10° REGGIMENTO BERSAGLIERI

(Battaglioni XVI, XXXIV, XXXV e X Ciclisti)


10º Reggimento bersaglieri - Wikipedia

Descrizione generale
Attiva 1 gennaio 1871 -
8 settembre 1943

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Il 10º Reggimento bersaglieri è stata un'unità militare del Regio Esercito che ha preso parte alle due guerre mondiali.

ORIGINI

Le sue origini risalgono al 1º gennaio 1871, quando venne costituito, in seguito a Regio decreto 13 novembre 1870, con i Battaglioni XVI, XXXIV, XXV e XXXVI ereditandone le tradizioni ed il retaggio di valore dimostrato nelle guerre d'Indipendenza e nella campagna del 1860-1861, nella guerra del 1866 e alla presa di Roma del 1870.

Dopo il 1870 il Regio Esercito venne ordinato su dieci corpi d'armata ed i bersaglieri su dieci reggimenti           (di 4 battaglioni), uno per ciascun corpo d'armata.

La numerazione dei battaglioni venne soppressa e sostituita dalla progressione numerica (da I a IV)                 per ogni battaglione.

GUERRE COLONIALI ITALIANE

Nelle campagne coloniali italiane tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo il reggimento concorse alla formazione di tre battaglioni per le operazioni condotte nella guerra d'Africa del 1895-1896 e nella                 guerra italo-turca del 1911-1912 che portò alla conquista di Cirenaica e Tripolitania.

Una compagnia, costituita dai superstiti del 10º Reggimento, fu fatta rimpatriare in Sicilia, ove il Reggimento fu ricostituito per la terza volta con il XXXV, il LXXIII e l'LXXXIV battaglione, a difesa dell'isola, in previsione della immanente invasione, e nel luglio 1943 fu impegnato in una lotta strenua nella zona di Agrigento riuscendo momentaneamente ad arrestare le forze avversarie.

Per tale condotta la sua Bandiera di guerra ricevette la medaglia di bronzo al valor militare.

Il Reggimento, per tre volte ricostituito, venne definitivamente sciolto in seguito all'Armistizio dell'8 settembre 1943 e non venne più ricostituito.

MOTTO DEL REGGIMENTO

 "IN FLAMMIS FLAMMA"

STORIA DEL REGGIMENTO


 

 

 
 

 Sede del reggimento in pace: Palermo.

Distretti di reclutamento: Brescia, Campagna, Campobasso, Firenze, Foggia, Potenza.

Distretti di mobilitazione: Caltanissetta, Cefalù, Girgenti, Palermo, 
                              Trapani, Catania, Messina, Siracusa.

 

ANNO 1915.

     La dichiarazione di guerra trova il reggimento in Albania sbarcatovi sin dal 29 dicembre 1914 e dislocato fuori Valona, tra Sorgente del Platano, Babiza e Canina, ove, oltre ad essere impiegato in lavori stradali, disciplina nel 1915, con altri riparti, la ritirata dell'esercito serbo attraverso l'Albania.
     Il 12 dicembre il XVI battaglione si trasferisce a Fjeri ed il 14 il comando di reggimento col XXXIV si porta a Mifoli, lasciando a Fontana del Platano il XXXV, che il 25 lo raggiunge.      

 

ANNO 1916.

 

     L'8 gennaio il reggimento da Mifoli (sinistra della Voiussa) si disloca per lavori stradali col XVI a Drisit, il XXXV a Mifoli ed il XXXIV tra Drisit, Valona e Zercovina.
     Il 3 febbraio il XXXV lascia Mifoli e si porta a Drasciovizza, per provvedere alla costruzione di strade.
     Nei giorni 16 e 17 febbraio il reggimento, sostituito da riparti della brigata Puglie, raggiunge la nuova zona tra Pencova, Treblova e Lapai, iniziando lavori di rafforzamento alla nostra linea di difesa verso la Voiussa.
     Il 21 febbraio il comando del 10° ed il XVI battaglione, dislocato a Pencova, si trasferiscono dapprima nel vallone di Vlaina, poscia, il 19 marzo, a Selenitza.
     I riparti attendono alacremente alla costruzione di vie di comunicazione e provvedono ad avviare verso Valona i prigionieri austriaci, che continuamente affluiscono alle nostre linee.
     Il 19 marzo, il nemico incomincia a far sentire la sua attività nella zona della Voiussa ed il giorno seguente il XVI battaglione si trasferisce ad Armeni, a presidio del tratto di fronte tra Armeni - confluenza Voiussa - Sciusciza; al XXXIV viene assegnato il tratto tra Resulani - Romzi ed al XXXV quello tra Carbonara - Lapai.
     Il 20 maggio al reggimento, posto sin dal 10 alla dipendenza della 38a divisione, viene assegnata la difesa della zona sulla sinistra della Voiussa (sottosettore occidentale), compresa fra Punta Peschiera ed il fiume e da questo fino alla rotabile Mifoli - Valona.

