Creata in Francia il 28 novembre 1985, è presente, con propri volontari, iscritti e delegati, in 56 Stati, l’Association Internationale Reine Hélène (AIRH) riunisce persone di ogni estrazione sociale per attività di carattere spirituale, caritatevole e culturale.
L’Associazione s’ispira all’esempio di Elena del Montenegro, che ricevette la Rosa d’oro della Cristianità da Papa Pio XI e passò alla storia anche come “Regina della Carità” e il cui motto è “SERVIRE”.
L’AIRH, fedele a Santa Romana Chiesa è d’ispirazione cristiana, ma dialoga con le altre confessioni religiose. Essa è apolitica e apartitica e le sue spese di
amministrazione e di gestione sono inferiori allo 0,5 per cento del valore dei beni distribuiti.
Dal 1990 si è sviluppata anche in Italia, con la denominazione di Associazione Internazionale Regina Elena Onlus dal 2000; dal marzo 1998 ha la propria sede
nazionale a Modena.
Tra le attività realizzate: la costruzione di una necropoli per duemila indigenti in Francia, l’organizzazione nell’anno del Gran Giubileo di pellegrinaggi e la donazione di una vetrata artistica antica, raffigurante San Rocco, al Santuario che conserva le sue reliquie a Montpellier (Francia) in occasione del 650° anniversario della nascita del Santo. Per la XII, XV e XX “Giornata mondiale della gioventù” ha contribuito ad accogliere centinaia di giovani dell’Europa centrale e orientale e di altri continenti.
Presieduta a livello internazionale da S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, dal 2014 la delegazione italiana è affidata al Presidente Ilario Bortolan.
L’Associazione si prefigge anche il compito di operare per la preservazione di patrimoni storici, morali e culturali, restaurando: la cappella della Beata Vergine del Santo Rosario e l’antica statua di San Giuseppe nella Cattedrale di Alessandria, il monumento ai caduti della Grande Guerra ad Acqui Terme, i monumenti a Re Vittorio Emanuele II ad Acqui Terme e Modena e altri ancora.
Le raccolte di aiuti umanitari oltre ad essere distribuiti direttamente a
realtà disagiate su tutto il territorio nazionale, dal 1997 grazie alla collaborazione che si è instaurata con le Forze Armate Italiane, si è contribuito
all’invio di aiuti in: Afghanistan, Albania, Bosnia, Iraq, Kosovo, Libano.
Importanti interventi sono stati realizzati grazie ai rapporti diretti con gli Istituti religiosi, in Italia
e all’estero. Le attività spirituali, caritatevoli e culturali sono state svolte con: agenzie dell’ONU, Ordini
Cavallereschi e Club service.
L’Associazione organizza attività culturali tra cui le Tavole Rotonde internazionali sulla Pace, alle quali hanno partecipato come
relatori esponenti del mondo accademico, militare e giornalistico italiano nonché rappresentanti dei più prestigiosi Ordini Cavallereschi.
Volendone nominare solo alcuni ricordiamo: S.E.R. Monsignor Jules Mikhael Al Jamil, Procuratore Patriarcale presso la Santa Sede e Visitatore Apostolico nell’Europa Occidentale della
Chiesa di Antiochia dei Siri; i Generali di Corpo d’Armata Mario Prato e Carlo Cabigiosu, il Marchese Fausto Solaro del Borgo Vice Presidente del Consiglio di Governo del Sovrano
Militare Ordine di Malta, Toni Capuozzo vice direttore del TG5, il Senatore Mauro Del Vecchio, S.E.R. Monsignor Giovanni Giudici Vescovo di Pavia, l’Onorevole Gianni de Michelis.
