggiunge il 4 Castelnuovo ed ivi partecipa, come rincalzo, all'azione svolta il 5, dal I battaglione ciclisti, rientrando la sera del 4 a Sagrado e l'8 a Romans.

Il 18 luglio è inviato a Sdraussina ed il 19 schierato a q. 70 di M. S. Michiele.

Il 20 è lanciato all'attacco del monte e, dopo tenace lotta, ne conquista la vetta;

ma il 21 il nemico muove in forze al contrattacco e riesce a riprendere le posizioni perdute, nonostante la resistenza spiegata dal battaglione, che perde 13 ufficiali e 183 gregari.
     Il suo contegno merita la medaglia d'argento al valore.

Ritirato a Romans la sera dello stesso 21, l' XI vi permane, attendendo al proprio riordinamento e ad istruzioni, fino al 19 settembre, nel qual giorno si porta a Passariano, distaccando la 10compagnia a Lonca.
     Il 17 ottobre è trasferito a Campolongo, ove sosta fino al 30, poichè il 1° novembre è inviato a Fogliano, alla dipendenza della 19divisione, per partecipare ad un attacco contro la "trincea delle Frasche" (q. 11), ad immediato rincalzo del 1° reggimento bersaglieri bis.

Il 2 l'azione ha inizio ed i riparti del battaglione arrivano fin presso le posizioni che il nemico difende con tenace accanimento.

Fino al giorno 6 permane nel settore ed il 7, rilevato da un battaglione della "Sassari", ritorna a Fogliano per spostarsi il 14 a Morsano, il 25 a Camino di Codroipo ed il 12 dicembre a Muzzana del Turgnano.
     Schierato nelle trincee di Vermagliano, il 17, vi trascorre il resto del mese.

 

ANNO 1916.

 

     Sostituito in linea il 1° gennaio, dall' VIII ciclisti, si porta a Marano Lagunare.
     I due battaglioni si alternano in turni di linea a Vermegliano e periodi di riposo, prima a Marano Lagunare e poi a Palazzolo dello Stella fino al 21 aprile, nel qual giorno l' XI ciclisti si trasferisce a S. Martino di Terzo, per proseguire il 22 per le Cave di Selz;

il 23 è schierato nel valloncello omonimo a fianco del 17° fanteria, col quale concorre alla conquista della trincea "Z".

Fino al 6 maggio il battaglione tiene le trincee di Vermegliano ed il 7 si porta tra S. Martino di Terzo e Murucis.

Il 15 è fatto accorrere a Monfalcone alla dipendenza dell' VIII brigata di cavalleria, per partecipare, coi reggimenti 15° bersaglieri, cavalleggeri Guide (19°) e cavalleggeri di Treviso (28°), alla ripresa di q. 93.

La posizione è riconquistata lo stesso giorno 15 e l'indomani ne è ampliata l'occupazione.

Il 19, il battaglione si raccoglie a Monfalcone, per ritornare in linea, a q. 12, il 22 adibito a lavori di rafforzamento.

Sostituito il 27, si porta ad Aris.

Il 18 giugno rileva il III ciclisti nelle trincee di Vermegliano, ove sosta fino al 28 luglio, partecipandoalle azioni dimostrative dei giorni 28 e 29 giugno. Trasferito poi a Soleschiano, vi resta fino al 1° agosto, nel quale giorno è inviato a Begliano, per proseguire il 4 per Staranzano ed il 6 per Monfalcone, ove concorre, coi battaglioni ciclisti III e IV, alla conquista di q. 85, che cade nelle nostre mani ed è tenuta, nonostante i violenti contrattacchi nemici, fino al giorno 10. Il battaglione, per l'eroico suo contegno, merita una seconda medaglia di argento al valor militare ed è citato sul bollettino di guerra del Comando Supremo. Le sue perdite sono di 14 ufficiali e 319 ciclisti.
     L'11 agosto ritorna a Staranzano, il 15 a Begliano, il 2 settembre a S. Canziano, ove attende al suo riordinamento e ad istruzioni fino al 14 nel qual giorno è inviato al Debeli ed ivi muove, assieme al III ciclisti, all'attacco q. 144.

Scavalcando riparti del reggimento Genova cavalleria e del V ciclisti, duramente provati nelle azioni dei giorni precedenti, i due battaglioni, dopo cruenta lotta, conquistano, con brillanti attacchi, la contrastata quota e per tre giorni la contendono al nemico, che cerca in tutti i modi di riprenderla.
     Una terza medaglia d'argento segna, ancora una volta, il valore del battaglione, che perde altri 16 ufficiali e 320 gregari.
     Il 20 è raccolto dietro il Debeli, in rincalzo ed il 22 ritorna a S. Canziano, ove riprende le sue esercitazioni.

Il 9 ottobre è nuovamente sulle posizioni della q. 144, assieme a riparti della brigata Bari;

il 15 è rimandato a S. Canziano ed il 23 è spostato a S. Valentino.
     Dopo una breve permanenza, dal 31 ottobre al 6 novembre, alle doline di Doberdò, il 7 è inviato a Pieris, permanendovi per il resto dell'anno.

ANNO 1917.

