Alla vigilia della guerra Monfalcone era una cittadina del litorale adriatico austriaco in fase di sviluppo industriale.
Dopo la dichiarazione di guerra le prime truppe italiane sbarcarono a Monfalcone il 9 giugno 1915 e occuparono la prima linea di colline abbandonate dai reparti austroungarici per posizioni interne meglio difendibili.
L’abitato divenne immediata retrovia accogliendo ricoveri, comandi, ospedali e cimiteri, mentre una rete di camminamenti e di trincee trasformò le sue alture in un vasto campo trincerato.
La trincea Joffre
La trincea Joffre sulla seconda linea italiana serviva a sbarrare eventuali incirsioni avversarie in caso di sfondamento delle posizioni avanzate che dal Tamburo di quota 104 scendevano verso la quota 93. Grazie ai lavori di restauro si presenta oggi in buone condizioni.
Pure visitabili sono due grotte carsiche (la grotta Vergine e la grotta dei Pipistrelli) che furono modificate a uso militare e collegate al sistema trincerato.
La trincea Siracusa
La trincea italiana Siracusa seguiva la dorsale delle alture prospicienti Monfalcone fino alla quota 104 del “Tamburo”. Grazie a un valloncello protetto era l’immediato retroterra delle postazioni italiane avanzate nella valletta di Pietrarossa.
La trincea Joffre la collegava invece con le fortificazioni di retroguardia e la stazione ferroviaria di Monfalcone.
Il Valloncello degli Aceri
Una valletta incassata e rocciosa scende dalle trincee italiane di dorsale verso le basi di rifornimento nella zona della stazione. Chiamato “valloncello degli aceri” è un importanti corridoio protetto che veniva percorso come raccordo tra la primalinea e la ferrovia.
Ospitò un villaggio di guerra di cui restano visibili ampie tracce.
La Trincea della Selletta
Questa linea fortificata, detta anche il “trincerone”, collegava i due caposaldi della Quota 85 e della Quota 121 e fu difesa strenuamente dagli austroungarici. Cadde in mano italiana solo nell’agosto del 1916; fu “rivoltata” e potenziata con strutture e bunker in cemento armato.
La quota 85 è dedicata alla memoria di Enrico Toti, alle medaglie d’oro cadute sulle alture di Monfalcone e ai reparti che qui operarono durante la Grande Guerra.