Il comando è ad Aliban; il XXXIV battaglione in regione Ciflik Idrisit; il XXXV a Bolena;

il XVI resta a Bolena fino al 25 maggio, nel qual giorno si trasferisce a Poro.
     In seguito a spostamenti, iniziati il 1° giugno, il giorno 3, il 10° bersaglieri raggiunge la nuova fronte, dislocandosi tra Regepai - Carbonara - Stracai, provvedendo al servizio di vigilanza sulla fronte della Voiussa ed iniziando lavori di rafforzamento della linea.
     Il 30 agosto riparti del reggimento eseguono ricognizioni offensive oltre la Voiussa; il XXXV battaglione occupa sulla riva destra il caposaldo di M. Gradist, spingendo una pattuglia su Hecal e facendo prigionieri;

una compagnia del XVI occupa il caposaldo di M. Trubes e spingendosi poscia su Drizar cattura anch'esso qualche prigioniero. A sera i riparti rientrano nelle proprie linee.
     Analoga azione offensiva viene ripetuta il 2 settembre oltre la Voiussa, puntando per M. Trubes e Drizar, in direzione di Fratari. Il XXXV, vinte le prime resistenze sulle alture di Clos, riesce a conquistare la cresta di M. Cradist; ma in seguito è costretto a ripiegare, perchè minacciato di aggiramento.

Il XVI, passato il fiume, occupa Drizar e Fratari facendo prigionieri; il giorno seguente ritorna nelle proprie posizioni.
     Il 28 settembre, il XXXV battaglione, posto alla dipendenza del settore est (Tepeleni), si trasferisce a Ducai; il XXXIV, dopo aver fatto parte delle truppe dell'occupazione dell'Epiro, il 24 ottobre rientra al reggimento, accampandosi a Grener.
     Il 6 novembre, anche il XXXV torna alla propria sede a Carbonara.
     Il reggimento subisce notevoli perdite per infezione malarica.                 

ANNO 1917.

     Fino al 3 febbraio, il 10° conserva la precedente dislocazione; in tal giorno inizia il trasferimento per la nuova fronte lungo la Voiussa, dislocandosi tra la stretta di Scoza fino alla confluenza del Bencia, ove sostituisce il 15° fanteria.
     Il movimento viene ultimato il 13 febbraio ed il reggimento passa alla diretta dipendenza del comando truppe occupazione Albania.
     Il 20 maggio il XXXV battaglione, posto a disposizione della brigata Tanaro, si porta sulla destra della Voiussa, prendendo posizione sulle pendici est del M. Scinidelli.
     Il 2 giugno, però, subisce un nuovo spostamento e gli viene affidata la difesa della nuova linea tra Rio Magiari - Dorza - Rio Zemblan - Rio Lopsi - torrente Ducai, col comando a Zemblan.
     Durante l'anno, sulla fronte anzidetta, non si svolgono combattimenti e l'attività bellica si limita a sole azioni di pattuglie.

ANNO 1918.

     Il reggimento resta nelle medesime posizioni in servizio di vigilanza, sino al 28 giugno, nel qual giorno si trasferisce a Memaliai.
     Il 6 luglio, il XVI corpo d'armata inizia le operazioni per la conquista di Berat alle quali è chiamato a concorrere il 10° bersaglieri, cui è commesso il compito di attaccare le posizioni di Izvori - Rabiga - q. 900 - M. Zelenich.
     Iniziato, fin dalla sera del 6, il passaggio della Voiussa, al ponte di Memaliai, il reggimento al mattino successivo raggiunge il primo obbiettivo, q. 850.

L'8 luglio, poichè il nemico ripiega, il 10° riprende l'avanzata, occupando q. 900 ed il giorno seguente, da M. Zelenich, procede alla conquista di M. Sinia, allo scopo di proteggere il fianco sinistro di altra colonna che marcia su Lapani.

Anche questo obiettivo è raggiunto con brillante attacco dei bersaglieri ed il nemico, ritirandosi, lascia in nostre mani alcuni prigionieri, armi ed altro materiale bellico.
     Il 15 luglio, il reggimento, cede la nuova linea raggiunta a riparti del 204° fanteria e si porta con successive tappe a Memaliai, dove arriva il giorno 19.
     Permane in tale località fino al 25 luglio, per spostarsi, in tal giorno, verso Osman Zeza passando sul ponte di Scoza e, dopo marcia faticosa, attraverso terreno privo di comunicazioni per Staravez e Fratari, raggiunge il 26, la località anzidetta.
     Il 29 luglio il XVI, posto alla dipendenza del settore est, si trasferisce sulla sinistra dell'Osum ad Ura - Hassan - Berjut;

il 30 il comando di reggimento, con due battaglioni, si sposta in avanti raggiungendo dapprima Sinia e proseguendo poscia in direzione di q. 350, sino ad occupare il tratto di fronte fra detta quota e l'Osum a protezione delle nostre truppe al di qua del fiume.
     Tutto il reggimento è alla dipendenza del settore est, poichè il 2 agosto il XVI rientra accampandosi nei pressi di Brestian.

Nella notte sul 16, il 10° bersaglieri, meno il XVI battaglione che resta  a presidio della q. 350, raggiunge Rahova ed il giorno seguente, mentre il comando col XXXV si trasferiscono a Osman Zeza, il XXXIV si porta a Cherpesc.
     Anche in tale località la permanenza è di breve durata, inquantochè il 23 agosto il reggimento è nuovamente in movimento per trasferirsi verso Besciova.

Giuntovi, mentre il XXXV battaglione si accampa, il nemico pronuncia un attacco, impadronendosi delle posizioni ad occidente di Besciova e di due pezzi della 116a batteria.

