PERCORSI CAMMINO CELESTE
CAMMINI DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
Il Cammino Celeste è un percorso a piedi che attraversa il Friuli-Venezia Giulia, l'Austria e la Slovenia. Il percorso è lungo complessivamente 365 chilometri, ma il percorso italiano è il più lungo con 210 chilometri.
La guida dedicata al Friuli-Venezia Giulia ripercorre i principali cammini storici dei pellegrini e traccia interessanti itinerari alla scoperta di città d’arte, antichi borghi, bellezze naturali e culturali, raccontando sapori e piaceri di un territorio ricco a livello culturale ed enogastronomico.
Un territorio di confine che non rinuncia alla propria essenza Furlan, fatta di senso di appartenenza, di identità orgogliosa e inossidabile.
Il volume propone una modalità esplorativa che fa del camminare a piedi l’esaltazione di un approccio lento, legato alla natura ed alla storia più profonda dei luoghi.
Una modalità che tiene nel massimo conto una delle regole contemporanee legate al distanziamento e alla vacanza da vivere in sicurezza in qualsiasi stagione dell’anno.
Si ripercorrono così, i principali cammini storici dei pellegrini e si tracciano altri interessanti itinerari: dal Cammino Celeste all’Antica via Flavia, dalla Strata Romea Alemagna al Cammino di San Cristoforo, dai centri storici di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone ai borghi di Poffabro, Duino, Clauiano e Palmanova passando per parchi lussureggianti, valli incontaminate ed affascinanti percorsi sulla costa.
STORIA
Aquileia fu sede dell'antico patriarcato « chiesa madre » dell'evangelizzazione delle popolazioni del centro e dell'est dell'Europa sin dall'Antichità.
La tradizione vi riconduce la presenza dell'Evangelista Marco.
I santi Ermacore e Fortunato vi furono martirizzati per primi, insieme a Canzio, Canziano e Canzianilla (tre fratelli).
Da Aquileia i pellegrini potevano proseguire il viaggio verso Roma. Nell'anno 800, dopo l'incoronazione ad Imperatore, Carlo Magno vi sostò per ottenere la benedizione del patriarca Paolono di Aquileia.
DESRIZIONE
I tre percorsi hanno un totale di 365 chilometri e si intrecciano a Camporosso, per concludere il percorso con la salita che li porta sino al Monte Lussari, ad oltre i 1760 metri di altitudine.
Dalla basilica di Aquileia, sede dell'antico patriarcato, si passa attraverso numerosi edifici di carattere religioso, tra cui il santuario della Rosa Mistica di Cormons, l'abbazia di Rosazzo, il santuario della Beata Vergine a Castelmonte e infine il santuario della Madonna del Monte Lussari.
Durante il percorso quattro sono i monumenti dedicati ai pellegrini del Cammino Celeste: uno situato presso l'isola di Barbana, uno a Castelmonte e gli ultimi due condivisi con i percorsi austriaci e sloveni, a Camporosso e sul Monte Lussari.
E' possibile contattare l'associazione Iter Aquieleiense tramite il seguente form di contatto o tramite
e-mail: camminoceleste@libero.it
Vi preghiamo inoltre di inviarci le vostre opinioni e
i vostri suggerimenti al sito del Cammino: saranno sempre ascoltati e contribuiscono
al miglioramento dell'organizzazione del Cammino
Celeste.
PRESIDENTE
Giuseppe Poiana
cell: +39 340 842 6869
(solo per serie necessità)
Associazione Iter
Aquileiense
via D'Olea 10 - 34070
Mariano del Friuli (GO)
e-mail: camminoceleste@libero.it
Ricordiamo che il cammino celeste è praticabile per tutto il suo percorso dal mese di giugno fino al mese di settembre.
Negli altri mesi, solo le prime tappe sono praticabili a causa della presenza di neve su oltre metà tracciato.
Le sezioni del sito del Cammino Sloveno ed Austriaco sono in fase di costruzione.
Il Cammino: da Barbana al Monte Lussari
· 1. Aquileia - Aiello del Friuli
· 2. Aiello del Friuli - Cormons
· 5. Masarolis - Montemaggiore
· 6. Montemaggiore - Rifugio A.N.A.