 

     Il 2 gennaio, il battaglione è trasferito a Concordia Sagittaria ed il 15, per ferrovia, a Binago (Como), ove trascorre un lungo periodo di esercitazioni fino al 20 aprile, nel qual giorno è mandato a Laveno.

Il 2 maggio è a Lecco, il 3 a Brescia.

Richiamato sull' Isonzo, il 5 è a Montebello Vincentino, il 6 a Polcenigo, il 12 a Villanova Judrio, il 19 a S. Martino di Terzo. Il 25, posto alla dipendenza della 62divisione, lascia le biciclette alle Cave di Selz e prosegue verso Flondar, assieme ai battaglioni II e IX ciclisti, coi quali forma gruppo ed ivi sosta in rincalzo di riparti in linea.

Il 27 è schierato nel Vallone fra le quote 110 e 145 (45divisione).

Fino al 30 combatte su detta fronte, scacciando il nemico da alcuni importanti capisaldi e catturando prigionieri. Perde per tali azioni 6 ufficiali e 106 gregari.
     Il 31 è inviato a Pozzuolo del Friuli per riordinarsi;

il 13 luglio è trasferito a Brugnera e vi sosta fino al 16 agosto, nel qual giorno è spostato a Scodovarcca.

Il 5 settembre, per Sottoselva si porta a Lumignacco, l'11 a Conegliano, il 12 a Farra, il 13 a Lamon ed il 15, in autocarri, a Pieve Tesino, ove, nei giornidal 17 al 21, partecipa quale rincalzo e senza essere impegnato, alla conquista di Borgo.
     Il 22 ritorna a Farra e l'indomani prosegue per Quero, ove trovasi il 25 ottobre, all'inizio dell'offensiva austro-tedesca. In tal girono è inviato prima ad Orcenigo di Sopra e poi a Resiutta.

Il 27 prosegue, con autocarri, da val Resia a val Raccolana (Sella Nevea), ove è schierato in linea, resistendo agli attacchi violenti, ma, per la forte pressione del nemico,

il 27 ha ordine di ripiegare a Saletto,

il 29 a Chiusaforte,

il 30 a Tolmezzo ed a Chiaulis, ove è impiegato nella difesa del ponte di Avons sul Tagliamento.

Il 3 è inviato a Vivaro, a disposizione della 2a divisione di cavalleria, il 4 è a forcella di Meduna, ove abbandona le biciclette, dopo averle distrutte e si schiera in linea.

Il 5 resiste a Poffabro ed a forcella la Croce proteggendo la ritirata di altri riparti.

Il 6 presidia lo sbarramento di Barcis; portandosi sul Cellina, vi resiste nei giorni 7 ed 8, poi prosegue per Longarone e per Ponte nelle Alpi.

Nei giorni 9 e 10 combatte a Mean sul Cordevole e, nei successivi, per Arten, Cismon, Vastagna, Nove di Bassano raggiunge il 15 S. Martino di Lupari,

sostandovi fino al 23,

nel qual giorno prosegue per Possagno, ove il 24 si schiera a Casa Patriarca, sotto il Monfenera, in riserva, mentre una compagnia in bicicletta esplora la strada Possagno - ponte di Vidor.

Il 26 novembre il battaglione è ritirato in fondo valle, a sud di Casere Tomba ed il 29 sostituisce in prima linea sul Monfenera il battaglione alpini Courmayeur.
     Rilevato il 6 dicembre, si porta a Stroppari per riordinarsi; ma il giorno 8 è spostato a S. Antonio (Treviso),

il 9 a Preganziol, il 24 a Cavriè ed il 27 è schierato sul Piave, all'altezza di Cà del Bosco.

 

ANNO 1918.

 

     Il 18 gennaio il battaglione è sostituito in linea ed inviato a Mira Vecchia.

Il 7 marzo è trasferito a Mirano, il 1° aprile a Paese (Treviso), il 4 a Sovizzo, il 5 a Bussolengo, il 6 a Nuvolento, il 10 a Solarolo di Manerba, ove fa parte della difesa occidentale del lago di Garda e provvede alla vigilanza del tratto di costa, da Porto S. Felice a punta Belvedere.
     Richiamato sul Piave, il 29 maggio, è inviato a Montebello Vincentino ed il 31 a Madonnina di Vallio in riserva.

Il 15 giugno si porta a S. Pietro Novello, dove lascia le macchine e si schiera in linea sullo Scolo Palombo.

Il 17 un attacco nemico in forze obbliga il battaglione, per evitare l'accerchiamento, a ripiegare combattendo sullo Scolo Breda, ma il 18 muove al contrattacco, riportandosi sullo Scolo Palombo.

L'indomani però l'avversario attacca nuovamente e l'XI, non sorretto alle ali, ripiega sulla sinistra del Meolo in riserva. Il 20 è spostato a Casa Regina, in riserva della brigata Firenze.
     Il 22 giugno è inviato a S. Elena ed il 24, mentre marcia alla volta di Saletto, ove è stato destinato, riceve ordine di portarsi a S. Biagio di Callalta.

Il 25 prosegue per Mestrino e l'indomani per Saletto, il 29 per S. Antonio di Monte Galda

ed il 1° luglio per Cervarese S. Croce, assegnato alla 2a divisione d'assalto.
     Dopo un nuovo periodo di riordinamento, il 13 settembre il battaglione è inviato a Tombolo e l'indomani a Edifizio.

