IL GIORNO DEL RICORDO 2024


Il Giorno del Ricordo è una ricorrenza istituita dal Parlamento italiano 20 anni fa per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo dalle loro terre degli istrianifiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, nel quadro della complessa vicenda del confine orientale d’Italia.

Quest'anno, il 10 febbraio, si celebra il Giorno del Ricordo. A Roma Capitale, sono previsti vari eventi e incontri pubblici, oltre a seminari, letture e proiezioni in memoria delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

È disponibile il calendario delle iniziative e delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo predisposto dal Comitato di coordinamento istituito presso la Presidenza del Consiglio per garantire la programmazione delle iniziative promosse per la solennità civile del 10 febbraio dalle diverse Amministrazioni dello Stato, anche con il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo impegnato nella conservazione della memoria e nella promozione della conoscenza della tragedia delle foibe e dell’esodo. Si tratta di un programma particolarmente ricco e articolato, anche alla luce del ventesimo anniversario della legge n. 92 del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo, e che coinvolge la Presidenza del Consiglio, numerosi Ministeri, le Associazioni, gli Enti, le Fondazioni e gli Istituti di ricerca che fanno parte del Comitato. Il calendario, in costante e continuo aggiornamento, prevede anche una serie di eventi e celebrazioni che hanno ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio.  

Le principali iniziative e celebrazioni organizzate dalle Amministrazioni

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il 31 gennaio 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio e del Ministro della Cultura, l’istituzione del “Museo del Ricordo” in Roma.

Il Museo avrà lo scopo di contribuire a conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, di ricostruire e narrare la storia degli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, dell’esodo dalle loro terre e della più complessa vicenda del confine orientale italiano, anche in coerenza con le finalità di cui alla legge 30 marzo 2004, n. 92.

Il 9 febbraio 2024, alle ore 13.00, è prevista a Palazzo Chigi la cerimonia di consegna delle onorificenze ai congiunti delle vittime delle foibe.

Dalle ore 00,01 alle 24,00 del 10 febbraio, la facciata principale di Palazzo Chigi in Piazza Colonna sarà illuminata con il Tricolore e la scritta “Io ricordo”.

Dal 10 febbraio al 27 febbraio 2024 si svolgerà il progetto del “Treno del Ricordo”, promosso dal Ministro per lo Sport e i Giovani, con delega di funzioni in materia di anniversari nazionali, che prevede l’organizzazione di un viaggio, su un treno storico appositamente allestito con una mostra multimediale, che ripercorra idealmente quello compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Il Treno del Ricordo sarà inaugurato il 10 febbraio nella stazione di Trieste. Il suo viaggio partirà l’11 febbraio, toccherà numerose tappe (Venezia, Milano, Torino, Genova, Ancona, Bologna, Parma, La Spezia, Firenze, Roma, Napoli) e si concluderà il 27 febbraio a Taranto.

Il progetto è realizzato dalla Struttura di missione per gli anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali della Presidenza del Consiglio, da Ferrovie dello Stato e Fondazione FS Italiane, in collaborazione con il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero della Difesa, Rai Teche, Rai Cultura, Rai Storia, Archivio LUCE, Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata. 

 Informazioni sul sito: anniversarinazionali.governo.it

Ministero dell’Istruzione e del Merito

Nell’ampia serie di iniziative promosse in occasione del 10 febbraio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito prevede l’inaugurazione, in collaborazione con il Museo del Novecento di Mestre, della mostra “La frontiera Adriatica, un laboratorio di contemporaneità”, affiancata da una mostra didattica temporanea. L’azione divulgativa e formativa è rafforzata, per la platea dei dirigenti scolastici, dei docenti e degli studenti attraverso l’organizzazione di seminari residenziali e itineranti, nonché per gli studenti attraverso l’avvio di un progetto di costituzione di una rete nazionale di istituzioni scolastiche per la realizzazione di esperienze educative. 

