“Centenario della Redenzione di Trieste" per ricordare lo sbarco dei Bersaglieri Eventi a Trieste Centenario Redenzione  Trieste                                                         sbarco dei Bersaglieri                                25 ottobre - 4 NOVEMBRE 2018


"La corsa dei bersaglieri è una corsa verso un obiettivo e un ideale, loro rappresentano qualcosa di genuino e puro.

Hanno quella gentilezza e quella disponibilità che è propria delle forze dell'ordine e sono portatori di valori che al giorno d'oggi non dobbiamo dimenticare".

Così l'assessore alla cultura Giorgio Rossi alla presentazione delle iniziative in programma dal 29 ottobre al 5 novembre, in occasione del “Centenario della Redenzione di Trieste – Lo sbarco dei Bersaglieri”, in coorganizzazione con l'Associazione Nazionale Bersaglieri del Friuli Venezia Giulia.

Un Centenario, come quello dell'unione della Città di San Giusto all'Italia, che questo Corpo dell'Esercito sente come particolarmente “proprio”, per gli specifici fatti storici che lo legano a quella “tappa” finale della Grande Guerra con la quale si concluse, in quel 3 Novembre 1918, il processo di unità nazionale italiana.

Sarà ampio il programma di manifestazioni commemorative e culturali che, per questa speciale ricorrenza, si dispiegherà nell'arco di ben quattro giornate, da martedì 30 ottobre a domenica 4 novembre, nella nostra città ma anche in altre località della Regione, organizzato dalla Presidenza Regionale Friuli Venezia Giulia dell'ANB e dalla Sezione “Enrico Toti” di Trieste, ma che vedrà, in realtà, convergere qui in questi giorni Bersaglieri di ogni parte d'Italia e, dal 2 novembre e fino a conclusione delle manifestazioni, l'intero Vertice nazionale dell'Associazione e il Medagliere Nazionale dell'ANB.

Un nutrito programma, dunque, annunciato oggi, in una apposita conferenza stampa nella bella sede del Civico Museo d'Arte Orientale in Palazzetto Leo (via San Sebastiano 1), con l'intervento del Presidente regionale dell'ANB Generale Giuseppe Iacca e dell'Assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi, presenti anche con numerosi membri dell'Associazione dei “fanti piumati” il presidente della “Toti” Claudio Sterpin, il presidente della locale Federazione Grigioverde Diego Guerin nonché il triestino Ruggero Poli junior, figlio del “ragazzo del '99” Ruggero Poli, uno dei bersaglieri protagonisti dello Sbarco del 1918, e la di lui nipote Alessia.

La “quattro giorni” triestina, prenderà avvio – come ha quindi illustrato il Presidente regionale dell'Associazione Bersaglieri gen. Giuseppe Iacca

- martedì 30 ottobre proprio con una serie di iniziative spiccatamente storico-culturali e precisamente: alle ore 10, alla Sala Comunale d’Arte di piazza dell'Unità, con l'inaugurazione di una mostra fotografica su “Trieste nel Centenario”, affiancata, alle ore 10.30, alla Sala “Veruda” di Passo Costanzi, dall'apertura di una mostra di cimeli della Grande Guerra, nonché, nel pomeriggio, alle ore 16, alla Sala “Bobi Bazlen” (in via Rossini 6, a Palazzo Gopcevic), con un incontro-convegno di grande interesse e attualità che vedrà il generale Luigi Scollo, nel 2004 comandante dell’11° Reggimento Bersaglieri e incaricato di guidare l’operazione per la riconquista dei ponti di Nassirya, presentare appunto il volume “La Battaglia dei Ponti”, dedicato a quell'impegnativo combattimento portato avanti con successo dal contingente italiano in Iraq nel quadro dell'”Operazione 'Antica Babilonia'” che, come ha ricordato oggi il generale Iacca, fu il maggiore scontro a fuoco sostenuto da reparti militari italiani e dai Bersaglieri dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, conclusosi con diversi feriti ma fortunatamente senza caduti da parte nostra.

