15° REGGIMENTO BERSAGLIERI

(Battaglioni XLIX, L e LI)


Graffito L Battaglione, 15° Reggimento Bersaglieri - Monte Sei Busi

COMPAGNIA ZAPPATORI

Bersaglieri, 15° reggimento - Storia e Memoria di Bologna

DOLINA DEI CINQUECENTO; DOLINA BARONE; DOLINA DELLA MORTE

Il 15° Reggimento Bersaglieri presidiò il tratto di fronte situato ad ovest della quota 118 del Monte Sei Busi a partire dal 3 giugno 1916, sino all'agosto 1916, con alcune brevi interruzioni in cui l'unità fu mandata a riposo.
Nel giugno 1916, mese riportato nella data indicata sul graffito, intraprese significative azioni offensive (colpo di mano a nord del trinceramento austriaco "Ferro di Cavallo", situato poco più a nord della Dolina, del 10 giugno; attacco al "Ferro di Cavallo" del 29 giugno).
La Dolina ebbe ad ospitare, in alcuni frangenti, il Comando del 15° Reggimento Bersaglieri, oltre all'ospedaletto militare sulle cui murature è posizionata l'effige in oggetto.
Secondo documentazione conservata dal Dr. Paolo Gropuzzo, nelle varie fasi dei primi anni di guerra la Dolina fu alternativamente chiamata "Dolina dei Cinquecento", Dolina Barone e Dolina della Morte.
Il toponimo "Dolina dei Bersaglieri", cui oggi il luogo è conosciuto, è di recente formazione.


COMPOSTO DAI BATTAGLIONI XLIX - L - LI 

 

Già 13° Bersaglieri provvisorio dall’8 giugno al 23 settembre 1915,

poi 1° reggimento bis dal 24 settembre 1915 al 4 gennaio 1916.

I tre battaglioni si riuniscono a Castiglione dello Stiviere l’8 giugno 1915, formando il 13° reggimento provvisorio in forza alla 25° divisione. 

Dopo breve preparazione il reggimento il giorno 25 giugno raggiunge per ferrovia Cervignano, dove i battaglioni si dividono.

Il battaglione XLIX, sostituisce in linea reparti della Brigata Piacenza tra Polazzo e la quota 89, ed il 30 luglio ha il battesimo del fuoco contro importanti trinceroni nemici;

il 2 agosto partecipa all’attacco della quota 100 del Carso.

Il 1° settembre viene mandato a riposo presso Cassegliano.

Il battaglione L, il giorno 26 luglio 1915 si trova nel settore del Bosco Cappuccio, partecipa alle azioni offensive contro le trincee nemiche, attacca col 123° fanteria le posizioni austriache  alla quota 111 riportando buoni successi.

Il battaglione LI, a fine luglio raggiunge le trincee sotto il San Michele dove effettua turni di guardia; passa poi in riserva divisionale a Sdraussina.

Il 21 agosto 1915 si porta nelle trincee di Bosco Cappuccio, successivamente è inviato a Fogliano, dove si riunisce agli altri due battaglioni.

Il 24 settembre 1915, viene sciolto il 13° reggimento provvisorio, i battaglioni formano il 1° reggimento bis bersaglieri, alle dipendenze del X° Corpo d’armata.

Sino al 21 ottobre la nuova formazione attende a lavori di consolidamento e costruzione di ricoveri nelle retrovie, quindi si trasferisce a Turriaco.

Il 28 ottobre 1915 i battaglioni XLIX e L partecipano all’attacco della ’importante trincea delle frasche, mentre il LI rimane di riserva; l’azione prosegue sino al 2 novembre con il supporto della Brigata Sassari, e,  sorretta da adeguate forze di rincalzo, ha successo; il nemico è costretto a ritirarsi.

Nei mesi successivi, fino a dicembre 1915, il 1°reggimento bis  bersaglieri rimane nelle retrovie;

il giorno 6 gennaio 1916 la formazione viene sciolta e coi tre battaglioni è formato 15° reggimento bersaglieri.

Il battaglione LI parte per la Carnia, dove si sistema a protezione della val Pontebbana. Il battaglione XLIX si trasferisce nei pressi di Lucinico. Il battaglione L nel settore di Pieris, poi sostituisce reparti di cavalleria nella zona Mandria – Adria.

I tre battaglioni del 15° bersaglieri, sono impiegati nei settori del fronte dove più accanita e pericolosa si svolge la lotta; nel mese di maggio il reggimento è di nuovo unito ed entra in azione tra il monte Sei Busi del Carso e la testa di ponte austriaca difronte a Gorizia.

Durante la VI° battaglia dell’Isonzo i reparti di bersaglieri combattono in Carso contro le difese nemiche del Ridottino dei Morti, Polazzo,  quota 118; iniziato il ripiegamento nemico dal Carso, i battaglioni inseguono l’avversario fino al Vallone, poi ricevono il cambio e scendono a riposo.

A metà settembre i battaglioni XLIX e LI partecipano alla conquista della quota 208 sud, fortemente difesa dal nemico. In novembre il 15° bersaglieri si trasferisce in Carnia, nelle trincee della Val Dogna.

