IL CARSO 


Il Carso transfrontaliero | Key Tre Agenzia Viaggi


Carso (noto anche come altopiano Carsico o CarsiaKras in sloveno e croatoCjars in friulano) è un altopiano roccioso calcareo che si estende a cavallo tra Friuli-Venezia Giulia (provincia di Gorizia e Trieste), Slovenia e Croazia. Secondo la Partizione delle Alpi, è la sezione 22 del sistema alpino, mentre secondo la Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino (SOIUSA) apparterrebbe invece al sistema dinarico.

Noto storicamente per essere stato teatro di violente battaglie durante la prima guerra mondiale, tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche, da esso nasce il termine carsismo.

Si estende a sud-est delle Prealpi Giulie, (zona del Collio), giunge fino al mare Adriatico e prosegue poi in Slovenia occidentale e Istria settentrionale, fino al punto di congiunzione con il massiccio delle Alpi Bebie (Velebit) all'estremo nord-ovest della Croazia.

L'altopiano si estende su una anticlinale parzialmente erosa.

Parlando di Carso però non si può non pensare a Trieste, capitale mitteleuropea per eccellenza, incastonata come una pietra preziosa tra il Golfo e la zona collinare su cui le case si inerpicano fino all'altopiano. Nella città giuliana, capoluogo della regione, si può scoprire un vero e proprio patrimonio artistico , storico e culturale:
i palazzi, gli angoli più nascosti e caratteristici, i caffè che ancora oggi possiedono lo stesso fascino di un tempo, quando sedevano letterati come Italo Svevo, James Joyce e Umberto Saba.

Inclusa nell'Impero austro-ungarico, nel XVIII secolo la città divenne un centro di scambio commerciale e culturale tra mondo mediterraneo, germanico e balcanico grazie all'istituzione del porto-franco.
Una convivenza multiculturale pacifica che si interruppe alla fine del XIX secolo con la nascita prepotente del nazionalismo e dell'irredentismo.
Fu proprio questo uno dei motivi che contribuirono all'entrata in guerra del Regno d'Italia contro l' Impero Asburcico.
Trieste divenne allo stesso tempo simbolo e obiettivo della guerra italiana ma la poderosa linea difensiva Trstelj - Monte Ermada bloccò qualsiasi attacco verso la città.

Oggi proprio qui è possibile scoprire il Museo all' aperto del Monte Ermada con le sue affascinanti fortificazioni austro-ungariche.
Si possono vedere le grotte utilizzate come ricoveri e depositi per munizioni, i crateri provocati dalle granate, i camminamenti e le trincee scavate dagli stessi soldati.
Testimonianze preziose che non finiscono qui:
sul Carso i cimiteri austro - ungarici ricordano le vittime cadute in zona mentre a Trieste i musei gli innumerevoli monumenti celebrano ancora oggi il passaggio della città all' Italia alla fine della guerra.

 


CLASSIFICAZIONE

 

Modello di classificazione delle Alpi Dinariche - Zona A1: Montagne dell'Istria e del Carso

Secondo la Partizione delle Alpi del 1926 il Carso è considerato facente parte del sistema alpino ed è visto come una delle 26 sezioni delle Alpi, e precisamente la ventiduesima.

Secondo questo criterio, si suddivide Piccolo Carso (gruppo 22a) e Carso Istriano (gruppo 22b).

Secondo la SOIUSA il Carso non fa parte delle Alpi, ma appartiene al sistema delle Alpi Dinariche, seguendo la letteratura geografica slovena, che lo suddivide nel seguente modoː

Montagne dell'Istria e del Carso (sigla A1);

Gruppo della Selva di Tarnova (sigla B1);

Gruppo del Monte Nevoso-Risnjak (sigla B2); Largo altopiano della Carniola-interna e della Bassa Carniola (sigla B3).

Secondo altri criteri, può essere suddiviso in Carso Triestino, Carso goriziano, Carso sloveno e Carso istriano (in talune suddivisioni si espande anche più a sud con il Carso dalmata e il Carso bosniaco).


Il disegno rappresenta in modo schematico la disposizione delle formazioni rocciose che costituiscono l'altopiano carsico, ed indica il periodo geologico della loro deposizione.


CARSISMO

Il carsismo (termine derivato dalla regione del Carso Triestino dove inizialmente è stato studiato il fenomeno) indica l'attività chimica esercitata dall'acqua, soprattutto su rocce calcaree, sia di dissoluzione sia di precipitazione, determinando una precisa e caratteristica tipologia di suolo detta suolo carsico, caratterizzato, oltre che dalla presenza diffusa di rocce calcaree, anche di dolineinghiottitoi e da acqua che filtra facilmente in profondità nel sottosuolo.

Con il progredire degli studi, è diventato evidente che questo tipo di terreno è uno dei più interessanti paesaggi del suolo terrestre.

Le varie espressioni del carsismo si distinguono principalmente per il tipo di substrato roccioso sul quale avvengono. In Italia si conoscono principalmente le forme di carsismo su rocce a matrice calcarea e dolomitica, ma altrove esso si manifesta anche in rocce sedimentarie costituite da sale e da gesso.

Il fenomeno in Italia è particolarmente diffuso oltre che nel Carso anche in molte aree montane dell'Appennino centrale e meridionale.

GROTTE

Il Carso è ricco di grotte di varie dimensioni, per cui nel territorio si sono sviluppate molte società speleologiche.

Le più famose sono la grotta Gigante, la Grotta delle Torri di Slivia, le grotte di San Canziano e le grotte di Postumia.


IL CARSO DURANTE LE BATTAGLIE  


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