UN CICLO DI CONFERENZE

“UN PO' DI SCIENZA LA DOMENICA MATTINA”


Evento

 

Febbraio/aprile Sala Conferenze Biblioteca comunale dalle ore 10.30 alle 12.00

Un ciclo di Conferenze “Un po' di Scienza la domenica mattina” organizzato dall'Assessorato alla Sostenibilità Ambientale legata anche alla salute e verde pubblico.

Il ciclo di conferenze si terrà tra febbraio ed aprile 2024, di domenica mattina, nella Sala Conferenze della Biblioteca comunale.

 


FESTIVAL DELL’ACQUA DI STARANZANO



Torna il Festival dell’Acqua di Staranzano!

Dal 16 al 19 maggio 2024 vi aspettiamo a Staranzano (e non solo) per parlare di acqua, cambiamento climatico, sostenibilità e ambiente con tantissimi ospiti provenienti dal mondo della divulgazione scientifica, del teatro, del giornalismo e tanti altri ancora!


ANTEPRIME DEL FESTIVAL DELL'ACQUA


Scopri le sorprendenti attività con gli studenti del B.E.M. al biotopo Schiavetti

RISORGIVA: ecosistemi in estinzione

Un nuovo ciclo di laboratori sull’acqua per gli studenti dell’I.S.I.S. B.E.M. nella zona del biotopo Schiavetti

Un’anteprima del Festival dell’Acqua di Staranzano

Scopri tutte le sorprendenti attività condotte dai ragazzi in mezzo alla natura!

Il biotopo Schiavetti

Tra Staranzano e Monfalcone, nei pressi del Brancolo, non lontano dalla zona della cantieristica navale, si nasconde un’area naturalistica ricca di biodiversità. È il biotopo Schiavettiun’area umida di origine sorgentizia che racchiude al suo interno un ecosistema del tutto speciale, da conoscere e tutelare.

Le risorgive di acqua dolce che caratterizzano questo luogo affiorano vicino al mare e creano degli habitat unici per piante e animali di diverse varietà. Le sue sorgenti sono alimentate principalmente da acque sotterranee provenienti dall’altopiano carsico e, in parte minore, dal fiume Isonzo.

I laboratori scientifici per gli studenti

In questa “oasi” naturale, non ancora del tutto protetta, gli studenti dell’ISIS B.E.M. di Staranzano hanno partecipato nei giorni scorsi a una serie di laboratori al confine tra scienza e arte, coordinati per il Festival dell’Acqua di Staranzano da Francesco Scarel, docente del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA e fondatore dell’Associazione Liminal Research.

Lo scopo dei laboratori è di raccogliere dati - immagini, video, testi, suoni, campioni e altri elementi - sul biotopo Schiavetti, per restituirli alla cittadinanza attraverso una mostra multimediale, che gli studenti allestiranno nel corso della seconda edizione del Festival dell’Acqua a maggio.

L’approccio di tutti i laboratori è quello dell’artscienceuna particolare metodologia di ricerca che coniuga scienza e arte. Gli studenti sono, infatti, chiamati a rielaborare i dati scientifici raccolti sul campo attraverso dei percorsi creativi e artistici, che spaziano tra arte visiva e del suono.

La xMobil: un laboratorio mobile a impatto zero


Il biotopo Schiavetti sorge in un’area quasi del tutto isolata e priva di elettricità. Poter realizzare dei laboratori scientifici - con tanto di strumentazione tecnica professionale - in questo luogo poteva, dunque, sembrare un’impresa impossibile. Così non è stato, grazie alla collaborazione con Xcenter di Nova Gorica, un “centro di pratiche creative” che realizza progetti innovativi in tema di imprenditorialità, arte, educazione e ricerca. 

Xcenter, grazie alla collaborazione del professor Peter Purg, ha messo a disposizione degli studenti, per tutte le tre giornate di workshop, la xMobil, un laboratorio mobile alimentato a energia solare, progettato - in occasione della Capitale Europea della Cultura GO! 2025 - per supportare la ricerca in progetti di arte-scienza-tecnologia.

Giorno 1: analisi delle acque e dei microrganismi

Nel corso della prima giornata di laboratorio gli studenti, accompagnati dalla professoressa Monica Sclaunich, hanno condotto attività di ricerca sul campo attraverso analisi chimico-fisiche delle acque e del suolo, alla scoperta dei microrganismi presenti in questo luogo.

Insieme al biologo e artista sloveno Miha Godec, i ragazzi e le ragazze del B.E.M. hanno sperimentato l’utilizzo di un particolare sintetizzatore che, collegato ai vari campioni raccolti sul campo, è in grado di emettere suoni diversi a seconda degli elementi analizzati.

Il lavoro condotto insieme all’artista porterà all’elaborazione di un’installazione artistica che racconterà alcune caratteristiche del biotopo e del fenomeno delle risorgive.