I bersaglieri muovono brillantemente al contrattacco e, ricacciato il nemico, ricuperano i cannoni.
     Ordinato, il 24 agosto, l'abbandono di Berat, le nostre truppe sulla sinistra dell'Osum iniziano il ripiegamento e nella stessa sera il 10° bersaglieri, che costituisce la retroguardia, raggiunge Sinia, prendendo posizione sulle pendici del monte omonimo;

il giorno successivo occupa Osman Zeza, mentre il XVI battaglione, posto alla dipendenza della brigata Tanaro, ripiega su Parasboar.
     Il 29 agosto, il comando ed il XXXV si portano a Mali Sindeli ove, nello stesso giorno, sono raggiunti dal XXXIV proveniente da Cherpesc.

Il 31 dello stesso mese quest'ultimo sostituisce nelle posizioni di Mali Sindeli riparti del 15° fanteria, mentre il XXXV resta in riserva.
     Il 10 settembre il 10° bersaglieri passa alla dipendenza della brigata Savona (38a divisione).
     All'alba del 28 la 7a compagnia effettua un colpo di mano verso lo sperone di Tosk e, dopo accanito combattimento, nel quale riesce a catturare 52 prigionieri, ritorna nelle linee di partenza.
     Il 30 ottobre il 10° passa alla dipendenza della 36a divisione ed il giorno seguente, per Aranitas, q. 295, Manes, Sinia giunge a Berat ove costituisce, col 101° fanteria di marcia, una brigata mista.

Il 6, il XXXIV battaglione si disloca fra Polivin e Fratari a difesa della linea di tappa.
     Fino al 14 ottobre il reggimento permane nella località anzidetta, per iniziare in tale epoca la marcia di ritorno verso Glava, ove giunge il 15.
     Tra il 16 ed il 17 si sposta fra Ciafa Chicioc e Vinocasci.
     Il 18 ottobre la brigata mista si scioglie ed il 10° bersaglieri passa alla dipendenza del comando settore sud, trasferendosi in diverse tappe a q. 115 (Drasciovizza), ove giunge il 25.
     Il 3 novembre il XXXV battaglione, portatosi a Valona, s'imbarca alla volta di Scutari, destinato a far parte di un contingente alleato in tale città.
     Gli altri riparti restano a presidio dell'Albania meridionale.
     Ai primi di settembre del 1920 il reggimento rimpatria.       

 

BATTAGLIONE CICLISTI.

ANNO 1915.

     Il 7 maggio il battaglione, dalla sua sede ordinaria, Palermo, s'imbarca alla volta di Napoli e giuntovi, prosegue in ferrovia diretto a Spilimbergo.

Il 19 si porta a Blessano, quindi ad Ipplis, ove trovasi il 24 maggio all'inizio delle ostilità.
     Nello stesso giorno inizia il trasferimento verso la linea di confine in direzione di Quisca (4a divisione).
     Il 6 giugno gli viene affidato il compito di sorvegliare e proteggere il fianco sinistro della divisione che opera sulla direttrice S. Floriano - Oslavia - Gorizia;

a tale scopo esso spinge pattuglie in esplorazione sulla fronte di Oslavia collegandosi, verso Podsenica - Brestje, col 73° fanteria, del quale costituisce riserva.

L'8 giugno rileva nelle posizioni di seconda linea riparti del predetto reggimento ad Imenje e si disloca tra Imenje - Bigliana e S. Martino di Quisca.
     Il 22 giugno, destinato ad assumere la difesa avanzata di M. Korada, inizia il movimento e, per la strada Verhovlje - Planina, raggiunge le pendici del monte, passando alla dipendenza della brigata Liguria, che gli affida la sorveglianza della linea lungo la dorsale fra lo Judrio e l'Isonzo, nel tratto Planina - M. Korada - S. Jakob - Liga - Kambresco.
     Assolto tale compito fino al 29 giugno, il battaglione lascia in tal giorno le posizioni anzidette, per portarsi ad assumere la difesa di q. 383 (Plava), ove rileva riparti del 119° fanteria.
     Il 4 luglio cede la linea al I/38° fanteria, perchè designato quale rincalzo della brigata Napoli, che il giorno seguente deve attaccare le difese del M. Sabotino.
     Destinato in altro settore, il 9 luglio si raccoglie nuovamente a Quisca, indi, per Dolegna, raggiunge la stazione di S. Giovanni di Manzano, da dove, per ferrovia, muove alla volta di Villa Santina (XII corpo d'armata).
     Da tale località i ciclisti iniziano un intenso periodo di esercitazioni e ricognizioni nel settore But - Degano, che si protrae fino all'8 agosto, data in cui raggiungono la nuova zona ad essi asseganta tra Forni Avoltri e Cima Sappada.
     Il 18 settembre il battaglione passa alla dipendenza del comando settore alto Degano (2° reggimento alpini) ed il 19 si schiera tra Pierabec e forcella Ombladet, in rincalzo a riparti di prima linea. 
     Limitando la propria attività ad azioni di pattuglie, trascorre il resto dell'anno. 

 

ANNO 1916.

 

     Il 31 gennaio, il X ciclisti scende a Forni Avoltri per fruire di un periodo di riposo ed il 20 marzo si trasferisce a Pizforchia (q. 1600), per assumere la difesa delle posizioni comprese tra M. Navagiust - Pizforchia e Casera Belvedere - forcella Ombladet - M. Creta Bianca.

Ivi permane fino alla fine di maggio, allorchè raggiunto Forni Avoltri, ha ordine di ritornare nelle consuete posizioni.
     Il resto dell'anno trascorre per il battaglione senza prendere parte ad avvenimenti degni di nota;

la sua attività è caratterizzata, oltre che da assiduo lavoro di rafforzamento alle proprie difese, da scontri di pattuglie, episodi locali di lieve portata.                          

 

ANNO 1917.