La “quattro giorni” proseguirà quindi mercoledì 31 con un ulteriore convegno storico, con inizio alle ore 10, alla Sala Grande della Camera di Commercio, che sarà dedicato però stavolta principalmente alle scolaresche della città e alla figura “mitica” di Enrico Toti, con la presentazione dell'agile ma molto documentato e ben illustrato libretto “Enrico Toti, tra leggenda e storia”, edito dalla stessa ANB del Friuli Venezia Giulia.

Si arriverà quindi alla giornata bersaglieresca “clou” per eccellenza, ovvero a sabato 3 Novembre, con vari momenti di rievocazione dello storico Sbarco così articolati: alle ore 8 ritrovo degli Staffettisti componenti la Staffetta del Tricolore presso la Stazione Ferroviaria, che si dirigeranno poi verso Piazza dell'Unità per il Saluto al Prefetto

ore 8.40, la partecipazione al tradizionale Alzabandiera Solenne della Città di Trieste

ore 8.45 e la successiva partenza dalla Scala Reale verso il Colle di San Giusto dove avranno poi luogo gli Onori ai Caduti

ore 9.30 e l'Esposizione della Bandiera sul Campanile di San Giusto

ore 9.40 cui seguirà una Santa Messa. Ancora in mattinata sarà svolto, in piazza della Borsa, dalle ore 8 alle 14, uno speciale Annullo Postale, mentre nel pomeriggio avrà luogo l’Ammaina bandiera solenne

ore 17 e, a seguire, dalle ore 17.15, l'atteso Concerto di Fanfare, sempre in Piazza dell'Unità.

Domenica 4 novembre anche i Bersaglieri parteciperanno a Redipuglia alla solenne cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica

ore 10 e quindi, dalle ore 11, a Trieste, alla Cerimonia rievocativa del Centenario dell'unione di Trieste all'Italia, sempre alla presenza – come noto - del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nel pomeriggio, alle ore 17.30, al Ridotto “Victor de Sabata” del Teatro “Verdi”, l'Associazione Nazionale Bersaglieri proporrà alla cittadinanza, in chiusura delle manifestazioni, un Gran Concerto rievocativo della Grande Guerra, a ingresso libero.

Da segnalare ancora che le manifestazioni dell'ANB vedranno anche lo svolgimento di alcuni importanti appuntamenti in Regione, particolarmente significativi, nello specifico nella località di Paradiso di Pocenia dove ebbe luogo l'ultimo scontro a fuoco della Prima Guerra mondiale sul fronte italiano, esattamente cinque minuti prima dell'annuncio dell'armistizio.

Scontro con i soldati austro-ungarici che vide ancora una volta protagonisti i Bersaglieri, che qui ebbero gli ultimi Caduti. A ricordo di quell'episodio si svolgeranno mercoledì 31 ottobre, alle ore 19, un incontro con presentazione del libro “Il prezzo dell'Onore” e sabato 3 novembre, alle ore 14, presso il Monumento al Bersagliere una rievocazione storica della Battaglia di Paradiso e l'inaugurazione di alcuni cippi dedicati ai Caduti austro-ungarici in memoria dei nemici di allora; subito dopo, al Trivio Paradiso, un omaggio ai Caduti presso il primo monumento originariamente a loro dedicato.



 


TRIESTE 3 NOVEMBRE 2018


In occasione della ricorrenza di San Giusto e su richiesta dell'Associazione Nazionale dei Bersaglieri i pompieri volontari hanno contribuito a rinnovare il gesto della posa della bandiera Tricolore sul campanile della cattedrale di Trieste come avvenne il 3 novembre 1918 al termine della prima guerra mondiale e l'arrivo delle truppe italiane nella nostra città. La cerimonia si è svolta alla presenza delle massime autorità civili e militari ed ha visto impegnati 12 componenti del corpo pompieri volontari.

 




TRIESTE 4 NOVEMBRE 2018

Una targa celebrativa al figlio del bersagliere Lorenzo Putzu, colui che issò il tricolore a san Giusto nel 1918: consegnata dal sindaco Roberto Dipiazza cent'anni dopo, il  novembre 2018. 