In tale zona rimane alternando turni di trincea e riposo sino a metà ottobre del 1917.

Quando il nemico opera lo sfondamento di Caporetto, il 15° arretra verso il Tagliamento raggiunto nei pressi di Tolmezzo; poi ricevuto l’ordine di ripiegare al Piave, punta sulla Val Meduna con l’intenzione di attraversarla e raggiungere il Cadore.

Ma, giunto all’altezza del torrente Chiarzò è accerchiato da superiori forze nemiche e annientato.

 


STORIA DEL REGGIMENTO


 

 
 

Già 13° bersaglieri provvisorio dall'8 giugno al 23 settembre 1915 
e 1° reggimento bersaglieri bis dal 24 settembre 1915 al 4 gen.

 

ANNO 1915.

     Nel gennaio in Aviano il deposito del 6° reggimento bersaglieri costituisce i due battaglioni XLIX e L che, dopo successivi trasferimenti a Bologna ed a Pescheria, si uniscono durante i primi giorni del giugno a Castiglione dello Stiviere al LI battaglione proveniente da Ancona, ove si è organizzato presso il deposito dell'11° bersaglieri.
     L'8 giugno viene con essi a formarsi, presso il XIII corpo d'armata (25a divisione), il 13° reggimento bersaglieri provvisorio.
     I riparti di questo, dopo aver trascorso un breve periodo di addestramento e di istruzione, il 6 luglio si trasferiscono nella zona compresa tra Lonato e Desenzano.

Il giorno 23, il 13° provvisorio è a Peschiera da dove, per ferrovia, il 25 raggiunge Cervignano.
     Di lì i suoi battaglioni partono per diversa destinazione e fino al giorno in cui, di nuovo riuniti, formeranno il 1° reggimento bersaglieri bis, subiscono le seguenti differenti vicende:
     Il XLIX, messo a disposizione della 20a divisione (X corpo di armata), si trasferisce per via ordinaria a Cassegliano;

il giorno seguente è nel trincerone di Polazzo ed il 29 luglio, passato alla dipendenza della "Piacenza", sostituisce riparti del 16° fanteria nel settore est di q. 89.

Il 30 sostiene la sua prima prova, partecipando col 112° fanteria alla conquista di importanti trinceramenti nemici;

il 2 agosto raggiunge di slancio il ciglio di q. 100, riuscendo a mantenere gran parte ed il 6 agosto, sostenuto dal I battaglione ciclisti e da un riparto del 112° fanteria, occupa una forte posizione situata fra le quote 100 e 112, preservandola poscia da violenti contrattacchi.

Il 1° settembre, rilevato da riparti del 117° fanteria, si riporta a Cassegliano ed il 17 è a Campolongo, ove l'11 sono giunti anche gli altri battaglioni L e LI.
     Il L che, come si è detto in precedenza era giunto il 25 luglio a Cervignano, messo a disposizione del X corpo d'armata, raggiunge il giorno stesso Cassegliano poi, il 26, occupa le trincee di Bosco Cappuccio a fianco del           I battaglione bersaglieri ciclisti.
     Dal 28 al 30 luglio, il L prende parte ai combattimenti che la 19a divisione va svolgendo per completare l'occupazione del margine destro dell'altopiano carsico verso il Vallone, sulla linea delle quote 121 - 164 - 167; il 2 agosto è a Sagrado ed il 5, a disposizione del comando della "Chieti", va ad occupare, in rincalzo ai reggimenti 123° e 124°, le posizioni di q. 111.

Dopo aver partecipato ad alcuni combattimenti svoltisi con varia fortuna nei giorni seguenti, il 18 agosto due sue compagnie (5a e 7a) s'impossessano con brillante lotta, di un forte trinceramento nemico.
     Il 28 agosto il L è riunito nel bosco di Castelvecchio, da dove, il 3 settembre si distacca la 5a compagnia per concorrere, col 123° fanteria, ad una azione contro le trincee di q. 118.
     L'11 settembre il battaglione si riunisce agli altri in Campolongo.
     Il LI, che pure il 25 luglio con gli altri era a Cervignano, si trasferisce il 26 a Villase, indi, passato alla dipendenza della 21a divisione (X corpo d'armata), raggiunge le trincee di q. 170 (M. S. Michele) e vi si rafforza, rimanendovi fino al 30 luglio, giorno in cui, rilevato da riparti dell'86° fanteria, si reca in riserva divisionale a Sdraussina (30a divisione - XIV corpo d'armata).
     Dopo uno spostamento al casello 45, il 21 agosto, messo a disposizione della 28a divisione, si porta a Bosco Cappuccio col 148° fanteria; fa ritorno al detto casello il 24.
     Dal 26 agosto al 1° settembre è di nuovo a Bosco Cappuccio, poi si trasferisce a Villesse.
     Passato dalla 30a alla 31a divisione raggiunge, il 3, Fogliano e l'11 settembre è a Campolongo insieme con i battaglioni XLIX e L.
     A Campolongo il 24 settembre, con i battaglioni già appartenenti al 13° reggimento bersaglieri provvisorio, si forma il 1° bersaglieri bis, che viene posto alla dipendenza del X corpo d'armata.
     Attende esso, nei suoi primi giorni di vita, a lavori di costruzioni di baracche, ad istruzioni varie e ad inquadramento di complementi; poi, il 21 ottobre, in completa efficenza, destinato alla fronte carsica, si trasferisce a Turriaco.
     Ivi, mentre il LI rimane in riserva di corpo d'armata, il comando di reggimento e gli altri due battaglioni si portano a S. Pietro dell'Isonzo, passando a disposizione della 20a divisione.
     Il 24 ottobre il reggimento è alla Conceria di Fogliano (19a divisione);