     Il 7 gennaio viene ritirato dalla prima linea ed inviato a Rigolato per riposare.

Il 10, però, deve spostarsi a Villa Santina ed il 17, con gli altri battaglioni ciclisti, passato alla dipendenza del "comando occupazione frontiera nord", inizia il trasferimento in ferrovia alla volta di Laveno, ove giunge il giorno seguente, prosegue poi per Gavirate;

ivi permane fino ai primi di maggio, attendendo a lavori di sistemazione difensiva e compiendo esercitazioni e ricognizioni.
     Il 2 maggio, unitamente agli altri battaglioni ciclisti, il X, muove per via ordinaria verso Roveredo in Piano (Pordenone) giungendovi il 6.
     Dopo aver atteso al proprio riordinamento, si sposta, l'11, a Lonca, il giorno successivo a Subida ed il 15, ricevuto ordine di raggiungere Gorizia, muove verso tale località, passando alla dipendenza del VI corpo d'armata.
     Iniziate le nuove operazioni per la conquista del M. Santo, il battaglione è chiamato a portarvi il suo contributo. Il 22 giugno lascia Gorizia ed in autocarri per Grafemberg e Verhovlje si porta a q. 359 di M. Santo, posto alla dipendenza della brigata Palermo, che gli affida il compito di attaccare, il 23, q. 611.
     Con magnifico slancio il battaglione, rincalzato dall'VIII ciclisti, muove verso l'obbiettivo e, malgrado la reazione avversaria, riesce ad affermarsi sulle posizioni conquistate catturando prigionieri.
     Dopo aver resistito fieramente ai continui contrattacchi, sottoposto a fuoco micidiale, che gli procura gravi perdite, deve ripiegare verso q. 400.
     Il 25 maggio, sostituito da riparti del 257° fanteria, passa in riserva in località "Cava", indi, il 27, lascia le pendici di M. Santo per raggiungere la destra dell'Isonzo e, seguendo la strada Aak - Verhovlje, giunge a Gorizia.
     Le sue perdite ammontano a 5 ufficiali e 303 uomini di truppa.
     Da Gorizia il 29, ha ordine di spostarsi e per Moraro, Monticello, giunge a Lonca, ove accantona. Ivi provvede al proprio riordinamento fino al 14 luglio, epoca in cui si trasferisce dapprima a S. Fior di Sopra (Sacile) indi a Zoppè.
     Dopo una permanenza di un mese in tale località, il battaglione si sposta a Carpeneto ed il 24 agosto muove, per via ordinaria, verso la zona ad ovest di S. Martino di Quisca (Sone) dalla quale vien fatto proseguire per Anhovo. Posto alla dipendenza della 47a divisione, parte nuovamente per raggiungere l'altopiano della Bainsizza.
     Portatosi a Vrh, si disloca dapprima nelle vicinanze di Humarji indi, il 29 agosto, nella valle di Vrh (collina Oscedrih).

Il 1° settembre il battaglione ritorna ai precedenti accantonamenti di Carpeneto.
     Destinato a far parte del II gruppo bersaglieri ciclisti muove, il 16 settembre, per via ordinaria, alla volta di Conegliano ed il giorno seguente prosegue per Feltre, Grigno, quindi giunge a Crespano.
     Iniziatasi l'offensiva austro-tedesca, il X è destinato a Pordenone.

Il 25 giunge a Cormons, il 26 a Castions indi il 27, per Codroipo - Bertiolo - Flambro e Talmassons, raggiunge Pordenone, passando alla dipendenza della 4a divisione.
     Dopo aver sostato nei pressi della stazione di Pordenone il battaglione, il 28, si dirige a Trivignano e giuntovi ha ordine di portarsi, con il XII ciclisti, a Viscone per la difesa del ponte sul Torre e dell'abitato.
     Provvede all'esplorazione del terreno antistante inviando pattuglie per prendere contatto col nemico.
     Il 29 ottobre deve ripiegare e per Trivignano, S. Maria la Longa - Bicinicco - Chiasottis - Lavariano giunge a Lestizza, da dove prosegue per Sclaunicco, dislocandosi a difesa del paese.

Assolto tale compito, marcia in direzione di Pasian Schiavonesco ove, durante la notte, viene attaccato da nuclei avversari.
     Minacciato di accerchiamento ripiega, trincerandosi lungo il margine della strada che da Pasian Schiavonesco porta a Sclaunicco, prendendo collegamento col IX ciclisti.
     Nelle prime ore del 30 ottobre riparti nemici attaccano di fronte e di fianco i ciclisti costringendoli a ritirarsi in Sclaunicco, indi verso il quadrivio di q. 38, in località "La Santissima", sulla strada napoleonica che da Codroipo porta a Palmanova.

Dopo aver protetto la ritirata di altri riparti, con i pochi superstiti, il battaglione nello stesso giorno si dirige al ponte di Madrisio, che può passare nella notte sul 31.

Effettuato tale movimento, ripiega in direzione di Castions ed il 1° novembre passa alla dipendenza della 2a divisione di cavalleria raggiungendo Vivaro.

Il 2 riprende la marcia verso Toppo (Travesio) e con successivi trasferimenti, per Sequals e Colle giunge il 4 a Travesio. Dopo un'efficace difesa nell'abitato, battuto intensamente dal nemico, con il VII ciclisti, va ad occupare le alture di Col Cravest, ove tenta una ulteriore resistenza. Minacciato di aggiramento, il X si ritira dapprima su Sequals, quindi verso Arba e S. Leonardo.
     Il 5 novembre muove in direzione del torrente Cellina difendendo il ponte del Giulio; nello stesso giorno, però, prosegue per Sacile ed Aviano giungendovi a sera.