Il 19 è sul Grappa, quale riserva del II raggruppamento di assalto.

L'8 ottobre ritorna ad Edifizio ed il 16 è trasferito ad Albaredo.
     Ivi trovasi all'inizio della battaglia finale, durante la quale l'XI ciclisti avrà modo di dare nuove prove del suo valore.
     Inviato il 27 ottobre a Venegazzù prosegue, nella stessa giornata, per Montebelluna.

Il 28 è a Povegliano, il 29 a Spresiano.

Passato il Piave al ponte della Priula nel pomeriggio del 29, raggiunge Susegana e di lì inizia l'inseguimento del nemico in ritirata puntando per Barriera, S. Maria di Feletto, Corbanese, Fratta a Revine Lago.

In quest'ultima località il 30 incontra ostinata resistenza che riesce a vincere, proseguendo,

il 31, per Vittorio Veneto.
     Il 1° novembre riprende la marcia e raggiunge Pian delle Osterie ed il 2 è a Longarone ove una nuova opposizione nemica lo obbliga a combattere fino al 3.

Il 4 arriva a Selva di Cadore, ove ha ordine di arrestarsi per il sopraggiunto armistizio "Badoglio".

La sua condotta nel vittorioso inseguimento è sergnalata nel bollettino di guerra del Comando Supremo.

 

XV Battaglione.

     Destinato in Libia fin dal 4 gennaio 1915, opera in Cirenaica ed in Tripolitania fino al 28 maggio 1918, allorchè rimpatria e permane presso il deposito di Ancona fino al 9 luglio, nella qual data è inviato nella zona di guerra ed assegnato alla 2a divisione di assalto (1). (1) Il seguito delle vicende del riparto sarà narrato nel volume contenente le unità di assalto. 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D' ARGENTO.

Al Reggimento:

     “In combattimento ed in trincea fu costante esempio di valore, di tenacia e di saldezza. Con slancio irresistibile, superate le munite trincee avversarie, conquistava di primo sbalzo, le operazioni di Jamiano, dando poi efficace contributo alla conquista della linea di Flondar. Richiamato in linea dopo due giorni per fronteggiare un violento attacco nemico, si gittava ancora nella lotta con audacia ed abnegazione sublimi.

(Quota 144 - Jamiano - linea di Flondar, novembre 1916 - giugno 1917)".

 (Boll. Uff. anno 1920, disp. 47).

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Al Battaglione Ciclisti:

     “...........fu primo a giungere in vetta al Monte San Michele (Carso), che occupò e tenacemente mantenne fino a che il nemico soverchiante, con violentissimo fuoco, non riuscì a stremarne le forze".    

(Boll. Uff. anno 1916, disp. 66).

     "Assaltava con impeto eroico una fortissima posizione carsica, aprendosi il varco nei reticolati, a prezzo di purissimo sangue, e, in concorso con gli altri riparti, ne mantenne l'occupazione in tre giorni di epica lotta, malgrado i violenti bombardamenti e i ritorni offensivi del nemico.

(Carso q. 144 ad est di Monfalcone, 14 - 15 - 16 settembre 1916)".

(Boll. Uff. anno 1922, disp. 68).

     "Con indomita audacia ed irresistibile slancio irruppe nelle trincee nemiche di quota 85 sino allora invano attaccate, mantenendole con tenace valore contro i furenti contrattacchi nemici pur con forze assottigliate dalla lotta sanguinosa. (Monfalcone, 6 agosto 1916). 
     - Incaricato di aggirare la stretta di Serravalle, riusciva ad avere ragione di soverchianti forze nemiche fortemente trincerate, catturando prigionieri, mitragliatrici e cannoni.

(Revine Lago, 30 ottobre 1918)".

(Boll. Uff. anno 1920, disp. 47).

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

Reggimento.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 731 (25 maggio 1917, ore 16).

     "Sulla fronte giulia, dal mare a Plava, la battaglia continua accanittissima.

Superando gli ardui ostacoli dell'insidioso terreno, espugnando a palmo a palmo gli estesi grovigli delle fortificazioni nemiche, contesi da avversario numeroso ed agguerrito, le nostre infaticabili truppe ottennero ieri nuovi brillanti successi.

Il complesso dei prigionieri accertati nelle giornate del 23 e del 24 ascende a 10.245 di cui 316 ufficiali: il bottino di guerra è anche esso considerevole.
     Nel tratto compreso fra il mare e la strada Jamiano.Brestovizza, le ardite brigate Toscana (77° e 78° reggimento), Arezzo (225° e 226° reggimento) e 2a di bersaglieri (7° e 11° reggimento), sostenute da talune batterie da campagna che si spinsero intrepide tra le fanterie ricacciarono il nemico sino sulla linea Foce Timavo - Flondar - q. 31 a sud est di Jamiano.
     A nord di Jamiano, dopo tenaci attacchi nei quali si distinse la brigata mantova (113° e 114° reggimento), furono conquistate le munitissime alture di q. 235 e 247 ed estesa la nostra occupazione sino alle prime case di Versic.
     Da Castagnevizza al Frigido, violenti contrattacchi nemici tentarono di alleggerire la nostra pressione nel settore meridionale del Carso:

fallirono tutti per la salda resistenza delle nostre truppe e specialmente delle fanterie della brigata Barletta (137° e 138° reggimento).
     Ad oriente di Gorizia, respinte nella notte insistenti irruzioni del nemico sulla quota 174, a nord di Tivoli, e contro Grazigna, espugnammo nuove posizioni da noi conquistate.