di lì i riparti vanno in linea per lavori e per preparare nuovi atti offensivi.
     Perduta dai nostri la contrastata trincea "delle Frasche", il giorno 28 ottobre, al 15° ed al III/148° è devoluto il difficile incarico di riprenderla.
     Il XLIX attaccherà dai due lati il saliente nord - est della detta trincea;

il III/148° avanzerà a tergo ed a sinistra del XLIX per concorrere all'attacco del lato est del saliente stesso, parando ogni minaccia controffensiva sul fianco sinistro dei bersaglieri;

il L agirà nel contempo frontalmente verso la rimanente parte della trincea. Il LI rimarrà in riserva.
     Durante le prime ore del pomeriggio, dopo breve bombardamento, i battaglioni XLIX e L si lanciano contro le opere nemiche.
     Mentre sul resto della fronte, per la grande consistenza di esse, non si riesce a progredire, la 3a compagnia del XLIX ed il L riescono a raggiungere e ad oltrepassare la trincea "delle Frasche".

Sui fianchi, si sviluppa subito violenta la reazione di fuoco delle mitragliatrici avversarie, mentre un preciso tiro di artiglieria si riserva sulla nuova conquista, sconvolgendo il terreno.
     Ed immediatamente, da un avvallamento profondo che trovasi al di là della trincea "delle Frasche", appaiono numerose forze austriache che vengono al contrattacco.

I nostri resistono tenacemente e gli assalitori vengono respinti. Più tardi, però, ferito il comandante del L battaglione, ridotti a pochi gli uomini della difesa e non potendo i rincalzi affluire, non si riesce a reggere alla forte pressione, sicchè, nella notte stessa, i pochi superstiti ordinatamente ripiegano.
     Il 2 novembre l'azione è ripresa.

Al 1° reggimento bersaglieri bis ed al I battaglione ciclisti, fatto guingere da posizione arretrata, viene dato ordine di impadronirsi del saliente, mentre altre truppe, fra cui l'XI ciclisti, agirano ai lati.

Due larghe brecce vengono praticamente dalle artiglierie nei reticolati, indi i riparti avanzano e, dopo aver infranto la breve, ma tenace resistenza avversaria, iniziano il lavoro di rovesciamento della fronte delle trincee occupate.
     Il nemico, facendo largo uso di gas asfissiante e di bombe a mano, sferra un vivace contrattacco dalla parte nord del saliente che ancora non è in nostra mano.
     Si comincia a retrocedere, ma il pronto intervento di due compagnie del reggimento (5e 12a) sostiene la situazione e si riesce, anzi, a por piede nelle posizioni dalle quali è partita la puntata avversaria.
     Le truppe che si trovano sulla destra, visto il saliente conquistato, avanzano ed un riparto dell'XI battaglione ciclisti si porta con slancio sull'orlo orientale dell'avvallamento che trovasi presso la trincea "delle Frasche".
     L'azione è coronata da successo ed i ripetuti contrattacchi vengono respinti.
     La medaglia di bronzo al valor militare premia il valore dimostrato dal reggimento durante le giornate del 28 e 29 ottobre e del 2 novembre.
     Rilevato dalla "Sassari" nella notte successiva, il 1° bersaglieri bis si trasferisce a Campolongo giungendovi il 6. Il 12 novembre è a Strassoldo, da doce invia distaccamenti a Bagnaria Arsa.
     Così trascorse il resto dell'anno.

ANNO 1916.

 

     Il reggimento, dal giorno 5 gennaio, assume la denominazione di 15° bersaglieri.
     Durante il mese successivo i suoi battaglioni sono soggetti a vari spostamenti.
     Il LI, raggiunto il giorno 21 febbraio Cervignano, parte alla volta della Carnia.

Dalla stazione di Moggio risalendo la valle Aupa si porta il giorno 22 ad occupare le posizioni tenute da riparti alpini e di fanteria, a protezione della valle Pontebbana (Lius - Casera Ladusset - M. Glazzat - Cereschiatis, 24a divisione); rientra al reggimento ikl 25 marzo.
     Il XLIX, che dal 26 gennaio si trovava a S. Pietro dell'Isonzo, si trasferisce il 19 febbraio a Ca' delle Vallade, inviando in seguito distaccamenti a Lucinico ed a Verhovlje per lavori; il 29 febbraio è a Strassoldo ed il 14 marzo a Subida, a disposizione del VI corpo d'armata.
     Il L, trasferitosi il 14 febbraio nella zona di S. Pietro dell'Isonzo - Fogliano - Sagrado, si porta l'11 marzo a Bagnaria Arsa; tre giorni dopo è a Strassoldo.