Ministero dell’Interno

Il Ministero dell’Interno coordina un programma di eventi organizzati a livello locale, realizzato grazie all’azione capillare di sensibilizzazione promossa dalle Prefetture che ha consentito di raccogliere in un unico calendario le iniziative celebrative. 

Ministero della Cultura

Dall’imbrunire del 10 febbraio all’alba dell’11 febbraio, il Ministero della Cultura curerà l’illuminazione di tre siti culturali e museali: il Colosseo, la Pinacoteca di Brera e il Museo di Capodimonte. Il 2 aprile 2024 è in programma, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura, un convegno nazionale in occasione del ventennale della legge n. 92 del 2004 dal titolo “Giorno del ricordo: protagonisti, testimonianze, prospettive”. L’evento è in collaborazione con le Associazioni rappresentate all’interno del Comitato di coordinamento. Il Ministero della Cultura garantirà, inoltre, massima visibilità sui canali di comunicazione istituzionale dei progetti finanziati dalla legge n. 72 del 2001. 

Le altre iniziative

Iniziative e celebrazioni organizzate dalle Associazioni, dagli Enti, dalle Fondazioni e dagli Istituti di ricerca che fanno parte del Comitato e per le quali è stato o sarà richiesto il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’elenco è in continuo aggiornamento: 

L’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia ha promosso tre iniziative che utilizzano canali comunicativi differenziati. Canale scientifico-divulgativo: convegno “Ebrei tra le due guerre. Casi di studio: Roma e l’Istria mineraria”, che si terrà il 7 febbraio presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma, alla presenza di studiosi ed esperti, che intendono affrontare vicende particolarmente importanti, tragedie umane e storiche ancora troppo poco conosciute; canale sportivo: 11° edizione della “Corsa del Ricordo”, in collaborazione con ASI-Associazioni Sportive e Sociali italiane. Il percorso della manifestazione (un circuito competitivo e uno non competitivo), attraverserà l’11 febbraio il Quartiere Giuliano-Dalmata di Roma, luogo di insediamento della comunità di esuli adriatici nella Capitale; canale musicale: Concerto per il Ricordo degli Allievi di archi dell’Accademia di Santa Cecilia, dedicato non solo ai temi del Giorno del Ricordo, ma anche alla produzione culturale dell’italianità autoctona nell’Adriatico orientale, che si terrà presso la sede della Città Metropolitana di Roma a Palazzo Valentini (Aula Consiliare “Fregosi”) il 16 febbraio. 

La Società Dalmata di Storia Patria organizza il 15 febbraio 2024 a Roma, presso il Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, un evento concertistico di musiche tradizionali dalmate, suonate e cantate dalle popolazioni italiane della Dalmazia, per perpetuare la memoria di questo elemento culturale.

L’Associazione delle Comunità Istriane ha organizzato in diverse città la proiezione del Docufilm “Volti della memoria”, che attraverso lo strumento dell’intervista racconta storie di protagonisti istriani alla conclusione del Dopoguerra. 

Il Comitato 10 febbraio organizza il 23 febbraio 2024 a Verbania, presso il Teatro comunale, la manifestazione “La bambina con la valigia incontra gli studenti”, nel corso della quale l’esule Egea Haffner, tra i simboli dell’esodo, incontrerà docenti e studenti. Il 19 aprile è previsto l’avvio a Roma del progetto “Panchine tricolori”, da installare in luoghi pubblici delle città italiane a ricordo dei martiri delle foibe, di Norma Cossetto e degli esuli. Il 4 e 5 ottobre 2024, in programma la sesta edizione, in oltre 350 città italiane ed estere, della manifestazione “Una rosa per Norma Cossetto”. 

La Società di Studi Fiumani – Archivio Museo Storico di Fiume organizza per il 13 febbraio 2024, presso l’Archivio centrale dello Stato, il convegno nazionale “Dal grande esodo alla scoperta delle radici della comunità giuliano-dalmata di Roma”. 

