CONSORZIO CULTURALE MONFALCONESE

ECOMUSEO TERRITORI

GENTI E MEMORIE TRA CARSO E ISONZO


L'Italia è l'unico Paese al mondo in cui gli ecomusei si sono moltiplicati negli ultimi vent'anni e ora sono legalmente riconosciuti in dodici Regioni o Province.

 

Dal 1977 il Consorzio Culturale Monfalconese promuove nel territorio lo sviluppo e la tutela della cultura, riconoscendo in essa un elemento essenziale del progresso democratico e civile della società.

 

L'ecomuseo non è un edificio o un luogo, è diffuso nel territorio di cui vuol rendere più visibili le caratteristiche il paesaggio, la storia, la memoria, le lingue, le identità. 

“Gli ecomusei sono processi partecipati di riconoscimento, cura e gestione del patrimonio culturale locale al fine di favorire uno sviluppo sociale, ambientale ed economico sostenibile. Gli ecomusei sono identità progettuali che si propongono di mettere in relazione usi, tecniche, colture, produzioni, risorse di un ambito territoriale omogeneo con i beni culturali che vi sono contenuti. Gli ecomusei sono percorsi di crescita culturale delle comunità locali, creativi e inclusivi, fondati sulla partecipazione attiva degli abitanti e la collaborazione di enti e associazioni. 

Ecomuseo Territori. Genti e memorie tra Carso e Isonzo

L’uso della forma plurale “Territori” sottolinea il tipo di approccio che si vuol impiegare per raccontare un patrimonio materiale e immateriale cospicuo, parte di un territorio sin dai tempi antichi caratterizzato dall’intreccio di culture, lingue e popolazioni.
Fanno parte di questo patrimonio luoghi di straordinaria bellezza naturalistica, sui quali la storia ha lasciato profondi segni.
Si hanno anche testimonianze di passate tradizioni, saperi e mestieri, che vanno tutelati, valorizzati e trasmessi alle generazioni futuri in quanto elementi in cui la comunità si è riconosciuta

 

Cellule ecomuseali

Costituiscono gli elementi di una rete che si estende sul territorio, e assumono importanza in quanto parte del processo di conservazione, interpretazione e valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale che vanno a rappresentare. Oltre che contenitori di memoria storica, rappresentano laboratori di conoscenza, conservazione e documentazione del patrimonio, e offrono la possibilità di svolgere attività in loco o percorrere itinerari tematici.
  • La Porta di Panzano
  • Consorzio Bonifica della Venezia Giulia (CBVG)
  • Idrovora Sacchetti
  • Museo Archeologico del Bambini (MAB)
  • Museo del Monte San Michele
  • Muca - Museo della Cantieristica
  • Presa d'acqua Rosta a Sagrado
  • Centro Visite Viapisaniventotto
  • Villa Vicentini Miniussi

Consorzio Culturale del Monfalconese

Il principale luogo di interpretazione, documentazione e informazione dell’Ecomuseo è Villa Vicentini Miniussi, sede del Consorzio Culturale del Monfalconese, dove si trovano la Biblioteca specializzata, la Fototeca storica, l’Archivio della Memoria e dove si svolgono periodicamente incontri, convegni e mostre.

Consorzio Culturale del Monfalconese
Villa Vicentini Miniussi
Piazza dell'Unità d'Italia, 24
34077 Ronchi dei Legionari (GO) Italy
Telefono: +39.0481.474298
E-mail: info@territori.it
PEC: consorzio-culturale-monfalconese@certgov.fvg.it


SocialMedia
FB   https://www.facebook.com/ecomuseo.territori
Istagram  https://instagram.com/ecomuseoterritori?igshid=10intt7ci0kb

Rete Ecomusei FVG

Con la LR 10/2006, la Regione riconosce e promuove gli ecomusei sul proprio territorio, attribuendo ad essi un’importante funzione per il recupero, la valorizzazione e la riproposizione in chiave dinamica della memoria storica e culturale delle comunità locali.