Il 15 aprile il comando del 15° reggimento bersaglieri ed i suoi due battaglioni L e LI sono posti alla dipendenza tattica del VII corpo d'armata;

il L si trasferisce a Pieris, il LI col comando di reggimento a s. Canziano. Il 26 aprile il L, passato a disposizione della 14a divisione, invia due compagnie a Rouchi al 13° fanteria (5a ed 8a), una a S. Polo al 18° fanteria (7a) ed una (6a) all'XI ciclisti che combatte sulle alture di Selz.

Il giorno seguente il battaglione di nuovo riunito raggiunge il reggimento.
     Questo, dopo essere passato alla dipendenza di vari comandi, invia i suoi battaglioni L eLI rispettivamente con la VII brigata di cavalleria sulla fronte Mandria - Adria, con l'VIII brigata di cavalleria nei pressi di q. 93.
     Il L giunto a Mandria all'imbrunire, è impiegato a rinsaldare l'occupazione delle trincee occupate dagli squadroni dei reggimenti Nizza e Vercelli, fortemente provati da lotte precedenti; dà bella prova di valore respingendo numerosi contrattacchi avversari.
     Il LI, ricevuto ordine di portarsi in rincalzo ai reggimenti di cavalleria Treviso e Guide, accorre verso le prime linee, ove il combattimento si sta svolgendo accanito e sfavorevole.
     Le compagnie 10a ed 11a si lanciano sul pendio di q. 93 raggiungendo la posizione sulla quale la resistenza vacilla ed occupano tenacemente la trincea a sud del cosidetto "Tamburo".
     La tenacia dei bersaglieri e dei cavalieri riesce ad arrestare l'invasore che, avanzando a squadre affiancate, tenta avvolgerne un fianco;

il pronto intervento di una sezione mitragliatrici, seguito da un repentino contrattacco, piega però la situazione in nostro favore.
      Il giorno 16 maggio, dopo violento bombardamento, l'avversario tenta di nuovo d'impadronirsi della q. 93, ma i riparti che la presidiano, tra cui quelli del LI battaglione, riescono a mantenerne saldamente il possesso.
      Due giorni dopo il LI scende a Monfalcone e con altro spostamento il 22 è a S. Canziano.
      Il L si porta a Pieris; il 23 è ad Armelino unitamente al LI; entrambi sono a disposizione della 31a divisione. Giunge anche il XLIX che dal 14 marzo era stato posto alla dipendenza del VI corpo d'armata ed impiegato sul Podgora, sul Peuma e tra Gradiscutta e q. 206.
     Tra il 3 ed il 5 giugno il reggimento sostituisce in linea sul M. Sei Busi il 124° fanteria; pone la sede di comando in Redipuglia.
     L'8a compagnia, il 10 giugno, compie un'ardita irruzione nella trincea avversaria denominata "Ferro di Cavallo", catturandovi alcuni prigionieri.
     Il 14 luglio il 15°, sostituito in linea dal 123° fanteria, si va a dislocare tra Armelino e Turriaco.
     Dopo breve periodo di riposo, il 30 luglio torna in linea nel settore Polazzo (M. Sei Busi), dando il cambio al 124° fanteria.

Durante i primi giorni dell'agosto procede ad azioni dimostrative inviando riparti in ardite arruzioni sulla trincea dei "Monticelli Rossi", allo scopo di agevolare le unità laterali.
     Il giorno 9 agosto, per assecondare un'azione che il 122° fanteria va svolgendo contro il "Ridottino dei Morti", il 15° bersaglieri attacca la linea avversaria dei "Monticelli Rossi" riuscendo in un primo tempo ad impossessarsene in parte. E' però più tardi costretto a ripiegare sulle trincee di partenza.
     L'indomani, inseguendo il nemico che si ritira perchè la situazione generale volge a lui sfavorevole, il reggimento raggiunge la q. 116 sulla strada Marcottini, Doberdò; l'11, con un altro sbalzo si porta alla metà circa del versante occidentale del Vallone, poi, ricevuto il cambio dal 151° fanteria, si trasferisce nei pressi di Doberdò, in riserva della 31a divisione.
     Il 12 agosto, unitamente al 161° fanteria costituisce brigata mista; il XLIX battaglione è inviato a Boneti, in riserva; in seguito, dopo essere stato impiegato in linea, è rilevato, il 20, dal L.
     Dopo altri turni di trincea i battaglioni, dal 20 agosto al 7 settembre, vanno a trascorrere successivamente un periodo di riposo e di riordinamento a Cassegliano.
     Il giorno 8 settembre, il XLIX sostituisce in linea il IV ciclisti; gli altri battaglioni col comando di reggimento si trasferiscono il 13 nel Vallone, poscia il L dà il cambio ad uno del 90° fanteria che trovasi in una trincea nei pressi di q. 208 sud in collegamento col XLIX.

