SANTA MESSA IN RICORRENZA 21 LUGLIO 2024,

DELLA FESTA DI SANTA MARGHERITA

 NELLA CAPPELLA SOTTO IL CASTELLO DI PRAMPERO  

Come ogni anno il Presidente della Associazione Bersaglieri Sezione M.O. “Luigi Sbaiz” di Monfalcone ha partecipato alla Santa Messa  dedicata a Santa Margherita, Domenica 16 luglio 2023 alle ore 11,00

Don Enzo Cudiz in occasione della tradizionale festa della Santa Patrona ha celebrato la Santa Messa domenicale della Parrocchia di Magnano in Riviera, nella Cappella di S. Margherita di Prampero, sottostante il Castello e restaurata dopo gli eventi sismici del 1976, a cura della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici, del Friuli Venezia Giulia, riaperta al culto nel 1993, da S.E. l’Arcivescovo Mons. Pietro Brollo, e luogo di devozione locale.

L’evento è d’importanza storico religiosa sotto il patrocinio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – sezione del Friuli Venezia Giulia e del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia.

Calorosa la partecipazione di moltissimi parrocchiani di Magnano in Riviera, molte le autorità presenti: Il Sindaco di Magnano in Riviera Dott. Carlo Michelizza, il Vice Sindaco Luciana Idelfonso, L’Assessore al Personale ed Politiche Sociali del Comune di Trivignano Udinese, Dott. Marco Casella in doppia veste anche di Socio dell’Associazione Volontari di San Giorgio. L’Arch. Roberto Raccanello Presidente del Consorzio per la Salvaguardia dei Castelli del Friuli Venezia Giulia.  

Per l’Associazione il Presidente Nazionale, Comm. Gaetano Casella, erano presenti  i Soci: l’Uff. Clara Tagliavini, Il Ten. Bers. Massimo Manzin, Presidente della Sezione Bersaglieri di Monfalcone, il Geom. Alfredo Lanesi ed il Lgt. G.d.F. Dott. Manuel Lanesi di Udine con la famiglia, la Dott.sa Giulia Lucia Costalonga con i nostri nipotini Teodora ed Ettore.

Il Presidente dell’ACOS del F.V.G. Rinaldo Fantino, con il Signor Giorgio Sorbara.

 

Al termine della Santa Messa il Conte Pietro Enrico di Prampero, ha ringraziato tutti gli intervenuti, le autorità, i rappresentanti delle Associazioni. 

Un ringraziamento particolare alla Famiglia dei Conti di Prampero per l’accurata organizzazione e la calorosa ospitalità. 

S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia ha inviato il consueto messaggio di ricordo della  festa della Santa Patrona nella Cappella di S. Margherita di Prampero. 

MESSAGGIO DI S.A.R. IL PRINCIPE SERGIO DI JUGOSLAVIA PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE INTERNAZIONALE REGINA ELENA


Domenica 21 luglio in occasione della tradizionale festa della Santa Patrona, la Vergine e Martire di Antiochia di Bitinia, con i dovuti accorgimenti per la pandemia in atto, la S. Messa domenicale della parrocchia di Magnano in Riviera sarà celebrata da don Enzo Cudiz alle ore 11 nella cappella di Santa Margherita di Prampero, riedificata a cura della Soprintendenza ai Beni Archeologici, Ambientali, Archi-tettonici, Artistici e Storici del Friuli Venezia Giulia dopo il rovinoso terremoto del 1976, e resa al culto il 25 luglio 1993 con solenne benedizione e S. Messa presieduta dall’allora Vescovo ausiliare dell’Arci-diocesi di Udine, S.E.R. Monsignor Pietro Brollo.

 

Vincolata dallo Stato, la cappella è di proprietà del Conte Pietro Enrico di Prampero ed ecclesialmente appartiene alla Forania di Tarcento.

E’ sita in Comune di Magnano in Riviera (UD), sul pendio nord del colle ove nel 1025, proveniente da Augusta in Baviera, il feudatario del Patriarca della Chiesa di Aquileia Poppone ebbe licenza di costruire il castello, noto come il castello di Prampero.