https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/patrimonio-culturale/FOGLIA25/

L'Ecomuseo è una forma museale mirante a conservare, comunicare e rinnovare l'identità culturale di una comunità.
Consiste in un progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio che produce e contiene paesaggi, risorse naturali ed elementi patrimoniali, materiali e immateriali, ed è geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo.
Con apposito Regolamento verranno disciplinati i requisiti per ottenere la qualifica di ecomuseo di interesse regionale e per richiedere contributi per l'attuazione del programma annuale.
In sede di prima applicazione delle disposizioni di cui agli articoli da 12 a 12.3 della legge regionale 23/2015, introdotte dall’articolo 6, commi da 13 a 22 della legge regionale 24/2019, come modificato dall’articolo 35 della legge regionale 13/2020, gli Ecomusei già riconosciuti ai sensi della legge regionale 10/2006 mantengono tale riconoscimento.

Legge regionale 20 giugno 2006, n.10 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia"
https://ecomuseifvg.wordpress.com/normativa/l-r-102006/

 

LA MEMORIA DELLA TERRA - Viaggio negli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia

Il documentario è uno sguardo inedito sul Friuli Venezia Giulia e sulle sue tradizioni, firmato dalla regista e autrice friulana Roberta Cortella, storica “firma” della popolare trasmissione di Rai 3 Geo, con la fotografia di Marco Leopardi e la voce narrante dell’attrice friulana Tiziana Bagatella.

Musei senza pareti, i sette Ecomusei, istituiti sulla base di una legge regionale del 2015, svolgono un importante ruolo di difesa e valorizzazione della cultura, delle tradizioni, del lavoro agricolo, artigiano e industriale del Friuli Venezia Giulia, e delle eccellenze che quella cultura, quelle tradizioni e quel lavoro hanno saputo creare e tramandarci come patrimonio.

Realizzato nell’ambito di un progetto che punta a far conoscere nel mondo le sette realtà ecomuseali attraverso la rete di tutte le comunità friulane a noi associate, è il frutto di un lavoro promosso dall’Ente Friuli nel Mondo, con la collaborazione di tutti gli Ecomusei (Lis Aganis di Maniago, Ecomuseo delle Acque del Gemonese, Val Resia, I Mistîrs di Paularo, Territori di Ronchi dei Legionari, Ecomuseo della Val del Lago di Bordano, Il Cavalîr-Cjase Cocel di Fagagna), il coordinamento organizzativo della società Salamandre delle Dolomiti Friulane, il contributo della Regione FVG - Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero, il patrocinio del Consiglio Regionale del FVG, del Comune di Udine, della Fondazione Friuli e di PromoTurismoFVG

Clicca il link qua in basso per guardare il video
youtu.be - La memoria della terra

Gli Ecomusei in FVG

Ecomuseo della Gente di Collina “Il Cavalîr”

Inserito nel contesto geo-morfologico delle colline moreniche, conserva le testimonianze della cultura materiale, delle abitudini di vita e di lavoro della popolazione di questo territorio, coinvolgendo la comunità nella valorizzazione e conoscenza del patrimonio, al fine di tramandarlo di generazione in generazione.

Ecomuseo I Mistîrs

Nasce con l’obiettivo di recuperare, valorizzare e tramandare l’importante memoria storico-culturale della valle d’Incaroio, farla conoscere ai visitatori ma soprattutto ai giovani e in generale a tutti coloro che risiedono in questo territorio.
La comunità si riconosce e identifica nei saperi e nelle tradizioni che costituiscono il patrimonio locale.
Tanti luoghi del territorio, collocati lungo un percorso, sono diventanti il punto in cui ricostruire ambienti di lavoro e tecniche utilizzati nel passato da boscaioli, mugnai, contadini e artigiani.