Il 3 novembre 1918, il ventenne bersagliere Lorenzo Putzu, sbarcò dal cacciatorpediniere Audace e fu tra i primi militari a mettere piede a Trieste ricongiungendola all'Italia. Il suo gesto andò oltre, fu infatti lui a salire a San Giusto e ad issare il Tricolore sulla torre campanaria della Cattedrale, con un gesto spontaneo e profondamente sentito, un aneddoto che lo ha consegnato alla grande storia.

La cerimonia

Nel corso di una breve cerimonia nel salotto azzurro del municipio, il sindaco ha quindi conferito una targa celebrativa a Cleofo Putzu, figlio di Lorenzo, quell'allora giovane bersagliere sardo, che con il suo gesto segnò simbolicamente il ricongiungimento di Trieste alla madre patria, proprio un giorno prima di quel 4 novembre 1918 che vide la fine della Grande Guerra, con la firma dell'armistizio a villa Giusti. Alla cerimonia sono intervenuti anche il generale Bruno Morace, comandante militare dell'Esercito del Friuli Venezia Giulia, con il tenente colonnello Stefano Eliseo e il maresciallo Massimo Piccini, i vertici dell'Associazione provinciale bersaglieri “Enrico Toti”, con il presidente Claudio Sterpin e il consigliere Salvatore Porro e il consigliere Vincenzo Rescigno.

Il discorso del sindaco

“Dopo le solenni e partecipate celebrazioni del 100° Anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale di domenica scorsa, alla presenza del Capo dello Stato -ha detto il sindaco Roberto Dipiazza- era giusto ricordare anche questo gesto entrato nella storia e nella memoria collettiva, per sottolineare ancora e dire grazie al sacrificio di tutti coloro che persero la vita e offrirono le loro forze migliori per i più alti valori di libertà e per Trieste italiana”.

Una lettera con analogo riconoscimento sarà inviata dal sindaco Dipiazza anche alla nipote del generale Felice Coralli che guidò l'arrivo dei bersaglieri a Trieste. Sempre nel corso della cerimonia il sindaco Roberto Dipiazza ha voluto esprimere al generale Bruno Morace un particolare grazie per le forti emozioni e i momenti di profondo orgoglio nazionale vissuti tutti insieme il 4 novembre, in piazza Unità d'Italia, alla presenza del Presidente della Repubblica.


BIVIO PARADISO

Bivio Paradiso, ricordato l'ultimo fatto d'armi della Grande Guerra


Nelle campagne friulane, il 4 novembre 1918 si combattè l'ultima battaglia fino a pochi minuti prima che lo squillo delle trombe annunciasse l'entrata in vigore dell'armistizio. 
POCENIA - Schieramento di reparti a cavallo dei Lanceri di Montebello in uniforme d'epoca e dei bersaglieri tra le località di Paradiso in Comune di Pocenia e di Bivio Paradiso in Comune di Castions di Strada per rievocare fedelmente l'ultimo fatto d'armi della Grande Guerra e l'ardimento di quegli eroi, commemorando gli ultimi caduti dei due fronti, e celebrare così il centenario della fine del primo conflitto mondiale e l'inizio della pace.
La rievocazione, con la narrazione storica delle ultime fasi, è stata anche l'occasione per celebrare la festa dell'Unità nazionale e delle Forze armate.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE ZANIN - Una iniziativa voluta da amministrazioni locali - i comuni di Pocenia, Castions di Strada, Muzzana del Turgnano e Rivignano-Teor in primis, rappresentate dai loro sindaci  e dall'Esercito rappresentato dal generale di Corpo d'Armata Giuseppe Nicola Tota, alla quale sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin e l'assessore regionale Barbara Zilli, presenti anche i consiglieri regionali Mauro Bordin, Mauro Di Bert, Spagnolo e Mariagrazia Santoro. 