La Società Istriana di Archeologia e Storia Patria realizza il progetto dal titolo “Leggere e ascoltare per ricordare. Giuseppe Tartini e la sua musica”, dedicato al compositore e violinista istriano Giuseppe Tartini.

La Società presenterà la ristampa anastatica di un’opera dell’artista e organizzerà, in sinergia con il Conservatorio di musica “Giuseppe Tartini” di Trieste, un’iniziativa di intrattenimento con musiche di Giuseppe Tartini. 

L’Associazione Nazionale Dalmata organizza il concorso fotografico online “Il mio esodo”, che attraverso ricordi privati delle famiglie degli esuli, si fa strumento per raccontare la vita e le storie degli italiani della Dalmazia.


IL TRENO DEL RICORDO”  

L’ESODO GIULIANO DALMATA.

 

DA TRIESTE A TARANTO, 10-27 FEBBRAIO 2024.

IL PROGETTO

Con la Risoluzione n. 7/00037, approvata il 31 gennaio 2023, la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati ha impegnato il Governo italiano a sostenere la realizzazione del “Treno del Ricordo”.

Con Decreto del 28 dicembre 2023, il Ministro per lo Sport e i Giovani, con delega di funzioni in materia di anniversari nazionali, ha cofinanziato il progetto “Il Treno del Ricordo 2024”, presentato da Fondazione FS Italiane. 

L'iniziativa prevede l’organizzazione di un viaggio, su treno storico appositamente allestito, che ripercorra idealmente quello compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati.

Il Treno rientra nell’ambito delle commemorazioni programmate dal Comitato di coordinamento per le celebrazioni del “Giorno del Ricordo”, istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, e fa parte dei progetti connessi al ventesimo anniversario dell’approvazione della Legge 30 marzo 2004, n. 92.

IL VIAGGIO

Il viaggio avrà inizio il 10 febbraio -“Giorno del Ricordo”-, nella Stazione Centrale di Trieste, binario 1,

dove il Treno sarà inaugurato e proseguirà nelle altre stazioni secondo il seguente calendario:

10 febbraio | TRIESTE centrale, binario 1 (inaugurazione con successiva apertura al pubblico dalle ore 14:30 fino alle ore 18:00, con ultimo ingresso a bordo alle ore 17:30)

11 febbraio | TRIESTE centrale, binario 1 (ore 9:00-18:00, con ultimo ingresso a bordo alle ore 17:30)

12 febbraio | VENEZIA S. Lucia, binario 14 (ore 9:00-18:00, con ultimo ingresso a bordo alle ore 17:30)

13 febbraio | MILANO Porta Garibaldi, binario 1 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:00 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 17:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 18:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva)

14 febbraio | TORINO Porta Nuova, binario 1 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  

Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 17:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno.

 Dalle ore 18:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva)

15 febbraio | GENOVA Piazza Principe, binario 11 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva. DA QUESTA TAPPA L'APERTURA AL PUBBLICO È PROROGATA, PER L'INGRESSO DELL'ULTIMO GRUPPO, DALLE ORE 17:30 ALLE ORE 18:30.)

17 febbraio | ANCONA, binario 1-ovest (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

18 febbraio | BOLOGNA centrale, binario 6-ovest (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

19 febbraio | PARMA, binario 1(visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

20 febbraio | LA SPEZIA centrale, binario 1 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

22 febbraio | FIRENZE Santa Maria Novella, binario 16 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

24 febbraio | ROMA Ostiense, binario 1 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

25 febbraio | NAPOLI centrale binario 14 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

27 febbraio | TARANTO, binario 1 (visite a partire dalle ore 9:00 con interruzione dalle ore 10:30 alle 12:30 per cerimonia istituzionale di inaugurazione. È prevista la presenza di Istituti scolastici, con accesso al Treno secondo gruppi che si alterneranno a quelli dei visitatori.  Il gruppo di visitatori che accede alla mostra alle ore 18:30 è l'ultimo a poter entrare sul Treno. Dalle ore 19:00 inizieranno le attività di predisposizione del Treno per la partenza verso la stazione successiva.