Ecomuseo Lis Aganis

Riconoscendo il patrimonio del proprio territorio e la risorsa che esso costituisce, la ricchezza dei saperi e delle tradizioni che vanno preservate per essere tramandate alle generazioni future, l’Ecomuseo mette insieme oltre 60 soci e una trentina di cellule tematiche inserite in tre diversi percorsi ecomuseali: acqua, sassi e mestieri;
si propongono attività ed esperienze che mirano alla conservazione del patrimonio della comunità locale.

Ecomuseo Val del Lago

Si costituisce sui territori dei tre comuni di Bordano, Cavazzo Carnico e Trasaghis, tutti e tre gravitanti attorno al Lago di Cavazzo, elemento che garantisce la riconoscibilità dello stesso ecomuseo.
La storia di questo lago e della sua gente rappresenta un filo che unisce il passato al presente, e che restituisce l’immagine del sistema ambientale attuale volgendo il suo discorso a un futuro orientato alla sostenibilità: importante diventa il favorire la conoscenza di questo patrimonio.

Ecomuseo Val Resia

Pensato per proteggere, valorizzare e condividere l’immenso patrimonio naturale e culturale della valle, attraverso la partecipazione diretta di tutta la comunità: gli abitanti ospitano chiunque voglia esplorare questo territorio, così da poter raggiungere i luoghi più caratteristici e godere delle bellezze naturali, gustare i sapori tipici e scoprire le tradizioni locali.

 


SCOPRI IL TERRITORIO CON GOGREEN


GOGREEN: dove la tecnologia incontra il paesaggio

goGreen è il programma della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per la valorizzazione del patrimonio culturale, storico e paesaggistico della provincia di Gorizia.
Il programma promuove un modello di turismo sostenibile, basato sulla mobilità lenta e sulla riscoperta del rapporto tra uomo e natura, nel rispetto dei luoghi e delle risorse ambientali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
Paesaggio, memorie storiche, sostenibilità e innovazione sono le dimensioni principali su cui si fondano le esperienze di goGreen.

Il Nuovo Logo: simbolo di sostenibilità e inclusione
Il nuovo logo di goGreen è stato ridisegnato per rafforzare l'identità del progetto, rendendolo immediatamente riconoscibile. Combina due forme geometriche essenziali: un cerchio e un quadrato con angoli smussati.
Il cerchio rappresenta il territorio, la comunità e il senso di appartenenza e inclusione, evocando continuità e armonia.

Il quadrato stondato simboleggia l'ambiente e la sostenibilità, unendo stabilità e sensibilità ambientale.
Questa nuova identità visiva è stata concepita per trasmettere coerenza, stabilità e inclusione, valori fondamentali per il progetto goGreen.

La scelta di una palette cromatica composta da colori neutri come il blu grigio e il verde salvia conferisce eleganza e professionalità, creando un'atmosfera rilassante che riflette l'armonia con il paesaggio circostante.

LA NUOVA APP GOGREEN:

UN'ESPERIENZA IMMERSIVA PER SCOPRIRE IL TERRITORIO


Parallelamente al rebranding, la nuova app GOGREEN offre un'esperienza immersive unica per esplorare il territorio Isontino.

 

Disponibile gratuitamente su tutti gli store, l'app riunisce tutte le esperienze immersive del progetto, permettendo agli utenti di scoprire le memorie storiche e valorizzare il paesaggio attraverso percorsi di digital storytelling.

Questi itinerari narrativi si snodano da Gorizia al Collio, dall'Isonzo al Carso, arricchiti da contenuti in realtà virtuale e aumentata.

 

Rispetto alla versione precedente, la nuova app consente l'accesso ai racconti anche da tappe intermedie dei percorsi, offrendo maggiore flessibilità agli utenti.

 

Inoltre, permette di individuare i "goGreen Point", spazi digitali immersive dove installazioni multimediali conducono i visitatori alla scoperta del territorio.