Giorno 2: Sound Fishing a bordo delle canoe

Il secondo workshop ha visto la partecipazione di Organic Audio, un duo composto da Andrea Peluso ed Emanuele Pertoldi: musicisti, artigiani del suono ed esperti di field recording.

Grazie all’utilizzo di particolari microfoni - alcuni dei quali autocostruiti - gli studenti hanno esplorato le acque del biotopo a bordo delle canoe, andando a pesca dei suoni (“Sound Fishing”) che caratterizzano questo luogo. Immergendo i microfoni sott’acqua, i ragazzi hanno potuto ascoltare e registrare i suoni delle risorgive e dell’ambiente circostante, scoprendo così anche gli aspetti più nascosti del biotopo.

Le registrazioni ambientali effettuate durante la giornata verranno riprodotte, in una forma del tutto suggestiva, all’interno della mostra finale che sarà allestita per il Festival dell’Acqua.

Giorno 3: termo-misurazioni dei corpi

Nel terzo, e ultimo, giorno di laboratorio gli studenti hanno incontrato Michele Libralato, un ricercatore dell’Università di Udine, che ha realizzato insieme a loro alcune misurazioni termiche dei corpi e degli elementi naturali che compongono il biotopo, grazie all’utilizzo di una telecamera termica.

Questo particolare tipo di telecamera consente di misurare le differenze di temperatura tra i corpi - sia animati, che inanimati - e le variazioni di temperatura che si verificano a seguito di un contatto tra elementi diversi.

Analizzando le varie temperature dei corpi naturali presenti sul posto, i ragazzi hanno potuto riflettere sull'importanza del clima e del mantenimento dell’equilibrio termico per l’ecosistema e la vita sul nostro pianeta.

A intervenire sul fronte della creatività è stato l’artista Mattia Cuttini, che ha aiutato le classi nella ricerca delle immagini visive più suggestive ed evocative per rappresentare il biotopo e il ruolo della temperatura all’interno di questo luogo.

A scuola di videomaking!

Durante tutte le giornate di laboratorio i ragazzi e le ragazze del B.E.M. sono stati affiancati da Filippo Gobbato, un videomaker professionista che li ha guidati nelle riprese delle attività didattiche nella zona del biotopo.


Sara Segantin e Miharisoa Rakotovao sono ospiti di una nuova anteprima del Festival dell’Acqua


L’incontro dal titolo “L’acqua non è selvatica” rientra nella rassegna “Librinfesta”, organizzata dal Comune di Ronchi dei Legionari e dalla Biblioteca Comunale “Sandro Pertini”.

Giovedì 11 aprile, alle 18.30, al Palatenda di Ronchi dei Legionari (Piazzale Martiri delle Foibe).


Giovedì 11 aprile - alle 18.30, al Palatenda di Ronchi dei Legionari - Sara Segantin e Miharisoa Rakotovao, due giovani ambientaliste impegnate nella lotta al cambiamento climatico, saranno protagoniste dell'incontro "L’acqua non è selvatica”, condotto da Fabiana Martini. L'evento rappresenta una nuova anteprima della seconda edizione del Festival dell'Acqua, che si terrà dal 16 al 19 maggio.

Sara Segantin è scrittrice, comunicatrice scientifica e alpinista. Collabora con la trasmissione “Geo” di Rai 3, dove racconta le sue esperienze di viaggio in relazione ai temi della sostenibilità e della giustizia climatica. È, anche, una delle fondatrici di Fridays for Future in Italia e ambasciatrice della Mediterranean Sea Foundation. 

Tra le mete recenti dei suoi viaggi c'è il Madagascar, dove l’autrice ha seguito e documentato diversi progetti sulla salvaguardia delle foreste, la tutela dell’ambiente marino e i diritti umani.

E proprio in Madagascar Sara ha conosciuto Miharisoa Rakotovaoattivista malgascia per la giustizia climatica, che oggi lavora con l’associazione italo-malgascia Tsiry per difendere le foreste e le piccole comunità rurali del paese.

La lotta al cambiamento climatico in Madagascar

Il Madagascar è uno dei paesi più poveri al mondo ma è anche un paradiso per la biodiversità: ospita il 5% delle specie animali e vegetali del pianeta, l'80% delle quali sono endemiche, cioè si trovano esclusivamente su quest’isola. Più del 20% del suo territorio è ricoperto da foreste, che sono oggetto di disboscamenti e sono fortemente esposte al rischio del cambiamento climatico. 

Nel corso dell’incontro di giovedì 11 aprile, Sara Segantin e Miharisoa Rakotovao racconteranno le attività svolte insieme alle comunità locali malgasce per resistere agli effetti del cambiamento climatico e per stabilire nuove pratiche di coltivazione, più attente all'ambiente e alle risorse naturali.

Il dialogo, condotto dalla giornalista Fabiana Martini, toccherà temi quali la sostenibilità ambientalel’agroforestazione l’agroecologia, con una riflessione in particolare sull’acqua e sulla conservazione delle risorse idriche.

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