Su tutta la fronte del valoroso secondo corpo d'armata e specialmente della 53a divisione si sono constatate le rilevanti perdite sofferte in questi giorni dal nemico.

Anche ieri forti nuclei tentarono un'azione di sorpresa contro le nostre linee ad oriente dell'altura di quota 652 (Vodice).

Furono contrattaccati e sbaragliati: i nostri li inseguirono sin nelle loro posizioni di partenza, che espugnarono catturando numerosi prigionieri.
     Attivissima fu la guerra aerea.

Squadriglie di nostri velivoli bombardarono la stazione di S. Lucia di Tolmino e le retrovie nemiche sul Carso con effetti assai efficaci.

In combattimenti aerei furono dai nnostri aviatori abbattuti tre velivoli".

                                                                                                                        Generale CADORNA.
  

 

BATTAGLIONE CICLISTI.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 440 (7 agosto 1916, ore 16).

     "Fra Adige ed alto Isonzo, persistente attività delle artiglierie.
     Sull'altipiano di Asiago, il nemico distrusse mediante brillamento di mine un nostro trinceramento sulle pendici di M. Zebio; indi lanciò un attacco, che fu nettamente arrestato dal fuoco delle nostre artiglierie.
     Nella zona della Tofana, le nostre truppe si impadronirono di una forte posizione a dominio della comunicazione tra il vallone di Travenanzes ed il R. Sarè (valle Gader).
     Continua il bombardamento nemico sugli abitati dell'alto Dogna e nostro sugli edifici militari di Tarvis e Raibl e nella piazza di Tolmino.
     Sul basso Isonzo, le nostre truppe attaccarono ieri in vari punti le forti posizioni dell'avversario, mentre nel settore di Monfalcone proseguivano nella vigorosa offensiva cominciata il giorno 4 verso le qq.85 e 121.

Dopo preparazione di fuoco, di artiglierie e bombarde, mirabile per rapidità e precisione, le nostre fanterie avanzarono con superbo impeto all'assalto, conquistando varie e successive linee di trinceramenti nemici.
     Nella zona di Monfalcone, in lotta cruenta, sostenuta con raro valore, i bersaglieri ciclisti dei battaglioni III, IV e XI si impadronirono di quasi tutta l'altura di q. 85 e la mantennero saldamente contro violenti ritorni offensivi del nemico.
     Furono presi circa 3600 prigionieri, dei quali un centinaio di ufficiali e di essi un colonnello comandante di reggimento ed un maggiore di stato maggiore.

Ci siamo anche impadroniti di ricco bottino, comprendente una batteria di 3 pezzi, alcune diecine di mitragliatrici, grande numero di fucili e di munizioni e altro materiale da guerra.
     Una squadriglia di nostri Caproni in condizioni atmosferiche avverse bombardò ieri il nodo ferroviario di Opcina, ricacciando idrovolanti nemici che tentavano di opporsi ed abbattendone uno.

Un nostro velivolo non è più rientrato: gli altri sono incolumi".

                                                                                                      Generale CADORNA.    

 

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1274 (9 novembre 1918, ore 12).

      “Le nostre truppe ovunque accolte dalle popolazioni col massimo entusiasmo proseguono i movimenti conseguenti alle clausole dell'armistizio: ieri venne occupato il passo di Reschen.
     Le relazioni che pervengono al Comando Supremo riconfermano il magnifico slancio ed il valore dimostrato da tutte le nostre truppe di ogni arma, corpo e servizio.

Sono stati segnalati per l'onore di particolare citazione i battaglini alpini Pieve di Cadore ed Exilles; 

l'XI battaglione bersaglieri ciclisti;

il reggimento Lancieri di Mantova e la 7a squadriglia automitragliatrici blindate".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

Reggimento.