«E' un onore portare il saluto del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia a questa commemorazione 

 ha detto il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin  perché questa regione è il frutto anche del sacrifico di quegli ultimi uomini che persero la vita in questa battaglia alla fine del primo conflitto mondiale che ricordiamo anche come l'ultima delle guerre del Risorgimento: è attraverso quella immane strage che le terre di Trieste e di Trento sono state ricondotte all'unità della nostra patria. E quindi il significato, se c'è stato, è proprio quello di averci fatto sentire tutti italiani. Rendiamo onore a quei giovani che hanno dato la propria vita per un ideale così grande come quello della Patria. Essi - ha proseguito il presidente del Consiglio - sono parte fondamentale di una tragedia che ha visto ragazzi contro ragazzi, che nell'ordine dei valori umani che loro rappresentavano si sono sentiti di rispondere a una scelta che poi ha portato all'unità d'Italia. Sotto le medaglie di quei soldati - ha aggiunto Zanin salutando la medaglia d'oro Paola Del Din e l'erede del tenente Alberto Riva di Villasanta, ragazzo del '99 cui è dedicato il monumento che sorge a Pocenia, presenti alla cerimonia - abbiamo tutti i nostri caduti, e i caduti di tutte le guerre.

L'onore di quelle medaglie deve essere monito perché la guerra non ritorni mai più; contiene il senso dei valori fondamentali che questi giovani portavano dentro: valori dell'altruismo, dell'obbedienza e dell'onore che dobbiamo recuperare - l'esortazione finale di Zanin rivolta soprattutto ai giovani perché da quel sacrifico emergano anche i valori della democrazia da difendere oggi nell'Europa.

L'Europa che deve essere quella di Carlo Magno come identità culturale, di Marco d'Aviano come valori cristiani di riferimento, di Altiero Spinelli come valori della giustizia sociale e della convivenza civile».

 

COSA ACCADDE NEL 1918 

 In queste campagne il 4 novembre 1918 si combattè l'ultima battaglia fino a pochi minuti prima che lo squillo delle trombe annunciasse l'entrata in vigore dell'armistizio firmato il giorno precedente a Padova, a Villa Giusti.

Quel giorno Bersaglieri e Cavalleggeri dopo aver passato il Tagliamento e lo Stella inseguirono il nemico fino alla borgata di Paradiso; qui nell'estremo slancio per conquistare alla Patria gli ultimi palmi di terreno persero la vita 9 soldati italiani e 14 austroungarici.

Con l'accompagnamento del Corpo bandistico comunale e il Coro dei ragazzi della scuola secondaria di Castions di Strada, i Reparti sono stati inizialmente schierati presso il monumento del bersagliere ciclista che sorge a Paradiso di Pocenia, dedicato al tenente Alberto Riva di Villasanta da Cagliari, ragazzo del '99, medaglia d'oro, sepolto a Redipuglia insieme con il padre caduto nel 1915. Dopo lo scoprimento  da parte del presidente della Associazione Croce Nera austriaca Otto Jauss e del console generale onorario ungherese Lajos Pinter  dei cippi dedicati a caduti Austro Ungarici e l'accensione del braciere, i Reparti sono stati schierati anche a Bivio Paradiso per l'onore ai caduti presso il monumento che fu il primo ad essere eretto in ricordo dei caduti della Grande Guerra, inaugurato il 13 aprile 1919 dal Duca d'Aosta Emanuele Filiberto e sul quale sono i nomi dei nove caduti: tenete Balsamo di Loreto Achille, tenente Piersanti Augusto, soldato Marchesini Giulio, Quintavalli Giovanni, Schiavon Girolamo, Sulla Carlo, del 27° Cavalleggeri Aquila, caporalmaggiore Pezzarossa Giuseppe dei Lanceri di Mantova, sottotenente Riva Alberto Villasanta, soldato Arghitu Giovanni dell'8°bsrsaglieri. I loro nomi sono stati scanditi prima degli inni e sono stati accolti da uno scrosciante applauso.



Località bivio Paradiso, in provincia di Udine, è un incrocio viario. Da un secolo vi sorge il monumento agli ultimi morti italiani della grande guerra. Durante una carica di cavalleria. I più anziani dei dintorni lo ricordano quando da bambini, naso all'insù e occhi di scolari in gita, ne scrutavano incerti il significato. Nessuno ormai può dire di aver visto quel luogo senza la sua gran mole. Lo sguardo distratto di chi passa o l'abitudine di chi lo conosce rischiano di banalizzare il suo messaggio di memoria. Invece, vale la pena di incuriosirsi delle tante vicende che la scultura racchiude. Tornano vecchie storie, ne emergono di nuove. Si scoprono relazioni e legami inaspettati, episodi e punti di vista meno noti. Come quello del nemico austro-ungarico, finora poco esplorato. Drammi e imprevedibili circostanze del '15-'18 hanno colpito indifferentemente tutti i paesi d'Italia ma proprio nella campagna di Paradiso sembra l'abbiano fatto in forma singolare, per certi versi unica. Quasi imponente rispetto alle dimensioni di una piccola comunità friulana. Lo rivelano tante parole che tracimano da diari, giornali, discorsi, brani letterari, decorazioni, liriche e inni musicali.



REDIPUGLIA 4 NOVEMBRE


CELEBRAZIONI                                    4 NOVEMBRE 2018                    MATTARELLA                                      SACRARIO DI REDIPUGLIA 

Il Sacrario di Redipuglia e piazza Unità d’Italia a Trieste sono stati i due luoghi dove in Friuli Venezia Giulia è stato celebrato il 4 novembre alla presenza del Presidentedella RepubblicaSergio Mattarellaaccompagnato dal ministro della DifesaElisabetta Trenta, e dal capo di Stato maggiore della Difesagenerale Claudio Graziano.

Prima tappa delle commemorazioni il Sacrario di Redipuglia, dove sono state depostecorone e reso omaggio ai Caduti della Prima Guerra mondiale.

Nonostante i lavori di manutenzione in corso, in occasione delle celebrazioni del 4 novembre, “Giorno dell’Unità Nazionale” e “Giornata delle Forze Armate”, a rappresentare lo Stato al Sacrario di Redipuglia ci sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
 
Quest'anno la ricorrenza assume un particolare significato poiché si celebra il centenario della fine della prima guerra mondiale.
Alle 10.45 è previsto l'arrivo del Presidente della Repubblica che attraverso la via eroica, raggiungerà il Sacello del Duca D’Aosta dove sarà deposta una corona. 
Il Presidente dopo la deposizione della corona e un saluto alle autorità presenti ripartirà verso Trieste.
Prima dell'arrivo di Mattarella, alle ore 9 presso il Sacrario, verrà celebrata la Santa Messa.
 
Al termine della manifestazione, da lunedì 5 novembre, verrà chiuso al pubblico la parte del Sacrario a partire dal primo gradone mentre rimarrà visitabile la Via Eroica, i Sacelli e le trincee all'entrata del Sacrario.

VIDEO PRESIDENTE MATTARELLA A REDIPUGLIA 






TRIESTE 4 NOVEMBRE


Prima tappa delle commemorazioni il Sacrario di Redipuglia, dove sono state depostecorone e reso omaggio ai Caduti della Prima Guerra mondiale. Successivamente, le celebrazioni si sono spostate in piazza Unità d’Italia a Trieste. Dopo aver passato in rassegna gli effettivi delle Forze armate in una formazione interforza che schieraanche le 15 delegazioni degli ex Paesi nemici, e gli onori al gonfalone di TriesteMattarella è salito nella tribuna allestita davanti alla Prefettura per il discorso ufficiale dinanzi ad una piazza Unità gremita di gente, assiepata ai bordi, con la sfilata delle forze armate accompagnate dal canto dell’Inno di Mameli.

Mattarella ha parlato alla città dopo i discorsi del ministro Trenta e del generale Graziano: «sono particolarmente lieto di celebrare a Trieste, in questa magnifica piazza, così ricca di storia e di cultura, la giornata della Unità Nazionale. Trieste, profondamente italiana ed europea, città di confine e di cerniera, cara a tutta Italia, capitale di più mondi. Trieste è insieme un simbolo e una metafora delle contraddizioni del Novecento».

Mattarella prima di concludere il discorso ha voluto ricordare le vittime del maltempoche ha colpito tutto il NordEst: «un pensiero di cordoglio profondo alle vittime dei recenti nubifragi che hanno colpito e devestato tutta l’Italia. Le Forze Armate sono vicine e saranno sempre pronte a Difesa della nostra amate genti. In queste ore tanti nostri militari, che ringrazio particolarmente, sono impegnati con tanti volontari nel soccorso ai territori. Ai familiari delle vittime va tutte la vicinanza dell’Italia e alle zone colpite la solidarietà piena e concreta».

Un pensiero Mattarella lo ha rivolto anche alle vittime delle foibe e e le sofferenze dei civili di allora. Anche questo un monito, ha tra l’altro detto, rivolgendosi in modo particolare ai giovani, a mantenere una attenzione «vigile» rispetto a quel periodo oscuro del passato.

La cerimonia si è conclusa conn il trio “Il Volo” ha intonato l’Inno di Mameli, con il passaggio delle Frecce Tricolori sulla piazza.

Per il governatore della RegioneMassimiliano Fedriga, «i 100 anni di Triesteitaliana sono un’occasione per ricordare tutte le vittime della Grande Guerra e celebrare, al contempo, una città la cui grandezza è figlia delle asperità di una storia complessa, ricca e talvolta drammatica. Mi piace pensare a questa data non come elemento di rottura con il passato ma come punto di arrivo di un percorso che, in quei tre secoli che l’anno prossimo segneranno la nascita del Porto Franco, ha trasformato un piccolo centro abitato in snodo commerciale e culturale per la Mitteleuropa e per il mondo».

Messaggi

del:   4 novembre 2018

Messaggio del Ministro della Difesa, dott.ssa Elisabetta Trenta in occasione del Giorno dell'Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate

 

 

Uomini e donne della Difesa,

 

oggi celebriamo il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate.

Non è un 4 novembre come altri: oggi è il 4 novembre che segna il centenario della Vittoria italiana all'esito della prima guerra mondiale.

Fu quella una guerra di popolo, con una moltitudine di Eroi: militari e civili, uomini e donne, gente del Nord e del Sud, tutti uniti in uno sforzo corale, epico e condiviso, nel quale le Forze Armate furono protagoniste al servizio di un Paese ancora giovane e fragile.

In quella guerra si concentrò l'essenza di un conflitto che, oltre a coronare il sogno risorgimentale dell'unità territoriale del Paese, portò gli italiani, per la prima volta nella storia, a sentirsi parte di una collettività nazionale e a combattere, uniti, per quella che sentivano essere la loro Patria.

In cento anni di storia, attraverso alterne vicende, l'Italia ha proseguito il suo cammino di sviluppo e progresso, ed è cresciuto, nelle coscienze e nelle leggi, lo spirito della democrazia, della libertà e si è rafforzata la vocazione alla pace, parola consacrata solennemente nella nostra Carta Costituzionale.

Nella fedeltà a questi ideali, le Forze Armate di oggi guardano con orgoglio alla loro storia, una storia di eroismo e di sacrificio, di fedeltà al Paese e di sostegno alle politiche internazionali di supporto alla stabilità e alla sicurezza.

Ma è soprattutto il Governo che rappresento che guarda con orgoglio, stima e ammirazione il vostro operato, in Italia e all'estero.

Credetemi, la consapevolezza di ogni difficoltà che vi trovate ad affrontare è forte e sincera.

Siete la spina dorsale del nostro Paese e vado fiera della vostra profonda professionalità.

In questa cornice, avete e avrete sempre tutto il mio sostegno e quello dello Stato. 

L'impegno solenne che deve orientare oggi la nostra azione è l'impegno di un'Italia fiera della propria storia, riconoscente e grata a chi ha dato la vita in suo nome, capace di trasmettere alle nuove generazioni le ragioni e i valori che ci accomunano e ci fanno amare il nostro Paese.

Di questo sono profondamente convinta.

Soprattutto se riusciremo a recuperare, come cittadini, quell'entusiasmo e quella fiducia dei primi anni in cui la nostra giovane Italia, finalmente unita, prese coscienza di sé.

Grazie per il vostro lavoro!

Viva il 4 Novembre

Viva le Forze Armate

Viva l'Italia






TRIESTE NAVI SAN MARCO E RIZZO

 


In occasione della cerimonia commemorativa che si terrà il 4 novembre a Trieste per il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e del Centenario della fine della Grande Guerra, la nave anfibia San Marco e la fregata Luigi Rizzo della Marina Militare saranno in sosta nel porto di Trieste fino a lunedì 5 novembre per prendere parte alle celebrazioni.

Nave San Marco si trova ormeggiata presso Riva del Mandracchio, mentre nave Rizzo è ormeggiata alla banchina Bersaglieri ed entrambe saranno accessibili al pubblico da mercoledì 31 ottobre a sabato 3 novembre, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.00 alle ore 19.00 e domenica 4 novembre, dalle ore 16.00 alle ore 19.00.


NAVE LUIGI RIZZO

Nave Luigi Rizzo, sesta unità FREMM italiana e la seconda in configurazione General Purpose, è allestita con sistema d’arma, difesa e scoperta di ultima generazione.
La nave è stata consegnata alla Marina Militare il 20 aprile 2017 ed ha ricevuto la bandiera di combattimento lo scorso 8 ottobre a Milazzo (ME).
Con un equipaggio di 168 militari, tra uomini e donne, una lunghezza di oltre 140 metri e un dislocamento a pieno carico di 6700 tonnellate, la fregata Rizzo è una nave polivalente, progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità, in modo da operare attivamente nella tutela degli interessi nazionali e poter rispondere con successo agli scenari futuri.

Nave San Marco, seconda delle tre navi da trasporto Anfibio della Marina Militare, è generalmente impiegata in operazioni di proiezione delle truppe e mezzi dal mare verso terra.

Le sue elevate capacità di trasporto rendono l’Unità anche molto versatile per operazioni di assistenza umanitaria, protezione civile e di interventi di assistenza in caso di calamità naturali.

L’unità navale, dotata di soluzione ingegneristiche all’avanguardia, rappresenta una delle molteplici capacità operative della Marina Militare volte a garantire la sorveglianza degli spazi marittimi, la protezione delle linee di comunicazione e tutela degli interessi nazionali sul mare e al contempo a sviluppare tematiche nell’ambito della attività duali e complementari a favore della collettività

 



REDIPIGLIA - Memorial di pace                                 novembre 1918                                                      11 novembre 2018


Memorial di pace

Guerra Finita

War is over

11 novembre 1918

11 novembre 2018

REDIPUGLIA

 

La Pro Loco Fogliano Redipuglia e l’Amministrazion Comunale di Fogliano Redipuglia, in accordo con enti, istituzioni, associazioni e privati, organizzando una celebrazione internazionale in memoria della fine della Prima Guerra Mondiale.

Le varie rappresentanze porteranno il loro contributo alla manifestazione che prevede nel corso della mattinata una “Marcia della pace”. Il percorso si snoderà fra il Colle Sant’Elia, il Sacrario Militare di Redipuglia, il Cimitero Austro-Ungarico e il Cimitero Civile di Fogliano Redipuglia. L’itinerario permette di riflettere per mettere a fuoco l’interconnessione di concetti quali Soldato, Uomo, pace, Guerra e Popoli in un contesto scevro da distinzioni di razza e nazione.

 

PROGRAMMA

 

Ore 9.15 – 10.20 prima parte

Presso Piazzale delle Pietre d’Italia ( ai piendo del Colle Sant’Elia)

  • contestualizzazione storica dell’evento
  • Saluto delle autorità presenti
  • Momento commemoratico al Colle Sant’Elia

 

Ore 10.20 – 10.50 seconda parte

Marcia della pace

(lunghezza percorso 800m)

Dal Piazzale delle Pietre d’Italia antistante il Sacrario di Redipuglia, i presenti si dirigono al cimitero Austro-Ungarico di Fogliano Redipuglia

Animazioni storiche

 

Ore 10.50 – 13.00 terza parte

  • Interventi relatori
  • Firma “Libro del Centenario”
  • Momento musicale
  • Intervento delegazioni presenti
  • Intervento di Flavio Lotti, Coordinatore nazionale della Tavola della pace
  • Momento commemorativo al Cimitero Austroungarico di Fogliano Redipuglia

 

Ai partecipanti verrà distribuito un drappo bianco su cui si staglia un papavero rosso, simbolo dell’evento.

 


VIDEO SILENZIO 

IL SILENZIO. COLLE SANT'ELIA.



Museo Multimediale della Grande Guerra