L’Associazione conferisce dal 1985, al massimo cinque volte all’anno, la “Medaglia della Carità” che si articola in quattro categorie: argento e bronzo, internazionale e italiana. Fra gli insigniti a livello nazionale vi è: alla memoria, il Servo di Dio M.O.V.M. Salvo D’Acquisto, il Corpo Militare del Sovrano Militare Ordine di Malta, la Croce Rossa Italiana, il Reggimento Artiglieri a cavallo “Voloire”, il Reggimento Genova Cavalleria (4°), il Reggimento “Piemonte Cavalleria (2°), il Reggimento “Lancieri di Novara” (5°), le Città di Pompei, Messina ed Alessandria, l’11°Reggimento Bersaglieri, il 9° Reggimento Paracadutisti “Col Moschin”, l’8° Reggimento Alpini, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”, il Corpo dei Vigili del Fuoco di Alessandria.
L’Associazione conferisce anche la Medaglia d’Onore, concessa 18 volte a Personalità ed Enti morali di otto paesi (Argentina, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Jugoslavia, Russia e Vaticano), ed il Premio Internazionale per la Pace “Principessa Mafalda di Savoia”, concesso a personalità ed enti morali di dodici Paesi (Azerbaigian, Belgio, Capo Verde, Egitto, Etiopia, Francia, Italia, Paesi Bassi, Regno Unito, Russia, Svizzera e Ungheria) e la “Targa per la Pace”.
Altri premi e riconoscimenti che vengono concessi dall’Associazione sono: il Premio della Carità Regina Elena, il Premio Beata Regina Maria Cristina, il Premio Venerabile Regina Maria Clotilde, il Prix International pour les actions en faveur de l’enfance, il Premio Internazionale per il Patrimonio, il Premio Ammiraglio Antonio Cocco, il Premio Barone Roberto Ventura.
Tutte le attività che l’Associazione svolge sono possibili solo grazie al lavoro dei propri volontari e alla generosità di tante persone.
Elena, Regina di Carità e di Pace
1873 - 2023
Milano. Nell’ambito del 150° anniversario della Sua nascita, sabato 21 gennaio 2023 alle ore 11, presso la Basilica di Sant’Eustorgio (Piazza Sant’Eustorgio), verrà ricordata nella preghiera la seconda Regina d’Italia, Elena del Montenegro, Rosa d’oro della Cristianità, durante la S. Messa in suffragio di S.A.I.R. l’Arciduchessa Margherita d’Austria Este Principessa di Savoia-Aosta, organizzata dalla Delegazione lombarda del Sacro Militare Ordine Costantiniano di S. Giorgio del quale è Gran Maestro S.A.R. il Principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, Duca di Castro, Cavaliere dell’Annunziata.
Torino. Nell’ambito del 150° anniversario della Sua nascita, giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 17, presso la Sala “Aldo Viglione” del Consiglio Regionale del Piemonte (via Alfieri, 15), verrà commemorata la seconda Regina d’Italia, Elena del Montenegro, Rosa d’oro della Cristianità.
Sarà anche ricordata la figura del Gen. C.A. Franco Cravarezza, mancato alla fine dell'anno scorso, che partecipò a tante nostre iniziative ed al quale verrà conferito alla memoria un prestigioso premio.
Posti limitati. Prenotazione obbligatoria.
Altre iniziative, riservate ai soci, sono programmate nell’ambito del 150° entro il 28 febbraio a: Assisi, Bergamo, Bologna, Bruxelles, Firenze, Grosseto, L’Aquila, Lisbona, Lucca, Madrid, Mantova, Montpellier, Namur, Nantes, Napoli, Nizza, Oeiras, Ostenda, Padova, Palavas, Parma, Piombino, Quimper, Ravenna, Roma, Saint-Clément-de-Rivière, Saint-Denis, Saint-Malo, Southampton, Toledo, Torino, Trani, Ulm, Valencia, Vandea, Varallo Sesia e Venezia.