· 7. Rifugio A.N.A. - Prato di Resia
· 10. Valbruna - Monte Lussari
Il percorso all'inverso: dal Monte Lussari a Barbana
· 4. Prato di Resia - Rifugio ANA
· 5bis. Variante: Val Torre - Montemaggiore
· 5. Rifugio ANA - Montemaggiore
· 6. Montemaggiore - Masarolis
· 9. Cormons - Aiello del Friuli
· 10. Aiello del Friuli - Aquileia
· 11. Aquileia - Isola di Barbana
Il percorso in mountain bike
· 1. Barbana - Cormons in mountain bike
· 2. Cormons - Cividale in mountain bike
· 3. Cividale - Montemaggiore in mountain bike
· 4. Montemaggiore - Val Torre in mountain bike
· 5. Val Torre - Dogna in mountain bike
· 6. Dogna - Valbruna in mountain bike
· 7. Valbruna - Monte Lussari in mountain bike
Per l’Ospitalità esiste un’ apposito file PDF denominato "Tappe in dettaglio e pernottamento" disponibile alla pagina
web: Materiale
utile.
Come sul Cammino di Santiago è stata predisposta una credenziale che identificherà il viandante/pellegrino.
La credenziale è scaricabile dal nostro sito web alla pagina Materiale utile alla voce "Credenziale del Pellegrino", oppure può essere ritirata
presso:
Isola di Barbana
Santuario di Barbana presso il negozio di
souvenir, tel. 0431.80453
oppure presso la sacrestia del Santuario
Aquileia
Souvenir Aquileia di GHIRETTI Andrea via
Patriarca Popone 2 - Aquileia
tel. 0431.919045
e-mail: souvenir.aquileia@libero.it
Libreria Souvenir alla Basilica piazza
del Capitolo 4 - Aquileia
tel. 0431.917698
Bar Al Barut via Julia Augusta 72 -
Aquileia
(vicino al Foro sulla statale)
tel. 0431.918696
Aiello del Friuli
Struttura parrocchiale Cjasa dal muinivia
G. Marconi 14 - Aiello
tel. 324.7776584 (sig. Aurelio Pantanali)
Bar Centrale via XXIV Maggio -
Aiello
tel. 333.1006320
Qualche piccolo suggerimento può essere utile, specialmente a chi non è pratico di questo tipo di esperienza. A questo scopo si veda l'apposito file PDF "Consigli per percorrere il Cammino Celeste" alla pagina web Materiale utile.
I PERCORSI DEL CAMMINO CELESTE
PERCORSO ITALIANO : AQUILEIA - MONTE LUSSARI
CAMMINO DI SANTIAGO DI COMPOSTELLA
Il Cammino di Santiago di Compostela è una rete di itinerari che, a partire dal Medioevo, i pellegrini hanno percorso attraverso l'Europa per giungere alla Cattedrale di Santiago di Compostela, presso la quale si troverebbero le reliquie dell'Apostolo San Giacomo il Maggiore.
A oggi, l'itinerario più utilizzato è il cosiddetto Camino Francés, lungo circa 800 km, che normalmente viene percorso in circa un mese. Nel 1993 le strade francesi e spagnole che compongono l'itinerario sono state dichiarate Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il Cammino di Santiago (camino de Santiago in spagnolo) è il pellegrinaggio spirituale più famoso del mondo che ha come meta la cattedrale di Santiago de Compostela in Galizia, regione della Spagna, eretta in omaggio a San Giacomo il Maggiore. Si tratta di un itinerario con diversi percorsi in tutta Europa che raggiungono tutti Santiago de Compostela.
A SANTIAGO LUNGO IL CAMMINO PORTOGHESE
La guida A Santiago lungo il Cammino Portoghese contiene: le tappe, l’elenco dei luoghi di accoglienza, le mappe (redatte con diversa tipologia), la Senda Litoral, il cammino che da Porto raggiunge Santiago con percorso che segue la costa atlantica; la Variante espiritual, il cammino che segue il percorso che, secondo la tradizione, fece il corpo di S. Giacomo portato in barca sulle coste della Galicia; le tracce GPS (con numerosi waypoint) di tutti i percorsi descritti.
Moltissimi ne hanno sentito parlare, non tutti sanno con precisione di cosa si tratta, ancora meno sono quelli che hanno fatto questa esperienza.
Da circa un millennio, il Cammino di Santiago attrae migliaia di persone da tutto il mondo e ha ispirato film ed opere letterarie.
Nata come pellegrinaggio, oggi la via che porta alle reliquie dell’apostolo San Giacomo, patrono di Spagna, viene percorsa da tanta gente con le più disparate motivazioni: se per molti è ancora un pellegrinaggio religioso, altri loro lo vivono come un’esperienza sportiva. percorrendo migliaia di chilometri in mezzo ad una natura rigogliosa e incontaminata.
Per chiunque, tuttavia, è più o meno esplicita una motivazione spirituale: mettersi in marcia verso una meta è un modo come un altro per mettersi alla ricerca di se stessi e, in modo più o meno consapevole, di Dio.
È anche per questo che lungo il Cammino di Santiago si incontrano persone delle più diverse nazionalità e culture. C’è chi va in gruppo, alcuni si affidano a tour operator organizzati, altri lo vivono come un’avventura allo stato puro.