La mostra itinerante

All'interno del Treno è allestita una mostra multimediale con testimonianze della storia dell’esodo giuliano dalmata. Proiezioni di filmati di repertorio (Archivio Istituto Luce e Rai Teche) e di video originali, fotografie e masserizie - fornite dall'Istituto Regionale per la Cultura Istriana-Fiumana-Dalmata (IRCI) - conducono il visitatore nel racconto immersivo degli avvenimenti legati all’esodo giuliano dalmata.

Il percorso della mostra si snoda lungo quattro vagoni, più due vagoni adibiti all’ingresso e all’uscita dei visitatori. Le sezioni sono 4: Italianità, Esodo, Viaggio del dolore, Ricordi di una vita.

In ogni stazione la mostra sarà aperta gratuitamente. 

Modalità di visita

L'accesso al Treno è regolamentato secondo gli orari pubblicati progressivamente accanto all'elenco delle singole stazioni.

Possono entrare contestualmente gruppi di 25 persone, con accesso scaglionato ogni 10-15 minuti. La visita dura circa 20 minuti.

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L’iniziativa è realizzata:

dalla Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali, Ferrovie dello Stato Italiane, Fondazione FS

In collaborazione con:

Ministero dell’istruzione e del merito, Ministero della cultura, Ministero della Difesa, Rai Teche, Istituto Luce, IRCI, Rai Cultura e Rai Storia

Crediti mostra:

Testo e Regia: Leonardo Petrillo

Musiche originali: Carlo Zannetti e Gianluca Casadei

Voce recitante: Mauro Serio

Montaggio e assistenza: Matteo Montaperto

Studio di registrazione: “Be Sound”

Tecnico audio: Giammarco Lauri

Allestimento mostra: Media Arte Eventi

Progetto allestimenti e grafica: Claudio Scacchi, Massimo Marconi, Fabrizio Iafolla, Luca Ascioti

Si ringrazia l'Ecomuseo EGEA di Fertilia - Alghero per l'utilizzo dell'immagine "Bambina con la valigia".

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CERIMONIA DI INAUGURAZIONE

10 FEBBRAIO | Stazione di Trieste centrale

 

 





MELONI OGGI A BASOVIZZA E ALLA CERIMONIA PER IL TRENO DEL RICORDO


Dopo il Quirinale, Trieste. Giorgia Meloni sarà stamani nel capoluogo giuliano, dove alla cerimonia solenne prevista alla Foiba di Basovizza si aggiunge quest’anno un altro appuntamento cui il governo attribuisce rilievo particolare: l’inaugurazione del Treno del Ricordo, nato da una risoluzione presentata alla Camera da Fratelli d’Italia nel 2023.

Foibe ed esodo, dunque: due delle parole sulle quali vent'anni fa, nel 2024, fu imperniata la legge istitutiva del Giorno del Ricordo nata per conservare e rinnovare la memoria di quelle tragedie ma anche della più complessa vicenda del confine orientale.

Quella prevista alle 10.30 alla Foiba, anticipata dalla deposizione di una corona d'alloro alla foiba di Monrupino, sarà per Meloni che alla commemorazione ha partecipato più volte in passato la prima presenza in veste di presidente del Consi­glio.

 Accanto a lei un buon numero di esponenti di governo: il vicepremier e ministro degli Esteri Anto­nio Tajani

Dopo la Foiba, Meloni e ministri si sposteranno al binario 1 della Stazione centrale per l’inaugurazione, alle 13, del Treno che ripercorrerà idealmente il viaggio degli esuli.