Messo a protezione di riparti di cavalleria e di un gruppo di artiglieria a cavallo, prosegue per Polcenigo. Attaccato da nuclei avversari in località S. Lucia resiste, ma poi, battuto intensamente da nutrito fuoco, il battaglione retrocede su Sarmedo, Caneva, S. Fior di Sopra, Conegliano, disponendosi a difesa di tale ultima località nei pressi della stazione ferroviaria.

Il 9 novembre ripiega ancora per Susegana, Nervesa, Spresiano raggiunge Castagnole, indi, il 12, Ramon, ove attende al proprio riordinamento per spostarsi nuovamente, il 17, a S. Giacomo (Bassano).
     Il 22 novembre, posto alla dipendenza della 67a divisione, si dirige a Possagno e passato alla 18si trasferisce il 25 a Maser.
     Nei giorni tra il 2 e 3 dicembre il battaglione, unitamente agli altri del II gruppo (II e XI), va ad accantonarsi dapprima a Paese quindi a Preganziol (4a divisione), permanendovi fino al 19 per portarsi in tale epoca nella zona del XXIII corpo d'armata, a S. Giuliano.
     Posto alla dipendenza della 54a divisione, marcia verso Villa Cucca ed il 29 dicembre col II ciclisti sostituisce in prima linea riparti della "Novara" nella zona di Fagarè di Piave.

 

ANNO 1918.

     Il nuovo anno trova il X ciclisti a difesa delle posizioni avanzate sul Piave.

Il 19, rilevato da riparti della brigata Novara, torna a Preganziol alla dipendenza della 4a divisione.
     In seguito, passato alla 23a, raggiunge Mira, l'8 marzo Mirano ed il 1° aprile si sposta a Paese.

Passa, poi, con altri riparti ciclisti, alla 7a armata.

Raggiunto Desenzano, viene assegnato alla dipendenza del comando difesa occidentale del Garda ove disimpegna il servizio di sorveglianza notturna lungo la riva del lago e svolge intense istruzioni, protraendo la sua permanenza, in tale zona, fino al 29 maggio giorno in cui, destinato alla 3a armata, raggiunge per via ordinaria, Roncade.
     Il 1° giugno è a Madonna di Vallio (25a divisione).
     All'inizio della battaglia del Piave, il battaglione, che col II e coll'XI costituisce il II gruppo ciclisti, trovasi nella località anzidetta, quale riserva di corpo d'armata (XXVII).

Nello stesso giorno, 15 giugno, col II è chiamato in azione, per contenere l'avanzata dell'avversario che ha superato il fiume.

Posto alla dipendenza della brigata Avellino è avviato sulla strada Pralungo - Osteria, per essere impiegato sulla fronte Osteria - C. Gradenigo, allo scopo di riconquistare l'argine di S. Marco e portarsi sulla linea Croce - Capo d'Argine, assicurando così il collegamento fra la 25a e la 61a divisione.
     Nella stessa sera del 15, i due battaglioni muovono al contrattacco nella zona di Fassalta e, dopo violento tiro di preparazione a cui reagiscono le artiglierie nemiche, il II rioccupa l'abitato di Fossalta, mentre il X, pur avendo oltrepassato la linea dei capisaldi, nel tratto a sud di Osteria, non può raggiungere l'argine di S. Marco, perchè fortemente ostacolato da forti contingenti nemici.
     Deve perciò sostare sulle posizioni di Fossalta - Osteria, ove si prepara pertanto per la riconquista delle anse di Zenson e di Gonfo.
     Il 16 giugno infatti, mentre riparti del 222° fanteria muovono risolutamente verso il loro obiettivo, si svolge l'azione verso il secondo, in concomitanza a quella impegnata nel settore laterale dalle truppe del XXIII corpo d'armata.
     Mentre a sud le truppe della "Sassari" procedono faticosamente, causa la resistenza nemica, conquistando e successivamente riperdendo i capisaldi di Croce e di Gradenigo, si svolge contemporaneamente l'attacco, da parte delle truppe della 25divisione, preceduto da breve ma violenta preparazione di artiglieria.

I ciclisti, oltrepassato l'abitato di Fossalta, raggiungono l'argine di S. Marco, ma il nemico, respinto fino ai pressi dell'argine stesso, ricacciato da C. Gradenigo e da Croce per opera della brigata Sassari, lancia un furioso contrattacco.

Respinto ritorna più deciso all'attacco, premendo in direzione di Losson, Capo d'Argine.
     I ciclisti, con riparti del 221° fanteria, con i pochi superstiti del 232°, ripiegano sullo Scolo Palombo, ove si rafforzano e si riordinano.
     Verso sera il X battaglione viene ritirato dalla prima linea e destinato, unitamente agli altri del gruppo, quale riserva lungo la strada Fornaci - Pralungo.
     Al mattino successivo, però, continuando la pressione nemica, i riparti ciclisti sono nuovamente spinti in avanti per rinforzare l'occupazione dello Scolo Palombo, nel tratto C. Mora - C. Ninni.
     Il 18, l'avversario, che vuole ad ogni costo aprirsi un varco, sferra con rilevanti forze un violento attacco nel tratto di fronte compreso fra le due strade S. Pietro Novello - Villa Premuda e Fornaci - Zenson, lanciando numerose truppe verso la difesa del Palombo.