1 Capitano Caffaratti Mario Torino Valione Jamiano 23-05-1917
2 Id. Cervi Marino Boretto M. Javorcek 12-09-1915
3 Id. Mieto Giuseppe Siena M. Javorcek 06-11-1915
4 Id. Sordini Ivo Camerino Codroipo 19-10-1917
5 Id.  Villani Umberto Napoli M. Vrsic 11-09-1915
6 Tenente Danesi Bernardino Aquila Osp. C. L. 8 14-06-1917
7 Id. Di Nicola Giuseppe Carpino Osp. C. R. I. 18 11-09-1917
8 Id. Ferro Giuseppe Palermo Debeli Vhr 01-05-1917
9 Id. Mazzola Lucio Polizzi Generosa Val d'Astico 15-06-1918
10 Id. Miserandino Giuseppe Palermo Flonder 20-08-1917
11 Id. Rolandi Valentino Roma Jamiano 26-05-1917
12 S. Ten. *Merli Federico Pisa Osp. S. Giorgio di Nogaro 06-11-1915
13 Id. Morrone Palmerino Montenero Flonder 19-08-1917
14 Id. Bordoni Lorenzo Ancona M. Javorcek 12-08-1915
15 Id. Campanelli Paolo Napoli Na Radelje 20-08-1915
16 Id. Cerioni Umberto Cremona 33a Sez. Sanità 04-12-1915
17 Id. Gentilini Giuseppe Pesaro Jamiano 12-05-1917
18 Id. Massone Pietro Cefalù Val d'Astico 15-06-1918
19 Id. Montaldo Serafino Trapani Jamiano 23-05-1917
20 Id. Morresi Giulio Osimo Flondar 19-08-1917
21 Id.  Trippitelli Francesco Pentima Osp. d. C. 46 23-02-1917
22  Aspir. Biava Giacinto Bergamo Flondar 19-08-1917
23  Id.  Bossi Luigi portoceresio Osp. d. C. 2 24-05-1917
24  Id. Bottigelli Mario Milano Za Kraju 15-11-1915
25  Id.  De Maestri G. Battista Diano Marina Jamiano 05-06-1917
26  Id.   Grifeo Federico Livorno Jamiano 25-05-1917
27  Id.  Guaraldi Glauco Monza Flondar 28-08-1917
28 Id. Scioscia Aldo Roma Flondar 18-08-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 Capitano Bottero Palmiro Trevi Osp. d. C. 075 22-11-1918
2 Id. Tadisi Mario Piacenza Osp. d. C. 204 28-06-1918
3 Tenente Marzorati Giuseppe Corbetta Osp. d. C. 214 22-09-1917
4 Id. Pozzi Pier Clelio Monza Osp. d. C. 164 09-07-1917

Battaglione Ciclisti.

1 Capitano Colombino Ettore Giaveno Redine Lago 30-10-1918
2 Id. Fiorentino Alfredo Palermo Scolo Palombo 15-06-1918
3 Tenente Arduini Mario Roma Monfalcone q. 144 16-09-1916
4 Id. Galavotti Gaetano Medicina Osp. d. C. 45 19-08-1916
5 Id. Vannutetli Alfonso Genazzano Osp. d. C. 64 22-07-1915
6 S. Ten. Cortina Luigi Castelbuono Monfalcone 17-05-1916
7 Id.  D'Aiello Roberto Capua M. S. Michele 20-07-1915
8 Id. Fanelli Antonio Bari Osp. d. C. 45 15-10-1916
9 Id. Giomigni Alessandro S. Severino Osp. d. C. 70 20-07-1915
10 Id. Pedani Oscar Calabritto M. S. Michele 20-07-1915
11 Id. Ridolfi Arnaldo Narni 14a Sez. Sanità 09-08-1916
12 Id. Savatoni Valentino Olevano Romano Gradisca 02-06-1915
13 Aspir. Balducci Pio Cingoli Valloncello Selz 23-04-1916
14 Id. Gola Francesco Mondovì Monfalcone, q. 85 17-005-1916
15 Id. Limosani Domenico S. Marco in Lamis Osp. d. C. 45 16-09-1916

 

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

REGGIMENTO.

     Aspirante Ufficiale GRIFEO FEDERICO, da Firenze:

     “Comandante di un riparto di arditi, in tre giorni di aspra offensiva, fu costante esempio di ardimento e sprezzo del pericolo.

Primo sempre ai cimenti, con innumerevoli lotte corpo a corpo, ripulì dai nemici i camminamenti e le doline conquistate costringendo inoltre alla resa un'intera compagnia avversaria, che, appostata in caverna coi propri ufficiali, opponeva la più ostinata resistenza.

Primo all'assalto contro una munitissima trincea, incontrava morte gloriosa, fulgido esempio ai dipendenti, dei quali era stato sempre l'animatore e l'incitatore alle più coscienti andacie.

 Jamiano, 25 - 26 maggio 1917".

(Boll. Uff., anno 1918, disp. 32)

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

SIFOLA AUGUSTO, maggiore - cavaliere - Regione Carsica, 1915-1916. 
GRAZIANI GINO, tenente colonnello - cavaliere - Flondar, q.146, 4-11 giugno 1917.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Battaglioni XXVII, XXXIII e XXXIX: Ufficiali, n. 82 - Truppa, n. 298.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali, n. 34 - Truppa, n. 47.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Battaglioni XXVII, XXXIII e XXXIX: Ufficiali e militari di truppa, n. 577.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali e militari di truppa, n. 84.

COMANDANTI DEL REGGIMENTO.

Colonnello BARBIANI Giuseppe, dal 24 maggio al 1° dicembre 1915.
Colonnello BERUTO Giovanni, dal 3 dicembre 1915 al 13 gennaio 1917.
Ten. Colonnello CAPOANI Giovanni, dal 19 gennaio al 15 febbraio 1917. 
Colonnello GRAZIANI Gino, dal 10 marzo 1917 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

XXVII° Battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Arbarello Lorenzo 24/05/15 14/09/15  
Id. Marenco Maddaleno 15/09/15 15/02/16  
Id. Dupre' Alberto 16/02/16 06/06/17  
Id. Caporali Guido 07/06/17 31/07/17  
Capitano Palazzeschi Luigi 01/08/17 27/08/17  
Maggiore Jannoni Sebastianini Angelo 27/09/17 al termine della guerra.  