La 31a divisione deve a metà settembre proseguire la già intrapresa azione offensiva contro le linee nemiche site tra Nova Vas e q. 208 sud.
     Il reggimento, rinforzato dal IV ciclisti, dal 270° riparto mitragliatrici e da riparti del genio, riceve il compito di penetrare nelle opere nemiche in corrispondenza della fronte di q. 208 sud, raggiungere le pendici orientali di questa e procedere contro la linea q. 241 - 235.
     Iniziatasi l'azione il 14 settembre, i nostri riescono a por piede nelle prime trincee avversarie che, però, devono poi abbandonare.
     Il giorno seguente, le operazioni hanno seguito; due compagnie (10a e 12a) del LI battaglione e riparti del IV ciclisti conquistano di nuovo i trinceramenti nemici, ma anche questa volta, dopo una fiera resistenza ai numerosi contrattacchi nemici e dopo le perdite subite, il comando della "Macerata", dalla quale il reggimento dipende, dà ordine di sospendere l'azione.
     Un terzo tentativo che ha luogo il giorno 16 ha invece maggior fortuna; le compagnie 1a e 2a del XLIX irrompono nella trincea nemica e la oltrepassano, catturando alcune centinaia di prigionieri, il L s'impossessa a sua volta di un forte ridottino.

La conquista è mantenuta nonostante la forte pressione avversaria che si esplica ininterrotta ed a volte impetuosa nei giorni seguenti.
     Il 24 settembre, il 15° è rilevato in linea dal 42° fanteria e, seguendo la strada Doberdò - Redipuglia, si trasferisce a Turriaco - Cassegliano, ove è posto alla dipendenza del XIII corpo d'armata.
     L'11 ottobre è a Doberdò ed il comando del reggimento con due battaglioni, XLIX e L, si porta a Boneti; li segue il giorno successivo il LI.
     Il 15° bersaglieri costituisce riserva divisionale; il XLIX però è messo alla dipendenza della "Padova" e va a presidiare le trincee di q. 208 sud.
     Dal 14 al 15 ottobre, il comando di reggimento ed i due battaglioni, LI e XLIX (quest'ultimo sostituito in linea dal L), raggiungono Cassegliano e Turriaco; poi, durante la notte dal 31 ottobre al 1° novembre, sono di ritorno a Boneti. Il LI, messo a disposizione della "Macerata", iniziando l'avanzata da q. 208 sud, giunge ad impossessarsi di una parte dei trinceramenti nemici che però deve più tardi abbandonare.
     Il 2 novembre il XLIX battaglione, unitamente al IV ciclisti, conquista la prima linea nemica di fronte alla nostra di q. 208 sud, indi tenta, ma con risultato sfavorevole, di impossessarsi di quella più arretrata sita fra le quote 238 e 235; il giorno 5 il reggimento, ricevuto il cambio da riparti della brigata Padova, fa ritorno a Cassegliano, Villesse, Turriaco e nei giorni 8 e 9 per ferrovia, partendo a scaglioni dalla stazione di Strassoldo, raggiunge quella per la Carnia da dove prosegue per Chiout, sotituendo l'11° bersaglieri nella val Dogna.
     Ivi trascorre gli ultimi giorni dell'anno.

ANNO 1917.

      In tal zona non si verificano avvenimenti importanti sino all'ottobre cioè all'inizio della grande offensiva nemica.
     Nella notte dal 27 al 28 ottobre il reggimento ripiega sulla seconda linea di val Dogna e occupa le posizioni di M. Schenone e Jof di Dogna.

Il 28, continuando lo spostamento giunge a Chiusaforte, il 29 è a Stazione per la Carnia e passato il Tagliamento al ponte di Tolmezzo, va ad occupare il massiccio di Caurions.
     Il giorno 30 le truppe che erano schierate nel sottosettore Dogna - Raccolana costituiscono una brigata mista alla dipendenza della 36a divisione.
     Ripresa la marcia durante la notte dal 4 al 5 novembre, il 15° berasglieri giunge a S. Francesco e lo stesso giorno, facendo parte di una colonna formata dalle divisioni 36a e 63a, arriva a Pielungo.
     Il movimento prosegue il mattino del 6 ed i riparti del 15° raggiungono Forno, mentre l'avanguardia della colonna si porta alla sella di Dagn (ad occidente della strada Pielungo - Clanzetto ed a nord di Gerchia).
     continuando il ripiegamento il reggimento raggiunge lo spartiacque fra le valli Arzino e Meduna, allo scopo di poter scendere in val Meduna, attraversarla e risalire verso il Cadore. Ma giunto a Casere Cuel di Corm ad est del torrente Chiarzò, completamente accerchiato da numerose forze nemiche, è travolto nonostante la tenace resistenza opposta.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA DI BRONZO.

     “Decimato in ripetuti assalti contro la trincea delle Frasche (Carzo), concorse ancora con bello slancio a conquistare altro trinceramento nemico, dimostrando esemplare valore (28 - 29 ottobre e 2 novembre 1915)”.