 

Rotte le nostre linee, malgrado la disperata resistenza dei difensori, questi sono costretti a ripiegare nelle posizioni C. Loschi - C. Grimani - C. Olivotti e poscia lungo la strada di C. Levi fino allo Scolo Palombo.

Ivi resistono ai ripetuti attacchi dell'avversario.
     Contro questa linea, il giorno seguente, 19, la pressione nemica persiste ancora minacciosa.

L'avversario, dopo aver violentemente battuto le difese occupate dai bersaglieri e da nuclei del 26° e 70° fanteria, sferra l'attacco.

Dopo strenua lotta, sostenuta contro forze soverchianti, i nostri sono costretti ad indietreggiare addossandosi allo Scolo Breda ed al caposaldo di S. Pietro Novello, sulla linea del Meolo.

Il nemico incalza decisamente ed evitando i luoghi ove gli si oppone maggiore resistenza, dilaga giungendo poco a nord del quadrivio di S. Pietro Novello.

 I ciclisti, costretti a ripiegare in direzione dello Scolo Corregio, si trovano aggirati a nord da nuclei avversari, che occupano la fronte C. Brigotto - C. Regina.
     Purtuttavia, con ammirevole attacco alla baionetta, essi riescono ad aprirsi un varco prendendo posizione fra lo Scolo Corregio e la strada Fornaci - Pralungo.

Ivi si riordinano, pronti a rintuzzare, da quella parte, ogni ulteriore progresso avversario.
     Il 20, i residui del X, unitamente agli altri del gruppo, vengono posti a rincalzo della brigata Ferrara nei pressi di C. Regina ed il giorno seguente, ritirati dalla linea, si trasferiscono a Pozzetto.
     Nella lotta cruenta sostenuta in queste aspre giornate il battaglione ha subito perdite gravissime: 11 ufficiali e 200 uomini di truppa.
     Il 23 giugno il X ciclisti si porta a Saletto (ovest di Este) passando alla dipendenza della 9a armata ed il giorno seguente viene disciolto.                                 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

Reggimento.

1 Maggiore Martinelli Sisto Riolunato Osp. Valona 14-12-1918
2 Tenente Dologn Raffaele Catania Osp. d. c. 173, 18-10-1918
3 Id. Di Marco Vincenzo Trapani Osp. d. c. 083, 13-12-1918
4 S. Ten. Ciancianaini Argante Carrara Osp. Palmieri 29-09-1918
5 Id. Falconi Ugo Roma In prigionia 24-11-1918
6 Id. Monti Carlo Como Osp. Valona 31-12-1918

Battaglione Ciclisti.

1 Capitano   Carra Icilio Parma M. Santo 23-05-1917
2 Id. Cerro Giovanni Savona Pasian Schiavonesco 30-10-1917
3 Tenente Cardona Domenico Pizzo M. Santo 23-05-1917
4 Id. Marinoni Albino Rovetta Fossalta di Piave 16-06-1918
5 Id. Vernaci Sante Balestrate M. Santo 25-05-1917
6 S. Ten. Foti Giovanni Riposto Id. 23-05-1917
7 Id. Iovine Pietro Napoli Ponte di Mandrisio 30-10-1917
8 Id. Marciano Renato Napoli M. Santo 23-05-1917
9 Id. Paoli Giacomo Roma Id.
10 Id. Pascoli Salvatore Ravenna Passo val Inferno 23-06-1916
11 Id. Vitello Giuseppe Mascalucia Osp. d. c. 11, 02-06-1917
12 Aspir. Arditi Eugenio (med.) Presicce Fossalta di Piave 18-06-1918

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

Battaglioni XVI, XXXIV e XXXV: Ufficiali, n. 3 - Truppa, n. 15.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali, n. 14 - Truppa, n. 7.

MEDAGLIA DI BRONZO.

Battaglioni XVI, XXXIV e XXXV: Ufficiali e militari di truppa, n. 26.
Battaglione Ciclisti: Ufficiali e militari di truppa, n. 17.

COMANDANTI DEL REGGIMENTO.

Colonnello MOSCA Emanuele, dal 24 maggio al 2 marzo 1916.
Colonnello ONETO Nicolò, dal 3 marzo 1916 al 9 giugno 1917.
Colonnello CERRINA Enrico, dal 17 giugno al 30 settembre 1917.
Colonnello ANGIOLINI Alberto, dal 29 ottobre 1917 al 14 agosto 1918.
Ten. Colonnello PELEGATTI Aspremo, dal 12 settembre 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

XVI° Battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Baima Bollone Pietro 24/05/15 31/01/16  
Maggiore Fusco Nicola 01/02/16 08/03/16  
Id. Marchetti Michele 09/03/16 15/03/16  
Id. Giorgi Rodolfo ........ ..........  
.. .............. ........ ..........  
Maggiore Palazzi Trivelli Vittorino 02/12/16 16/11/17  
.. ............ ........ ..........  
Id. Palazzi Trivelli Vittorino 07/08/18 31/08/18  
Id. Molinero Giuseppe 01/09/18 al termine della guerra.  

XXXIV° Battaglione

Maggiore Malato Giuseppe 24/05/15 18/02/16  
Id. Gilberti Pietro 19/02/16 22/08/17  
Id. Capialbi Massimo 23/08/17 ...05/18  
Id. Martinelli Sisto ...05/18 13/08/18  
Capitano Longo Teodorico 14/08/18 al termine della guerra.  