XXXIII° Battaglione

Maggiore Cassola Giuseppe 24/05/15 23/02/16  
Id. Galassini Roberto 24/02/16 18/07/16 Ferito.
Capitano Mozzoni Adolfo 19/07/16 06/08/16  
Ten. Col. Galassini Roberto 07/08/16 al termine della guerra.  

XXXIX° Battaglione

Maggiore Piola Caselli Renato 24/05/15 31/03/16  
Id. Peluso Luigi 01/04/16 16/06/17  
Capitano Ferroni Giacomo 17/06/17 31/10/17  
Maggiore Tolu Efisio 01/11/17 al termine della guerra.  

Battaglione Ciclisti

Ten. Col.  Ceccherini Santi 24/05/15 01/09/15  
Maggiore  Ronca Alessandro 13/09/15 01/11/15  Ferito.
Capitano  Sifola Augusto 02/11/15 02/11/15  Ferito.
Id.  Peano Ottavio 03/11/15 09/11/15  
Maggiore Ronca Alessandro 10/11/15 22/02/16  
Id. Sifola Augusto 23/02/16 06/08/16  
Id. Boaro Enrico 16/08/16 18/09/18  
Capitano Massucco Dante 19/09/18 al termine della guerra.  

 XV Battaglione

Ten. Col. Rossotti Alberto . . ./05/15 . . ./08/15  
Maggiore Serralunga Silvio . . ./08/15 28/09/17  
Ten. Col. Morozzo della Rocca Roberto 29/09/17 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

REGGIMENTO.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 31 dicembre (M. delle Zuffine - Bergogna - Polounik - Baban - Jama Planina - M. Stol - Poljanica - Podturo - Podklopce - Plusne - Na Radelje - Ceszoca - Pressi di Plezzo - Dvor - Planina Za Kraju - M. Vrsic - Slatenik potok - Q. 1200 del Javorcek - Costone dei Pini).

 

 Anno 1916

 

Dal 1° al 24 gennaio (Settore Javorcek).

Dal 14 febbraio al 10 marzo (Settore M. Cukla).

Dal 20 marzo al 13 aprile (Trincee di Plezzo - Q. 700 - Q. 900).

Dal 24 aprile al 9 novembre (Val Dogna - Val Raccolana - Alto Fella - Val di Nos).

Dal 18 novembre al 31 dicembre (Q. 144 - Q. 208 . [est Lago di Doberdò]).

 

 Anno 1917

 

Dal 9 al 29 febbraio (Q, 144 - Debeli).

29 marzo (Trincee tra Valle Musile e Lago di Doberdò).

Dal 9 aprile al 3 maggio (Q. 144 - Debeli - Cosich).

Dal 21 maggio al 10 giugno (Q. 144 - Linea Jamiano - Q. 30).

Dal 5 al 19 luglio (Q. 144 - Q. 92 - Q. 100).

Dal 15 al 25 agosto (Q. 97 - Trincee di S. Polo - Q. 130 e Selletta di Flondar).

Dal 24 ottobre all'8 novembre (M. Piana - Ponte di Longarone).

 

 Anno 1918


Dal 17 gennaio al 3 febbraio (Settore Cornuda - Rivasecca - Q. 145).

Dal 23 marzo al 1° luglio (Sottosettori Riofreddo e Caviogio - Val d'Astico).

Dal 24 luglio al 2 settembre (Sottosettore Astico).

 

 Anno 1915

 

 

 

 

 

 

 Anno 1916

 

 

 Dal 25 gennaio al 13 febbraio (Valle Isonzo fra Serpenizza e Log di Cezsoca).

Dall'11 al 19 marzo (Serpenizza - Pluzne).

Dal 14 al 23 aprile (Cividale - Stazione per la Carnia - Moggio).

Dal 10 al 17 novembre (Chiusaforte - Strassoldo - Isola Morosini - Terzo - Colussa - Ginata).

 

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio all'8 febbraio (S. Lorenzo - Aquileja - Palazzatto - Pieris - Ronchi - Aris - S. Polo).

Dal 1° al 28 marzo (Aquileja - Palazzatto - S. Polo - Dobbia).

Dal 30 marzo all'8 aprile (S. Polo - Dobbia).

Dal 4 al 20 maggio (Pieris - Aris).

Dall'11 giugno al 4 luglio (Pieris).

Dal 20 luglio al 14 agosto (Pieris).

Dal 26 agosto al 23 ottobre (S. Polo - val Sugana [Primolano - Tezze] - Cortina d'Ampezzo).

Dal 9 novembre al 31 dicembre (Calalzo - Belluno - Caerano - S. Marco - Trevignano - Vigodarzere - Melma).

 

 Anno 1918


Dal 1° al 16 gennaio (Melma - Lanzago - Pianiga e dintorni - Brusaporco).

Dal 4 febbraio al 22 marzo (Caerano - Levada - Maser - Rossano Veneto - S. Orso).

Dal 2 al 23 luglio (Campo Iolanda - Casale).

Dal 3 settembre al 4 novembre (Marano Vincentino - -Campo Iolanda - Contrada Maggiore - Villa Raspa - Carmignano di Brenta - Sala di Campagna - Venenezia - Trieste).