C’è chi fa il Cammino, accompagnato da una sola persona.
Altri procedono alla volta di Santiago in totale solitudine, stringendo amicizie durante il viaggio.
Non è difficile rivedere le stesse persone a distanza di giorni o di settimane ed ogni volta è l’occasione per raccontarsi come sono andate le precedenti tappe.
Percorrere il Cammino di Santiago significa immergersi in una natura spettacolare.
In particolare chi va in primavera deve scontare il clima umido e gli sferzanti venti atlantici, munendosi di impermeabili e scarponi robusti per fronteggiare le precipitazioni ed il fango.
La ricompensa è il meraviglioso spettacolo floreale che accompagna lo sguardo del pellegrino, la fitta vegetazione, i prati quasi “all’inglese” per le abbondanti piogge, i querceti ed i boschi di eucalipti con il loro penetrante profumo.
Così si presenta la tratta più affollata del Cammino di Santiago, che solca a metà l’intera Galizia e che richiede dai cinque ai sette giorni a piedi.
C’è però chi il Cammino vuole percorrerlo per intero, partendo da Roncisvalle, e proseguendo lungo la più soleggiata tratta sub-cantabrica che attraversa Pamplona, Burgos e Leon.
In tal modo sarà necessario circa un mese per rag-giungere la verdissima e boscosa Galizia.
Ogni giornata richiede mediamente una ventina di km in circa 6-7 ore, con frequenti soste in rifugi: 15-20 minuti per rifornirsi di caffè e cioccolato e si riparte, non prima di aver impresso di volta in volta il sello, ovvero il timbro sulla credenziale del pellegrino che certifica l’effetti-vo proseguimento del viaggio.
Lungo il Cammino si prende subito familiarità con i simboli: la conchiglia con sopra impressa la celeberrima Croce di Santiago; il bastone con la caratteristica zucca secca, legata a mo’ di borraccia; le immancabili frecce gialle che indicano la direzione da seguire; i cippi che indicano i chilometri mancanti, rassicurando i pellegrini sull’avvicinarsi alla meta.
A 5 km dalla fine del pellegrinaggio, si giunge al Monte do Gozo (Monte della Gioia) da cui per la prima volta si scorge in lontananza la meta. Santiago è più vicina.
Si inizia a scendere di quota, poi finalmente si giunge in città: ad accogliere i pellegrini la scritta in rosso Santiago de Compostela.
Il cammino però non è ancora finito! Ancora 3 km mancano dalla cattedrale.
Per i pellegrini è il momento dell’ultimo sforzo.
Passando sotto l’arco che collega la cattedrale al semina-rio ed alla relativa foresteria, si incontra il suonatore ambulante, poi il magnifico spettacolo della piazza e di una chiesa che, in quasi mille anni, è stata ricostruita ed aggiornata secondo i principali stili degli ultimi otto secoli: romanico, gotico, barocco, neoclassico.
Chi ha percorso il Cammino di Santiago per motivi devozionali si mette in fila per la Compostela, la pergamena che attesta l’avvenuto pellegrinaggio, una ricompensa alle fatiche di giorni o anche settimane, trascorsi a piedi, a cavallo o in bicicletta.
Poi, all'interno della cattedrale, lo spettacolo del botafumeiro, il più grande incensiere del mondo che, oscillando dal soffitto del santuario, arriva a ruotare in un diametro di una cinquantina di metri.
L’abbraccio alla statua di San Giacomo è il suggello finale dell’intero pellegrinaggio.
Sulle spalle dell’Apostolo il pellegrino pone tutte le fatiche del suo viaggio, le sue gioie ed i suoi dolori, le intenzioni di preghiera sue e dei suoi cari. In molti casi con la promessa di tornare ancora.
I Nostri Valori
Spazio Spadoni nasce per favorire percorsi generativi tra esperienze di volontariato e di impegno sociale che operano in Italia e Congregazioni Religiose femminili che hanno esperienze sociali, di comunità, umanitarie e di assistenza in particolare Africa, Sud America e Asia.
Il modello di riferimento è nel significato della parola Missione.
L’essere in Missione, infatti, per Spazio Spadoni è il riferimento valoriale che entrambi gli attori utilizzano e sentono come proprio strumento di connessione fra loro.
Per rendere sostenibile questo processo virtuoso Spazio Spadoni da un lato sostiene in forme diverse le congregazioni missionarie coinvolte nella costruzione di Opere di Misericordia e dall'altro lato promuove iniziative e attività di aiuto alla rigenerazione degli attori del terzo settore in Italia alimentando nei volontari la riscoperta della spinta ideale e spirituale nel proprio impegno di servizio e favorendo esperienze missionarie.