XXXV° Battaglione

Ten. Col. Di Aichelburg Erraldo 24/05/15 21/08/15  
Maggiore Tonolo Enrico 22/08/15 25/01/17  
Id. Baldini Pio 15/02/17 21/04/18  
... .............. ........ ........  
Id. Palazzi Trivelli Vittorino 04/05/18 06/08/18  
... .............. .......... ..........  
Id. Palazzi Trivelli Vittorino 01/09/18 al termine della guerra.  

Battaglione Ciclisti

Ten. Col. Oneto Nicolò 24/05/15 10/11/15  
Capitano Onesti Onesto 11/11/15 18/12/15  
Id. Richieri Attilio 19/12/15 07/01/16  
Maggiore Sissa Lino  10/01/16 28/08/17  Ferito
Id. Robertiello Vincenzo 29/08/17 18/10/17  
Capitano Anderson Amerigo 19/10/17 31/11/17  
Maggiore Robertiello Vincenzo 01/12/17 15/06/18 Prigioniero
Capitano Soli Lucio 16/06/18 24/06/18  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

REGGIMENTO.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

 

 Anno 1916

 

Dal 19 marzo al 31 dicembre (Linea Armeni - Confluenza Voiussa - Sciusciza - Resulani - Romzi - Carbonara - Lapai - Punta Peschiera - Foce Voiussa - Rotabile Mifoli - Valona [Regione Ciflik Idrisit - Bolena - Poro] - Regepai - Carbonara - Stracai - Caposaldo di M. Gradist - Caposaldo M. Trubes - Ducai - Grener).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° gennaio al 3 febbraio (Zona di Carbonara - Regepai).

Dal 13 febbraio al 31 dicembre (Fronte fra la stretta di Scoza fino alla confluenza del Bencia - Rio Magiari - Dorza - Rio Zemblau - Rio Lopsi - Torrente Ducai).

 

 Anno 1918

 

Dal 1° gennaio al 28 giugno (Rio Magiari - Dorza - Rio Zemblan - Rio Lopsi - Torrente Ducai).

Dal 7 al 15 luglio (Operazioni per la conquista di Berat - Izvori - Rabiga - Q. 900 - M. Zelenich).

Dal 26 luglio al 15 agosto (Osman Zeza - Ura Hassan - Berjut - Sinia - Q. 350 - Sinistra Osum).

Dal 23 agosto al 3 ottobre (Posizioni ad occidente di Besciova - Osman Zeza - Parasboar - Mali Sindeli).

 Anno 1915

 

Dal 24 maggio al 31 dicembre (Valona - Fontana del Platano - Babiza - Canina - Fjeri - Mifoli).

 

 Anno 1916

 

 

 Dal 1° gennaio al 18 marzo (Mifoli - Drisit - Zercovina - Drasciovizza - Pencova - Treblova - Lapai - Vallone di Vlaina - Salenitza).

 

 Anno 1917

 

Dal 4 al 12 febbraio (Trasferimento verso la fronte della Voiussa).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Anno 1918

 

 Dal 29 giugno al 6 luglio (Memaliai).

Dal 16 al 25 luglio (Memaliai).

Dal 16 al 22 agosto (Rahova - Osman Zeza - Cherpesc).

Dal 4 ottobre al 4 novembre (Aranitas - Q. 295 - Manes - Sinia - Berat - Glava - Ciafa Chicioc - Vinocasci - Q. 115 - [Drasciovizza] - Valona).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

/

/

7

8

Anno 1916

9

13

2

17

Anno 1917

11

20

/

10

Anno 1918

8

10

1

24

TOTALI Mesi 29 e giorni 13 Mesi 11 e giorni 29

 BATTAGLIONE CICLISTI.

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 6 giugno all' 8 luglio (Oslavia - Imenje - Bigliana - S. Martino di Quisca - M. Korada [Planina - S. Jakob - Liga - Kambresco] - Plava - Q. 383).

Dal 19 settembre al 31 dicembre (Settore Alto Degano - Pierabec - Forcella Ombladet). 

 

 Anno 1916

 

Dal 1° al 31 gennaio (Settore Alto Degano = Pierabec - Forcella Ombladet).

Dal 20 marzo al 30 maggio (Settore Degano = Regione Pizforchia - Q. 1600 = M. Navagiust - Casera Belvedere - Forcella Ombladet - M. Creta Bianca).

Dal 1° giugno al 31 dicembre (Settore Degano = Regione Pizforchia - Casera Belvedere - Forcella Ombladet - Navagiust - Bordaglia Bassa).

 

 Anno 1917

 

Dal 1° al 7 gennaio (Settore Degano - Regione Pizforchia).

Dal 23 al 25 maggio (M. Santo - Attacco a quota 611 - Q. 400 - "Cava").

Dal 24 ottobre all' 11 novembre (Offensiva austro - tedesca = Pordenone - Cormons - Castions - Crodoipo - Bertiolo - Flambo - Talmassons - Palmanova - Trivignano - Viscone - Difesa del Torre - Trivignano - S. Maria la Longa - Bicinicco - Chiasottis - Lavariano - Sclaunicco - Pasian Schiavonesco - "La Santissima" - Ponte di Madrisio - Castione - Vivaro - Toppo - Sequals - Colle - Travesio - Col Cravest - Arba - S. Leonardo - T. Cellina - Ponte del Giulio - Sacile - Aviano - Polcenigo - S. Lucia - Sarmedo - Caneva - S. Fior di Sopra - Conegliano - Susegana - Nervesa - Spresiano - Castagnole).

