CONSORZIO CULTURALE MONFALCONESE
ECOMUSEO TERRITORI
GENTI E MEMORIE TRA CARSO E ISONZO
L'Italia è l'unico Paese al mondo in cui gli ecomusei si sono moltiplicati negli ultimi vent'anni e ora sono legalmente riconosciuti in dodici Regioni o Province.
Dal 1977 il Consorzio Culturale Monfalconese promuove nel territorio lo sviluppo e la tutela della cultura, riconoscendo in essa un elemento essenziale del progresso democratico e civile della società.
L'ecomuseo non è un edificio o un luogo, è diffuso nel territorio di cui vuol rendere più visibili le caratteristiche il paesaggio, la storia, la memoria, le lingue, le identità.
Con la LR 10/2006, la Regione riconosce e promuove gli ecomusei sul proprio territorio, attribuendo ad essi un’importante funzione per
il recupero, la valorizzazione e la riproposizione in chiave dinamica della memoria storica e culturale delle comunità locali.
https://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/cultura-sport/patrimonio-culturale/FOGLIA25/
L'Ecomuseo è una forma museale mirante a conservare, comunicare e rinnovare l'identità culturale di una comunità.
Consiste in un progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio che produce e contiene paesaggi, risorse naturali ed
elementi patrimoniali, materiali e immateriali, ed è geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo.
Con apposito Regolamento verranno disciplinati i requisiti per ottenere la qualifica di ecomuseo di interesse regionale e per
richiedere contributi per l'attuazione del programma annuale.
In sede di prima applicazione delle disposizioni di cui agli articoli da 12 a 12.3 della legge regionale 23/2015, introdotte
dall’articolo 6, commi da 13 a 22 della legge regionale 24/2019, come modificato dall’articolo 35 della legge regionale 13/2020, gli Ecomusei già riconosciuti ai sensi della legge regionale
10/2006 mantengono tale riconoscimento.
Legge regionale 20 giugno 2006, n.10 “Istituzione degli Ecomusei del Friuli Venezia Giulia"
https://ecomuseifvg.wordpress.com/normativa/l-r-102006/
Il documentario è uno sguardo inedito sul Friuli Venezia Giulia e sulle sue tradizioni, firmato dalla regista e autrice friulana Roberta Cortella, storica “firma” della popolare trasmissione di Rai 3 Geo, con la fotografia di Marco Leopardi e la voce narrante dell’attrice friulana Tiziana Bagatella.
Musei senza pareti, i sette Ecomusei, istituiti sulla base di una legge regionale del 2015, svolgono un importante ruolo di difesa e valorizzazione della cultura, delle tradizioni, del lavoro agricolo, artigiano e industriale del Friuli Venezia Giulia, e delle eccellenze che quella cultura, quelle tradizioni e quel lavoro hanno saputo creare e tramandarci come patrimonio.
Realizzato nell’ambito di un progetto che punta a far conoscere nel mondo le sette realtà ecomuseali attraverso la rete di tutte le comunità friulane a
noi associate, è il frutto di un lavoro promosso dall’Ente Friuli nel Mondo, con la collaborazione di tutti gli Ecomusei (Lis Aganis di Maniago, Ecomuseo delle Acque del Gemonese, Val
Resia, I Mistîrs di Paularo, Territori di Ronchi dei Legionari, Ecomuseo della Val del Lago di Bordano, Il Cavalîr-Cjase Cocel di Fagagna), il coordinamento organizzativo della
società Salamandre delle Dolomiti Friulane, il contributo della Regione FVG - Servizio lingue minoritarie e corregionali all’estero, il patrocinio del Consiglio Regionale del FVG, del
Comune di Udine, della Fondazione Friuli e di PromoTurismoFVG
Clicca il link qua in basso per guardare il video
youtu.be - La memoria della terra
Pensato per proteggere, valorizzare e condividere l’immenso patrimonio naturale e culturale della valle, attraverso la partecipazione diretta di tutta la comunità: gli abitanti ospitano chiunque voglia esplorare questo territorio, così da poter raggiungere i luoghi più caratteristici e godere delle bellezze naturali, gustare i sapori tipici e scoprire le tradizioni locali.
SCOPRI IL TERRITORIO CON GOGREEN
GOGREEN: dove la tecnologia incontra il paesaggio
goGreen è il programma della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia per la valorizzazione
del patrimonio culturale, storico e paesaggistico della provincia di Gorizia.
Il programma promuove un modello di turismo sostenibile, basato sulla mobilità lenta e sulla riscoperta del rapporto tra uomo e natura, nel rispetto dei luoghi e delle risorse
ambientali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
Paesaggio, memorie storiche, sostenibilità e innovazione sono le dimensioni principali su cui si fondano le esperienze di goGreen.
Il Nuovo Logo: simbolo di sostenibilità e inclusione
Il nuovo logo di goGreen è stato ridisegnato per rafforzare l'identità del progetto, rendendolo immediatamente riconoscibile. Combina due forme geometriche essenziali: un cerchio e un quadrato
con angoli smussati.
Il cerchio rappresenta il territorio, la comunità e il senso di appartenenza e inclusione, evocando continuità e
armonia.
Il quadrato stondato simboleggia l'ambiente e
la sostenibilità, unendo stabilità e sensibilità ambientale.
Questa nuova identità visiva è stata concepita per trasmettere coerenza, stabilità e inclusione, valori fondamentali per il progetto goGreen.
La scelta di una palette cromatica composta da colori neutri come il blu grigio e il verde salvia conferisce eleganza e professionalità, creando un'atmosfera rilassante che riflette l'armonia con il paesaggio circostante.
LA NUOVA APP GOGREEN:
UN'ESPERIENZA IMMERSIVA PER SCOPRIRE IL TERRITORIO
Parallelamente al rebranding, la nuova app GOGREEN offre un'esperienza immersive unica per esplorare il territorio Isontino.
Disponibile gratuitamente su tutti gli store, l'app riunisce tutte le esperienze immersive del progetto, permettendo agli utenti di scoprire le memorie storiche e valorizzare il paesaggio attraverso percorsi di digital storytelling.
Questi itinerari narrativi si snodano da Gorizia al Collio, dall'Isonzo al Carso, arricchiti da contenuti in realtà virtuale e aumentata.
Rispetto alla versione precedente, la nuova app consente l'accesso ai racconti anche da tappe intermedie dei percorsi, offrendo maggiore flessibilità agli utenti.
Inoltre, permette di individuare i "goGreen Point", spazi digitali immersive dove installazioni multimediali conducono i visitatori alla scoperta del territorio.