 

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

7

8

 

 

Id.1916

10

16

1

14

Id. 1917

3

18

8

12

Id. 1918

5

7

4

27

TOTALI Mesi 26 e giorni 19 Mesi 14 e giorni 23

 BATTAGLIONE CICLISTI.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 12 giugno (Visco - Ruda - T. Torre - Gradisca - Nord di Romans - S. Lorenzo di Mossa - Lucinico - Cascina Viola).

Dal 1° al 7 luglio (Salgrado - Castelnuovo del Carso).

Dal 18 al 21 luglio (Sdraussina - Q. 70 del M. S. Michele).

Dal 1° al 6 novembre (Trincea delle Frasche - Q. 111).

Dal 18 al 31 dicembre (Trincee di Vermegliano).

 

 Anno 1916

 

1° gennaio (Trincee di Vermegliano).

 
Dal 15 al 30 gennaio (Trincee di Vermegliano).

Dal 27 febbraio al 6 maggio (Trincee di Vermegliano - Cave di Selz - Trincea "Z" nel valloncello di Selz - Trincee di Vermegliano).

Dal 15 al 26 maggio (Quote 12 - 85 - 93 di Monfalcone).

Dal 18 giugno al 28 luglio (Trincee di Vermegliano).

Dal 6 al 10 agosto (Monfalcone [Q. 85]).

Dal 15 al 21 settembre (Q. 144).

Dal 9 al 15 ottobre (Q. 144).

Dal 31 ottobre al 6 novembre (Doline di Doberdò).

 

 Anno 1917

 

Dal 25  al 30 maggio (Flondar -  Q. 110 - QQ. 145 nord e 145 sud).

Dal 17 al 21 settembre (Borgo).

Dal 25 ottobre al 6 dicembre (Ripiegamento: Orcenigo di Sopra - Resiutta - Val Raccolana - Sella Nevea - Saletto - Chiusaforte - Resiutta - Tolmezzo - Chiaulis - Ponte di Avons - Vivaro - Meduna - Navarons - Poffabro - Forcella la Croce [Palla Balzana] - Ponte di Barcis - S. Osvaldo - Longarone - Ponte nelle Alpi - Arten - Cismon - Carmignano sul Brenta - S. Martino di Lupari - Monfenera - Casere di Tomba).

Dal 28 al 31 dicembre (Piave - Trincee di Cà del Bosco).

 

 Anno 1918

 

Dal 1° al 17 gennaio (Piave - Trincee di Cà del Bosco).
 
Dal 15 al 21 giugno (Piave - Scolo Palombo - Scolo Breda - Fornaci - Osteria - Monastier - Meolo - Casa Regina).

Dal 19 settembre al 7 ottobre (M. Grappa).

Dal 27 ottobre al 4 novembre (Varegazzù - Montebelluna - Povegliano - Ponte della Priula - Susegana - Barriera - Corbanese - Revine Lago - Vittorio Veneto - Longarone - Selva di Cadore).

 Anno 1915

Dal 13 al 30 giugno (Romans).

Dall'8 al 17 luglio (Romans).

Dal 22 luglio al 31 ottobre (Romans - Passariano - Lonca - Campolongo).

Dal 7 novembre al 17 dicembre (Fogliano - Mossano - Camino di Codroipo - Muzzana del Turgnano).

 

 Anno 1916

 

Dal 2 al 14 gennaio (Marano Lagunare).

Dal 31 gennaio al 26 febbraio (Marano Lagunare).

Dal 7 al 14 maggio (S. Martino di Terzo - Murucis).

Dal 27 maggio al 17 giugno (Aris).

Dal 29 luglio al 5 agosto (Soleschiano - Begliano - Staranzano).

Dall'11 agosto al 14 settembre (Staranzano - Begliano - S. Canziano).

Dal 16 al 30 ottobre (S. Canziano - S. Valentino).

Dal 7 novembre al 31 dicembre (Pieris).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 24 maggio (Pieris - Concordia Sagittaria - Binago - Laveno - Lecco - Brescia - Montebello Vicentino - Polcenigo - Villanova Judrio - S. Martino di Terzo).

Dal 31 maggio al 16 settembre (Pozzuolo del Friuli - Brugnera - Scodovacca - Sottoselva - Lumignacco - Conegliano - Farra - Lamon - Pieve Tesino).

Dal 22 settembre al 24 ottobre (Farra - Quero).

Dal 7 al 27 dicembre (Stroppari - S. Antonio - Preganziol - Cavriè).

 

 Anno 1918

 

Dal 18 gennaio al 14 giugno (Mira Vecchia - Mirano - Paese - Sovizzo - Bussolengo - Nuvolento - Manerba - Lago di Garda [da Porto S. Felice a Punta Belvedere] - Montebello Vicentino - Madonnina di Vallio).

Dal 22 giugno al 18 settembre (S. Elena - Maestrino - Saletto - S. Antonio di Monte Galda - Cervarese S. Croce - Tombolo - Edifizio).

