Il principio ispiratore del progetto italiano è il recupero della memoria storica, da condurre anche attraverso la riscoperta, il restauro e la valorizzazione di luoghi, dei
monumenti e dei “paesaggi commemorativi” che sono stati teatro di eventi civili e militari.
Centrale sarà la diffusione delle “infrastrutture della memoria” su tutto il territorio, che andranno a costituire un “Museo diffuso” della storia e
dell’identità nazionale, anche in chiave europea.
Il programma completo delle attività, che si basa su una sinergia avviata con i massimi Istituti di ricerca e Archivi italiani attraverso appostiti protocolli
d’intesa , prevede anche un insieme di attività culturali e di divulgazione, quali mostre, convegni, pubblicazioni, campagne fotografiche, concerti, produzioni
documentaristiche e cinematografiche.
Le attività proposte si articoleranno secondo i seguenti filoni:
- il restauro e recupero dei luoghi teatro del conflitto, nonché la creazione e/o il riallestimento di spazi museali;
- la catalogazione dei Monumenti ai Caduti della Prima Guerra mondiale in tutta Italia, e la valorizzazione dei luoghi della memoria diffusi su tutto il territorio nazionale.
- il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado in un percorso didattico che trasmetta alle giovani generazioni il significato dell’evento bellico, anche nell’ottica della costruzione di una rinnovata identità europea;
- la comunicazione del significato delle commemorazioni attraverso mass media e attività di forte impatto mediatico.
- la valorizzazione della cultura nazionale e della memoria popolare, attraverso il recupero di storie, documenti ed oggetti relativi alla vita del Paese e dei cittadini, quindi mostre, restauri di oggetti d’arte o beni documentari, campagne di digitalizzazione, convegni e pubblicazioni.
L’obiettivo, alla fine del periodo di commemorazioni, nel 2018, è quello di dare vita a un grande percorso, storico, culturale e territoriale, formato non solo da spazi
fisici, restaurati e reinseriti in un itinerario di conoscenza, ma anche dai risultati ottenuti attraverso ricerche e lavori sugli Archivi documentari nuovi o esistenti. Il
tutto sarà destinato a confluire nel “Memoriale virtuale della Grande
guerra”, non un nuovo luogo fisico, ma una sorta di “portale dei portali” che conservi memoria di quanto ci apprestiamo a ricordare anche per le generazioni a
venire.