(Boll. Uff. anno 1920, disp. 1).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

Reggimento.

1 Ten. Col. Piaggia Di S. Marina Francesco Palermo Monticelli Rossi 10-08-1916
2 Maggiore Liberanome Camillo Parigi Q. 208 nord 01-11-1916
3 Capitano Bocca Domenico Genova Castelnuovo del Carso 28-10-1915
4 Id. Broda Angelo Piacenza Osp. d. C. 84 14-08-1916
5 Id. Ghersi Giuseppe Vercelli Castelnuovo del Carso 28-10-1915
6 Id. Pavan Napoleone Cervarese Castelnuovo del Carso 02-11-1915
7 Id. Saladini Francesco Arquata 19a Sez. Sanità 03-11-1915
8 Id. Tanaglia Icilio Medicina Q. 208 sud 15-09-1916
9 Id. Vizzardelli Enrico Piacenza Castelnuovo del Carso 02-11-1915
10 Tenente Benini Enrico Verona Ops. d. C. 101 01-11-1916
11 Id. Bompiani Giorgio Roma Castelnuovo del Carso 30-07-1915
12 Id. Brigato Cesare Boara Pisani Q. 208 sud 15-09-1916
13 Id. Cavallari Alfonso Copparo Osp. d. C. 205 19-09-1916
14 Id. Durante Luciano Roma Q. 208 nord 02-11-1916
15 Id. Greco Alberto Napoli Osp. Chir. n. 168 23-09-1916
16 Id. Ius Luigi Trieste Q. 208 nord 02-11-1916
17 Id. Manuel Gismondi Alberto S. Remo Q. 208 nord 14-09-1916
18 Id. Menni Vittorio Milano Castelnuovo del Carso 30-10-1915
19 Id. Mochi Sisto Acqualagna Osp. d. C. 053 13-10-1916
20 Id. Scoccia Umberto Fornovo Q. 208 nord 02-11-1916
21 S. Ten. Alessandrini Domenico Fermo Q. 208 nord 16-09-1916 
22  S. Ten. Antonioli Ferruccio Milano Castelnuovo del Carso 28-10-1915 
23  Id.  Aprosio Arturo Vallecrosia Castelnuovo del Carso 02-11-1915 
24  Id.  Baravelli Giulio Torino Q. 208 sud 02-11-1916 
25  Id.  Bentivegna Salvatore Palermo Q. 208 sud 15-09-1916 
26  Id.  Bossi Gualtiero Roma Sagrado 21-08-1915 
27  Id.  Cenci Lodovico Rimini Sagrado 22-08-1915 
28 Id. Ciuro Giovanni Gangi Q. 208 sud 02-11-1916
29 Id. Crocchini Carlo Milano Q. 118 04-09-1915
30 Id. Croci Lucio (disp.) Roma Castelnuovo del Carso 28-10-1915
31 Id. Costantino Gherardo Lecce Polazzo 30-07-1915
32 Id. Fabiani Umberto Bologna M.. Sei Busi 30-07-1915
33 Id. Fiorani Germignano Campogalliano Q. 208 sud 17-09-1916
34 Id. Gallo Vincenzo Sessa Aurunca M. S. Michele 02-11-1916
35 Id. Garagnani Ugo Bologna M. Sei Busi 30-07-1915
36 Id. Gasparetti Carlo Monza M. Sei Busi 02-08-1915
37 Id. Giardina Annibale Pachino Castelnuovo del Carso 02-11-1915
38 Id. Gini Luigi Casalino Q. 93 16- -1916
39 Id. Giraldi Sergio Padova Castelnuovo del Carso 28-10-1915
40 Id. Giuggioloni Cesare Trasacco Castelnuovo del Carso 28-10-1915
41 Id. Goggio Biagio Torino Castelnuovo del Carso 30-10-1915
42 Id. Grandinelli Eugenio Belsito M. Sei busi 09-08-1916
43 Id. Lazzari Aldo Leno Polazzo 03-07-1915
44 Id. *Leale Michele Messina Osp. Terr. C. R. Ferrara 30-09-1916
45 Id. Lippi Pitro Bibbiena Castelnuovo del Carso 03-11-1915
46 S. Ten. Mancinelli Francesco Montemilone M. Sei Busi 11-06-1916
47 Id. Meccoli Guido Ari Castelnuovo del Carso 04-09-1915
48 Id. Melini Archimede Forlì Polazzo 24-08-1915
49 Id. Morelli Giovacchino Montalto di Castro Castelnuovo del Carso 02-11-1915
50 Id. Morelli Ugo Fiumefreddo Castelnuovo del Carso 28-10-1915
51 Id. Pasparetti Carlo Monza Polazzo 02-08-1915
52 Id. Polidori Pietro Rocca San Casciano M. Sei Busi 30-07-1915
53 Id. Prigiotti Enrico Perugia Castelnuovo del Carso 18-08-1915
54 Id. Proia Eligio Collefegato Castelnuovo del Carso 02-11-1915
55 Id. Rinaldi Ottorino Roma Q. 208 sud 14-09-1916
56 Id. Romano Quinto Lecce Castelnuovo del Carso 28-10-1915
57 Id. Rosa Cesare Gatti M. S. Michele 28-10-1915
58 Id. Salvi Giuseppe Cardinale M. S. Michele 02-12-1915
59 Id. Santilli Francesco Vittorio M. S. Michele 29-07-1915
60 Id. Soragna Adriano Cremona Castelnuovo del Carso 28-10-1915
61 Id. Tomà Aldo Venezia Castelnuovo del Carso 28-10-1915
62 Id. Turola Luigi Udine M. Sei Busi 30-07-1915
63 Aspirante Ara Eugenio Vercelli Monfalcone 15-05-1916
64 Id. Aragona Pietro S. Lucia Q. 208 sud 16-09-1916
65 Id. Boeri Pietro Piazza Armerina Castelnuovo del Carso 02-11-1915
66 Id. Bozzi Luigi Siracusa Q. 208 sud 22-10-1916
67 Id. Bozzolo Carlo Medicina M. Festa 28-10-1917
68 Id. Buonopane Vincenzo Salerno Q. 208 sud 21-09-1916
69 Id. Carbone Egidio Cirigliano Q. 208 nord 02-11-1916
70 Id. Casaro Attilio Vescovano Castelnuovo del Carso 28-10-1915
71 Aspirante Colafranceschi Giovanni Giuliano di Roma Q. 208 sud 17-09-1916
72 Id. Cuccurullo Emilio Torre Annunziata Amb. Chir. N. 5 11-08-1916
73 Id. De Lotto Oreste S. Vito Castelnuovo del Carso 02-11-1915
74 Id. *Giardini Michele Cosenza Ospedale Milit. Tolmezzo 20-10-1917
75 Id. Giovannetti Giovanni (disperso) S. Marcello Castelnuovo del Carso 03-11-1915
76 Id. Guipponi Luigi Prazzo Basso Q. 208 sud 02-11-1916
77 Id. Marcetti Marco Bologna Castelnuovo del Carso 30-10-1915
78 Id. *Masoelli Emanuele Prato Osp. di tappa Udine 10-10-1917
79 Id. Minniti Augusto Reggio Calabria Osp. d. C. 183 24-09-1916
80 Id. Pirolli Tullio Roma M. Sei Busi 10-08-1916
81 Id. Prabaldi Umberto Forno di Zoldo Q. 208 sud 15-05-1916
82 Id. Soave Renato Napoli Osp. d. C. 85 29-09-1916
83 Id. Tacchini Alberto Formigine Q. 208 sud 17-09-1916