Dal 29 al 31 dicembre (Piave - Zona di Fagarè).

 

 Anno 1918

 

Dal 1° al 19 gennaio (Piave - Zona di Fagarè).
 
Dal 15 al 20 giugno (Battaglia del Piave: Argine S. Marco - Scolo Palombo - C. Mora - C. Ninni - Scolo Breda - Scolo Corregio - C. Regina).

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 5 giugno (Ipplis - Quisca).

Dal 9 luglio al 18 settembre (Quisca - Dolegna - S. Giovanni di Manzano - Villa Santina - Forni Avoltri - Cima Sappada).

 

 Anno 1916

 

Dal 1° febbraio al 19 marzo (Forni Avoltri).

31 maggio (Forni Avoltri).

 

 Anno 1917

 

Dall' 8 gennaio al 22 maggio (Rigolato - Villa Santina. Trasferimento alla frontiera Nord = Gavirate. Trasferimento: Roveredo in Piano - Lonca - Subida - Gorizia - Grafemberg - Verhovlje).

Dal 26 maggio al 23 ottobre (Trasfermento sulla destra dell' Isonzo - Gorizia - Moraro - Monticello - Lonca - S. Fior di Sopra - Zoppè - Carpeneto - Zona S. Martino di Quisca - Anhovo. Trasferimento sull' altopiano della Bainsizza [Vhr - Humarji] - Carpeneto - Codroipo - Pordenone - Sacile - Conegliano - Feltre - Grigno - Crespano - Riese).

Dal 12 novembre al 28 dicembre (Ramon - S. Giacomo - Maser - Paese - Preganziol - S. Giuliano Villa Cucca).

 

 Anno 1918

 

Dal 20 gennaio al 14 giugno (Marcon - Preganziol - Mira - Mirano - Paese. Trasferimento a Roncade - Madonna di Vallio).

Dal 21 al 24 giugno (Pozzetto - Saletto).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

4

16

2

22

Id. 1916

10

11

1

19

Id. 1917

1

2

10

28

Id. 1918

/

25

4

29

TOTALI Mesi 16 e giorni 24 Mesi 20 e giorni 8
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA  REGGIMENTO BATTAGLIONE CICLISTI
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
ANNO 1915
Oslavia - Plava (6 giugno - 8 luglio)            

/

1

/

2

13

/

Settore Alto Degano - Pierabec - Forcella Ombladet (19 settembre - 31 dicembre)          

 

/

/

/

/

/

/

Totale anno 1915             / 1 / 2 13 /
 
ANNO 1916
Armeni - Confluenza Voiussa - Sciusciza - Resulani - Romzi - Carbonara - Lapai - Punta Peschiera - Foce Voiussa - Rotabile Mifoli - Valona - Regepai - Carbonara - Stracai - Caposaldo di M. Gradist - Caposaldo di M. Trubes - Ducai - Grener (19 marzo - 31 dicembre)

/

/

/

1

23

1

 

 

 

 

 

 

Settore Alto Degano - Pierabec - Forcella Ombladet - Pizforchia - M. Navagiust - Bordaglia Bassa (1° gennaio - 31 dicembre)

 

 

 

 

 

 

1

1

/

4

21

Totale anno 1916 / / / 1 23 1 1 1 / 4 21 /
 
ANNO 1917
Zona di Carbonara - Regepai (1° gennaio - 3 febbraio)

/

/

/

/

/

/

 

 

 

 

 

 

Fronte fra la stretta di Scoza fino alla confluenza del Bencia - Rio Magiari - Dorza - Rio Zemblan - Rio Lopsi - Torrente Ducai (13 febbraio - 31 dicembre)

/

/

/

/

6

/

 

 

 

 

 

 

Settore Alto Degano - Regione Pizforchia (1°-7 gennaio)            

/

/

/

/

/

/

M. Santo - Attacco a q. 611 (23-25 gennaio)            

7

2

/

4

200

100

Offensiva austro-tedesca = Operazioni di ripiegamento (24 ottobre - 11 novembre)            

2

1

7

/

/

215

Piave - Zona di Fagarè (29-31 dicembre)          

 

/

/

/

/

/

/

Totale anno 1917 / / / / 6 / 9 3 7 4 200 315
 
ANNO 1918
Rio Magiari - Dorza - Rio Zemblan - Rio Lopsi - Torrente Ducai (1° gennaio - 28 giugno)

/

/

/

/

/

/

 

 

 

 

 

 

Operazioni per la conquista di Berat - Izvori - Rabiga - Q. 900 - M. Zelenich (7-15 luglio)

/

6

/

 

 

 

 

 

 

Osman Zeza - Ura Hassan - Berjut - Sinia - Q. 350 (26 luglio - 15 agosto)

/

/

/

/

/

/

           
Posizioni ad occidente di Besciova - Osman Zeza - Parasboar - Mali Sindeli (23 agosto - 3 ottobre)

/

/

/

3

19

/

           
Piave - Zona di Fagarè (1°-19 gennaio) - Battaglia del Piave (15-20 giugno)

 

 

 

 

 

 

2

4

5

20

84

96

Totale anno 1918 / / / 5 25 / 2 4 5 20 84 96
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

/

/

/

/

/

/

1

/

2

13

/

Id. 1916

/

/

/

1

23

1

1

1

/

4

21

/

Id. 1917

/

/

/

/

6

/

9

3

7

4

200

315

Id. 1918

 /

/

/

5

25

/

2

4

5

20

84

96

TOTALE GENERALE / / / 6 54 1 12 9 12 30 318 411