Dall'8 al 26 ottobre (Edifizio - Albaredo).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

1

21

5

17

Id. 1916

5

13

6

17

Id. 1917

1

26

10

4

Id. 1918

1

22

8

12

TOTALI Mesi 10 e giorni 22 Mesi 30 e giorni 20
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA  REGGIMENTO BATTAGLIONE CICLISTI
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
ANNO  1915
Conca di Plezzo - Poljanica - Podturo - Podklopice - Pluzne - Na Radlje - Cezsoca - Planina Za Kraju - M. Vrsic - Slatenik potok - Q. 1200 del Javorcek - Costone dei Pini (24 maggio - 31 dicembre)

7

44

1

139

1124

23

 

 

 

 

 

 

Gradisca - Moraro - Lucinico (28 maggio - 12 giugno)

 

 

 

 

 

 

 1

 1

/

5

37

/

S. Michele (18 - 21 luglio)  

 

 

 

 

 

 4

9

/

 29

136 

18 

Trincea delle Frasche (1 - 6 novembre)

 

 

 

 

 

 

 /

9

/

13

81

11 

Totale anno 1915 7 44 1 139 1124 23 5 19 / 47 254 29
 
ANNO 1916
Settore Javorcek (1° - 24 gennaio)

/

2

/

8

24

7

 

 

 

 

 

 

Settore M. Cukla (14 febbraio - 10 marzo)

/

5

/

22

73

3

 

 

 

 

 

 

Trincee di Plezzo - Q. 700 - Q. 900 (20 marzo - 13 aprile)

/

5

/

32

102

4

           
Val Dogna - Val Raccolana - Alto Fella - Val di Nos (25 aprile - 9 novembre)

 3

 /

20 

 

 

 

 

 

 

Q. 144 - Q. 208 [est lago di Doberdò] (18 novembre - 31 dicembre)

 /

 5

 /

31

125

 

 

 

 

 

 

Trincee di Vermegliano (15 - 30 gennaio)            

/

1

/

3

12

/

Vermegliano - Cave di Selz - Trincea "Z" (27 febbraio - 6 maggio)            

1

7

/

7

84

1

 Quote 12 - 85 - 93 di Monfalcone (15 - 26 maggio)            

 2

 9

 /

 21

169 

Trincee di Vermegliano (18 giugno - 28 luglio)            

/

1

/

9

27

/

Monfalcone (6 - 10 agosto)            

2

12

/

32

217

70

Q. 144 (15 settembre - 15 ottobre)            

3

14

1

14

294

12

Totale anno 1916 / 20 / 97 344 14 8 44 1 86 803 85
 
ANNO 1917
Q. 144 - Debeli (9 - 29 febbraio)

1

2

/

12

39

2

 

 

 

 

 

 

Q. 144 - Debeli - Cosich (9 aprile - 3 maggio)

1

4

/

18

67

/

 

 

 

 

 

 

Q. 144 - Linea Jamiano - Q. 30 (21 maggio - 10 giugno)

8

37

/

118

1065

96

 

 

 

 

 

 

Q. 144 - Q. 92 - Q. 100 (5 - 19 luglio)

/

/

/

/

19

/

 

 

 

 

 

 

Q. 97 - Trincee di S. Polo - Q. 130 e Selletta di Flondar (15 - 25 agosto)

7

13

4

291

971

120

 

 

 

 

 

 

M. Piana - Ponte di Vidor - Fortezza Cadore - Maè - Ponte di Longarone (24 ottobre - 4 novembre)

1

6

31

35

112

1417

           
Linee di Flondar - Q. 110 - QQ. 145 nord - 145 sud (25 - 30 maggio)

 

 

 

 

 

 

 /

6

/

11

92

 Ripiegamento (25 ottobre - 6 dicembre)  

 

 

 

 

 

 /

 /

17 

113 

Piave - Trincee di Cà del Bosco (27 - 31 dicembre)            

/

/

/

2

5

/

Totale anno 1917 18 62 35 474 2273 1635 / 6 / 14 114 116
 
ANNO 1918
Settore Cornuda - Rivasecca - Q. 145 (17 gennaio - 3 febbraio)

 /

 

 

 

 

 

 

Settori Riofreddo e Caviogio - Val d' Astico (23 marzo - 2 settembre)

 2

 /

 10

 

 

 

 

 

 

Piave - Trincee di Cà del Bosco (1 - 17 gannaio)            

/

/

/

1

3

/

Piave - Scolo Palombo - Scolo Breda - Fornaci - Osteria - Monastier (15 - 21 giugno)            

1

2

1

14

62

35

M. Grappa (19 settembre - 7 ottobre)            

/

/

/

/

2

/

Venegazzù - Montebelluna - Povegliano - Ponte della Priula - Susegana - Barriera - Corbanese - Revine Lago - Vittorio Veneto - Longarone - Selva di Cadore (27 ottobre - 4 novembre)            

1

/

/

2

3

/

Totale anno 1918 12  2 2 1 17 70 35
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

7

44

1

139

1124

23

5

19

/

47

254

29

Id.16

/

20

/

97

344

14

8

44

1

86

803

85

Id.17

18

62

35

474

2273

1635

/

6

/

14

114

116

Id.18

2

 5

 /

 7

 12

 /

2

2

1

17

70

35

TOTALE GENERALE 27 131 36 717 3753 1672 15 71 2 164 1241 265