Ufficiali morti per malattia.

1 Capitano Comperchio Vincenzo Guardia Lombardia In prigionia 06-02-1918
2 Tenente Savorgnan Valcherio Casalmaggiore Osp. Trieste 19-11-1918
3 Aspirante Mezzettu Dante Gubbio Osp. Trieste 24-11-1918

  MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

     MELLINI Archimede, sottotenente - cavaliere - Castelnuovo del Carso, 2 - 3 novembre 1915.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Ufficiali, n. 25 - Truppa, n. 36.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Ufficiali e militari di truppa, n. 64.

COMANDANTI DEL REGGIMENTO.

Colonnello GRAZIANI Andrea, dall'8 al 26 giugno 1915.
Colonnello DE BONO Emilio, dal 24 settembre 1915 al 25 marzo 1916.
Colonnello VILLANIS Pietro, dal 26 marzo al 1° giugno 1916.
Ten. Colonnello ORSO Eugenio, dal 14 luglio al 19 ottobre 1916.
Ten. Colonnello DOMPE' Paolo, dal 20 ottobre al 7 novembre 1917.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

XLIX Battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Capitano Nuccorini Luigi 24/05/15 30/09/15  
Maggiore Celebrini Di S. Martino Luigi 01/10/15 28/10/15 Ferito. 
Id. Madoni Giovanni ...10/15 ...09/16  
Capitano Magistri Francesco ...09/16 17/09/16  
Id. Mandrioli Eraldo 18/09/16 .................  
Maggiore Jannoni Sebastianini Angelo 10/11/16 20/07/17  
Id. Giordano Carmine ...07/17 ..................  
Id. Magistri Francesco .../.../17 04/11/17  

L Battaglione

Capitano Di Dio Vincenzo 24/05/15 28/07/15  
Id. Sforza Pietro 29/07/15 28/10/15  
Maggiore Piaggia Di S. Marina Francesco 29/10/15 10/08/16 Cad. sul campo. 
Capitano Peyrani Adolfo 11/08/16 ................  
Ten. Col. Oddone Edoardo ...08/16 17/09/16  
Capitano Ciavarra Romualdo 18/09/16 20/10/16  
Id. Zannoni Leone 21/10/16 ...03/17  
Maggiore Calialbi Massimo ...03/17 ...06/17  
Capitano Zannini Francesco ...06/17 04/11/17  