Sabato 1° aprile si è tenuta la consegna annuale dei doni pasquali all'Opera Pia Castiglioni di Formigine (MO), organizzata dall'Associazione Internazionale Regina Elena Odv e dal Comitato di Carità Maria Grazia. Presenti all'evento il Sindaco Dr. Maria Costi, Vice Presidente dell'Unione dei Comuni del distretto ceramico e Consigliere provinciale, l'Assessore per Formigine Città inclusiva Roberta Zanni, la Segreteria del Sindaco Valentina e diverse associazioni di volontariato tra cui la benemerita "L'Albero della Vita". Inoltre, la dinamica e competente Direttrice dell'Opera Pia Castiglioni, Dr. Clelia Cavani, e il Consiglio di Amministrazione presieduto da Luigi Costantini Cuoghi hanno accolto tutti i partecipanti.
Durante la cerimonia, rispettate tutte le norme sanitarie e di sicurezza vigenti, una delegazione degli ospiti ha consegnato un dono e gli auguri pasquali alle autorità ed ai dirigenti dell'Associazione Internazionale Regina Elena Odv. L'evento è stato commovente per tutti i partecipanti. Purtroppo, il Presidente nazionale Cav. Gr. Cr. Ilario Bortolan impegnato a Biella non ha potuto partecipare all'evento ma era rappresentato dal Delegato in Italia della Commissione internazionale "Interventi", Sauro Paciotti. Durante la consegna dei doni pasquali era presente anche la segreteria del Comitato di carità Maria Grazia, Deanna Gabrielli.
L'Opera Pia Castiglioni fu fondata nel 1915 da Carlo Castiglioni a Formigine come Ente Morale. Lo statuto organico del Pio Ente approvato contestualmente mirava a provvedere al ricovero e sostentamento degli anziani bisognosi residenti a Formigine. Nel 1939, l'Opera Pia Castiglioni divenne di proprietà della Congregazione di Carità e la gestione dell'Istituto passò ad una amministrazione autonoma. Nel 1956, si delinearono anche i rapporti con l'Amministrazione Comunale.
Dal 24 settembre 2015, l'IPAB (Istituto pubblico di assistenza e beneficenza) è stata estinta con DGR 1336/2015 e l'Istituzione dei Servizi alla Persona - Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ha subentrato alla gestione dei servizi di Casa Residenza e Centro Diurno per anziani non autosufficienti, denominati Opera Pia Castiglioni. L'Opera Pia Castiglioni promuove forme di collaborazione con tutti i soggetti e le istituzioni presenti sul territorio per favorire la relazione degli ospiti con il loro ambiente di provenienza, familiari, amici e conoscenti, e per facilitare l'inserimento dell'anziano nella nuova residenza e dare significato e valore a questa fase della vita. Inoltre, l'apertura alla città ed ai cittadini, ai volontari ed alle loro associazioni, ai ragazzi ed alle scuole di ogni ordine e grado, ha l'obiettivo di creare un'integrazione e un collegamento tra gli anziani utenti ed il territorio circostante, abolendo lo stereotipo dell'ospizio chiuso ed isolato.
La Vice Presidente dell'Unione dei Comuni del distretto ceramico, Maria Costi, ha commentato l'importanza di rimettere in moto tutti i servizi destinati alle persone fragili e di alleggerire il carico dei caregiver, reso tanto più complesso durante la pandemia. Ha sottolineato la necessità di attivare progetti ad hoc per sostenere i caregiver, ai quali va la loro più alta riconoscenza.
Temi trattati: Associazione Internazionale Regina Elena Odv, Comitato di Carità Maria Grazia, Opera Pia Castiglioni di Formigine (MO), consegna doni pasquali, anziani non autosufficienti, Casa Residenza e Centro Diurno, Unione dei Comuni, volontariato.
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gio
6 apr, 10:18 (20 ore fa)
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PALMANOVA CONSEGNA DEI DONI PASQUALI
PRESSO LA SCUOLA REGINA MARGHERITA
Buongiorno,
MONCALIERI 06.05.2023
CASTELLO DI COLLEGNO, 21 MAGGIO 2023
ELENA DEL MONTENEGRO
ROSA D’ORO DELLA CRISTIANITÀ
“ELENA DEL MONTENEGRO
REGINA DI CARITÀ E DI PACE”
CASTELLO DI COLLEGNO, 21 MAGGIO 2023
Grazie all’ospitalità della famiglia dei Baroni Guidobono Cavalchini, nel 150° anniversario della nascita della seconda Regina d’Italia
Elena del Montenegro
Rosa d’oro della Cristianità
l’Associazione Internazionale Regina Elena Odv ed il Coordinamento Sabaudo
organizzano una nuova mostra presso il Castello di Collegno, ingresso da via Alpignano 2, con il seguente programma:
ore 15.30
Nella Reale Certosa, deposizione di una corona d’alloro presso il Sacello dei Cavalieri
dell'Ordine Supremo della SS.ma Annunziata restaurato dall’Associazione Internazionale
Regina Elena
ore 16.00
Inaugurazione della mostra allestita presso il Castello dal Cav. Pierangelo Calvo
Nel Castello:
- saluti istituzionali del Barone Guglielmo Guidobono Cavalchini e del Sindaco di
Collegno Francesco Casciano;
- saluto del Presidente dell’Associazione Internazionale Regina Elena Odv, Ilario
Bortolan;
- saluto della Delegata Nazionale e Presidente del Comitato “Italia-Montenegro” Maria
Coculo Satta;
- commemorazione della Presidente del Coordinamento Sabaudo, a cura di Milo Ferrua;
- intervento della scrittrice e giornalista Dr. Cristina Siccardi.
Sarà presente l’Associazione San Lorenzo, Contea di Collegno
Informazioni e prenotazioni entro il 19 maggio 2023: airh.onlus@gmail.com
Il Castello di Collegno fu edificato dal Beato Conte di Savoia Umberto III verso il 1171, il
primo Principe sabaudo sepolto presso l’Abbazia di Altacomba fondata per volontà di suo padre
Amedeo III, morto Crociato a Nicosia.
L`originario impianto comprendeva cinque torri a pianta circolare a cui si accedeva attraverso un ponte levatoio.
Nel corso del XIII secolo venne in gran parte distrutto e poi ricostruito alla fine del secolo a opera di Guglielmo VII di Monferrato.
Appartenne al ramo dei Principi d`Acaja di Casa Savoia, Conti di Collegno, fino all`estinzione.
Il Duca di Savoia Carlo Emanuele I, fondatore della Basilica di Vicoforte, concesse nel 1599 il
feudo a Giovanni Francesco Provana di Carignano primo Conte Provana di Collegno.
Il figlio Ottavio iniziò i lavori di ampliamento con una parte che rivela una forte presenza dell`architetto
Guarino Guarini.
Le guerre rallentarono le opere, che ripresero su progetto di Filippo Juvarra
dopo il 1720, e furono terminate poi dall`architetto Alberto Talucchi, riducendone le dimensioni
ma rispettando le indicazioni juvaresche.
Cristina +39 351 7798 106
Via Alpignano 2/A, 10092 Collegno (TO)
info@castellodicollegno.it
COME RAGGIUNGERCI
AUTO
TRENO/METRO
A PIEDI
EMERGENZA EMILIA ROMAGNA
Emergenza Emilia-Romagna
Alla nostra informativa inviata ieri sono seguite numerose e-mail e telefonate per sostenere i nostri interventi.
Dal 2 maggio i nostri volontari (da 4 sono diventati 43, tutti assicurati) sono sul terreno per assistere le popolazioni ed hanno distribuito oltre 4 tonnellate di aiuti umanitari, 2.731 prodotti per l'igiene personale, 684 kg di prodotti di pulizia, 3.481 vestiti nuovi (721 pullover, 518 camicie e polo, 496 vestiti per bambini, 493 paia di pantaloni, 485 giubbotti e giacche, 473 magliette intime, 295 intimo uomo e donna) e 328 paia di scarpe nuove per uomini, donne e bambini.
Purtroppo abbiamo completamente svuotato i magazzini del materiale nuovo e utilizzato 2.200 litri di benzina
e 1.530 litri di gasolio senza il sostegno di nessuno.
I sostegni promessi non sono ancora pervenuti.
Andremo avanti finché sarà possibile.
Eventuali contributi di solidarietà sono da inviare al conto Banco BPM S.P.A. IBAN IT69 A 05034 12900 000000488883.
Codice SWIFT BAPPIT21402 con causale "Emergenza Emilia-Romagna".
A tutti sarà consegnata una ricevuta.
Cordiali saluti.
Ilario Bortolan
POLINAGO, 2 LUGLIO 2023
a S.V. è invitata Presidente Bersaglieri Massimo Manzin
Domenica 2 luglio 2023, alle ore 16, a Polinago (MO)
all’inaugurazione di una targa dedicata a Maria Grazia
presso la sede dell'associazione “La Voce”.
Saranno presenti il Sindaco ed il Parroco.
REALE BASILICA DI SUPERGA COMMEMORAZIONE ANNUALE DEL PRINCIPE ODDONE RICORDO DI MAURA AIMAR
Domenica 9 luglio nella Reale Basilica di Superga, l’- Associazione Internazionale Regina Elena Odv, il Coordinamento Sabaudo e il Centro Studi Principe Oddone, in collaborazione con la Fraternità della Speranza Sermig e Artis Opera, hanno organizzato una commemorazione di S.A.R. il Principe Oddone di Savoia, in occasione del 177° anniversario dalla nascita del Duca di Monferrato ed un omaggio a Maura Aimar, Presidente del Coordinamento Sabaudo dal 21 febbraio 2019 al 10 maggio 2023, giorno della sua dipartita. Nel 1996, nel 2006, nel 2011 e nel 2016 il Principe Oddone è stato commemorato a Genova con solenni cerimonie dall’Associazione Internazionale Regina Elena e nel 2014 Maura Aimar fondò il Centro Studi a lui intitolato, che non ha cessato la sua attività dopo il richiamo a Dio della sua fondatrice. Milo Ferrua, Presidente del Coordinamento Sabaudo, dopo aver portato i saluti della Dr. Marta Fusi, Presidente Onorario del Centro Studi Principe Oddone e Direttrice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, ha fatto un emozionante intervento a ricordo di Maura Aimar, raccontando al pubblico un fatto inedito: nel Castello Reale di Racconigi, dove nacque Oddone di Savoia, qualche anno fa venne trovato un acquerello dietro ad una porta. Maura effettuò specifiche ricerche in base alle quali il quadro venne attribuito al Principe. Inoltre, insieme al Prof. Claudio Cardellini, organizzò nel complesso di Superga una conferenza su Oddone di Savoia, durante la quale si parlò della sua vita privata, delle sue passioni, ma anche dei suoi problemi fisici. L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dai Delegati Nazionali Carmen Cadar e Alfio Torrisi, con il labaro nazionale e dalla Segretaria del “Comitato Amm. Sq. Antonio Cocco” Rita Salvini Antonazzo.
Il Coordinamento Sabaudo è stato rappresentato dal suo Presidente Milo Ferrua. Presenti anche Cinzia Rej e Mariella Panicco.
La S. Messa è stata presieduta da Don Paolo del Serming di Torino, che durante la sua omelia ha ricordato il ruolo fondamentale dell’amore nella vita di ogni individuo, che rappresenta il collante essenziale per la società. Al termine, Rita Salvini Antonazzo, Segretaria del “Comitato Amm. Sq. Antonio Cocco”, ha letto la preghiera dell’Associazione Internazionale Regina Elena, nella quale la seconda Regina d’Italia è stata ricordata come madre e Regina di tutti i poveri.
L’Associazione Internazionale Regina Elena Odv è stata rappresentata dai Delegati Nazionali Carmen Cadar e Alfio Torrisi, con il labaro nazionale e dalla Segretaria del “Comitato Amm. Sq. Antonio Cocco” Rita Salvini Antonazzo.
Tra le numerose persone presenti, la Dr. Maria Vittoria Pelazza, Cinzia Rej e Mariella Panicco, Ten.Bers. Massimo Manzin.
La Reale Basilica di Superga La Reale Basilica di Superga, magnifico edificio settecentesco in stile barocco, opera del celebre architetto Filippo Juvarra, è stata edificata in seguito ad un voto di Vittorio Amedeo II, il primo Re della Dinastia Sabauda, durante la Guerra di Successione Spagnola e l’assedio francese di Torino. (Continua a pagina 2) TRICOLORE Direttore Responsabile: Dr. Alberto Casirati - Redazione: v. Stezzano n. 7/a - 24052 Azzano S.P. (BG) E-mail: agenziastampa.tricolore@gmail.com TRICOLORE - Agenzia Stampa © Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28/09/04 n. 31806 - 23 Luglio 2023 T R I C O L O R E Agenzia Stampa In questo luogo sorgeva una chiesetta che fungeva da parrocchia per i fedeli locali. Il primo novembre 1700 morì senza discendenza l’ultimo Sovrano spagnolo di Casa Asburgo: Re Carlo II.
Sul letto di morte esso designò come suo successore il pronipote Filippo, nipote del Re Sole. Questi era il secondo figlio maschio del Principe Ereditario Luigi di Francia.
Sua nonna Maria Teresa, moglie di Luigi XIV, era sorellastra dell’appena defunto Re Carlo II di Spagna.
Ma Filippo era anche nella linea di successione al Trono di Francia.
Le due corone più potenti d’Europa rischiavano quindi di riunirsi.
Per contrastare l’influenza francese, Inghilterra, Repubblica delle Sette Province Unite (oggi Regno dei Paesi Bassi), Austria e loro alleati, sostennero le pretese dell’Imperatore Leopoldo I d’Asburgo per conto di suo figlio secondogenito, l’Arciduca Carlo e dichiararono guerra alla Francia nel maggio 1702.
Dopo una prima alleanza con il fronte francese, il Ducato di Savoia entrò in guerra nel 1703 a fianco dell’Austria.
Nel maggio 1706 Torino era assediata dai francesi. Ai piemontesi arrivò in soccorso l’Austria, che inviò un esercito di ventottomila soldati comandati dal grande condottiero Eugenio di Savoia-Soissons. Il Principe, nato a Parigi nel 1663, era membro di un ramo cadetto dei SavoiaCarignano, nato da Eugenio Maurizio, secondo figlio maschio del Principe Tommaso Savoia-Carignano e Maria di Borbone Soissons.
Il 2 settembre 1706 il Duca di Savoia Vittorio Amedeo II si recò insieme al cugino Eugenio sul Colle di Superga, prostrandosi ai piedi della statua della Santa Vergine e promettendo che se la Madonna gli avesse fatto ottenere la vittoria, lui avrebbe fatto costruire sul posto un magnifico santuario a lei dedicato.
Nella notte tra il 5 e il 6 settembre “entrò in gioco” Maria Bricca, una cuoca che aveva lavorato al Castello di Pianezza e conosceva molto bene l’edificio. Molti francesi si erano infatti rifugiati nel maniero, dove venivano custoditi i rifornimenti e gli stipendi per le truppe.
La rocca era circondata dai Granatieri di Brandeburgo guidati da Leopoldo I di Anhalt-Dessau. Maria Bricca conosceva un passaggio segreto e nella notte fra il 5 settembre e il 6 settembre riuscì a guidare le truppe all’interno dell’edificio.
I Granatieri irruppero così nella sala da ballo del castello, dove gli ufficiali francesi stavano festeggiando, convinti della vittoria. Grazie alla posizione raggiunta, la mattina seguente l’Armata austro-piemontese prese alle spalle l’invasore alle porte di Torino; i francesi vennero sconfitti in modo definitivo. Il Piemonte tornò indipendente la popolazione venne liberata da tante sofferenze.