 

Il convoglio storico è realizzato dalla Struttura di missione anniversari nazionali guidata dal ministro Abodi, con Ferrovie dello Stato e Fondazione FS.

Se non possiamo cambiare il passato, possiamo contribuire a costruire un presente e un futuro migliori.

Grazie a quel «forte antidoto a conflitti e odio che è l’«Unione europea: dobbiamo consolidarlo, perché, pur con i suoi ritardi e carenze, la costruzione dell’Unione ha rappresentato il ripudio della barbarie provocata da tutti i totalitarismi del Novecento e la concreta direzione di marcia per guardare al futuro con fiducia e speranza. Oggi, nelle splendide terre di cui parliamo, non vi sono più barriere o frontiere, ma strade e ponti>>.

È con queste parole che ieri al Quirinale, durante la cerimonia per il Giorno del ricordo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto condensare, nella parte fina­le del suo discorso, il richiamo forte all’attualità.

Un’attualità nella quale la tragedia delle foibe e dell’Esodo «non può essere dimenticata, perché i tentativi di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie, oltre che un danno ine-stimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione, ma in cui allo stesso tempo, anche alla luce dei conflitti odierni, dall’Ucraina al Medio Oriente, «il ricordo, la memoria della persecuzione e delle tragedie, deve essere fecondo e produrre anticorpi.

Perché non si può rimanere «prigionieri di inimicizie e di dannose pretese di rivalsa.

Tanti i riferimenti rimarcati dal Capo dello Stato al presente e al futuro delle «martoriate ma vivacissime terre di confi­ne.

Da quelli a Slovenia e Croazia, Paesi amici con i quali «lavoriamo insieme per la pace e lo sviluppo, agli altri «Paesi dei Balcani occidentali per i quali «occorre lavorare alacremente, affinché possano compiere le procedure di adesione all’Ue senza indugi o ritardi.

E poi Gorizia, tra i protagonisti della cerimonia: città separata in due dal «nostro muro di Berlino, che sarà con Nova Gorica una sola capitale della cultura europea 2025.

Gorizia citata anche dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha ricordato che la vicenda dolorosa del-le foibe e il conseguente esodo forzato istriano e giuliano-dalmata furono veri e propri atti di pulizia etnica.

Le foibe non sono l’unico atto di pulizia etnica che ha funestato i Balcani nel Ventesimo secolo: si può anzi dire che abbiano anticipa-to altre tragedie.

Ricordare è un dovere morale, civile, politi­co, ma non significa riaprire antichi conflitti.

Il discorso del Presidente della Repubblica è stato il momento più atteso della cerimonia, che ha visto in prima fila il presidente del Senato La Russa, il vicepresidente della Camera Rampelli, la premier Meloni e numerosi esponenti del Governo, parlamentari, rap-presentanti del mondo delle associazioni degli esuli e della Comunità italiana, parenti di infoibati, studenti. Cerimonia che si è aperta con la proiezione di un estratto del docufilm di Tony Saccucci “Kevina Jama- La Foiba Grande”, foiba a venti chilometri da Spalato, e che ha visto alternarsi letture e brani eseguiti dall’orchestra di archi del Conservatorio Tartini di Trieste.

In chiusura, l’intervento del Presidente Mattarella, con il ricordo del dramma di migliaia di italiani all’interno di una ricostruzione storica puntuale sulle vicende che segnarono le sponde orientali dell’Adriatico durante e dopo la Seconda guerra mondiale, le origini e le conseguenze, in una terra alla quale, «in una lugubre geografia dell’orrore, il secolo scorso ha riservato la tragica e peculiare sorte di vedere affiancati, a pochi chilometri di distanza due simboli della catastrofe dei totalitarismi: la Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza, uno dei luoghi dove si esercitò la ferocia titina contro la comunità italiana.

 

Secondo il Capo dello Stato un muro di silenzio e di oblio, un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità, si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell’eliminazione fisica.