La cappella - a pianta rettangolare, l’abside con volta a crociera, una bifora campanaria a vela sulla facciata - è luogo di devozione locale e d’interesse culturale.

Infatti è frequentata da ampio pubblico non solo quando è aperta per la festa in onore della Santa Patrona - sempre celebrata nella quarta domenica di luglio , ma anche quando è officiata in una sera di maggio per le Rogazioni, e occasionalmente il 6 gennaio per i fuochi epifanici.

Il sovrastante castello di Prampero, che con voce nel General Parlamento del Friuli ebbe ruolo precipuo nella storia, dal 2000 è in fase di recupero dopo gli ingenti danni subiti dalle scosse sismiche del maggio e del settembre 1976, beneficiando di un contributo regionale, mentre la strada di accesso alla corte interna è stata ripristinata a cura dell’Amministrazione Comunale.

I lavori sull’antica struttura hanno portato alla ricostruzione filologica della torre Nord e del palatium, ora visitabili in collaborazione con il consorzio per la Salvaguardia dei Castelli Storici del Friuli Venezia Giulia, e al consolidamento della torre Gemona.

Solo quando questa sarà rilevata e ricostruita la loggetta Ovest, il castello sebbene ancora incompleto sarà riconoscibile nella sua caratteristica forma.

Comunque, anche se solo parzialmente ricostruito, il castello è già sede di importanti convegni culturali e scientifici.

Nel quinquennio 2003-08 per una convenzione con l’Università di Udine si sono svolte alcune campagne di studi archeologici e dei muri fuori terra nelle adiacenze castellane e nel luogo dove fino al sisma del 1976 sorgeva la casa della Contadinanza.

La cappella di Santa Margherita di Prampero rappresenta in Friuli una testimonianza dei costumi medioevali, poiché fu eretta per la devozione del nobile Simone di Prampero (testamento del 1380), l’illustre feudatario con beni dalla Carnia all’Istria che, fedele alla Chiesa Aquileiese, ebbe dal Patriarca Marquardo di Randeck alti incarichi civili, militari e politici e dall’Imperatore Carlo IV fu creato Cavaliere dello Speron d’Oro.

L’Ecclesia Sancte Margarite esiste già nel 1384 citata in un documento notarile; nel 1409 da Giacomo Giusto, figlio postumo di Simone, viene dotata di redditi propri e nel 1413 con investitura patriarcale diventa di giuspatronato dei consortes di Prampero.

Per molti secoli il cappellano mansionario ebbe l’obbligo di celebrare tre Sante Messe la settimana, portate poi a due, obbligo che nel XIX secolo l’autorità ecclesiastica ridusse alle Sante Messe domenicali e festive.

Dalle macerie del 1976 si sono salvate le pianete, alcuni candelabri, due crocefissi lignei, un messale, due posalibri da banco, qualche cartagloria e alcuni lini.

L’altare, provvisorio, è un altare mobile d’ispirazione trecentesca, mentre il crocefisso proviene dai beni di famiglia, così come il calice usato per la Santa Messa, che appartenne a Giacomo di Prampero, canonico del Duomo di Udine e mansionario della cappella di Santa Margherita (1745-1830).

Il quadro della Madonna con Bambino, la Santa Titolare e San Francesco è stato salvato dopo il terremo-to del 1976 da Centro di Catalogazione e Restauro di Villa Manin di Passariano. Il dipinto, restaurato da Gian Paolo Rampini, secondo gli studi effettuati dalla dott. Anna Letizia Fantechi non è la pala d’altare commissionata nel 1792 dal succitato canonico Giacomo di Prampero al nobile Giobatta de Rubeis pittore, di cui nell’archivio famigliare di Prampero è registrata la spesa.

Pertanto il quadro del de Rubeis, raffigurante la Santa Titolare in carcere in lotta contro il drago, scampò sì egualmente al terremoto, ma scomparve in uno dei furti perpetrati a villa di Prampero di Tavagnacco alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso.

 

I due candelabri e la croce a colonna sono il gradito dono dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv.