COORDINAMENTO ALBO D'ORO 1914 - 2024
L'Amministrazione Comunale di Tarcento, l'Associazione Nazionale Carabinieri - Ispettorato Regione Friuli Venezia Giulia ed il Coordinamento Albo d'Oro Grande Guerra 1914 - 2024,
sono lieti di
invitare la S.V.
all'incontro del 16 Giugno 2023, alle ore 18:00, che si terrà in Tarcento (UD),
viale Marinelli, 20, in sala Margherita.
Rimaniamo a disposizione
Cordiali saluti
L’Ispettore Regionale F.V.G. Il Coordinatore Albo d’Oro
Contatti organizzazione:
Military Historical Center - Associazione Culturale di Storia Militare onlus
33100 Udine - via Corgnali n. 26 - tel/fax : 0039.0432.476259
web: www.militaryhistoricalcenter.
Presidente: Ten Cpl Roberto Machella
Convegno - progettualità del 16 Giugno 2023, alle ore 18:00, che si terrà in Tarcento (UD),
diretta in Streaming al seguente link
https://youtube.com/live/
Il Coordinamento Albo d’Oro che opera nel Progetto Albo d’Oro continua la consegna delle Medaglie Commemorative per il Centenario della Grande Guerra.
La Medaglia Commemorativa si può richiedere anche per le Famiglie dei Reduci del Primo Conflitto Mondiale.
L’Associazione Culturale di Storia Militare Military Historical Center onlus di Udine ha voluto affiancare il Coordinamento Albo d’Oro nel conio della medaglia e per questo ha stipulato un accordo con la Ditta appaltatrice per la produzione di una medaglia personalizzata con il nome del Caduto o Reduce con la richiesta di un contributo.
Rimaniamo a Sua disposizione
Cordiali saluti
Coordinamento Albo d’Oro
Ten Roberto Machella
Proposta di astuccio/espositivo con la motivazione della morte tratto
dall’Albo d’Oro dei Caduti
AI 556 GRUPPI, SEZIONI E NUCLEI DELLE ASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE E D'ARMA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
AI 219 COMUNI DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
AI DIRIGENTI SCOLASTICI DELLE 177 SCUOLE SECONDARIE
DI PRIMO GRADO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
OGGETTO: Progetto: “Coordinamento Albo d'Oro Grande Guerra -1914 -2024. Eventi, programmazione, attività.”
Il progetto che andiamo ad illustrare è aperto a tutti coloro che vogliono dare il loro prezioso contributo con proposte, idee, suggerimenti, per la sua attuazione.
Le Associazioni Combattentistiche e d'Arma svolgono, da sempre, l'importante missione di ricordare ed onorare la memoria di coloro che sono Caduti a seguito di conflitti e nell'adempimento del proprio dovere.
Vi è la consapevolezza della necessità di un' aggiornata e costante informazione delle varie iniziative promosse sul territorio regionale a tale scopo, nonché di un'attività di coordinamento con le Amministrazioni Comunali, quali punto di riferimento delle comunità.
Informazione che dovrà essere rivolta anche al mondo della scuola nella persona del Dirigente scolastico, perché i ragazzi di oggi sono il futuro del domani.
Ciò permetterebbe di superare le difficoltà delle nostre Associazioni che vedono un costante calo degli iscritti, sia per ragioni anagrafiche che per mancanza di ricambio generazionale conseguente alla cessazione del servizio militare di leva obbligatorio.
Per la sua realizzazione potrà essere utilizzato il già esistente sito internet “ALBO D'ORO GRANDE GUERRA”, alla voce “COORDINAMENTO EVENTI E PROGRAMMAZIONE ATTIVITA'”.
I Presidenti e/ o i Capi Gruppo e/o i capi Nucleo delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma e/ o i Sindaci dei Comuni ne cureranno l'aggiornamento e l'utilizzo quale strumento di comunicazione e di partecipazione.
Si elencano, qui di seguito, le attività in essere ed in parte già realizzate: – Progetto Evento “Non Omnis Moriar”;
– Attestati Benemerenza Attività 2014- 2021 Associazioni d'Arma Regione FVG;
– Attestati Benemerenza Attività 2014- 2021 Associazioni d'Arma Italia;
– Attestati Benemerenza Attività 2014-2021 Comuni Regione FVG;
– Codice QR: Caduti e Reduci Grande Guerra Comuni Regione FVG;
– Codice QR: Caduti “Ignoti” Grande Guerra;
– Disegno di legge 4 Novembre; festività da ripristinare- DDL S: 1696 ;
– Scuole medie ultima ora sabato 4 Novembre: incontro con le Associazioni d'Arma;
Video traslazione salma Milite Ignoto;
Ricerca sul data base Caduti proprio Avo;
Visione di fotografie del Comune negli anni di guerra;
Visione di filmati della Cineteca del Friuli riguardanti il proprio Comune;
– Libro “Otto Anni Insieme”;
– Internazionalizzazione Memoria Grande Guerra;
– Evento “Primule” La mia Caserma;
– Evento Famiglie Veterani delle Missioni di Pace all'Estero;
– Delega ad un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per Associazioni Combattentistiche e d'Arma per i rapporti con le Famiglie dei Veterani delle Missioni di Pace all'Estero.
Viviamo un momento storico di grandi trasformazioni ove la cosiddetta “globalizzazione” non ci permette di ignorare quanto accade nel mondo e di riflesso, anche indiretto, ne veniamo coinvolti, nostro malgrado.
Ebbene, riteniamo sia un dovere aprirci e promuovere delle attività, come sopra elencato, anche in memoria di chi , comandato in “missioni internazionali di pace” ha versato il proprio sangue, di chi ha riportato delle infermità ed è ritornato in Patria, ed a sostegno dei famigliari tragicamente coinvolti, che non devono sentirsi “abbandonati” al loro dolore.
Attività, queste, quali “ragion d'essere” delle nostre Associazioni.
Grazie.
L'ISPETTORE REGIONALE IL COORDINATORE ALBO D'ORO
Gen. C. A. Michele C. Ladislao Ten. Cpl. Roberto Machella
TEATRO MARGHERITA
Viale Olinto Marinelli, 20, 33017 Tarcento UD
NON OMNIS MORIAR
Sabato 6 agosto 2022
PROGRAMMA
Sacrario Militare di Redipuglia (GO)
ore 9.45
Ammassamento partecipanti presso il Museo di Redipuglia
ore 10.00
Afflusso in corteo delle 20 Corone
dal Monte S. Elia ai piedi della scalinata del Sacrario
Benedizione Corone
Deposizione Corona Caduti Italiani
ore 10.30
Deflusso delle Corone in corteo verso il Museo di Redipuglia
e spostamento presso l’Ara Pacis Mundi di Medea (GO)
Ara Pacis Mundi di Medea (GO)
ore 11.00
Ammassamento partecipanti nel piazzale
antistante all’Ara Pacis Mundi
ore 11.15
Deposizione Corone Caduti
ore 11.30
Conclusione Cerimonia e vino d’onore per i partecipanti
Le Corone presenti alla Cerimonia saranno affiliate alle seguenti Nazioni ed Enti alla presenza delle Delegazioni Diplomatiche
1. Italia
2. Austria
3. Bosnia
4. Cechia
5. Cina
6. Civili Vittime di Guerra
7. Croazia
8. Francia
9. Germania
10. Giappone
11. Gran Bretagna
12. Polonia
13. Romania
14. Russia
15. Slovacchia
16. Slovenia
17. Stati Uniti d’America
18. Ucraina
19. Ungheria
DISEGNO DI LEGGE
d’iniziativa dei senatori PETRENGA, LA RUSSA, CIRIANI, CALANDRINI, GARNERO SANTANCHÈ, RAUTI, URSO e IANNONE
COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 FEBBRAIO 2020
Ripristino della celebrazione del 4 novembre quale festività nazionale
Atti parlamentari – 2 – Senato della Repubblica – N. 696
XVIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
ONOREVOLI SENATORI. – Nell’attuale e com-plessa fase della vita politica e sociale del Paese riteniamo necessario riaffermare i punti fermi della storia e della memoria na-zionale: in tale novero, rientra a pieno titolo il ricordo e la celebrazione del 4 novembre 1918, giorno in cui, poco più di cento anni or sono, venne sottoscritto l’armistizio che sancì la conclusione, con esito vittorioso per il nostro Paese, della prima guerra mondiale. Quel sanguinoso conflitto, considerato da molti storici la quarta guerra d’indipendenza italiana, portò al completamento del pro-cesso di unità nazionale, con la ricongiun-zione all’Italia di Trento e Trieste.
La festività che ne conserva la memoria è l’unica che sia stata celebrata in ogni si-stema politico: essa costituisce, dunque, un elemento fondamentale del patrimonio spiri-tuale del popolo italiano, la cui perdita de-terminerebbe una irreparabile lesione della identità del nostro Paese e un ulteriore inde-bolimento delle sue istituzioni.
La festività venne celebrata, per la prima volta, nell’immediato anniversario dell’armi-stizio: su iniziativa del Governo Nitti, il re-gio decreto 19 ottobre 1919, n. 1888, di-chiarò festivo il giorno 4 novembre 1919; un’analoga determinazione venne assunta con il regio decreto 28 ottobre 1921, n. 1462, per il 4 novembre 1921, giorno in cui il milite ignoto venne sepolto solenne-mente all’Altare della patria a Roma.
Fu con il regio decreto-legge 23 ottobre 1922, n. 1354, che il 4 novembre venne pro-clamato definitivamente << festa nazionale >>; con il successivo regio decreto-legge 30 di-cembre 1923, n. 2859, recante l’elenco dei giorni festivi a tutti gli effetti civili, delle fe-ste nazionali e delle solennità civili, la festi-
vità prese ufficialmente il nome di << Anni-versario della vittoria >>.
Nel mutato contesto costituzionale, tale previsione normativa trovò conferma nella legge 27 maggio 1949, n. 260, recante di-sposizioni in materia di ricorrenze festive, che, all’articolo 1, comma 2, inserì il 4 no-vembre, con la nuova denominazione di << Giorno dell’unità nazionale >> tra i << giorni festivi, agli effetti della osservanza del com-pleto orario festivo e del divieto di compiere determinati atti giuridici >>.
Si trattava indubbiamente di una ricor-renza assai sentita, nell’ambito della quale, soprattutto durante i primi anni della Repub-blica, era prassi diffusa aprire le caserme alla cittadinanza, spesso organizzando espo-sizioni degli armamenti, mostre all’aperto, concerti che coinvolgevano le bande militari e dimostrazioni pubbliche che potevano es-sere anche delle vere e proprie esercitazioni.
Negli anni Sessanta e Settanta, tuttavia, la festa celebrativa dell’unità nazionale fu og-getto di dure contestazioni da parte di di-versi gruppi radicali che ne criticavano la forte connotazione di nazionalismo e la re-torica bellicistica. Da ciò conseguì, in mi-sura significativa, la perdita della forza sim-bolica della festa stessa.
Nel 1977 valutazioni legate alla crisi eco-nomica di quei difficili anni (la cosiddetta austerity) indussero il legislatore – nel qua-dro della riforma del calendario delle festi-vità nazionali e al fine di frammentare il meno possibile l’attività lavorativa del Paese – ad intervenire normativamente per ridurre << l’elevato numero delle festività infrasetti-manali e della loro negativa incidenza sulla produttività sia delle aziende che degli uffici pubblici >>. Con tale finalità l’articolo 1 della
Atti parlamentari – 3 – Senato della Repubblica – N. 696
XVIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
legge 5 marzo 1977, n. 54, dispose, tra l’al-tro, che la celebrazione della festa dell’unità nazionale avesse luogo la prima domenica del mese di novembre.
La giornata del 4 novembre, quindi, cessò di essere considerata festiva. Ciò portò, negli anni Ottanta e Novanta, al conseguente de-clino della ricorrenza e con esso della me-moria di un evento cardine della storia del nostro Paese.
Tuttavia, già nei primi anni di questo se-colo, la festa dell’unità nazionale ha ricon-quistato giusto rilievo: dopo decenni di ri-mozione collettiva, la pervicace e fruttuosa azione di valorizzazione dei simboli patri (la bandiera, l’inno, le solennità civili italiani) voluta dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, nel corso del settennato al Quirinale, ha rivitalizzato quei sentimenti di orgoglio profondo e dignità nazionale che sembravano ormai sopiti.
Ciò vale, in particolar modo, per la festa dell’unità nazionale che è ricongiunta alla giornata delle Forze armate, ribadendo, in tal modo, quel collegamento ideale tra la Nazione e le Forze armate, sancito all’arti-colo 52 della Costituzione repubblicana che proclama la difesa della patria « sacro do-vere del cittadino ».
La festa del 4 novembre resta, dunque, una delle ricorrenze più sentite nel nostro paese: si celebra di anno in anno (sia pure la prima domenica del mese stesso), presso l’altare della patria a Roma, i sacrari di Re-dipuglia in Friuli Venezia-Giulia e dei caduti d’oltremare in Puglia ma anche nei singoli comuni, con manifestazioni che coinvolgono le più alte cariche civili e militari dello Stato e molti semplici cittadini.
Appare, dunque, recuperato appieno lo spirito e il significato profondo della festa: custodire, nell’interesse comune, il valore dell’unità nazionale e la memoria di quanti, sacrificando la vita, hanno contribuito a por-tare a compimento, con la vittoria nella prima guerra mondiale, il progetto concepito nel Risorgimento.
Proprio la consapevolezza dell’amplissima condivisione di questi sentimenti ha determi-nato la scelta di tale disegno di legge teso a ripristinare, a partire dal 2020, la celebra-zione della festa dell’unità nazionale nella data della sua ricorrenza storica, il 4 novem-bre.
Il presente disegno di legge è volto, a re-stituire piena dignità a uno dei simboli più amati e condivisi dell’identità nazionale, ri-stabilendo quanto previsto dall’articolo 2 della citata legge n. 260 del 1949.
Atti parlamentari – 4 – Senato della Repubblica – N. 696
XVIII LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI
DISEGNO DI LEGGE
Art. 1.
1. A decorrere dall’anno 2020, la celebra-zione del giorno dell’unità nazionale ha luogo il 4 novembre di ogni anno, che per-tanto torna ad essere considerato giorno fe-stivo ai sensi dell’articolo 2 della legge 27 maggio 1949, n. 260.
Art. 2.
1. Il secondo comma dell’articolo 1 della legge 5 marzo 1977, n. 54, è sostituito dal seguente:
« A decorrere dall’anno 1977, la celebra-zione della festa nazionale della Repubblica ha luogo nella prima domenica di giugno. Cessa pertanto di essere considerato giorno festivo il 2 giugno ».
Art. 3.
1. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubbli-cazione nella Gazzetta Ufficiale.