La Guerra di Successione Spagnola terminò nel 1714. TRICOLORE - Agenzia Stampa © Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28/09/04 n. 31806 - 23 Luglio 2023 T R I C O L O R E Agenzia Stampa Filippo di Borbone di Francia Duca d’Angiò, che era l’erede designato da Carlo II, salì al Trono di Spagna con il nome di Filippo V, rinunciando però al trono francese per sé e per i suoi discendenti e perdendo molti territori, tra i quali Milano e le Fiandre. Vittorio Amedeo II con il Trattato di Utrecht del 1713 ottenne la Sicilia e con essa il titolo di Re e ricevette il Monferrato, Alessandria, Valenza, l’alta Valsusa e parte del territorio milanese. Venne incoronato il 24 dicembre 1713 nella Cattedrale di Palermo insieme alla moglie Anna Maria d’Orleans. Nel 1720 in seguito alle trattative di Londra e dell’- Aia, cedette la Sicilia all’Austria in cambio della più vicina Sardegna. Il progetto e i lavori della Basilica Un primo progetto per la costruzione della basilica venne affidato nel 1713 ad Antonio Bertola. Alla morte di questo nel 1715, Vittorio Amedeo incaricò l’architetto messinese e abate Filippo Juvarra. Per eseguire l’opera fu necessario abbassare la cima del colle. Nel maggio 1716 iniziarono i lavori di demolizione della vecchia chiesa. Nell’arco di un anno 100 operai riuscirono ad abbassare il monte di 40 metri.
La grande quantità di materiale utile alla fabbrica, come pietre, mattoni, marmi e legnami venne depositata ai piedi della salita che porta al colle. Il posto venne ribattezzato “Sassi”, nome con cui ancor oggi è conosciuto dai torinesi. La prima pietra della basilica venne depositata il 20 luglio 1717; il posto esatto è ricordato con una lastra di marmo sulla quale è scritto: “Alla Madre del Salvatore / Alla Salvatrice di Torino / Vittorio Amedeo, Re di Sicilia, di Gerusalemme e di Cipro / posava la prima pietra il giorno 20 luglio 1717”. Alla cerimonia era presente il Marchese Isnardi di Caraglio, Governatore di Torino, in rappresentanza del Re. TRICOLORE - Agenzia Stampa © Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28/09/04 n. 31806 - 23 Luglio 2023 T R I C O L O R E Agenzia Stampa La Reale Basilica di Superga venne inaugurata il 1 novembre 1731, alla presenza di Re Carlo Emanuele III, figlio e successore di Vittorio Amedeo II e di Juvarra. Vittorio Amedeo, pur essendo ancora in vita, non partecipò all’inaugurazione perché impedito dal figlio.
Nel 1774 Re Vittorio Amedeo III affidò all’architetto Francesco Martinez, nipote di Filippo Juvarra, il progetto della Cripta Reale, terminata nel 1778. La statua in legno della Madonna delle Grazie del Seicento, la stessa a cui si rivolse Vittorio Amedeo II per vincere la battaglia è oggi custodita nella Cappella del Voto. Francesco Gonin, l’illustratore dell’edizione del 1840 de “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, dedicò una sua tela all’opera di Maria Bricca. Il quadro è oggi esposto nella Basilica.
Superga è collegata con il Castello di Rivoli da un punto di vista visivo, ma anche politico-religioso; i due edifici si trovano infatti in perfetta corrispondenza visuale. Se il Castello di Rivoli può essere definito la “culla dei Savoia”, Superga ne rappresenta invece “la tomba”. I defunti che vi sono sepolti, dalla loro posizione dominante in cima al colle è come se scrutassero dall’alto e proteggessero questo territorio che in vita hanno tanto amato.
La Reale Basilica è oggi un punto di riferimento per i torinesi; dal 1997 è tutelata dall’Unesco, che l’ha iscritta fra i beni considerati “Patrimonio dell’Umanità” e dal mese di agosto 2021 è gestita dalla Fraternità della Speranza - Sermig. Andrea Carnino