LI Battaglione

Maggiore Giglio Alessandro 24/05/15 16/11/15  
Id.  Nuccorini Luigi 17/11/14 13/08/15  
Capitano Tanaglia Icilio ................ ...08/16  
Maggiore Liberanome Camillo ...08/16 15/09/16  
Capitano Stivala Egidio 16/09/16 21/09/16  
Maggiore Liberanome Camillo 22/09/16 01/11/16 Cad. sul campo.
Capitano Stivala Camilllo 02/11/16 29/11/16  
Maggiore Gatti Alfredo 30/11/16 04/11/17  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 26 luglio al 10 settembre (Polazzo - Settore est di q. 89 [pressi delle QQ. 100 e 112] - Bosco Cappuccio [pressi delle QQ. 121 - 164 - 167] - Q. 111 - Q. 118 - M. S. Michele).

Dal 24 ottobre al 5 novembre (Conceria di Fogliano - Trincea delle Frasche - Saliente a nord della Trincea delle Frasche).

 Anno 1916

 

Dal 22 febbraio al 22 maggio (Zona Carnia - [Luis - Ladusset - M. Glazzat - Cereschiatis] - Alture di Selz - Monfalcone - Mandria - Adria - Podgora - Peuma - Villa Fausta).

Dal 5 giugno al 14 luglio (Zona M. Sei Busi [Alture di Redipuglia]).
Dal 30 luglio al 27 agosto (Settore Polazzo - Monticelli Rossi - Strada Marcottini - Doberdò - Vallone di Doberdò - Pressi di q. 208).

Dall'8 al 23 settembre (Pressi di q. 208 sud).

Dal 12 al 15 ottobre (Q. 208 sud).

Dal 1° al 4 novembre (Q. 208 sud).

Dal 10 novembre al 31 dicembre (Zona Carnia [Val Dogna]).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 7 novemrbe (Zona Carnia [Val Dogna] - Chiusaforte - Stazione per la Carnia - Tagliamento - S. Francesco - Testata val Meduna - Casere Cuel di Cor).

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 25 luglio (Bologna - Ancona - Peschiera - Castiglione delle Stiviere - Cervignano).

Dall'11 settembre al 23 ottobre (campolongo - Turriaco - S. Pietro dell'Isonzo).

Dal 6 novembre al 31 dicembre (Campolongo - Strassoldo - Bagnaria Arsa).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 21 febbraio (Campolongo - Strassoldo - Bagnaria Arsa - S. Pietro dell'Isonzo - Fogliano - Sagrado - Cà delle Vallade).

Dal 15 al 29 luglio (Armelino - Turriaco).

Dal 28 agosto al 7 settembre (Cassegliano).

Dal 24 settembre all'11 ottobre (Turriaco - Cassegliano - Doberdò - Boneti).

Dal 16 al 31 ottobre (Cassegliano - Turriaco).

Dal 5 al 9 novembre (Cassegliano - Villesse - Turriaco - Strassoldo - Stazione per la Carnia - Chiout).





 Anno 1917

 





 

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

1

28

5

9

Id. 1916

7

19

4

12

Id. 1917

10

7

/

/

TOTALI Mesi 19 e giorni 24 Mesi 9 e giorni 21
RIEPILOGO DELLE PERDITE.
LOCALITA' E DATA  REGGIMENTO
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
ANNO 1915
Trincee di Polazzo - Settore est di q. 89 - Q. 100 - Q. 112 - bosco Cappuccio - Q. 121 - Q. 111 - Q. 118 - M. S. Michele (25 luglio - 13 settembre)

16

27

/

274

933

68

Trincea delle Frasche - Saliente a nord della Trincea delle Frasche (28 ottobre - 4 novembre)

27

38

4

153

674

421

Totale anno 1915 43 65 4 427 1607 489
 
ANNO 1916
Monfalcone - Mandria - Adria - Q. 93 - Podgora - Peuma - Gradiscutta (14 marzo - 22 maggio)

 3

36 

250 

M. Sei Busi (5 giugno - 14 luglio)

1

4

/

5

18

24

Zona di Polazzo - Monticelli Rossi - Sassi Rossi - Q. 116 - Via Marcottini Doberdò - Q. 153 - Vallone (30 luglio - 27 agosto)

5

15

/

71

401

32

Q. 208 sud - Ridottino (8 - 23 settembre)

17 

43 

 74

 848

 205

QQ. 208 - 235 - 238 (12 ottobre - 4 novembre)

10

12

/

32

265

32

Zona Carnia - Val Dogna (10 novembre - 31 dicembre)

Totale anno 1916 36 82 / 218 1782 297
 
ANNO 1917
Da Val Dogna a Casere Cuel di Cor [Est del Torrente Chiarzò] (27 ottobre - 7 novembre)

1

3

66

13

24

2315

Totale anno 1917 1 3 66 13 24 2315
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

43

65

4

427

1607

489

Id. 1916

36

82

/

218

1782

297

Id. 1917

1

3

66

13

24

2315

TOTALE GENERALE 80 150 70 658 3413 3101