8 MARZO 2020 CARGNACCO
IL RICORDO DEI CADUTI E DISPERSI IN RUSSIA
“In una delle campagne militari più sciagurate mai intraprese, in cui mille e mille furono gettati in un assalto senza senso e senza ritorno, tra il ’42 e il ’43, i bersaglieri in Russia seppero confermare virtù belliche e umane tali da rimanere per sempre impresse tra le pagine di quella storia che si sfogliano con emozione e rispetto”.
Nel solco del progetto dei Bersaglieri del Friuli Venezia Giulia “TIENI VIVA LA MEMORIA” l’odierna giornata dedicata ai Bersaglieri caduti e dispersi in Russia ha consentito di ribadire, anche nei vari interventi delle autorità presenti, i valori e il ricordo dei tanti giovani morti per la Patria e la necessità di custodire e trasmetterne la memoria alle generazioni che avanzano affinchè quel sacrificio di oltre 100.000 soldati italiani morti o dispersi in terra di Russia non venga mai dimenticato e continui ad essere monito e momento di riflessione.
Molti i bersaglieri presenti in quella spedizione, battaglioni dislocati presso le varie Grandi Unità dell’ARMIR ed una intera Divisione di soli bersaglieri “LA CELERE “ che inquadrava due gloriosi Reggimenti, 3° e 6°, che si immolarono nel dicembre 1942 nel fronteggiare l’offensiva dell’Armata Rossa sul Don; il fatto d’armi passato alla storia col nome de “La battaglia di Natale”.
COMUNICAZIONE IMPORTANTE
A seguito dell’emergenza coronavirus molto manifestazioni dell’Anb saranno sospese e rinviate a data da destinarsi.
Ad oggi vi comunichiamo che:
- è stata sospesa la manifestazione commemorativa programmata a Cargnacco per l’8 marzo 2020 e rinviata a data da definirsi;
- è stata sospesa la manifestazione ANB Sesto San Giovanni 8 Marzo 2020 rimandata a data da definirsi.
Continuate a seguirci per essere informati.
Il Tempio dedicato alla Madonna del Conforto, si trova nel Comune di Pozzuolo del Friuli, nella frazione di Cargnacco, a 7 chilometri circa da Udine.
Come si arriva
Il Tempio è raggiungibile in auto (strada comunale Pozzuolo del Friuli Cargnacco), in treno (stazione ferroviaria di Udine), in aereo (aeroporto Ronchi dei Legionari, Trieste).
Orari di apertura
Dal primo ottobre al 31 marzo il Tempio è visitabile dalle 8,30 alle 17; dal primo aprile al 30 settembre tutti i giorni dalle 8,30 alle 19. Il
museo adiacente dedicato ai Caduti e Dispersi in Russia è curato dall'Unirr e visitabile su prenotazione.
Contatti
Tel.: 0432 561516
Mail: redipuglia@onorcaduti.difesa.it
Direttore: Ten. Col. Norbert Zorzitto
Referente sul posto: 1° Mar. Alessandro Lepore
l Tempio
Il Tempio di Cargnacco è stato realizzato per volontà di Mons. Carlo Caneva,
che è stato cappellano militare in Russia durante la Seconda guerra mondiale, per ricordare gli oltre 90.000 Caduti e Dispersi in Russia. Appena rientrato in Patria don Caneva fu assegnato alla parrocchia
di Cargnacco, che aveva sede nell'attuale museo gestito dall'Unirr, e cominciò a raccogliere i fondi per realizzare il Tempio adiacente. La prima pietra fu posta il 9 ottobre
1949 e i lavori si conclusero con la consacrazione l'11 settembre 1955.
Il Tempio svetta nella campagna friulana su una piazza, intitolata a don Caneva, ritmata dai 12 cippi lapidei che ricordano le divisioni ed i reparti dell’Armir e dai 14 piloni
portabandiera. Al centro c'è una grande asta portabandiera che riprende alla base lo schieramento dell'Armir sul fiume Don.
L’edificio è opera dell’architetto udinese Giacomo Della Mea, realizzato secondo i principi dell’architettura monumentalista degli anni Quaranta del Novecento. Si articola con un volume principale diaframmato in quattro livelli dalle tre aperture quadrangolari nella base, di marmo bianco, e dai tre ordini di arcate soprastanti con paramento in laterizi, l’ultima delle quali scandita in sei archi piuttosto che tre per alleggerire il rapporto col cielo; ai lati si affiancano arretrati due corpi pieni in laterizio, tali da conferire al corpo principale una dinamica preminente. I due orologi simmetrici posti sulle sommità dei corpi laterali ricordano simbolicamente il tempo trascorso nell’attesa dalle madri e dalle spose dei soldati. In marmo bianco sono pure i tre avelli posti al primo livello delle arcate, che dichiarano all’esterno il carattere sepolcrale del Tempio.
L’interno è costituito da un'ampia aula con arcate, decorata da pregevoli mosaici (scuola di Spilinbergo e artisti locali), dall’affresco di controfacciata, cicli ceramici, bassorilievi bronzei e vetrate policrome che raccontano le vicende dell’Armir. Le decorazioni sono in gran parte opera di artisti reduci essi stessi della Campagna di Russia.
L’Ossario è ospitato nell’ampia cripta sottostante l’abside, ampliata a partire dal 1993. In seguito alla caduta del muro di Berlino è stato possibile il rimpatrio di numerosi Caduti ancora
sepolti in cimiteri di guerra sul Don, la cui esistenza era stata fino ad allora negata. Ad oggi il Commissariato per le Onoranze ai Caduti ha tumulato oltre 8.000 salme, tra Ignoti e Caduti
identificati, mentre più di 3.000 sono state restituite su richiesta alle famiglie.
Nel vano circolare è posizionata l’arca sepolcrale del Milite Ignoto
dell’Armir, il primo Caduto rientrato in Patria nel 1990. I nomi degli oltre 90.000 soldati che non fecero più rientro dalla Campagna di Russia sono riportati nei 24 volumi sorretti
solennemente dai leggii posti nell’aula dominata dalla scritta “Ci resta il nome”.